Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1191 del 6 maggio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1191/XIV - Interpellanza: "Adozione di misure per garantire il corretto funzionamento della scuola pubblica valdostana".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Una piccola premessa perché i tanti che seguono l'attività del Consiglio regionale non sempre conoscono a fondo i regolamenti e non vorrei che passasse l'idea che il giorno dopo un grande sciopero - uno sciopero che ha avuto un grande consenso di partecipazione, al quale io stesso ho partecipato - ci fosse l'interpellanza sulla scuola. Quest'interpellanza non è stata neanche progettata per arrivare a ridosso della scuola perché, per cause meramente legate a problemi familiari, io non ho potuto discuterla 15 giorni fa. Era quindi un'interpellanza che semmai aveva lo scopo di arrivare prima dello sciopero, con l'idea di dire che ci sono dei problemi all'interno di questa riforma, com'è emerso anche ampiamente dalla grande adesione allo sciopero...e che bisogna in qualche modo anche a livello regionale cominciare a farci una nostra riflessione, perché poi, quando arrivano le riforme nazionali, come abbiamo già avuto modo di vedere, non siano in qualche modo riforme che ci colgono di sorpresa. In generale qui ci si riferisce comunque a norme che sono norme stringenti, che vanno a mettere in discussione il meccanismo della supplenza. Sono norme, come spesso avviene sul piano nazionale, che sono pensate per i grandi centri, che stanno mettendo in grossa difficoltà quella che è l'istruzione in un Paese, che, in realtà, è fatto di tanti piccoli Comuni, non solo in Valle d'Aosta, il caso piemontese è un caso, per certi versi, ancora più complicato della nostra realtà. Alle volte quindi la nostra piccola struttura, che permette di avere tanta qualità di scuola in determinate situazioni...perché bisogna riconoscere che in Valle d'Aosta il numero medio di alunni per classe è più ridotto rispetto al livello nazionale, non abbiamo le classi gigantesche che ci sono a livello nazionale; quindi da subito c'è un elemento di qualità immediata che è il numero degli alunni per classe, che avvantaggia il nostro modello di istruzione. Siccome questo modello è comunque un modello oneroso, bisogna in qualche modo essere molto attenti a dire come facciamo a garantire che questo modello di qualità, che comunque è oneroso, non venga poi travolto dagli eventi. Il nostro ragionamento quindi è rivolto soprattutto a dire: si sta facendo un ragionamento sugli organici regionali laddove abbiamo istituzioni scolastiche con tanti piccoli plessi sparsi sul territorio? Perché questa cosa non vada ad incidere negativamente sul fatto che magari alcune scuole aostane...parlo soprattutto di scuola dell'infanzia e scuola primaria, queste scuole possono essere in qualche modo facilmente gestibili, diventa molto più complicato quando andiamo in un'istituzione scolastica come può essere la Grand Paradis o altre realtà dove l'effettiva presenza non di un plesso di montagna, ma di alcuni plessi di montagna potrebbe creare delle situazioni di emergenza a cui nella situazione normale non si può far fronte. Si immagina di sostenere l'organico di tutta la scuola, si immaginano delle situazioni particolari o si aspettano gli eventi? Questa è la domanda.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Rini.

Rini (UV) - Grazie Presidente.

Venendo subito al dettaglio delle domande puntuali poste dal collega Donzel, innanzitutto le disposizioni statali richiamate dall'interpellante sono contenute nel comma 333 dell'articolo 1 della legge n. 190 del 2014. Tale comma recita testualmente: "ferme restando la tutela e la garanzia dell'offerta formativa, a decorrere dal 1° settembre 2015, i dirigenti scolastici non possono conferire supplenze brevi di cui al primo periodo del comma 78 dell'articolo 1 della legge 662 del 1996, al personale docente per il primo giorno di assenza". Allo scopo di farsi carico delle conseguenze - che giustamente ricordava il collega - sottese al citato comma, è in fase di ultimazione da parte del Sovraintendente agli studi, unitamente ai dirigenti scolastici del primo ciclo, una mappatura puntuale del personale docente in servizio in ogni singolo plesso delle istituzioni scolastiche diverse sul territorio. È infatti evidente che il problema si pone in termini diversi nelle scuole più grandi rispetto ai plessi di montagna, dove ci sono anche diverse situazioni di... Nel primo caso, quindi le scuole più grandi, una diversa articolazione dell'orario del restante personale permette la tutela e la garanzia di quella che è l'offerta formativa, nonché condizioni di sicurezza, ovviamente anche innanzitutto per i bambini. Nel secondo caso invece, nei plessi più piccoli e di montagna, quelli che ricordava il collega, l'attività di mappatura a cui accennavo consentirà invece di individuare con i dirigenti scolastici le soluzioni più idonee a tutela e a salvaguardia dei minori frequentanti i plessi con un solo insegnante. L'attività di mappatura sarà discussa e approfondita nei prossimi giorni, entro comunque la fine delle prossime settimane, tra il Sovrintendente agli studi e i dirigenti scolastici stessi.

