Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1096 del 25 marzo 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1096/XIV - Interpellanza: "Individuazione di nuove strategie per la prevenzione del disagio giovanile".

Presidente - Per l'illustrazione chiede la parola la Consigliera Fontana; ne ha facoltà.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Con questa interpellanza vogliamo porre l'attenzione sul disagio giovanile. Siamo molto preoccupati dei numerosi atti vandalici in cui sono coinvolti sia ragazzini che ragazzine minorenni; ultimo episodio, sabato sera nel centro di Aosta: quattro ragazzi hanno danneggiato insegne e cartellonistica dei negozi, con l'intervento della Polizia che ha dovuto chiedere addirittura rinforzi per riuscire ad identificare gli autori dei danneggiamenti. Ci deve far riflettere il comportamento di questi ragazzi, che non si rendono conto a cosa vanno incontro e sono convinti che, perché sono minorenni, possono fare tutto ciò che vogliono. Apprezzo il tavolo di lavoro intrapreso con le Forze dell'ordine, in particolare con la Commissione per il coordinamento delle attività e dei servizi minorili erogati dall'amministrazione della giustizia e dei servizi della Regione Valle d'Aosta. Per questi motivi volevo sapere dall'Assessore competente se intende porre in essere strategie maggiormente incisive nella prevenzione del disagio giovanile, attraverso tipologie di attività di formazione, di sensibilizzazione che coinvolgono, oltre alle scuole, anche e soprattutto le famiglie. Grazie.

Presidente - Grazie. Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Fosson; ne ha facoltà.

Fosson (UV) - Grazie Presidente.

Questo non sarà un intervento appassionato come quello precedente, ma è una risposta con la quale si dice che si condivide la sua preoccupazione, e mi sembra giusto che lei sollevi ancora, di fronte a tutto il Consiglio, queste problematiche. Siamo tutti un po' disorientati per la nostra capacità, come società, di non educare i giovani (che stanno bene e che non hanno niente) all'illegalità e contro i danni vandalici sul tema dell'alcolismo di cui abbiamo già parlato altre volte.

Siamo quindi molto preoccupati, anche se disorientati, perché non si può dire che non si stia facendo niente, ma forse non basta o forse non è fatto in sinergia, tra tutti i soggetti interessati. Il principio da cui partiamo (lo ha segnalato anche lei) è quello seguito ormai da anni dalla Struttura Famiglia e politiche sociali dell'Assessorato, che affronta le problematiche inerenti al disagio in un'ottica di attenzione non solo verso il singolo, ma a partire dalla famiglia; abbiamo visto che rivolgersi solo al singolo, senza valutare anche il contesto, dove egli vive non va, quindi è questo il principio di lavoro. Poi è chiaro che questo percorso di sensibilizzazione e di attenzione va fatto con le Forze dell'ordine, che sono impegnate e qualche volta anch'esse disorientate, perché fanno dei provvedimenti, procedendo a volte con arresti, ma anche loro sono mortificate qualche volta dalla non consequenzialità di certi loro atti.

Per rispondere, all'interno delle attività previste nella collaborazione con il Centro per la Giustizia Minorile, il famoso CGM, per il 2014-2015, è stato fatto di recente un incontro sulla tematica della legalità con l'obiettivo di individuare e sistematizzare le azioni tra tutti gli operatori con i progetti già in atto sul territorio regionale, in collaborazione tra l'altro con le Forze dell'ordine, la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri, la Polizia locale, coordinandole tra loro per promuovere un ulteriore sforzo. Poi è stata istituita, con deliberazione del 4 maggio 2007, quella che lei citava: la Commissione per il coordinamento delle attività dei servizi minorili erogati dall'Amministrazione della giustizia e dei servizi della Regione di Aosta, che sostanzialmente attua una collaborazione con il Centro per la giustizia minorile del Piemonte, della Valle d'Aosta, della Liguria e di Massa Carrara, come punto di riferimento, in favore delle attività poste in essere con i minori valdostani nell'organizzazione di attività informative e formative nelle scuole. La commissione si riunisce annualmente per concordare le attività da porre in essere e ci siamo confrontati nel mese di febbraio proprio su questo. È quindi attivo anche il protocollo di collaborazione tra la Regione Valle d'Aosta e questi centri a cui facevo cenno.

