Oggetto del Consiglio n. 1105 del 25 marzo 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1105/XIV - Interpellanza: "Iniziative per semplificare l'accesso ai finanziamenti previsti dal Fondo microcredito".
Presidente - Per l'illustrazione, chiede la parola la Consigliera Fontana, ne ha la facoltà.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Considerato che l'obiettivo del Fondo microcredito (prestito cofinanziato dalla Regione e dal Fondo sociale europeo) è quello di rispondere alle difficoltà di ottenere prestiti soprattutto da parte di alcune microimprese "non bancabili" e in condizioni di svantaggio nell'avvio di un'attività; appreso tuttavia che le modalità previste per presentare domanda di finanziamento a tale fondo...che ammonta a 4 milioni e mezzo di euro, prevedono una serie di requisiti che rendono complicato l'accesso allo stesso, volevamo sapere dall'Assessore competente se intende procedere ad una semplificazione del procedimento per l'accesso al Fondo microcredito, tenendo peraltro conto del ristretto tempo a disposizione vista la scadenza del fondo al 31 dicembre 2015.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'Assessore Marquis, ne ha facoltà.
Marquis (SA) - Grazie Presidente.
Grazie collega per aver portato all'attenzione del Consiglio questo punto all'ordine del giorno, perché ci consente di fare chiarezza nel merito della questione. Così come avevo già avuto modo di illustrare in precedenti occasioni, quest'iniziativa che prevede dei prestiti a tasso zero da 5 a 25 mila euro restituibili in cinque anni è orientata a microimprese da costituire o già costituite, con sede operativa in Valle d'Aosta, operanti in quasi la totalità dei settori produttivi, con la sola esclusione di quelli che non sono coerenti con le finalità del Fondo sociale europeo, o a nuove iniziative economiche che sono promosse da soggetti svantaggiati, con sede operativa da costituirsi in Valle d'Aosta. Quest'importante iniziativa, così com'è già stato evidenziato da lei, collega, mette a disposizione 4,5 milioni di euro con provenienza dal Fondo sociale europeo e sostanzialmente si rivolge a delle attività che hanno difficoltà di accesso al credito secondo i canali ordinari e che devono possedere il requisito della non bancabilità. Quest'iniziativa, inoltre, è attuata nell'ambito del quadro normativo previsto dall'articolo 111 del Testo unico bancario che riguarda il microcredito, pertanto vi è da dire che si tratta di un progetto che è molto complesso in ragione della provenienza del finanziamento, come ho detto prima, del Fondo sociale europeo e che ne ha condizionato la sua architettura. La semplificazione della procedura è stata sin dall'inizio obiettivo di quest'Amministrazione, sin dall'inizio della gestione di questa pratica. Un'esigenza però che ha dovuto confrontarsi con la necessità di rispettare il quadro normativo di riferimento, la normativa comunitaria e soprattutto il Testo unico bancario, che lo ha reso sicuramente uno strumento poco flessibile. Ad oggi lo stato dell'arte della procedura, che ha previsto 389 potenziali beneficiari che hanno fatto domanda, è nella fase di accesso ai corsi di formazione delle imprese che hanno aderito a questo strumento. Questa fase è stata attivata il 3 marzo e si concluderà il 29 maggio con la formalizzazione delle istanze di finanziamento. Terminata questa fase verranno valutate le pratiche, successivamente la struttura competente dell'Assessorato adotterà il provvedimento finale che è necessario all'erogazione del finanziamento.
Per concludere e per rispondere alla sua domanda, collega Fontana, come lei ben sa, nell'attuale situazione non si possono portare delle modificazioni alle regole che disciplinano l'iniziativa in corso, perché i bandi sono già stati pubblicati e le domande di accesso sono già state presentate. Sicuramente al termine dell'istruttoria avremo la possibilità di disporre di un quadro chiaro sulle problematiche emerse rispetto a questo progetto, che è un progetto di natura sperimentale e innovativa, e che pertanto è anche portatore di criticità che non sono prevedibili, che non erano prevedibili nella fase di progettazione del progetto. Quest'esperienza verrà capitalizzata e così se ne potrà beneficiare per eventuali prossimi bandi nell'ottica di migliorare sempre più l'offerta a favore delle piccole e medie imprese che ci sono e operano in Valle d'Aosta. Grazie.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la Consigliera Fontana, ne ha facoltà.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore.
Guardi, io veramente sono un pochino sconcertata. Noi facciamo delle belle proposte, mettiamo dei fondi a disposizione per le microimprese in un momento di crisi dove aspettano questi piccoli contributi con tanta ansia, perché effettivamente sono microimprese che rischiano di chiudere, però troviamo che questi paletti sono molto restrittivi, sono molto complicati, cioè ci vanno delle dichiarazioni delle banche dove devono dichiarare determinate cose, che le banche sicuramente non fanno, perché se potevano fare queste dichiarazioni, davano il prestito, oppure magari la famiglia deve garantire...io penso che in un momento di difficoltà delle microimprese bisogna veramente vedere di fare dei bandi più semplici, invece la burocrazia la fa sempre da leone, io questo contestavo, perché ho sentito diverse persone che si lamentano perché sono veramente in difficoltà per accedere a questo microcredito, cioè è possibile che non si possa fare niente? Io pensavo, visto che la scadenza è al 31 dicembre, che si potesse almeno semplificare. Lei mi ha spiegato che non è possibile perché sono norme che vengono imposte dalla Comunità europea, però mi sembra strano che noi, visto che comunque facciamo questo determinato lavoro, non possiamo provare a vedere se almeno delle piccole cose si possono semplificare. Lei, Assessore, mi continua a dire che non è fattibile, cioè io veramente non riesco a capire, cerchiamo di dire: "ci sono dei soldi lì, vi diamo una mano per poter andare avanti", però, quando si tratta di far accedere queste microimprese, mettiamo una marea di paletti che si scoraggiano già solo a fare le iscrizioni, perché, se voi vi andate a leggere veramente il regolamento, sfido chiunque di voi se sono cose semplici! È molto complicato da spiegare, perché c'è una marea di richieste che veramente è assurdo. Cerchiamo in futuro veramente, se vogliamo dare una mano, di semplificare le cose. Viviamo in un momento in cui dobbiamo veramente metterci nei panni della gente che ha bisogno, ma dare risposte immediate, non possiamo complicare la vita così! Io mi auguro che in futuro veramente ce la metteremo tutta per vedere che cosa si può fare, perché se non andiamo in quella direzione, è inutile che diciamo delle belle parole che poi rimangono solo dei sogni.
Presidente - Grazie Consigliera Fontana. Proseguiamo con l'ordine del giorno, punto 27.