Oggetto del Consiglio n. 1136 del 8 aprile 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1136/XIV - Interpellanza: "Modalità e tempistica per la risoluzione delle problematiche legate al rispetto del Patto di stabilità".
Presidente - Per l'illustrazione, chiede la parola il Consigliere Gerandin, ne ha la facoltà.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Il tema che trattiamo, quello del Patto di stabilità, è un tema che ripetutamente viene evocato in questo contesto, in quest'aula consiliare. Noi ad ogni argomento che viene trattato, anche quelli poi magari più di attualità, quelli legati al fatto di poter mantenere uno stato sociale importante, al fatto di poter creare un minimo di prospettiva di sviluppo alla Valle, beh, ogni volta noi ci sentiamo ripetere: "abbiamo purtroppo la necessità di rispettare il Patto di stabilità, per cui abbiamo disponibilità finanziarie ridotte, abbiamo un bilancio ingessato". Dico questo perché è un argomento che viene trattato comunemente quello del Patto, è alla base del bilancio regionale, alla base delle risorse disponibili per quello che riguarda la disponibilità finanziaria non solo della Regione, anche degli Enti locali, perché poi di riflesso ha delle ricadute anche sugli Enti locali, sull'occupazione, su quella che è la crescita e le prospettive di veder rinascere la Valle d'Aosta. Dico questo perché è una premessa dovuta, io poi...mi tocca comunque fare una breve ricostruzione, nel senso che noi del Patto di stabilità 2014 ne abbiamo parlato già nel Consiglio del 17 luglio del 2014, quando lei, Presidente, ci disse: "mais je crois qu'il va donner des implications chaque jour sur toutes les institutions". Lei ci ha anche detto in quella data: "j'ai envoyé une première proposition quant au Pacte de stabilité 2014 avant la date du 31 mars". Disse anche che era stato poi posticipato il termine dicendo: "a disposé le report du terme au 30 juin".
In merito alla difficoltà, alle conseguenze di questo Patto di stabilità, sul fatto di questo famoso tavolo con le altre autonomie speciali, che doveva definire quali erano i criteri del Patto, lei ci disse che: "en effet avec le troisième alinéa de l'article 16 du décret du 1995, l'État a créé une situation qui dresse les autonomies spéciales les unes contre les autres". Ci disse anche che noi eravamo particolarmente penalizzati dal criterio SIOPE, che lei disse: "sur les critères SIOPE malheureusement cette année a déjà été fait le décret et par conséquent, nous, comme le Sud Tyrol, on fera recours contre ce décret de répartition". Sono i famosi ricorsi alla Corte costituzionale sui quali entrerò poi dopo brevemente. Beh, ci disse nell'occasione, proprio in data 17 luglio 2014, che: "nous nous trouvons dans une voie difficile, mais je crois qu'il y a la possibilité d'arriver à une conclusion dans un délai, qui est de quinze jours ou un mois". Eravamo, l'ho detto prima, in data 17 luglio, bene, sono passati dei mesi da allora, poi c'è stato un sollecito da parte nostra, da parte mia, legato ad un'interpellanza del 18 novembre del 2014, nella quale ci ribadì che noi abbiamo impugnato, come lei sa, tutte le leggi che hanno in qualche modo violato il Patto e ci ricordava il famoso criterio SIOPE, che penalizzava la Regione, che assegnava alla Valle d'Aosta il 9,16 percento del contributo complessivo stabilito dallo Stato...a Statuto speciale...anziché i criteri legati al PIL...che era del 2,31 percento. Le ricordo anche che ci fu poi una nostra iniziativa - una delibera, una mozione approvata all'unanimità il 13 di marzo - che impegnava a promuovere un tavolo permanente con le altre autonomie speciali, Regioni autonome al fine di definire preventivamente la percentuale di concorso di ciascuna di esse al fine del rispetto del bilancio dello Stato, ad istituire una delegazione per trattare con lo Stato accordi più favorevoli, così come fanno Trento, Bolzano e il Friuli, a riferire e confrontarci in Commissione. Questo a seguito di cosa? A seguito della sentenza della Corte costituzionale, che chiudeva uno di quei famosi spiragli che avevamo aperto nella trattativa con lo Stato. Detto molto sinteticamente diceva che, per la carità, lo Stato non ha diritto ad intervenire in norme che ledono quelle che sono le competenze statutarie o quant'altro, però, tenuto conto che uno dei capisaldi delle finanziarie dello Stato era trovare un accordo tra le autonomie speciali sui criteri sul quantum di ripartizione, non essendo stato trovato questo, che lo Stato può intervenire, per cui tutti i vari ricorsi che lei ha citato nei vari interventi legati alla Corte costituzionale di per sé venivano un po' alterati.
