Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1190 del 6 maggio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1190/XIV - Interrogazione: "Risoluzione della problematica relativa ai transiti autostradali delle associazioni del volontariato del soccorso".

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Sì, grazie Presidente.

Il problema è già stato affrontato, ma purtroppo non ancora risolto, dico come sintesi iniziale, anche se è un problema importante che ci sta a cuore. Con la circolare del 18 settembre del 2014 il Ministero dei trasporti, per una logica anche corretta di evitare abusi, metteva in atto una nuova normativa per l'esenzione dei pedaggi rivedendo tutto il sistema. La circolare trova attuazione dal 1° di aprile, anche con alcune difficoltà interpretative che stanno venendo fuori. Soprattutto non si capisce perché la Croce Rossa abbia ancora mantenuto quest'esenzione in un sistema in cui ricordo che il 118, ovvero le ambulanze "istituzionali" pagano il pedaggio. Si è già parlato di questo, ho detto: il 25 febbraio con la risoluzione, a cui ha fatto seguito l'audizione del 16 marzo in II Commissione con i rappresentanti RAV e SAV, luogo in cui si è discussa la soluzione che appunto prevedeva un'adesione gratuita ad una piattaforma web per i volontari del soccorso; ma in quella stessa sede la Federazione ha anticipato alcuni problemi e si è riservata la risposta in seguito ad un'assemblea, con cui ha riunito i presidenti delle 17 associazioni...che nel frattempo stanno divenendo 15 per un loro desiderio rispetto ad una necessità di accorpamento. In questa assemblea ha, tra l'altro, partecipato il Dottor Pregliasco, che è il Presidente dell'ANAS. Io quella sera avevo precedenti impegni, non ho potuto parteciparvi, ma col Dottor Pregliasco abbiamo già dialogato e ci siamo confrontati diverse volte. Di queste 17, ormai quasi 15 associazioni, 3 hanno deciso di aderire a questa piattaforma web prevista dalle Autostrade, 8 no, una ha comunicato che avrebbe preso per le sue utenze le strade statali mentre 3 o 5 a seconda del numero finale, sono in attesa di chiarimenti, legati alla nuova norma. Sull'emergenza non ci sono problemi, passano dal transito autostradale e poi inviano i dati successivamente, ma per i cosiddetti "servizi sanitari qualificati", quindi non riferiti alle emergenze e dunque il problema sollevato dalla Federazione rimane. Quali sono questi trasferimenti? Sono quelli, per esempio, da un ospedale all'altro, per invii a centri di dialisi, ma soprattutto sono trasferimenti fuori Valle su cui noi non possiamo intervenire perché sono i viaggi più lunghi ed entrano in gioco le autostrade non regionali.

