Oggetto del Consiglio n. 1209 del 6 maggio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1209/XIV - Interpellanza: "Notizie in merito all'appalto dei lavori per la realizzazione di una galleria a Bard e alla riapertura della strada romana delle Gallie".
Presidente - Per l'illustrazione ha chiesto la parola il Consigliere Bertschy; ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente. L'illustrazione qui è sintetica, è importante avere la risposta prima di andare oltre, anche perché è un argomento conosciuto, che è già stato trattato in Consiglio regionale, circa un anno fa.
L'interesse politico dell'UVP, e anche del territorio che rappresenta, è quello di capire quali sono gli intendimenti politici e le prossime azioni rispetto ad un'opera così importante, soprattutto ad una difficoltà che si vive da tempo rispetto alla chiusura della strada romana.
L'anno scorso, Assessore, lei ha annunciato in aula che si sarebbe potuto appaltare la galleria di Bard (aveva presunto un appalto già nel 2015 per un importo di circa 92 milioni di euro), un'opera che parte dalla delibera del luglio 2010 con l'accordo quadro col Ministero, e al punto c), nei corridoi e tratte autostradali e stradali di importanza sui quali intervenire, vista appunto l'importanza di alcune situazioni e della messa in sicurezza di alcune strade, la galleria rientrava in questo accordo insieme ad altre opere importanti. A 5 anni di distanza da questo accordo siamo in una situazione di definizione del progetto, almeno noi lo speriamo. Al di là del merito sono scelte fatte in passato, quindi non è sul merito che in questo momento interveniamo.
Quello che però voglio sottolineare è che, rispetto ad un'opera così importante in termini economici e che sarà sostenuta su finanze pubbliche (ma non del nostro bilancio, per fortuna!), da tempo viviamo una situazione di disagio rispetto alla strada romana, alla via Francigena, che appunto è chiusa, e non si conoscono gli intendimenti politici in merito. Quindi prima di fare altre considerazioni aspetto la sua risposta, notizie in merito allo stato attuale, le tempistiche previste in ordine all'appalto della galleria di Bard e se si intendano mettere in atto azioni politico-amministrative per la riapertura dell'antica strada romana. Grazie.
Presidente - Grazie. Per la risposta, la parola all'Assessore Baccega.
Baccega (SA) - Sì, grazie Presidente.
Ritorniamo su questo importante progetto. È vero che l'intesa generale quadro è stata sottoscritta nel 2010 e l'11 febbraio 2013 è stata sottoscritta la convenzione tra ANAS e Regione, dove comunque la Regione compartecipa finanziariamente per 200 mila euro alla progettazione preliminare e definitiva. Diciamo che da parte dell'ANAS l'attività di progettazione preliminare è in fase di avanzata definizione, essendo già stato individuato il tracciato della variante stradale, la tipologia delle opere e della sezione stradale da realizzare. È prevista la realizzazione di una strada extraurbana costituita da un'unica carreggiata a doppio senso di circolazione e due svincoli di raccordo del tracciato, con l'attuale viabilità, uno lato Torino, l'altro lato Aosta; una lunghezza complessiva di intervento di 2.300 metri, di cui 1.740 sono in galleria naturale, con una sezione stradale di larghezza pari a 9 metri e 50. Oltre alla sopracitata galleria naturale, come detto, è prevista la realizzazione di due svincoli di raccordo dell'attuale viabilità, nonché di un'opera di scavalco ferroviario e di una strada di accesso al sovrastante Borgo di Bard. L'ANAS ha recentemente affidato anche i servizi per la redazione del progetto definitivo e per lo studio di impatto ambientale indispensabile per l'espletamento della procedura di VIA regionale cui l'opera è assoggettata. L'ANAS ci comunica che prevede di avviare l'iter per il VIA entro il terzo trimestre del 2015, e ulteriori attività inerenti la progettazione dell'opera, già avviate, riguardano quelle finalizzate alla verifica preliminare dell'interesse archeologico e all'esecuzione della campagna di indagini geognostiche.
Ad oggi non esistono specifiche fonti di finanziamento per l'opera, sebbene il progetto sia stato inserito da ANAS nella proposta di contratto e di programma quinquennale presentato al competente Ministero delle infrastrutture, che dovrà essere successivamente approvato dal CIPE. Come avevo già detto, l'importo stimato è intorno ai 93 milioni di euro e all'appalto delle opere si potrà procedere una volta concluso positivamente l'iter dell'approvazione da parte del CIPE, del contratto di programma quinquennale che garantirà la disponibilità delle risorse finanziarie per l'appalto.
Per quanto riguarda le azioni politiche e amministrative per la riapertura dell'antica strada romana delle Gallie, dopo che si erano avuti alcuni crolli di massi l'area che sottende il tracciato della strada romana di accesso al Forte di Bard è stata oggetto di due studi di valutazione della pericolosità geologica del sito: uno commissionato nel 2006 dalla Regione, l'altro commissionato dalla società Finbard nel 2010. Tutti erano finalizzati alla definizione del grado di rischio da caduta massi, alle indicazioni sugli interventi di messa in sicurezza e alla quantificazione, sia pure di massima, dei costi. I due studi hanno portato alle medesime conclusioni. L'innesto di fenomeni di crollo ha una probabilità percentuale del 100 percento di verificarsi sull'intera parete, su tutta l'intera parete, potendo coinvolgere l'intero tratto della strada romana. Sono state individuate diverse ipotesi di intervento di protezione, tutte molto onerose e non risolutive della problematica che hanno portato a valutare l'opzione più radicale di realizzare la galleria prevista dall'ANAS, con la possibilità di accesso anche dall'abitato di Bard. Tale soluzione, risolvendo il problema di accesso al Borgo di Bard, non migliora però la sicurezza della strada romana. La completa fruibilità della strada romana richiederebbe che siano conseguiti livelli di sicurezza adeguati e straordinari, confrontabili con le altre viabilità presenti nella nostra Regione e ciò significherebbe affrontare costi rilevanti. La soluzione della galleria consentirebbe di rendere visibile la strada romana ai turisti, ma non fruibile.