Ricordo anche che il Patto 2013 venne siglato da lei, Presidente, insieme con il Ministro dell'economia Padoan e nel quale si citava che, a seguito di questa chiusura del Patto 2013, bene, noi avremmo ritirato i ricorsi pendenti alla Corte costituzionale legati all'anno di competenza, vale a dire all'ordinanza 272 del 2014. Questo per fare un breve excursus di quella che è la situazione di fatto. Dico questo perché? Perché noi vorremmo sapere da lei, Presidente, ma penso che lo debbano sapere tutti i Consiglieri, lo debbano sapere tutti gli Assessori, perché prima, seguendo un po' di interventi, di repliche di vari Assessori, non ultimo l'Assessore Fosson che diceva: "in sede di assestamento chiederemo ulteriori risorse"...bene, sarebbe utile che l'aula intera, Assessori, Giunta in primis, e i cittadini sappiano come la Valle d'Aosta ha chiuso il Patto di stabilità 2014. Dico questo perché i termini sono scaduti, la legge penso che non sia interpretabile, perché la legge ti dice che la mancata trasmissione della certificazione entro il termine perentorio del 31 marzo costituisce inadempimento al Patto di stabilità interno. Ora, al 31 marzo è scaduto, noi vorremmo capire e lo dica, spero...non so se risponderà lei, Presidente, o lei, Assessore, ma vorrei che i cittadini valdostani e quest'aula, e soprattutto chi amministra in questa regione sappiano quali sono i termini economici del Patto di stabilità 2014. Non mi avventuro nel 2015, perché qua ci sarebbe già un'avventura che non sappiamo ancora in che termini possa essere avviata addirittura, ma ricordo questo perché? Perché il 2014 nelle altre autonomie speciali di Trento, Bolzano, Friuli, Sardegna, Sicilia l'hanno chiuso e la sentenza della Corte costituzionale quando diceva che è una dedica alla Valle d'Aosta, è in questo senso, nel senso che ti dice che altre autonomie si sono mosse per tempo e hanno chiuso dei patti che erano sicuramente più favorevoli in prospettiva sia 2014, sia in prospettiva futura.
Aggiungo anche che...almeno mi pare che una sorta di dedica l'abbia fatta non più tardi di ieri sera, in diretta, il Presidente Renzi, quando ad un'osservazione, un botta e risposta tra il Presidente dell'ANCI Fassino, che è il Presidente dell'ANCI nazionale, vale a dire rappresenta le autonomie locali e i Sindaci...quando è stato sollevato il discorso del rispetto del Patto di stabilità, bene, il Presidente Renzi in diretta ieri ha detto: "trovo stravaganti alcune osservazioni che ho letto in questi giorni da parte di amministratori locali", era riferito ad amministratori locali, ma anche a Regioni...invitando a cambiare mentalità. Renzi puntualizzava che il problema era riferito chiaramente a Torino, perché Fassino è il Sindaco di Torino, ma parlava a tutti coloro che non hanno rispettato il Patto di stabilità, diceva che il problema che deve scontare chi ha violato il Patto di stabilità interno...ci dicono di eliminare le conseguenze dello sforamento del Patto, ma se lo facciamo, con che credibilità andiamo da chi il Patto l'ha rispettato? Ora, dico questo perché è assolutamente necessario per noi capire i termini con cui si è chiuso il Patto di stabilità 2014, perché è chiaro, è palese, è corretto che lo sappiano tutti che il bilancio che noi abbiamo approvato nel 2015, diciamo il bilancio di previsione, beh, sarebbe pesantemente penalizzato da eventuali ripercussioni tenuto conto che la prima ripercussione - oltre alle altre, poi eventualmente nella replica citerò quali sono le ripercussioni che vengono applicate a chi non rispetta il Patto - è che lo Stato trattiene la differenza del Patto non rispettato. Ora, la Valle d'Aosta non può più vivere su: "non so", "non so però...", deve vivere nelle certezze e le certezze sono le risorse economiche. Le risorse economiche, se non viene rispettato il Patto, vengono drasticamente tagliate. Allora, noi vorremmo capire i termini del rispetto del Patto, chi l'ha eventualmente sottoscritto e, se non trasmesso, che equivale a violazione del rispetto del Patto, chi se ne assumerà le responsabilità.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola il Presidente della Regione Rollandin, ne ha la facoltà.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.
