Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1088 del 25 marzo 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1088/XIV - Interpellanza: "Interventi per il miglioramento delle condizioni contrattuali degli operatori di sostegno".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola alla Consigliera Certan.

Certan (ALPE) - Merci Monsieur le Président. Buongiorno a tutti.

La nostra iniziativa, che è stata rinviata già dalla scorsa settimana e che avevamo presentato per lo scorso Consiglio, è nata a seguito di una concertazione fra le organizzazioni sindacali e la Società dei Servizi Valle d'Aosta S.p.A., società pubblica che si occupa di occupazione. Questa concertazione era sull'assunzione a tempo indeterminato di operatori di sostegno. Devo dire che non credo sia stata indolore, in quanto abbiamo assistito anche attraverso comunicati stampa botte e risposte, non è stata indolore perché non c'era un accordo unanime di tutti i sindacati. Credo comunque che l'aspetto più importante da tenere in considerazione è che in questo momento di gravissima crisi è chiaro che non possiamo fermarci alle piccole disquisizioni o alle piccole dispute legate a piccoli poteri, ma dobbiamo guardare sicuramente l'argomento nella sua totalità. Quindi noi siamo consapevoli del grande momento di crisi e soprattutto della morsa occupazionale che è persistente, e forse sta pure peggiorando in Valle d'Aosta.

Vi sono però altri due aspetti che oggi vogliamo mettere in evidenza, di cui a nostro avviso bisogna prendere atto; in particolare l'aspetto che viene messo in evidenza anche nel verbale di concertazione è che nella graduatoria gli operatori di sostegno inseriti dal 73° al 107° posto che attualmente prestano il servizio alle dipendenze della Società dei Servizi a tempo determinato con un rapporto di lavoro a tempo parziale misto al 70 percento, quindi un rapporto di lavoro su 36 ore settimanali, orario che copre chiaramente anche gli orari scolastici, orario congruo per coprire queste ore all'interno delle varie strutture scolastiche...ecco, dicevo che questi operatori passerebbero da un orario a tempo determinato del 70 percento (e quindi di 36 ore) ad un tempo di 18 ore. Questo è il primo aspetto che vorremmo mettere in evidenza: vi sono operatori che attualmente lavorano con questo orario, ma in graduatoria sono inseriti anche lavoratori che hanno rifiutato lavori a tempo determinato, e che quindi in questo momento non hanno questo tipo di rapporto di lavoro. Pertanto non ci sono solo operatori che hanno lavorato per 36 mesi in questo ambito, ma vi sono anche lavoratori che hanno rifiutato di lavorare, che sono inseriti e inclusi in mezzo e che certamente non possono essere esclusi.

C'è un altro aspetto: che a decorrere dal 1° aprile ci sarà il passaggio - cerco di sintetizzare - da tempo determinato a tempo indeterminato di questi operatori. L'assunzione verrà, sì, a tempo indeterminato, e su questo non possiamo non porre l'attenzione, ma verrà a tempo indeterminato con un part time misto, cioè al 35 percento che credo voglia dire - vado un po' a spanne - più o meno uno stipendio al 36 percento, quindi credo che vada comunque posto l'accento e vada preso in considerazione questo aspetto. Si passa cioè da un orario di 36 ore settimanali ad un orario di 18 ore con un part time misto ed è questo che noi vorremmo, con tale interpellanza, chiarire bene questo aspetto e che venga chiarito bene anche da parte sua, Assessore, che sia evidente. Gli stessi operatori ne sono coscienti e lo dicono loro stessi (leggo una lettera che hanno scritto qualche settimana fa): "Siamo consapevoli che le condizioni lavorative ad oggi discusse ed in procinto di essere attuate sono penalizzanti rispetto a quelle in vigore con questo contratto e, raffrontate a quelle dei 70 colleghi assunti nell'ultimo concorso, tali condizioni, anche se sono ancora in fase di elaborazione, sono comunque chiaramente molto penalizzanti", pur tenendo in considerazione, ripeto, il momento storico e occupazionale che stiamo vivendo.

