Oggetto del Consiglio n. 1085 del 25 marzo 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1085/XIV - Interrogazione: "Problematiche per l'accesso al nuovo Poliambulatorio dell'USL di Aosta da parte delle persone con mobilità ridotta".
Presidente - La parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Sì, grazie Presidente.
Ringrazio particolarmente per questa interpellanza, perché mi dà la possibilità di rispondere su questo argomento facendo una premessa: che è grande la nostra sensibilità verso l'eliminazione delle barriere architettoniche; associazioni come l'Associazione valdostana paraplegici in Valle d'Aosta, che da sempre si batte contro le barriere architettoniche e che ci vede sempre partecipi, ne sono la dimostrazione. Questo è un fatto spiacevole che è successo.
Ma che cosa è avvenuto in particolare? Perché è una modalità su cui dovremo tornare sicuramente a riflettere. Intanto il progetto iniziale presentato dall'ASL al Comune e alla Sovrintendenza dei beni architettonici prevedeva la rampa di accesso per i disabili e tale progetto ha ricevuto un parere favorevole dalla Sovrintendenza con una nota del 10 dicembre 2012. Il permesso di costruire viene invece negato dai competenti uffici comunali una prima volta il 3 gennaio 2013 con la seguente motivazione: "Si denota nel complesso una scarsa attenzione all'approccio progettuale in riferimento alla tipicità architettonica dell'edificio, prospetti esterni e distribuzioni interne (atrio e scalone), e inoltre il dimensionamento e lo sviluppo di ogni singola rampa non è a norma poiché maggiore di dieci metri". L'azienda ASL ha ripresentato allora un progetto tenendo conto delle osservazioni sulla rampa ed in alcuni casi precisando anche le scelte progettuali, ma ha ricevuto nuovamente un parere negativo con una nota del 23 agosto 2013 e con la seguente motivazione: "La CEU riconferma il parere contrario espresso nella seduta del 20 dicembre 2012, ritenendo necessaria l'esecuzione di una progettazione più rispettosa dei fronti esistenti". A questo punto l'azienda USL, avendo un finanziamento nazionale e dovendo chiudere improcrastinabilmente i lavori entro il 31/12/2014, pena la perdita del finanziamento statale, considerava la possibilità di garantire comunque l'accesso ai disabili utilizzando l'ascensore.
Che cosa fare adesso? Sicuramente due cose. La prima: riproporre una richiesta di rampa di accesso secondo le modalità previste dalla legge, insistendo, perché questo è un poliambulatorio a cui accedono le persone con problemi di salute, per cui non è una normale casa e non è possibile che non ci sia una deroga su questo, proprio in relazione all'utenza. La seconda cosa: siccome è stata presentata la difficoltà che l'elevatore può non funzionare bene creando anche delle code in attesa si è ipotizzato di costruire, comunque un altro elevatore. Io mi impegno per la prima soluzione, ovvero di ripresentare un nuovo progetto per la rampa, che sia portata a termine, perché, come dice giustamente il primo firmatario, sono state fatte delle deroghe a rampe e accessi per disabili in altre parti delle città e in zone molto più caratteristiche dal punto di vista architettonico, e penso che anche questo debba essere concesso. Grazie. Allego la documentazione tecnica che illustra le azioni intraprese dall'Azienda USL. Grazie.
Presidente - Grazie. La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente. Evidentemente il contenuto dell'interrogazione era un po' provocatorio, ma neanche tanto; visto il disastro che avete fatto alla Porta Pretoria, non mi stupirei che riteniate più interessante la palazzina dell'USL di via Guido Rey.
La notizia che non sarà realizzata una rampa per permettere un accesso facilitato alle persone con disabilità motoria in ragione di "presunti impatti estetici" che la passerella avrebbe provocato all'edificio dell'USL è semplicemente ridicola, tra lo scandaloso e il ridicolo. La passerella deturperebbe l'immobile dell'USL? Con tutto quello che avete fatto alla Porta Pretoria, un monumento storico dal valore inestimabile, che è assediata da passerelle e rampe di ogni tipo...ma in questo caso nessuno si è posto il problema, né il Comune di Aosta, né nessun altro! Quello della Porta Pretoria è un intervento costato diversi milioni e non ha raggiunto il risultato della valorizzazione del monumento, come peraltro si poteva ben immaginare, uno spreco tra l'altro anche agli effetti della Fiera di Sant'Orso che in quel punto aveva il suo centro, ma nessuno si è posto dei problemi, mentre l'intervento riguardante una passerella all'USL sembra preoccupare tutti, bisogna assolutamente salvaguardare l'integrità estetica di quel capolavoro architettonico rappresentato dall'immobile dell'USL! Meglio lasciare le persone sotto la pioggia o pagare la manutenzione di un montacarichi piuttosto che realizzare una semplice rampa che potrebbe risolvere il problema...ma deturpare questo capolavoro rappresentato dall'USL...vorrei tanto sapere chi l'ha progettata, chi è questo "famoso" architetto che ha progettato questa palazzina, in che epoca e quali sono queste straordinarie "caratteristiche architettoniche" che impediscono secondo il Comune un intervento per realizzare una pedana d'accesso! Vorrei proprio sapere il Comune di Aosta quale giustificazione ha dato a questa mancata autorizzazione!
A parte queste ridicole ragioni, che fanno ridere per non piangere, il problema dell'accessibilità è un problema serio, in modo più semplice il migliore, il meno costoso, il più sicuro per facilitare l'accesso agli immobili alle persone con disabilità motoria è una rampa ed è forse questo il problema: costa poco, si realizza in poco tempo, non ha bisogno di manutenzione, funziona sempre ed è più sicura, perché appunto non ha bisogno né di manutenzione, né di corrente elettrica e di nient'altro per funzionare. Le altre soluzioni devono essere immaginate soltanto quando una rampa è oggettivamente impossibile da realizzare e ci sono casi evidentemente nei quali è proprio impossibile farlo. In quel caso l'ascensore e in seguito un montacarichi qualsiasi può essere preso in considerazione, ricordandosi però che questi hanno dei costi molto più elevati, sia di realizzazione che di gestione, mentre la rampa resta comunque prioritaria per risolvere questo problema. Mi auguro che questa ridicola storia si risolva al più presto e si trovi un modo per realizzare questa rampa di accesso. Se si vuole si può, se c'è la volontà politica si può fare, avete fatto di tutto in questi anni! Quando volete non vi ponete problemi se si tratta di un monumento come la Porta Pretoria o se si va a deturpare dei siti ambientali e paesaggistici particolari e unici (faccio l'esempio di Comboé o altri luoghi del genere); quando volete lo fate e basta e non vi ponete problemi. Trovo ridicola adesso questa storia dell'USL, è contro la logica e il buonsenso, e il buonsenso e la logica stanno con le associazioni che si sono lamentate e con la realizzazione della rampa. La decenza impone un intervento, che si faccia, e al più presto possibile, e che casi simili e giustificazioni simili non si sentano più. Grazie.
Presidente - Punto 7 all'ordine del giorno.