Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1139 del 8 aprile 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1139/XIV - Interpellanza: "Chiarimenti in merito al mancato collocamento a riposo d'ufficio dei dirigenti scolastici".

Presidente - Chi chiede la parola? La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Come abbiamo riportato nell'interpellanza, noi vogliamo avere un chiarimento rispetto al fatto che l'Amministrazione...come consente la normativa...di non collocare a riposo d'ufficio dei dirigenti scolastici; la parola "d'ufficio" dà un po' l'idea di una misura quasi di forza, coatta, qualcuno scrive, parla di pensionamenti coatti. È pur vero che stiamo ragionando in una regione dove siamo arrivati alla disoccupazione a due cifre, dove c'è un pressing del precariato non indifferente nel mondo della scuola, quindi vogliamo capire quale ragionamento sta dietro alla scelta di dire: "no", due dirigenti scolastici o tre sono stati così preziosi per l'Amministrazione da ritenere questa cosa non necessaria. Lo dico perché in passato la stessa Amministrazione ha operato con un criterio esattamente opposto, cioè invece ha collocato...ha usato questo provvedimento, cioè ha collocato a riposo d'ufficio due dirigenti.

Allora, anche qui è sempre da capire qual è l'elemento che ha mutato le condizioni, qual è l'elemento nuovo. Certamente in una regione così piccola in passato se si è andato a vedere qual era il campo di militanza politica o meno delle singole persone per capire se c'era una logica...perché poi tutto viene condotto a logiche o di appartenenza familiare o partitica nelle valutazioni di questo tipo, quindi...come dire? il rischio di incorrere in queste superficiali valutazioni c'è sempre e quindi questa è in qualche modo la ragione di questo chiarimento che noi chiediamo, perché dalla scelta che fa l'Amministrazione discendono scelte molto più gravi, cioè le scelte molto più gravi sono che non si va ad esaurire immediatamente la graduatoria...scusi, Assessore, ma sono delle considerazioni che non ci sono nell'interpellanza ma che le anticipo, sennò vanno in replica e sarebbe scorretto farle...se gliele dico dopo che è intervenuta lei, è antipatico, allora gliele dico prima per correttezza. Siccome non si è collocato d'ufficio a riposo, non si esaurisce la graduatoria concorsuale dei dirigenti scolastici, così facendo...a parte che alcune persone non completano il loro percorso concorsuale con l'assunzione immediatamente in carica, ma neanche si utilizza questo come ulteriore scusa per non fare un nuovo concorso di dirigenti scolastici, che invece è un'opportunità che nel terribile Stato oltre Pont-Saint-Martin viene comunque data a tutti quelli che partecipano della scuola.

La scuola si sa che è un posto dove non ci sono possibilità particolari di carriera, si finisce nella maggior parte dei casi, per l'oltre il 90 percento delle persone, che fanno per 42 anni e 5 mesi...se si segue la legge Fornero o chissà per quanti anni se si va con la pensione di vecchiaia...per oltre 45 anni l'insegnante...nella maggior parte dei casi si fa sempre l'insegnante: non ci sono promozioni, tutte queste cose che magari ci sono al Casinò e quant'altro. Ad alcuni di questi è data la possibilità di fare il dirigente, ma se noi non collochiamo d'ufficio in pensione chi ha acquisito i requisiti per andare in pensione, neanche poi si crea la necessità di fare il concorso, quindi delle persone che magari hanno aspettato 40 o 35 anni per dire: "finalmente è arrivata la mia ora, faccio il concorso per diventare dirigente scolastico". "Eh no", perché noi teniamo in servizio anche quelli che dovrebbero andare in pensione, cioè mi sembra che... A parte l'iniquità col passato, cioè in passato noi due li abbiamo mandati a casa d'ufficio e adesso invece...quindi già c'è una disparità di trattamento, poi si crea praticamente un blocco generazionale rispetto alla possibilità di accedere al concorso da dirigente scolastico. È vero che uno dice: "mah, è una questione di due o tre anni". Eh, ma per queste figure qua...sono già così limitate nel mondo della scuola...in due o tre anni alle volte uno si gioca il fatto che se è a cinque o sei anni dalla pensione, magari a due anni dalla pensione non lo fa un concorso da dirigente scolastico, invece se magari è a sei anni o sette anni dalla pensione, lo fa, quindi gli cambia la vita. Questa scelta qua quindi è abbastanza delicata e vorrei capire qual è la ragione per cui l'Amministrazione regionale è un po' fuori dalla logica che sta governando al momento, cioè chi ha la pensione faccia un passo indietro: lasci spazio agli altri e anche ai giovani, perché se poi qualcuno va a coprire la carica da dirigente scolastico, lascia libero il posto da insegnante e quindi si creano a catena dei posti di lavoro. Mi aspetto quindi una risposta chiarificatrice su questo tema.

