Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1125 del 8 aprile 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1125/XIV - Interrogazione: "Organizzazione di corsi annuali di abilitazione alla somministrazione di alimenti e bevande".

Presidente - La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Sì, grazie Presidente.

Il collega Ferrero pone all'attenzione dell'aula un tema direi importante per quanto riguarda i corsi annuali di abilitazione alla somministrazione di alimenti e bevande. Ora, il collega sa che, così come per tutte le altre attività formative, la legge di riferimento è le legge 7 del 2003, che utilizza i fondi per le politiche del lavoro e della formazione professionale. Ora, per la diminuzione delle risorse, il 12 gennaio il Dipartimento delle politiche del lavoro ha comunicato che per il corrente anno non ci sarebbe stata nessuna garanzia per finanziare i detti corsi. L'Assessorato quindi si sta muovendo, in analogia con quanto avviene nelle altre Regioni, per organizzare e gestire i corsi in autonomia senza utilizzare i fondi per le politiche del lavoro. Ora, in virtù di questo, si ipotizza di organizzare il corso nell'autunno 2015.

Per quanto attiene ai costi, gli anni scorsi si spendevano circa 18-19 mila euro, l'ultimo corso del 2014 è costato 18.400 euro. Nell'organizzazione bisognerà a questo punto evitare qualsiasi tipo di spesa. Quindi, come abbiamo fatto per altri corsi, si cercherà eventualmente di utilizzare risorse interne all'Amministrazione, che non necessitano di compensi e anche per quanto riguarda la ricerca delle aule e le altre necessità, cercare di gestire all'interno, contenendo al minimo i costi. Le domande che ad oggi abbiamo ricevuto sono 40.

Per rispondere anche alla quarta domanda, dato che i corsi verranno finanziati soprattutto con il contributo dei partecipanti, la valutazione se fare uno o due corsi dipenderà dal numero delle istanze. Nel momento in cui ci saràun numero di istanze sufficiente il corso verrà fatto per arrivare ad una sorta di autofinanziamento del corso, esattamente come avviene per le altre.

Presidente - Grazie. La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Io vorrei spiegare un attimo che cosa sono i corsi per la somministrazione di alimenti e bevande: sono i corsi di abilitazione che consentono ad un valdostano di poter aprire un bar o un ristorante. Se noi mettiamo delle scadenze e facciamo un corso annuale, dal momento in cui io presento la domanda passano 7-8-9 o 10 mesi, pensate per una persona che deve aprire un'attività che cosa rappresentano questi 7-8-9 o 10 mesi. Possono rappresentare in alcuni casi addirittura o il fallimento, o l'impossibilità di aprire e il fatto poi successivo di riconvertirsi verso un'altra attività. Certamente ad ogni interpellanza, interrogazione che viene fatta...adesso si risponde...e, per carità, chi potrebbe dire il contrario con la carenza di fondi, però bisogna riuscire a capire se per la Valle d'Aosta il settore turistico è un settore strategico oppure no, perché? Perché può anche capitare - ed è capitato, perché io in passato mi sono occupato di questa materia - che nell'ambito di un'impresa familiare il titolare possa morire: il titolare abilitato alla somministrazione di alimenti e bevande. È ben vero che la legge prevede sei mesi di possibilità di portare avanti l'attività anche in assenza di una persona abilitata, ma il problema è che se per caso la persona va a presentare una domanda nel momento in cui il corso è stato appena fatto si trova davanti 8-9-10-11 mesi e che cosa deve fare? Non può fare nulla. Può o andare a fare il corso in un'altra regione e fare il corso in un'altra Regione comunque è un dispendio di soldi e di energie non da poco, oppure deve andare a cercare una persona che gli faccia da prestanome: il cosiddetto "delegato". Che anche questo è un costo, e poi chi metti? Una persona che è all'altezza, non è all'altezza... Io non so sinceramente se si possa ridurre tutto ad un discorso di soldi. Bisognerebbe anche magari esaminare e fare un discorso di priorità, perché? Perché due corsi all'anno sono il minimo sindacale soprattutto quando noi abbiamo 40 domande. Queste 40 domande sono 40 persone che stanno aspettando di abilitarsi per poter aprire un'attività, magari hanno già trovato il locale, magari stanno pensando ad arredare il locale, ma non sanno quando potranno iniziare. Lo sapete che con la stretta bancaria che c'è adesso, un mese, due mesi o tre mesi possono essere fatali per l'apertura di un'attività. Allora nelle altre Regioni, anche per la questione formativa, ci sono le camere di commercio, che cercano di coordinare, di attivarsi, di fare qualcosa. Ci sono le associazioni di categoria, ma qui è il deserto dei Tartari: sparita la Regione non c'è più nulla! Allora io invito l'Assessore a magari mettersi d'accordo, a parlare con questi altri interlocutori, che sono quelli che potrebbero dare un colpo di mano, perché effettivamente lasciare 40 persone e lasciarle comunque con un punto interrogativo...perché l'Assessore - ma io non gliene faccio una colpa - ha detto: "probabilmente in autunno...", che poi l'autunno sappiamo che è la stagione che inizia più o meno a settembre e finisce a dicembre, ma in tre mesi una persona può capottare con l'attività. Non possiamo quindi lasciare il nostro turismo appeso a dei "speriamo", "vedremo", "faremo", "chissà", arriviamo a 40, ne facciamo 45, se lo autofinanziano loro. Secondo me, per una questione di serietà, bisogna dare una risposta un pochettino più precisa, anche quella estrema di dire: "la Regione Valle d'Aosta non è in grado di fare corsi per la somministrazione di alimenti e bevande, dovete andare fuori". Lo sapete, noi non ce la facciamo, non abbiamo i soldi, dovete andare a Torino, dovete andare ad Ivrea, anche ad Ivrea ne organizzano, in qualche maniera si troverà magari un tipo di aiuto per chi va a fare il corso e ci togliamo l'impiccio, però è inutile tenere le persone appese ad un filo così.

Si dà atto che dalle ore 9,24 assume la presidenza il Vicepresidente Rosset.

Rosset (Presidente) - Punto 6 all'ordine del giorno.