Oggetto del Consiglio n. 1185 del 6 maggio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1185/XIV - Interrogazione: "Situazione dei bilanci regionali relativi agli esercizi 2014 e 2015".
Presidente - La parola all'Assessore Perron.
Perron (UV) - Grazie Signor Presidente.
Il totale delle spese autorizzate nel bilancio assestato 2014 - al netto del contributo al risanamento della finanza pubblica e al netto delle partite di giro - era di 1.201.840.000 euro. Per permettere il rispetto del Patto di stabilità la Giunta aveva dovuto prevedere un meccanismo di gestione della spesa che era stato individuato all'interno del bilancio di gestione; in quell'atto, come lei sa, si assegna ai dirigenti in tutto o in parte la spesa inizialmente autorizzata dal Consiglio. Nel 2014, al momento dell'approvazione del bilancio di gestione, la Giunta non ha assegnato inizialmente, collega, ai dirigenti risorse per 197 milioni. Nel corso dell'anno, durante quindi la gestione, con successive deliberazioni che non sto a citarle, sono stati resi disponibili 155 milioni. Non risultano quindi distribuiti 42 milioni di euro, che è pari al 3,50 del bilancio assestato. Se le serve, collega, le declino, perché mi pare fossero contenute o tralascio...poi gliele darò...le percentuali di spesa non attribuite Assessorato per Assessorato. Sottolineo solo che l'unico Assessorato al quale sono state destinate tutte le somme è l'Assessorato della sanità.
Per quel che riguarda la disponibilità di cassa, preciso che nel 2014 non ci sono state risorse assegnate ma non disponibili in cassa, questo è coerente con il fatto che in quell'anno non si sono verificate particolari tensioni di cassa, quindi l'attribuzione delle risorse di cassa agli Assessorati è avvenuta in modo sufficiente per la copertura della competenza, mentre la disponibilità per lo smaltimento dei residui rimaneva centralizzata presso l'Assessorato.
Sul punto 2 il totale delle spese autorizzate nel bilancio di previsione 2015 è stato assegnato ai dirigenti, quindi l'importo approvato è pari a 1 miliardo 375 milioni, cioè 1 miliardo 265 al netto delle partite di giro. Già in sede di predisposizione del bilancio ci siamo dati l'obiettivo di superare la modalità seguita nel 2014, quella cioè di non assegnare ai dirigenti tutte le risorse. Questo motivo è alla base peraltro dell'ulteriore riduzione degli stanziamenti di competenza, cioè gli stanziamenti così approvati sono stati valutati coerenti con gli obiettivi del Patto di stabilità; di conseguenza, con le deliberazioni del bilancio di gestione sono state assegnate tutte le risorse approvate e sono quindi disponibili per gli impegni. Stesso approccio è stato utilizzato per la cassa, per cui l'intero importo delle risorse approvate in bilancio è stato attribuito ai dirigenti. Non essendoci quindi risorse non assegnate, né risorse non disponibili di cassa, ritengo venga meno di declinare, come le ho detto, questa situazione per Assessorato. Nella gestione delle risorse finanziarie del 2015 è stato necessario coinvolgere tutte le strutture nella gestione della cassa. L'obiettivo del Patto di stabilità è espresso in termini di competenza mista, cioè vengono sommati sia gli importi in termini di impegni, sia gli importi in termini di pagamento. È un percorso di apprendimento che tutti stiamo facendo e che avevamo già approfondito nel corso di un'interpellanza dove avevamo spiegato le dinamiche, quindi coerente anche con il maggior ruolo che la dimensione della cassa sta assumendo, anche di novità rispetto al passato.
Due parole ancora sulla cassa. Tutte le risorse di cassa approvate dal Consiglio sono state distribuite tra le strutture. A livello aggregato le disponibilità di cassa previste nel bilancio di previsione ammontano a 1 miliardo e 240 milioni di euro, saranno utilizzate per il pagamento sia degli impegni di competenza, sia per il pagamento dei residui. Sui residui si sta facendo con gli Assessorati e con le strutture opera affinché questi vengano smaltiti per avere una situazione più fluida e più chiara. Quello quindi che è significativamente modificato è il saldo di cassa a fine anno, che in passato è sempre stato a livelli alti, per farle un esempio: parliamo a fine 2012 di 337 milioni, nel 2013 di 250 milioni, a fine 2014 di 122 milioni, quindi c'è stata, come lei può capire, una riduzione davvero drastica nell'arco di due esercizi finanziari. La dinamica della gestione della cassa ha visto quindi contrarsi pesantemente questa disponibilità del fondo cassa, ancorché i valori complessivi di bilancio siano tra loro coerenti e ci sono obiettivamente dei ridotti margini di flessibilità. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 9,16 assume la presidenza il Vicepresidente Follien.