Presidente - La parola all'Assessore Rini.

Rini (UV) - Grazie Presidente.

Innanzitutto mi preme ringraziare il collega in maniera davvero non retorica, ma sincera, perché questo è un tema che davvero abbiamo cercato di seguire con attenzione. Devo in premessa confidarle, collega, che nutrivo le sue stesse perplessità e i suoi stessi dubbi e non è stato facile affrontare questa situazione, che risulta essere particolarmente delicata.

Entrando nel merito, la vigente normativa ha portato a sistema la disciplina relativa alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro che la normativa previgente limitava agli anni dal 2009 al 2014. La norma espressamente prevede che la facoltà per le pubbliche amministrazioni di risolvere, a decorrere dalla maturazione del requisito di anzianità contributiva per l'accesso al pensionamento, il rapporto di lavoro anche del personale dirigenziale sia esercitabile a condizione però, qual è la condizione? A condizione che non si arrechi pregiudizio per la funzionale erogazione dei servizi stessi. La Sovrintendenza agli studi non si è avvalsa di tale facoltà proprio per non causare un pregiudizio al regolare funzionamento delle istituzioni scolastiche.

La Sovrintendenza ha assunto le proprie decisioni sulla base delle seguenti motivazioni - e, come le confidavo in premessa, non è stato facile seguire e decidere quale strada percorrere -: innanzitutto la risoluzione unilaterale dal 1° settembre 2015 del rapporto di lavoro dei tre dirigenti scolastici in possesso dei previsti requisiti pensionistici avrebbe determinato la vacanza di tre posti alla cui copertura non si sarebbe potuto provvedere integralmente in quanto nella vigente graduatoria del concorso sono presenti solamente due soggetti, due aspiranti idonei; l'esercizio della facoltà di risoluzione unilaterale avrebbe pertanto comportato la necessità di affidare un'istituzione scolastica a reggenza per l'anno scolastico 2015-2016, con conseguenti ripercussioni negative sulla gestione sia dell'istituzione affidata a reggenza, sia sull'istituzione del dirigente incaricato della reggenza e quindi una decisione in tal senso avrebbe determinato quel pregiudizio alla funzionale erogazione dei servizi che la disposizione normativa impone di evitare; ancora - e questo è un fatto che, almeno per quel che mi riguarda, è stato particolarmente determinante - la situazione di pregiudizio sarebbe stata ulteriormente aggravata dal fatto che la legge di stabilità per l'anno 2015 ha abrogato, a decorrere dal 1° settembre 2015, l'istituto dell'esonero e del semi-esonero del docente per l'esercizio delle funzioni vicarie. Infatti, in una situazione di reggenza detto istituto assumeva significativa rilevanza nel supporto dell'attività del dirigente scolastico, quindi questo sicuramente era un problema oggettivo...sarebbe stato. È stata inoltre considerata l'evoluzione delle cessazioni dal servizio dei dirigenti scolastici...quindi anche con un'ottica di prospettiva futura. Dal 1° settembre 2016, infatti, potrebbero cessare volontariamente dal servizio altri due dirigenti scolastici che matureranno i requisiti per l'accesso al pensionamento; il verificarsi di tali ipotesi determinerebbe la vacanza di ulteriori due posti di dirigente scolastico. In tale prospettiva l'esercizio della facoltà di risoluzione unilaterale dal 1° settembre 2015 nei confronti dei tre dirigenti scolastici, con effetti pregiudizievoli già per l'anno scolastico 2015-2016, avrebbe arrecato ulteriore e maggiore pregiudizio per l'anno successivo: quello 2016-2017. L'esercizio della facoltà di risoluzione e la conseguente assunzione di due nuovi dirigenti scolastici dall'anno scolastico 2015-2016 comporterebbe invero l'esaurimento della graduatoria concorsuale e quindi la mancanza di una graduatoria utilizzabile per la copertura dei due posti potenzialmente vacanti dal 1° settembre 2016, i quali sarebbero da affidare anch'essi a reggenza, quindi andrebbero a sommarsi all'altro. Nel passato invece la Sovrintendenza ha esercitato la facoltà di risoluzione unilaterale del rapporto, in quanto allora, conformemente alle direttive ministeriali, lo scorrimento della graduatoria garantiva la possibilità di coprire il totale numero dei posti resi vacanti attraverso nuove assunzioni di dirigenti scolastici, senza la necessità di ricorrere a reggenze e senza ingenerare disservizi quindi conseguenti nelle scuole.