Dal punto di vista politico, la riflessione è che in questo momento le risorse sono quelle che sono e difficilmente potremo fare o prevedere in questa fase investimenti così corposi quali quelli che comunque si stanno stimando, perché ho chiesto agli uffici che mi facessero nota di quanto bisognerebbe investire poiché non mi è stato fornito il dato. Grazie.
Presidente - Per la replica chiede la parola il Consigliere Bertschy; ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Ahimè, peggio che l'anno scorso! L'anno scorso, Assessore, dichiarava una previsione di appaltabilità nel 2015 e quest'anno, invece, non c'è neanche più la previsione e siamo ben distanti dal risolvere il problema della sicurezza e della riapertura della via Francigena! Da una parte forse è anche meglio, nel senso che prima di andare oltre con un investimento così grande e non riuscire a trovare le risorse per aprire una strada che ha 2000 anni, almeno si può ancora ragionare.
Sicuramente io non voglio esprimermi in termini tecnici, le perizie sono state fatte; il Sindaco di Bard, in un'intervista, o forse anche in una lettera mandata al Presidente Renzi, ricordava che occorrerebbe un'ulteriore perizia per raffrontare gli studi fatti. Io credo che sarebbe sufficiente che questa strada, invece che rappresentare 2000 anni di storia, rappresentasse un punto di passaggio importante del trasporto su gomma come l'autostrada, perché l'autostrada, con 50 anni di storia e un crollo di mille metri cubi alle spalle (solo due o tre anni fa, dalle parti di Quincinetto), è stata oggetto di attenzioni, oggi è aperta tranquillamente e si fanno tutte le cose che si devono fare come per altri siti e per altre strade in Valle d'Aosta. Lì, invece, siamo fermi, perché sicuramente c'è un pericolo, però non c'è neanche tutta quella necessità di intervenire e le risorse si fa fatica a trovarle. È chiaro che le responsabilità dei Sindaci e dei Comuni le conosco, le conosciamo tutti, per carità, però poi bisogna anche avere un po' di buonsenso e capire dove si può arrivare.
Una guida turistica, nell'esporre sul suo sito la passeggiata della via Francigena, citava che forse è molto più probabile essere investiti da un auto su questo tratto di statale che non da una pietra che caschi dal versante, perché bisogna ricordarsi che oggi non esiste un passaggio pedonale e l'unico passaggio che c'è è quello con auto sulla statale, perché anche il tratto in basso, che tra l'altro è chiuso, è un tratto che non permette il passaggio. Quindi strada romana chiusa, via Francigena chiusa, lettere un po' a tutti, e comunque permane la situazione che nasce ed è originata da alcuni crolli del 2006. Ripeto: solo due anni fa mille metri cubi sono crollati vicino alla centrale, alcuni sono arrivati sull'autostrada, altri sono andati a intervenire in zone dove sicuramente ci sono appetiti e interessi economici ben più importanti, ma lì si sono trovate le risposte.
Allora io vi solleciterei comunque a riprendere in mano il dossier, perché questa strada ha un'importanza storica, è un patrimonio per tutta la Valle d'Aosta, è citata in qualsiasi libro di storia, è un punto di importanza strategico-turistica, è un punto di importanza a livello locale per i comuni di Bard e Donnas, per i cittadini della Bassa Valle, e non occuparsi del problema è sicuramente e comunque un errore. Io vi solleciterei, dopo le elezioni comunali, a riprendere in mano la questione e a capire se si possono fare valutazioni, se si può andare in una direzione diversa, perché se la sua previsione dell'anno scorso fosse oggi sostenibile, la previsione di appaltabilità della galleria (e in questa previsione di appaltabilità c'erano tutte una serie di opere collaterali), ebbene, si potrebbe anche immaginare di ragionare per risolvere il problema, che non vuol dire ridare l'importanza che ha la strada romana, ma quanto meno risolvere il problema della sicurezza. Qui mi pare però che si vada molto distanti nel tempo, non ci sono certezze, non ci sono sicurezze e forse oltre ai 200 mila euro di convenzione (i soldi spesi sul nostro bilancio come Regione), proprio per la convenzione 2013...boh, non vedremo nel prossimo futuro tante certezze! Questo è un grosso limite, perché è un grosso limite in una zona nevralgica, in una zona dove c'è assoluta necessità di intervenire, e se intervenire vuol dire solo pensare al progetto da 92 milioni di euro non va bene! Piuttosto accantoniamo per un momento quest'idea, cerchiamo delle soluzioni differenti con le Amministrazioni e diamo importanza a questo sito che, ripeto, è di importanza storica, e di grande importanza per la Bassa Valle. Assessore, la sollecito quindi...il prossimo intervento non sarà un'interrogazione di sicuro...la sollecito a firmare la petizione per la riapertura, che ha già raggiunto quasi 500 firme, e la sollecito magari anche a venire in commissione per provare a trovare soluzioni al riguardo. Grazie.
Presidente - Grazie. Punto 29 all'ordine del giorno.