Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1045 del 25 febbraio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1045/XIV - Interpellanza: "Insegnamento plurilingue nel corso di laurea magistrale in scienze della formazione primaria".

Presidente - Punto 20 all'ordine del giorno. La parola alla Consigliera Certan.

Certan (ALPE) - Merci Monsieur le Président. Bon après-midi.

Il discorso del multilinguismo e della politica plurilingue sicuramente in questo periodo è à la une. Il dibattito...dibattito, perché purtroppo come progetto è un po' fallito...il dibattito École en langues ha avuto un merito, quello comunque di porre l'accento su vari aspetti, uno dei quali è proprio l'importanza - e anche la ricchezza - che potrebbe sicuramente avere lo sviluppo del plurilinguismo o il potenziamento; direi anche che non basta, però, non è sufficiente parlarne. Abbiamo letto in questi mesi tantissimi documenti provenienti dal Ministero su questo tema, il Ministro Giannini spesso lo pone veramente come centro e come fulcro di tutta l'attività; però, a nostro avviso, è importante poi anche renderlo praticabile e, sicuramente perché questo avvenga, bisogna mettere in atto delle azioni chiare, direi chiarissime.

Noi, nell'interpellanza, abbiamo richiamato sia lo statuto che il regolamento dell'Università e, in particolare, il corso di Laurea magistrale in scienze della formazione primaria, perché riteniamo - come già molte altre volte sottolineato da altri colleghi, ma anche da noi - e crediamo che il ruolo che l'Università e questo corso di laurea potrebbe avere dovrebbe essere comunque, in qualche modo, perfezionato. Parliamo di "perfezionamento" di questo ruolo per esempio proprio nel campo del plurilinguismo, perché ci sembra che, per com'è impostato adesso questo corso di laurea e per come viene portato avanti, non si possa dire che garantisca la parità.

In particolare abbiamo quindi posto due quesiti, partendo dal fatto che la formazione, e quindi anche la preparazione degli insegnanti, visto che viene fatta dall'Università, dei futuri insegnanti che dovrebbero garantire l'éducation plurilingue nella Scuola materna primaria, eccetera...partiamo appunto da questa presa d'atto che la formazione sia a volte sottovalutata e che non porti ai risultati che noi vorremmo. In particolare parliamo proprio della formazione, chiaramente sia della prima formazione universitaria che della formazione in itinere, che potrebbe essere chiaramente ancora svolta con l'Università e che riteniamo essere veramente il noyau fondamentale. Proprio per questo nel primo quesito chiediamo se è intenzione dell'Amministrazione potenziare le ore di insegnamento, sia in lingua francese che in lingua inglese, del piano di studi di tale corso in laurea, perché, a nostro avviso, per com'è impostato adesso, non può garantire questa uguaglianza o comunque questa formazione (e ritorno su questa parola chiave); lo chiediamo oggi, con questa interpellanza, e siamo a febbraio 2015, quindi riteniamo anche che ci siano i tempi congrui per poter fare un adeguamento dei piani di studio e si possa ancora intervenire per il prossimo anno accademico. Nel secondo quesito, che è molto tecnico, chiediamo quali sono le risorse finanziarie che si intendono mettere a disposizione per questo tipo di intervento, perché, siccome spesso...anzi, direi quasi sempre, c'est l'argent qui fait la guerre, chiediamo proprio che ci venga dettagliato quali sono gli investimenti per l'anno accademico in corso e quelli per il prossimo triennio, perché credo che vengano in qualche modo anche preventivati, non solo sul prossimo anno accademico, ma anche sul triennio. Spesso, dalle risorse investite, si capisce quanto si crede in un progetto o in un'istituzione, e quindi chiediamo veramente che si faccia il punto della situazione riguardo a questo corso in laurea. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola all'Assessore Rini.

Rini (UV) - Merci Monsieur le Président.

Pour ce qui est de la première question, donc la plus générale sur la question de la formation linguistique au sein du cours de sciences de la formation primaire, l'Administration régionale - comme on l'a déjà dit plusieurs fois - n'est pas compétente en matière d'organisation didactique universitaire, domaine qui - vous le savez bien - est réglementé à l'échelon général par le décret ministériel n° 270 de 2004, et notamment, pour ce qui est des sciences de la formation, par le décret, toujours ministériel, n° 249 de 2010.