Direi quindi che, se da una parte è vero che dobbiamo assolutamente tenere conto di tutte le possibilità che si aprono in questo momento nel mondo del lavoro...beh, noi non possiamo non chiederle, Assessore, quali sono le motivazioni che hanno portato a fare tale scelta del part time misto che, ripetiamo, riteniamo essere molto penalizzante per questi lavoratori. Le abbiamo anche chiesto e dettagliato nella nostra richiesta se i numeri di questi operatori raggiungono i 36 mesi di lavoro a tempo determinato, perché sappiamo che questa concertazione è stata anche fatta per evitare dei ricorsi che sarebbero inevitabilmente arrivati e, nel caso di contenziosi o di ricorsi, è chiaro che probabilmente poi ci sarebbero state ancora altre disparità, cioè si sarebbero aggiunte disparità a disparità. Non vado a sottolineare che chiaramente non è stata fatta un'azione preventiva, cioè che non è stata fatta alcuna programmazione prima per evitare di arrivare a rischi e ricorsi, e magari fare delle assunzioni molto più programmate nel tempo e anche economicamente, una programmazione di assunzione direi più consona che rispettasse perlomeno le condizioni di lavoro attuali. Noi riteniamo che questa programmazione non è stata fatta e "a babbo morto" è chiaro che adesso bisogna ricorrere ai ripari. Per evitare ricorsi si prendono in modo più generalizzato un po' tutti e ci rendiamo conto che probabilmente era l'unica strada che ormai si era aperta.

A questo punto vogliamo però chiedere: se non c'è stata una programmazione precedente, c'è l'intenzione di migliorare poi in un secondo momento le condizioni contrattuali di questi operatori di sostegno che, ripeto, con un part time misto si ritrovano a passare ad uno stipendio più o meno del 36 percento? Per carità, ripeto, è da prendere in considerazione in questo momento epocale, però vuol dire avere un 18 ore settimanali da settembre a giugno, probabilmente per delle persone che hanno anche famiglia e si ritrovano, sì, ad avere un tempo indeterminato, però a dover sicuramente fare altre scelte che sappiamo poi essere difficili da far combaciare.

Noi ci chiediamo quindi veramente, e le chiediamo, Assessore, di prendere un impegno in questo: di dirci dove pensate di reperire le risorse per garantire i diritti ai lavoratori, diritti - mi permetto di dirlo - oltre che lavorativi anche economici, direi un po' degni, perché se è vero che dobbiamo cavalcare la crisi, credo però che come amministratori abbiamo anche altre responsabilità, cioè non solo quella di utilizzare slogan e di dire: "eh, ma in un momento di crisi un tempo indeterminato non si rifiuta"...certo che in un momento di crisi un tempo indeterminato non si rifiuta, ma in un tempo di crisi bisogna anche essere in grado di porre delle basi per offrire dei tempi determinati che siano congrui, con un minimo di coerenza, anche con il lavoro che questi operatori svolgono e hanno svolto finora. Grazie.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Rini.

Rini (UV) - Merci Monsieur le Président. Je viens tout d'abord aux réponses plutôt techniques à vos questions et après, si je peux, je ferai une considération au niveau politique.

Pour ce qui est de la première question, collègue, aux termes de la lettre a) du 1er alinéa de l'article 3 de la loi régionale n° 44 du 2010, la Société des Services Vallée d'Aoste fournit à l'Administration régionale un service d'assistance et de soutien, y compris en matière d'éducation...un service, je disais, destiné aux élèves en difficulté qui fréquentent les institutions scolaires ou les structures éducatives de la région, naturellement y compris les écoles agréées. Conformément au 1er alinéa de l'article 9, toujours de la loi n° 44/2010, les relations entre la Société des Services et la Région sont régies par un ou plusieurs contrats de services publics approuvés par le Gouvernement régional sur proposition des Structures régionales compétentes (cela naturellement cas pour cas) et signés par le Président de la Région et par le Président de ladite société. Lesdits contrats fixent les obligations réciproques ainsi que les objectifs et les conditions que la Société des Services doit respecter pour la fourniture des services qui lui sont confiés. Ceci étant dit, les contrats individuels stipulés par la Società di Servizi Valle d'Aosta S.p.A. ne relève donc pas des compétences spécifiques de l'Assessorat de l'éducation. Toutefois, afin de répondre aux questions de matière plus complète et après avoir contacté la Société des Services, je peux vous apporter quand même des informations ultérieures sur cette question. Avant tout le contrat à temps plein des opérateurs de soutien n'est pas de 36 mois, comme il a été dit, mais bien de 38 heures par semaine (c'est différent). Un temps partiel mixte est appliqué à toutes les ressources professionnelles qui dépendent de cette société (c'est différent). Encore: pour ce qui est d'acquérir une ancienneté de service de 36 mois, 14 personnes - vous avez demandé les données - rempliront ces conditions au cours de cette année scolaire 2014/2015: une personne dans ce mois, le mois de mars, et 13 au mois d'avril. Toutes ces personnes se situent entre la 73e et la 107e place du classement et se verront donc proposer un contrat à durée indéterminé. Encore: un contrat à mi-temps à durée indéterminé, comme vous avez rappelez, 18 heures par semaine, sera proposé aux 35 personnes qui occupent une place utile au sein du classement.