Oltre a questo, funziona da diversi anni un servizio che era nato nel 2004 (me lo ricordo bene), denominato ADE (Assistenza Domiciliare Educativa): vi sono degli educatori e degli operatori sociosanitari che seguono tutti quei casi di minori in disagio segnalati dalle scuole, in un modo che mi sembra molto intelligente, nel senso che li fanno stare insieme, d'estate li portano a dei periodi di vacanza nei rifugi, seguendoli anche all'interno del nucleo famigliare. È un intervento anche abbastanza consistente dal punto di vista economico, finalizzato alla presa in carico di situazioni di minori in difficoltà che non siano ancora arrivati a gesti inconsulti, proprio nell'ottica, come chiedeva lei, di una maggior prevenzione.

Ora, l'atto che abbiamo firmato l'altro giorno, che lei sottolinea (e la ringrazio), è nato proprio da un incontro di queste preoccupazioni col Questore di Aosta (e ringrazio anche lui) ed è per mettere in atto proprio un percorso di educazione alla legalità. Lo dicevo già prima: mi sembra che il problema sia soprattutto educativo, nel senso che non deve essere considerato come un atto liberatorio quello di commettere un atto vandalico. Analogamente sugli anziani, l'abbiamo visto anche coi Tablet, c'è una richiesta del cittadino, di occuparsi in queste attività di aiuto, di educazione al giovane, anche a scopo formativo, alò fine di diffondere.

Presidente - Un po' di silenzio in aula, per gentilezza...grazie.

Fosson (UV) - ...la cultura della legalità e il rispetto delle istituzioni, che sono patrimonio poi di tutti, e non sono di qualcuno, nell'ottica di una partecipazione civile. Mentre stavo preparando questa interpellanza, è poi venuto di nuovo fuori l'episodio che diceva lei, del sabato sera e dei ragazzi che vanno in giro, bevono ed assalgono i poliziotti che hanno qualche anno più di loro, che è gente che lavora, e questi sono episodi tristi! Forse non ne siamo abbastanza coscienti a livello di comunità e occorre rivolgere verso questo un'attenzione educativa maggiore di quella che adesso svolgiamo tutti. Comunque la ringrazio di questa sottolineatura, dell'importanza di questo lavoro che cerchiamo di fare, le assicuro, con tutta la nostra attenzione, cercando soprattutto di lavorare tutti insieme. Le confesso che non è facile; come diceva lei, siamo tutti un po' preoccupati.

Presidente - Grazie Assessore. Per la replica chiede la parola la Consigliere Fontana; ne ha facoltà.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Ringrazio l'Assessore per la risposta.

Effettivamente ciò che mi ha fatto scattare un pochino la molla per fare questa interpellanza è l'ultimo episodio di sabato sera. Ho poi apprezzato che al TG3 il Questore di Aosta abbia spiegato molto bene quello che sta succedendo. Secondo me bisogna andare proprio in quella direzione: fare uno sforzo e magari fare una campagna di informazione spiegando a questi ragazzi che non è vero che essendo minorenni non vadano incontro a niente; intanto rovinano loro stessi, ma poi mettono anche in difficoltà le proprie famiglie. E poi magari avere la capacità, io non so in che modo, di riuscire a capire perché fanno questi gesti, perché il lavoro intrapreso è veramente tanto. Nessuno accusa le istituzioni, ci mancherebbe altro, ci sono una marea di servizi della Regione ed i servizi sociali che vanno, tutti, in quella direzione, ma se non riusciamo a trasmettere queste cose c'è qualcosa che non funziona! Io direi che forse una campagna di informazione...lo dico perché casualmente ho ascoltato il TG3 e mi ha fatto piacere sentire il Questore che spiegava queste cose, perché bisogna dare merito e fare un ringraziamento alle Forze dell'ordine per il lavoro che stanno facendo, ma non solo a loro, anche a tutti gli attori che vanno in questa direzione, perché più di questo non si sa che cosa fare. Qui bisogna intervenire, anche le famiglie devono fare il massimo, però, davvero, forse questa campagna di informazione che entra in tutte le case, spiegando bene a che cosa si va incontro...proviamo magari a fare ancora uno sforzo tutti insieme, per vedere se si riesce a trasmettere a questi ragazzi...perché da quello che si legge lo fanno poi per noia! Ma è assurdo veramente! Con tutte le cose belle che ci sono da fare, loro distruggono! È questo forse che bisogna avere la capacità di trasmettere a questi ragazzi: intanto capire perché lo fanno, e poi cercare di far capire che ci sono altre cose più importanti. Comunque il lavoro che si sta facendo è tanto, nessuno vuole sminuire questo, ed è anche per solidarietà alle Forze dell'ordine che sono sul territorio e stanno facendo il massimo. Grazie.

Presidente - Grazie. Come annunciato, quindi, proseguiamo con l'ordine del giorno passando al punto 22.