Follien (Presidente) - Per la replica, la parola al Consigliere Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président. La ringrazio Assessore.
Questa mia interrogazione era solo una diretta conseguenza dell'interpellanza che avevo posto in merito al Patto di stabilità e di cui ho poi avuto copia sulla certificazione del rispetto del Patto di stabilità. È chiaro che al 31 marzo non potevate scrivere nulla di diverso obiettivamente, avete scritto che avete rispettato il Patto di stabilità secondo quanto predisposto ai fini del conteggio. Rimane quello che lei in parte ha confermato rispondendo alla mia interrogazione: il fatto che comunque una serie di risorse che sono state approvate nel bilancio di previsione non sono state assegnate e questo comporta e comporterà anche nel prosieguo delle difficoltà, al di là della situazione di cassa che ci vede precipitare dal 2012 da 337 a 122 milioni, ci sono delle dirette conseguenze, per cui il fatto che venga certificato al 31 marzo il rispetto del Patto di stabilità non rassicura sul fatto che quanto noi avevamo approvato in sede di bilancio di previsione fosse poi l'effettiva disponibilità assegnata ai vari dirigenti. Faccio un esempio perché poi, tra l'altro, sarà oggetto di un'interpellanza che farà il collega Bertschy, che ho sottoscritto anch'io, ma che illustrerà lui, lo faccio all'Assessore Rini, ecco, lei sa che nel 2014...un tema molto sensibile, che è quello della messa in sicurezza degli edifici scolastici, ha avuto negli anni una progressiva diminuzione di risorse pur pescando in finanza locale...ebbene, nel 2014 era 1 milione di euro, io penso che lei sappia che c'è stata una massiccia richiesta di finanziamenti per adeguamenti di queste strutture da parte dei Comuni, beh, l'assegnazione che è stata fatta al dirigente di competenza è zero, non è andato avanti uno di questi progetti. Allora, io dico: per correttezza, bisognerebbe...mi risulta poi adesso lo verificheremo...perché quello che mi ha detto l'Assessore è leggermente diverso da quello che mi risulta, anche per il 2014 e il 2015 mi risultano le stesse difficoltà. Ora, io immagino che temi così sensibili, come l'adeguamento, la messa in sicurezza degli edifici scolastici e quant'altro, meritino al pari di quello che lei, Assessore, mi ha confermato...il fatto che le risorse per quello che riguarda il settore socio-assistenziale siano state messe tutte a disposizione, io penso che ci siano dei settori che meritano la stessa attenzione. Il mio invito pertanto sarebbe proprio quello di dire che, a fronte di queste oggettive difficoltà, non sarebbe male magari condividere quelle che sono le spese, quelle che voi chiamate comunemente "incomprimibili".
Detto questo, è chiaro che la situazione non è facile, su questo non c'è ombra di dubbio, però bisognerebbe probabilmente per alcuni settori avere un po' più di attenzione al pari di altri. Dico questo perché ci sono alcune voci che girano, ecco, poi vedremo la conferma dell'assestamento di bilancio...dove si dice che, ad esempio, sulla finanza locale, che è stato uno dei settori che è stato ultimamente...dove si è pescato a piene mani...figurano 20 milioni di avanzo di amministrazione, qualcosa del genere, lo vedremo, poi sono voci che circolano in questo momento, per cui bisognerà vedere se c'è conferma o meno. È chiaro che sarebbe un ulteriore segnale che ci sono dei settori che in questo momento vengono particolarmente...io dico penalizzati da questo discorso del Patto di stabilità. Sono regole che la Regione deve peraltro rispettare in attesa di definire altre norme, è per quello che noi continuiamo a sollecitare che venga definito il discorso del pregresso riferito al 2014...ma soprattutto che si aprano delle prospettive future, perché poi, al di là di quelle che saranno le scelte che verranno fatte, è chiaro che avere delle fette di bilancio che vengono ingessate al fine del rispetto di una norma che in questo momento ci penalizza in maniera particolare non è un bel messaggio. Noi riteniamo che la finanza locale sia comunque una parte fondamentale per far ripartire il sistema Valle d'Aosta, per cui su questo noi chiederemo e monitoreremo che venga prestata particolare attenzione.
Presidente - Punto 7 all'ordine del giorno.