Pour ce qui est de la seconde question, il faut préciser qu'au cours de l'année 2013, dans le respect de la continuité didactique et dans le but principal d'assurer l'efficience du service de soutien des élèves handicapés, 70 personnes inscrites au classement de la sélection y afférente ont été recrutées sous contrat à durée indéterminé à temps partiel. Sans modifier les paramètres d'évaluation utilisés précédemment au cours de la concertation avec les organisations syndicales du 4 février 2015, une deuxième phase de processus de stabilisation des opérateurs de soutien a été lancée, car ceux-ci sont indispensables pour fournir correctement les services requis par l'Assessorat de l'éducation et de la culture. Compte tenu des contrats de service passés chaque année depuis 2011 avec l'Assessorat et après avoir évalué l'horaire du travail actuel des opérateurs auxquels s'applique le contrat en question, à savoir 36 heures par semaine, la deuxième phase dont je viens vous parler a été effectivement lancée. Elle comporte le recrutement sous contrat à temps partiel de 18 heures par semaine des personnes inscrites au classement de la 73e classe jusqu'à la 107e, en vue de répondre correctement, parce que cela aussi il faut le prendre en considération, il faut aussi tenir compte des besoins des services requis...là il y a domanda e offerta, donc il faut aussi tenir compte de cela. Je ne peux donc absolument pas approuver les propos de ceux qui - une personne, je tiens à le souligner - par le biais de la presse accusent la Société des Services de ne pas avoir respecté les droits des candidats et d'avoir créé des disparités de traitement en n'ayant pas recruté ces candidats sous contrat de travail de 36 heures par semaine. D'autant plus que - je dois l'avouer, vous l'avez très bien rappelé - dans une lettre ouverte publiée par différents journaux ces mêmes opérateurs de soutien, tous les opérateurs de soutien récemment recrutés, se disent parfaitement satisfaits des propositions de la Société des Services et naturellement espèrent que celles-ci constituent un premier pas - et c'est aussi notre espoir - vers d'éventuelles prolongations d'horaire à l'avenir. C'est d'ailleurs dans cette même direction que s'inscrit la longue collaboration entre la Société des Services et les organisations syndicales en vue de l'élaboration d'une convention collective d'entreprises mieux adaptée à la profession aussi de ces opérateurs.

In conclusione, come le dicevo all'inizio, una riflessione di carattere più prettamente politico. Io ricordo che questo è stato un passaggio molto importante perché è stata l'unica via. Lei ha richiamato la programmazione...mi si consenta di dire che in questo caso non è una questione di tempi o di programmazione, questa era l'unica via possibile per salvaguardare questi posti di lavoro delle persone, 14 quest'anno, ma non dimentichiamo che questo è un problema che poi si sarebbe perpetuato negli anni e altri individui, altri giovani operatori con un'altissima professionalizzazione...perché non stiamo parlando di un'attività comune, ma di un'attività che richiede davvero una capacità e anche una dote umana particolare...si sarebbero trovati a perdere il loro posto di lavoro e a non vedere mai più l'opportunità di potersi rivedere riconfermato un contratto di lavoro. Quindi io credo che davvero si sia operato - ed è stato riconosciuto non solo dagli operatori stessi che sono presi in causa da questa questione, ma anche dalle forze sindacali - per una scelta di buonsenso che ha salvaguardato questi posti di lavoro. Ovviamente bisogna tenere conto anche dell'effettiva richiesta di queste professionalità, quindi non è una questione solo di denaro in bilancio, ma qua si parla anche di offerta. Presumibilmente questo è un impegno che si è presa anche la Società di Servizi. Con l'effettiva adesione di chi aderirà e firmerà questo contratto si potrà avere il quadro preciso dei casi che necessiteranno di questa assistenza per poi redigere un piano orario, anche singolo per ogni operatore, che vada ovviamente - questo credo sia il nostro impegno e l'impegno che da sempre ha dimostrato anche la Società di Servizi - nella direzione di garantire il numero maggiore di ore a tutti gli operatori. Grazie.