Collega, sarà ovviamente mia cura e mia premura tenerla informata su quella che sarà l'attività di analisi svolta e soprattutto su quelle che saranno le soluzioni individuate per assicurare quello che è il corretto funzionamento delle scuole a partire già dal primo giorno di assenza dei docenti. Giustamente lei ricordava...ha fatto bene a ricordare anche la tempistica di quest'interpellanza. Due parole velocissime per confermare quello che abbiamo confermato ieri, quindi la piena e totale disponibilità a livello locale di aprire una trattativa locale appunto, di discussione in merito al disegno di legge...soprattutto al recepimento del disegno di legge "La buona scuola", perché confermo anche in questa sede diverse perplessità che nutriamo su questo punto, pur condividendo la necessità di una riforma e di una rivisitazione anche del sistema scolastico. Darò la piena disponibilità per discutere e per vedere dove si possono apportare delle migliorie e soprattutto degli adattamenti in versione locale che meglio si adattino alla nostra situazione. Noi riconfermiamo la nostra totale disponibilità. Grazie.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore.

Colgo l'occasione per prendere atto di questa sua disponibilità e come sempre...in questo momento non c'è, ma il Presidente della Commissione Restano è sempre stato molto disponibile alle audizioni, quindi è importante che magari questa comunicazione non avvenga così a due, ma avvenga all'interno della Commissione consiliare competente, perché è un passaggio molto delicato, le spiego perché. Sicuramente di fronte ad una scuola autonoma questa gestione spetta soprattutto al dirigente, ma trovo importante quello che si sta facendo, cioè si sta lavorando insieme, perché se alcuni indirizzi vengono presi a livello regionale senza che siano di carattere impositivo, perché poi la responsabilità è in capo al dirigente della scuola, però vengono scelte delle linee di indirizzo che sono condivise e l'Amministrazione supporta queste linee di indirizzo mettendo anche a disposizione determinate risorse, è chiaro che è più facile affrontare questa situazione, è bene che sia preso in conto.

C'è una cosa che mi era sfuggita, ma nel testo scritto dell'interpellanza c'era: il riferimento non solo ai plessi di montagna, ma anche agli alunni diversamente abili, perché anche rispetto a questo problema potrebbero crearsi delle problematiche anche in aree più grandi, cioè tipo la città di Aosta, perché qui invece si crea il problema opposto, cioè abbiamo delle scuole che sono particolarmente accoglienti, particolarmente attente a recepire i diversamente abili, devo dire in Valle d'Aosta questo avviene generalmente dappertutto, però ci sono delle scuole dove alle volte le famiglie si sentono...anche per cause naturali, insistono su un territorio, la scuola più vicina è quella e quindi ci troviamo con situazioni dove c'è la presenza di più diversamente abili all'interno di una classe. Sono queste classi che sono sottoposte a situazioni di rischio della qualità dell'offerta formativa nel momento in cui non faccio la sostituzione. Ecco, questo è un punto dirimente, cioè l'insegnante di sostegno può venir meno alla sua funzione di insegnante di sostegno e cominciare ad occuparsi di tutta la classe, come fa? Come fa in un progetto in cui è presente anche l'insegnante titolare. Chi conosce la scuola sa che gli insegnanti di sostegno lavorano in un ambito ben più ampio del singolo caso, ma sempre all'interno di un progetto, di un quadro. Non possiamo pensare che se l'insegnante titolare della classe si ammala, regolarmente noi non sostituiamo mai quell'insegnante ed è sempre l'insegnante di sostegno che dovrà farsi carico di quella classe, sapendo che per alcuni casi l'insegnante di sostegno deve proprio assentarsi fisicamente insieme all'alunno per adempiere a funzioni anche di carattere fisiologico.

È quindi su questa cosa qui che mi fa piacere che ci sia un gruppo di lavoro, perché queste cose qui vanno guardate con estrema attenzione di fronte ad un sistema scolastico come il nostro in cui la qualità c'è sempre stata. Come lei bene ha richiamato, quindi questa problematica è a prescindere dalla riforma della scuola, però non del tutto a prescindere, perché se la riforma prende una certa piega, questo problema è un problema ulteriormente aggiuntivo. Noi auspichiamo che riforma ci sia, ma con sostanziali correttivi e che quindi queste problematiche possano essere in qualche modo gestite insieme col processo riformatore, garantendo sempre la qualità. Aspettiamo quindi magari che lei si metta in contatto con il Presidente Restano per avere una "restituzione" del lavoro in V Commissione.

Presidente - Punto 11 all'ordine del giorno.