Che cosa vuol dire: "i servizi sanitari qualificati"? La circolare prevedeva: "senza una forma di rimborso". Questo anche deve essere chiarito perché da noi, per una convenzione con i volontari del 118, una forma di rimborso c'è legato all'ammortamento delle auto, o al riconoscimento del pasto, eccetera. Non solo, ma si è verificato un disagio sia per i volontari, sia per l'Autostrada, cioè, quando c'è un servizio sanitario qualificato, l'autista si ferma dove c'è l'operatore e aspetta un verbale di emissione di un rapporto di mancato pagamento di pedaggio, che crea poi un problema burocratico alle autostrade, ma crea anche un grosso problema al Presidente delle associazioni, che deve comunque poi dichiarare il servizio, ma tenendo anche conto che l'esenzione del pagamento avviene anche attraverso una trasmissione di dati del trasportato, dati che non possono essere conferiti ad Autostrade per una questione di privacy. È un problema quindi che ci sta molto a cuore, che però non ha ancora soluzioni se non tutta un'attività che noi e soprattutto l'ANPAS ha messo in atto. C'è una lettera dell'ANPAS al Ministero del 31 marzo che chiede proprio di chiarire che cosa vuol dire: "trasporti sanitari qualificati", perché la confusione terminologica esiste. Dicevo che è un problema che deve essere risolto, soprattutto per i servizi fuori Valle, perché i volontari non eseguono quei trasporti secondari che effettuavano prima e quindi c'è un carico del servizio istituzionale maggiore. C'è da considerare che la nuova normativa va anche a modificare delle condizioni non previste dalla convenzione in essere e il discorso è un po' cambiato. Dico ancora, come avevo detto in Commissione, che abbiamo cercato di sollevare con gli altri Assessori questo problema, ma c'è da dire che questo, ancora per una volta in più, certifica che il nostro sistema è un sistema particolare, cioè basato - e non potrebbe essere così - su un servizio di volontariato sempre più responsabile...con delle difficoltà, come quello del trasporto infermi, uguale a quello perché nelle altre regioni le soluzioni adottate riguardano le associazioni di professionisti, eccetera. Le dico ancora che l'Assessore della Liguria ha comunque con i suoi uffici avviato un ricorso al TAR proprio perché venga chiarito con le Autostrade. I nostri Parlamentari si sono attivati preparando delle interpellanze parlamentari, ma i tempi di risposta alle interpellanze parlamentari non sono mai rapidi. C'è in VIII Commissione al Senato tutta la discussione sul nuovo Codice della strada, che dovrebbe proprio rivedere e mettere chiarezza sulla questione. I presidenti delle associazioni si rivedranno il 17 di questo mese per fare un punto.

Dicevo, i volontari del 118 garantiscono un sistema di emergenza in questo momento in Valle d'Aosta. Se questo cambia, deve cambiare tutto un sistema, con delle grande problematiche, quindi per noi l'importanza è notevole. Certo che con questa normativa, ma anche con normative di sicurezza e sanitarie, di cui parleremo dopo...i presidenti si devono assumere sempre di più delle responsabilità in un servizio che, dicevo, in Valle d'Aosta è estremamente particolare. Noi sosteniamo quest'attività con il desiderio di chiarezza sul futuro. Io sono disposto a confrontarmi di nuovo in Commissione con gli ultimi aggiornamenti appena ci sarà stata questa riunione del 17. Certo è che si sono verificati dei disservizi al sistema delle emergenze, ma soprattutto che va a ledere una delle caratteristiche, uno dei punti più nobili e qualificanti del nostro sistema del volontariato che è, appunto, il sistema del volontariato nelle emergenze.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.

Società Autostrade per l'Italia dunque è riuscita ad incidere sul Codice della strada e a cambiare in maniera pesante la situazione sul territorio e in particolare in Valle d'Aosta. Lei sa bene che quest'interpellanza non è tanto rivolta a criticare il suo operato, ma a sostenere invece l'attività dei volontari, ancor in maniera diversa da come abbiamo affrontato l'argomento l'altra volta, perché il problema qui non è tanto speculare o andare a dire ai volontari: "non aderite", e vorrei che fosse anche chiaro che non è quella l'attività che stiamo facendo. Io ho partecipato alla serata del 24 marzo insieme a tutti i Presidenti delle associazioni e c'era il Dottor Pregliasco, ma c'era soprattutto il Presidente della nostra Associazione e mi sono ben guardato dall'andare ad enfatizzare il problema, anzi ho cercato, se possibile, di trovare la strada per riuscire in questo momento a non creare dei problemi ai cittadini valdostani, perché è bene ribadire che oggi chi non aderisce alla piattaforma rimane senza telepass anche in codice rosso, se il casello non è presidiato, deve aspettare che qualcuno gli apra la sbarra. Sono quindi già avvenuti...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...sì, se uno non ha il telepass...se non viene avvisato l'operatore...casi già verificati...codice rosso fermo al casello. Sono situazioni quindi che è meglio evitare, soprattutto è meglio evitare...visto che non riusciamo ad ordinare i cantieri sulla Statale e la Statale la devono prendere quelli che non vogliono pagare l'autostrada, dobbiamo evitare che chi si fa valli lunghe come quelle dell'Alta Valle e della Bassa Valle si debba ancora fare la Statale e la Mongiovetta, oppure strade piene di curve quando hanno dei trasportati a bordo, anche se sono trasportati che devono semplicemente venire a fare la dialisi o qualcos'altro.