In buona sostanza, quindi nulla è cambiato in quanto al criterio, semplicemente la Sovrintendenza si è trovata ad affrontare situazioni tra di loro molto diverse proprio per i motivi che le ho elencato. Io credo che però sia necessario e imprescindibile un ragionamento profondo, un'analisi, perché cogliamo anche l'occasione, quest'occasione per riconfermare ancora una volta che noi crediamo nel principio che è stato portato avanti negli anni e condividiamo quello che lei ha molto ben riassunto. Crediamo - e lo diciamo in più occasioni e questa credo che sia un'ottima occasione per ribadirlo - nel cosiddetto "Patto generazionale", quindi questa potrà essere la strada che percorreremo anche nel futuro, ovviamente dovremo fare...e vi assicuro che la Sovrintendenza sta cercando di portare avanti tutte quelle che sono le analisi anche oggettive di quali possano essere le soluzioni migliori: per esempio, anche in merito al concorso, anche quali siano i margini di operazione, i margini di movimento che abbiamo rispetto alla normativa nazionale, proprio anche nel settore dell'organizzazione di un concorso ad hoc. Credo quindi che possiamo assumerci ufficialmente l'impegno di seguire, di monitorare questa questione con la massima attenzione per poter continuare a garantire quel giusto avvicendamento, quel giusto cambio e quindi portare avanti quella che è stata la linea seguita negli anni.

Presidente - La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Grazie Assessore per la risposta che come, insomma, si è percepito anche dal tono che lei ha usato, in alcuni punti non la convinceva neppure troppo, insomma, non mi è sembrato molto convincente il riferimento alla reggenza, che pare essere un istituto che o non funziona, allora si fa di tutto in tutte le scuole per cercare di risolvere il problema della reggenza, e invece noi sappiamo che esistono scuole a reggenza permanente. Allora, se la reggenza arreca grave danno all'istituzione scolastica, forse un'Amministrazione dovrebbe chiedersi come mai in Bassa Valle c'è questo disastro nella scuola secondaria di secondo grado che, appunto, è legato alla questione della reggenza. Allora, non mi si può venire a dire che la reggenza crea problemi di questo tipo, lei dice, perché, allora, i genitori la prima cosa che fanno vanno a vedere se nelle scuole c'è la reggenza, dicono: "mio figlio qua non lo iscrivo più". Non si può rispondere così, eh! Non funziona! La reggenza è una cosa che deve funzionare come esattamente un altro istituto, perché altrimenti...allora sì qui apriamo una discussione sulla scuola della Valle d'Aosta che diventa un vero problema.

Secondariamente non mi si risponde in modo chiaro sul fatto che...lei dice: "ma comunque nel 2016 vanno di fatto in pensione i due". Appunto, si esaurisce la graduatoria! Tanto valeva farla esaurire quest'anno e mettersi già in campo con un concorso che ci crea...nella condizione di arrivare magari a ridosso del 2016 con delle risposte! In futuro avremo bisogno di nuovi dirigenti scolastici, semplicemente però abbiamo fatto una scelta miope che ha penalizzato alcune persone ad oggi, perché se io fossi in una graduatoria, direi: perché devo aspettare due anni per diventare dirigente scolastico? Perché l'Amministrazione ha deciso che le reggenze non vanno bene. Davvero? Allora perché ci sono delle reggenze permanenti in Valle d'Aosta? C'è qualcosa che non funziona in questo ragionamento che lei ha messo in piedi, non funziona ed è, secondo me, come scenario di sfondo sbagliato il principio che...fra l'altro, precisiamo: il pensionamento d'ufficio di persone assolutamente capaci nel fare il dirigente...non c'è quindi nessuna questione personale, non c'è niente di tutto questo, semplicemente in passato due sono stati spediti a casa, oggi che toccava dire ad altre due persone e aprire degli spazi...perché ci sono due persone in graduatoria per coprire quei posti! Si dice: "no, non mi conviene coprirli perché un altr'anno avrei di nuovo bisogno di loro". Allora, gli nego il diritto di diventare dirigente scolastico? Non sta in piedi! Io l'ho provata a guardare da tutte le parti, la cosa che è stata messa in piedi non ha una giustificazione sufficiente. Sì, si può anche non disporre il pensionamento d'ufficio, ma si fa un grave danno alle persone che sono in graduatoria; si fa un grave danno al fatto che non si attivano da subito le procedure per attivare un concorso per nuovi dirigenti e quindi si penalizza tutta una categoria di insegnanti che giustamente ha come... La maggior parte degli insegnanti non aspira a fare il dirigente, questo glielo garantisco, però dentro quel corpo insegnanti c'è una percentuale che ha come un'unica chance di sviluppo di carriera quella. Dirgli: "aspetta ancora due anni" per molti di loro vuol dire alle volte negargli completamente la possibilità di accedere mai ad una procedura di questo tipo, lo ritengo profondamente sbagliato.

Presidente - Grazie collega. Punto 20 all'ordine del giorno.