Oggetto del Consiglio n. 1084 del 25 marzo 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1084/XIV - Interrogazione: "Individuazione di misure per prevenire casi di meningite in età scolare".
Presidente - La parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Sì, grazie, e buongiorno a tutti.
È un caso che ci ha fatto stare tutti in apprensione. Con soddisfazione dico che la bambina di 6 anni affetta da meningite B è stata dimessa dall'ospedale in data 23, e direi che è completamente guarita; il test audiologico fatto alla dimissione - perché qualche volta la meningite dà sordità - è completamente negativo, e così anche la TAC. Posso quindi ringraziare il pediatra che si è occupato di questo caso in modo così efficiente, che ha fatto una diagnosi precoce ed ha subito ritenuto necessario il ricovero in ospedale, diagnosi che nel caso di meningite, prevede un prelievo di liquido midollare che il nostro laboratorio ha analizzato confermando la diagnosi finale. La procedura seguita dal Dipartimento di Prevenzione è stata corretta ed è stata attivata in 24 ore: il giorno dopo già i responsabili sanitari hanno incontrato il personale scolastico, i genitori, i compagni della bambina, proprio per non creare allarmismo.
In merito alla malattia, la meningite è molto difficile da eliminare completamente, nel senso che ha un'eziologia molto diversa: può avere una causa batterica, come questa che era una meningite dovuta ad un ceppo B; può essere sempre batterica, ma dovuta ad altri ceppi, tipo il meningococco C, tipo l'haemophilus; poi ci sono delle meningiti da streptococco, delle meningiti virali e, infine, delle meningiti da miceti ossia da funghi. È quindi una malattia che ha un'eziologia molto vasta. Sono stati 30 i casi di meningite negli ultimi 10 anni; negli ultimi 6 anni solo un caso da meningite B, come questa bambina. Chiaramente, come per tutte le malattie infettive da batteri, non da virus, la terapia adeguata è quella dei vaccini. Devo dire che già da diversi anni, in Valle d'Aosta, si vaccina gratuitamente, a chiamata, come dappertutto, contro lo pneumococco e il meningococco C. Il vaccino contro il meningococco B è stato messo a punto da pochi mesi e non è ancora in nessun piano vaccinale italiano. Prima di questa patologia, il 25 febbraio si è riunito il gruppo che si occupa di questo e ha deciso di inserire anche la vaccinazione da meningococco B nel piano vaccinale dell'anno prossimo. Questo tipo di vaccinazione prevede il primo trattamento a partire dai sei mesi a un anno; quindi si portano i piccoli bambini a vaccinare; pertanto dall'anno prossimo abbiamo una copertura, anche se come dicevo, non esiste una copertura completa contro tutti i ceppi di meningite. Uno dei grandi problemi è di tipo culturale, nel senso che, come abbiamo visto recentemente per l'influenza e per altre vaccinazioni, la risposta della popolazione si è abbassata di molto. Abbiamo dei picchi di discesa impressionanti non solo per l'influenza - si è visto il 30 percento in meno quest'anno, anche per la campagna mediatica con il ritiro del vaccino antinfluenzale oltre ad esserci stata anche una diminuzione significativa per la vaccinazione sul morbillo. Il morbillo è anch'esso una malattia che, se ci si ammala nei primi anni di vita, può dare delle complicanze. Per quello che le ho detto sulla meningite C e sul pneumococco (già vaccinazioni gratuite) quest'anno la percentuale arriva all'83-85 percento, quindi una percentuale molto bassa, nonostante l'operatore telefoni e dica: "porti il bambino". Ci sono anche degli operatori sanitari che lavorano contro una possibile vaccinazione. Questo direi che è il grande problema su cui bisogna lavorare tutti insieme, perché culturalmente è difficile reimpostare il discorso che le vaccinazioni, che hanno delle complicanze, perché non si può dire che le vaccinazioni non abbiano delle complicanze, hanno comunque molti, molti più vantaggi. E noi le offriamo anche per il meningococco B, però speriamo che la risposta sia positiva. Risposta che poi invece in certi screening è molto alta in Valle d'Aosta, più che in altre regioni, invece sulle vaccinazioni soffriamo. Penso che occorra anche introdurre un codice etico per gli operatori sanitari, perché un conto è l'opinione personale di un pediatra, e un conto è invece la strategia di tutta un'azienda. Comunque penso di averle risposto, con la felicità comunque che questo caso si è risolto, molto bene. Grazie.
Presidente - Grazie Assessore. La parola alla collega Fontana.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Ringrazio l'Assessore veramente per questo chiarimento che le mamme e tutti i genitori si aspettavano, perché effettivamente c'è stata una grande paura. Il fatto di essersi così immediatamente attivati l'ho apprezzato, visto anche la conferenza stampa che ha fatto il dottor Sudano, che ha spiegato molto bene che c'è il vaccino, come si manifesta, perché purtroppo a volte ci troviamo di fronte a casi sui quali magari non siamo nemmeno abbastanza preparati. Sono molto soddisfatta che si sia risolto molto bene. Leggendo su questa malattia...si diceva che nei ragazzi e negli adulti si manifesta con febbre molto alta e mal di testa terribili, ma la mia preoccupazione è per i bambini piccoli, perché alle volte si manifesta anche senza febbre. Quello sul quale dobbiamo veramente stare attenti, quando ci sono dei bambini piccoli, è uno sforzo in più dei pediatri (ma penso che non manchi, perché hanno dimostrato di aver fatto un ottimo lavoro), è di prestare maggiore attenzione ai piccoli proprio perché non riescono a spiegarsi. La ringrazio molto. Speriamo davvero che non succeda più, però almeno sappiamo che ci sono delle terapie e ognuno sa regolarsi su cosa deve fare. Grazie Assessore.
Presidente - Grazie collega. Punto 6 all'ordine del giorno.