Président - Pour la réplique, la parole à la Conseillère Certan.

Certan (ALPE) - Sì, grazie Presidente, e grazie Assessore per la sua risposta che, devo dire, ci lascia mediamente soddisfatti, perché...a parte tutti i dati che ci ha fornito, di cui la ringrazio, e anche del preambolo, se vogliamo, di base giuridica che ci ha dato...sì, certo che i contratti di servizio vengono approvati dal Consiglio, vengono approvati a maggioranza dal Consiglio, sono stati approvati, però non vuol dire necessariamente che tutto il Consiglio fosse d'accordo su questi tipi di contratti sui quali si appoggia.

Comunque, a parte questo, se ho fatto bene i calcoli, lei mi ha parlato di 14 persone nell'anno scolastico 2014-2015: una persona che matura i requisiti a marzo e 13 persone che maturano i requisiti entro la fine dell'anno scolastico 2014-2015. Quindi, se faccio bene il calcolo, diciamo che 28 persone hanno questi 36 mesi di assunzione e pertanto potrebbero essere potenzialmente stabilizzate e invece 7 persone probabilmente sono inserite nella graduatoria fra gli uni e gli altri; avevano rifiutato un posto a tempo determinato, però sono inserite in graduatoria e quindi necessariamente è obbligatorio assumerli e tenerli in considerazione. Benissimo. Noi non siamo assolutamente contrari all'offerta di lavoro e ad un passaggio da tempo determinato a tempo indeterminato, ma da lì a dire...Assessore, mi permetta...che les opérateurs sont parfaitement satisfaits...siccome l'abbiamo letto tutti quello che dicono, mi sembra un po' difficile da accettare! Noi siamo sicuramente consci, e lo sono anche gli operatori, che in questo momento un contratto a tempo indeterminato non è possibile rifiutarlo, lo dicono chiaramente, ma da lì a dire che sono parfaitement satisfaits...è un po' come quando uno è con le spalle al muro e poi dice: "bah...je suis complètement satisfait"...beh, credo che sia un po' diversa questa interpretazione che lei dà!

Condivido con lei un unico aspetto, e cioè che è un lavoro sicuramente molto particolare, in cui entrano in gioco una professionalità, una sensibilità, come ha detto lei, e direi anche una capacità e una personalità molto particolare, che sicuramente non sono da non tenere in considerazione e da non valorizzare. Ma in questo momento non ho avuto da lei alcuna risposta per quanto riguarda il secondo punto, quando le chiedevamo se si intendono migliorare le condizioni contrattuali degli operatori di sostegno, e noi gliel'abbiamo chiesto in modo puntuale. Sì, lei mi ha detto: "on a lancé une élaboration collective", me ne ha parlato...

(interruzione dell'Assessore Rini, fuori microfono)

...sì, sì...però noi non abbiamo ancora ricevuto da lei precisi tempi. Non abbiamo soprattutto avuto da lei le risorse e la cifra che intendete reperire per garantire questi diritti. Vorremmo che al più presto lei ci definisse anche questo. Credo che l'unico modo per garantire questi diritti a questi lavoratori senza prenderli con le spalle al muro è quello di programmare, ed è possibile. Mi rifiuto di credere che questa fosse una novità e che non fosse possibile prevederla.

Presidente - Punto 10 all'ordine del giorno.