Nell'intervento del collega sono state ricordate cose note che conosciamo, sono state dette qui in quest'aula a più riprese per concludere con la mozione che è stata letta in un certo modo e approvata in un'altra. La mozione approvata non è quella che è stata letta, tra quella che è stata letta e quella che è stata presentata ci sono state delle varianti, se vuole, poi gliele do, com'è stata corretta...giusto per chiarire qual è il problema di quelle che sono le richieste e come sono state approvate.
Venendo al discorso che sicuramente è importante...ed è importante far anche conoscere quali sono le situazioni. Venendo alla prima domanda, la trattativa..."quali sono le intenzioni, i tempi e le modalità con cui il Governo regionale intende risolvere il Patto di stabilità 2014", ora, la Regione ha inviato una prima proposta entro il 31 marzo 2014, così come previsto dalla legge: questo è stato fatto. A giugno il Dipartimento Ragioneria generale dello Stato ha replicato rilevando delle problematiche la cui soluzione richiedeva necessariamente lo spostamento della discussione in ambito politico. Sono pertanto seguiti una serie di incontri con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Del Rio e il Ministero dell'economia e delle finanze, con i tecnici, finalmente la scorsa settimana - tenendo conto che da giugno c'è stato il semestre italiano, il semestre europeo a dirigenza italiana, con cui c'è stato un impegno notevole sotto questo profilo e quindi gli incontri si sono succeduti, ma con difficoltà proprio per gli impegni dei vari Ministri e Sottosegretari - si è svolto un incontro a Roma in cui si è raggiunta una prima intesa di massima, per ora informale, di chiudere il 2014 certificando il raggiungimento dell'obiettivo di Patto con le spese realmente sostenute, senza quindi l'evidenziazione di alcun sforamento e senza l'applicazione di alcuna sanzione. Ovviamente la riorganizzazione dei vertici dello Stato, che ha coinvolto Del Rio che è diventato il Ministro, comporta alcuni passaggi formali, ma gli uffici hanno avuto indicazione di scrivere gli atti per la definizione dell'accordo nel senso sopra prospettato.
Seconda domanda: "se è intenzione del Governo porre sul tavolo della trattativa anche il Patto di stabilità 2015 e anni futuri, così come fatto e sottoscritto dalle autonomie speciali già nel 2014", sicuramente è intenzione da parte regionale prevedere un accordo pluriennale e quest'orientamento è confermato anche da parte dello Stato. Sul tema del Patto è utile sottolineare che con l'armonizzazione dei bilanci il meccanismo del Patto di stabilità verrà superato dal cosiddetto "pareggio di bilancio"; da parte della Regione, pertanto, con l'adozione dell'armonizzazione dei bilanci, disciplinata dal decreto legislativo n. 118/2011, sarà possibile anche il superamento di questo vincolo, quindi per l'anno prossimo.
Terza domanda: "quand'è stata l'ultima e quando sarà la prossima convocazione del tavolo di lavoro con le altre Regioni e Province, quali sono i margini per una proposta d'intesa da trasmettere al Ministro...", su questo tema credo sia giusto ribadire che i rapporti con le altre Regioni a Statuto speciale si esplicano regolarmente sia nell'ambito della Conferenza delle Regioni che in incontri...che si incontrano, com'è noto, circa ogni quindici giorni. Questa collaborazione oggi si è tradotta in un fruttuoso scambio di informazioni, tuttavia l'ipotesi di un'intesa da trasmettere al Ministero dell'economia e delle finanze in merito alle modalità di riparto dei contributi delle autonomie speciali non è facile, in quanto, come lei ha ricordato, i criteri definiti in legge sono tali che una loro modifica di una parte chiaramente viene ad incidere sull'altra, quindi, se uno viene avvantaggiato, l'altro è svantaggiato e...come dire? c'è un guadagno di uno e una penalizzazione dell'altro, quindi riuscire a raggiungere un accordo...ci siamo riusciti solo una volta, poi dopo c'è stato il cambio nelle Regioni e non si è più riusciti a raggiungere quindi un accordo totale, tant'è che si era addirittura previsto dal Ministro che fosse ipotizzabile l'accordo a maggioranza e non più all'unanimità, che poi però non è più andato avanti tenendo conto che dall'anno prossimo ci sarà l'armonizzazione dei criteri.