Vorrei quindi essere chiaro: non mi sto rivolgendo a lei perché lei non sta facendo qualche cosa: mi sto rivolgendo a lei perché rappresenta un settore importante, l'ha appena ribadito, che va quanto meno rassicurato che politicamente tutti stiamo lavorando per far sì che in Valle d'Aosta tutto questo non succeda, soprattutto per i territori più distanti, ripeto, perché è chiaro che chi opera qua intorno all'ospedale sente meno questo disagio. Allora dobbiamo far sentire politicamente...Presidente, io le chiederei, visto che era assente a quella riunione - i motivi sono...ognuno ha i suoi impegni, ci mancherebbe -, però di risentirli, probabilmente anche di convocare una prossima riunione. Far sentire che c'è quest'attività dei nostri Parlamentari, che dev'essere forte in VIII Commissione, e la nostra attività, il sostegno a quest'iniziativa...perché dispiace anche che possano essere viste come persone che vogliono fare su quest'argomento delle polemiche...non è così, perché li ho sentiti personalmente: nessuno vuol far polemiche, ma non si vogliono caricare di un ulteriore disagio, hanno voglia di fare i volontari, guidano i mezzi, sono disponibili per noi, ci tolgono un sacco di costi sul bilancio dell'azienda. Fanno quindi un'attività per la quale si possono ringraziare e non vogliono essere responsabili di quest'ultima parte...alcuni presidenti, alcuni hanno aderito, è vero, ci sono tre associazioni... Allora, prima che anche ci si divida in belli, in bravi e cattivi, facciamo sentire che ci siamo, che stiamo cercando di incidere il più possibile su quest'argomento. Io la sollecito, appunto, a magari risentire, riconvocare e a fare in modo che tutti si sentano rassicurati che qualche cosa succeda, perché in Liguria - l'ha detto, l'ha ricordato anche lei, hanno deciso invece di partire per una strada diversa -: si va, primo ricorso al TAR e poi si continuerà, perché non è normale...perché, ci fosse anche stato qualche abuso, che le società abbiano così accettato...non l'avrebbero fatto per altri argomenti! Sono subito stati pronti a cambiare il codice per dire che, se qualcuno ha abusato delle ambulanze prendendo l'autostrada, togliamo a tutti la possibilità di utilizzarla. Lei sa bene quanto in Valle d'Aosta questo incide, quanto il nostro sistema di trasporto su gomma sia legato esclusivamente ad un passaggio veloce in autostrada, quindi questo dobbiamo ribadirlo e ribadirlo in maniera forte. La sollecito a farlo e a sostenere...anche, se è il caso, di lavorare in Commissione, ma soprattutto bisogna lavorare con i volontari, non è tanto la Commissione.

Io oggi ho voluto ribadire che a due mesi e più dalla risoluzione c'è questo piccolo passo in avanti, che le nostre società garantiscono l'utilizzo gratuito del telepass, ma il problema non era quello: il problema è aderire alla piattaforma, prendersi la responsabilità di certificare. Oggi queste associazioni stanno facendo il mancato pagamento e 15 giorni dopo certificano questo. Assessore, quindi, se è possibile, segua il dossier, dia forza e energia ai nostri Parlamentari affinché si ricordino di dire a Roma che in Valle d'Aosta tante strade comode non ce ne sono e se andando in autostrada con un malato bisogna anche pagare, non ci sembra proprio giusto.

Presidente - Punto 10 all'ordine del giorno.