Quarta domanda: "chi e quando ha provveduto a sottoscrivere e trasmettere al Ministero dell'economia e delle finanze la certificazione inerente il rispetto del Patto 2014 entro il termine del 31 marzo 2015". L'articolo 1, comma 461, della legge 228 del 24 dicembre 2012, legge di stabilità 2013, come modificato dall'articolo 1, comma 502, della legge 147 del 27 dicembre 2013, prevede che, ai fini della verifica del rispetto degli obiettivi del Patto di stabilità interno, ciascuna Regione e Provincia autonoma è tenuta ad inviare, entro il termine perentorio del 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento, al Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria dello Stato, una certificazione sottoscritta dal rappresentante legale e dal responsabile del servizio finanziario, secondo i prospetti e con le modalità definite dal decreto di cui al comma 460. La mancata trasmissione della certificazione entro i termini costituisce un inadempimento, alla luce della citata disposizione, ma anche dell'intesa informale intercorsa con lo Stato. In data 31 marzo 2015 ho provveduto ad inviare la suddetta certificazione. La stessa certificazione è stata sottoscritta dal Coordinatore del Dipartimento bilancio, finanze e patrimonio.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Grazie Presidente, ha risposto chiaramente, in parte...mi scuso se ho citato la mozione, ma ne avevo due, effettivamente su questo la mozione era stata corretta nell'altra parte...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...no, è corretto, avevo due fogli e ho letto quello sbagliato, però nei contenuti non cambia molto, nel senso che c'era quest'impegno a comunque parlarne e risolvere questo problema del Patto. Beh, io parto da quella che potrebbe essere una buona notizia: quella di un'intesa con quello che è il Governo per chiudere un Patto di stabilità senza sforamento riferito al 2014. Mi chiedo cosa significhi quell'informale che ha detto, questo sarebbe importante da capire, se l'informale è una presa di tempo, perché torno a dire che le dichiarazioni di ieri sono tutto meno che rassicuranti sul fatto di dire: "voglio comunque applicare quelle che sono le sanzioni per il non rispetto del Patto di stabilità a chi non l'ha rispettato". Ora, sarebbe curioso capire come eventualmente la Valle d'Aosta è riuscita a chiudere un Patto di stabilità senza sforamento e ad altre realtà magari verranno applicate quelle che sono le sanzioni riferite al Patto. Speriamo, noi tifiamo tutti per lei, guardi, non c'è ombra di dubbio su questo, ma ci mancherebbe! Noi siamo felicissimi se riusciamo ad avere il canale privilegiato, però sarebbe curioso capire qual è, e quest'informale che cosa significa? Che si chiuderà a breve? Si chiuderà entro quando?
Detto questo, mentre è informale la cosa, di formale c'è la scadenza del 31 marzo, per cui sarebbe assolutamente interessante che penso non sia un segreto, venga magari data copia, distribuita, di quella che è la relazione con cui si chiude il Patto di stabilità al 31...se riuscissimo ad averla, sarebbe assolutamente interessante, perché penso che sarebbe di utilità a tutti i Consiglieri, a tutta l'aula e anche penso a qualcuno dei componenti della Giunta...che magari si fanno qualche ipotesi o volano magari un po' alto, nel senso che pensano di avere chissà quali risorse. Torno a dire che noi siamo ben felici, però noi vorremmo avere copia di questo documento per capire com'è stato chiuso questo 2014.
Sul discorso che diceva lei, sull'armonizzazione dei bilanci noi ci auguriamo che sia così, ma ci sono ancora dei dubbi, Presidente, sul fatto che non ci siano ancora comunque tutta una serie di norme vincolanti, che non verranno più chiamate Patto di stabilità, ma saranno una sorta di cartine di tornasole su cui confrontarsi sulle spese di riferimento e quant'altro, che a volte potrebbero essere anche peggio per il sistema Valle d'Aosta rispetto al sistema del.... Sul resto io l'ho detto e mi auguro che sia la strada giusta quella di dire il pareggio di bilancio come indicativo, però sappiamo benissimo che in questo momento, se venisse applicato il pareggio di bilancio, sarebbero delle importanti risorse che verrebbero svincolate, ma non al sistema Valle d'Aosta, al sistema nazionale! Allora, mi viene un po' difficile che un'apertura del genere venga data in prospettiva. Ci saranno probabilmente altre tagliole legate ad altri fattori per arrivare...però noi ci auguriamo che sia così, ci mancherebbe altro! Torno a dire però che sarebbe assolutamente interessante capire come si è chiuso.
Ultima riflessione: lei mi ha detto, ci ha detto che c'è stato il semestre italiano e c'è stata difficoltà a chiudere gli accordi. Non sto a ripeterlo perché l'ho già detto nell'altro Consiglio, ma le altre autonomie speciali, le altre Regioni l'hanno chiuso nel semestre italiano, per cui questa è una scusa che non regge, diciamo che probabilmente qualcuno ci ha lavorato un po' di più, ha portato a casa i risultati, noi siamo arrivati dopo gli altri, però se poi il risultato alla fine sarà buono, io sarò il primo a dargliene merito.
Presidente - Punto 17 all'ordine del giorno.