En revanche, ce que nous avons d'ailleurs déjà fait (et nous pouvons, et nous devons) c'est d'ouvrir un dialogue fort et serré avec l'Université, en vue de rendre ce parcours d'études encore mieux adapté au contexte valdotain. Je dois quand même vous dire, collègue, qu'aussi après les différentes interventions faites même dans cette salle...il faut l'avouer, le collègue Donzel a toujours été sensible sur ce thème et a sollicité plusieurs fois ce domaine...je dois vous avouer, je disais, qu'un dialogue fort et constant avec l'Université est en cours et différentes actions positives et actives sont en train de prendre aussi forme. Quand on aura le détail de ces mesures, ce sera peut-être même à l'occasion de la Ve Commission d'en parler tous ensemble.

Pour ce qui est de la seconde question - vous l'avez dit vous-même - c'est une question plutôt technique. Le budget dont dispose le Département des sciences humaines et sociales au titre de toutes les activités complémentaires à la didactique, s'élève, pour l'année 2015, à 83.000 euros; c'est en fonction de ce montant que donc sont organisées les interventions relatives aux stages obligatoires des étudiants et à l'internalisation, et toute comparaison relative aux possibilités d'allocation du budget qui ne tiendrait pas compte de cette donnée sera nécessairement faussée. J'ajoute qu'à l'heure actuelle il est impossible de prévoir le montant des crédits qui pourront être attribués aux Départements au titre des années 2016 et 2017, et ce, en raison quand même des difficultés concrètes et réelles liées à la définition du montant exact des financements de l'État, d'un côté, et de la Région, de l'autre. Deux stages obligatoires professionnalisants sont prévus au cours de l'année académique 2014/2015: l'un à l'Université de Savoie (du 2 au 6 mars de l'année courante), l'autre à l'Université Fourier de Grenoble (du 29 juin au 3 juillet 2015). Pour le moment 22 étudiants sont inscrits au stage de Chambéry et 10 à celui de Grenoble (c'est quand même une donnée variable, pas encore définitive). Le budget prévu pour ce faire s'élève à 14.000 euros, somme qui est amplement suffisante pour couvrir les dépenses liées au stages desdits étudiants, à savoir (même pour vous donner quelques détails): une convention avec l'Université Fourier de Grenoble pour le déroulement des différentes activités pour 2.500 euros; l'hôtel à Chambéry pour 3.605 euros et quelque chose; le voyage jusqu'à Chambéry, allée et retour, pour 1.140 euros; le voyage jusqu'à Grenoble pour 900 euros. Il y a encore à définir l'hôtel de Grenoble, qu'il serait puis au moins comme les autres chiffres. Soit: une dépense totale de 8.145 euros et, si l'on considère qu'il ne reste à couvrir que les frais de l'hôtel de Grenoble, les 5.854 euros qui nous restent sont plus que suffisants, sûrement.

En ce qui concerne l'enseignement en français pour l'année académique 2014/2015, il sera confié aux enseignants short term étrangers suivants: Eric Dépret de Grenoble dans le cadre du cours de psychologie sociale du professeur Monaci, Nathalie Sinclair du Canada, dans le cadre du cours didactique des mathématiques du professeur Robotti, Michel Born de Liège, dans le cadre du cours de psychologie de développement du professeur Cattelino, Palacio Espasa et Nathalie Nanzer de Genève, dans le cadre du cours de psychologie dynamique du professeur Ferro. Le budget total prévu est environ de 18.000 euros. C'est donc une somme de 32.000 euros équivalant à peut-près au 38 pour cent du budget du Département des sciences humaines et sociales qui est dévolu aux stages obligatoires professionnalisants et à la collaboration des enseignants francophones short term.

In conclusione, tanto per riprendere qualche considerazione che giustamente lei, collega, ha fatto sul tema più ampio del plurilinguismo, quindi forse tornando un po' al primo punto, io condivido assolutamente con lei che se c'è stato un grande merito del progetto École en langues VdA è stato proprio quello di riportare all'attenzione il tema del plurilinguismo; credo che questo sia partagé da tutti quanti, anche da persone con sensibilità diverse. Condivido con lei anche quando dice che non è sufficiente parlarne, perché abbiamo ascoltato tanti proclami, anche da parte del Ministro. Io credo che un piccolo primo passo concreto sia stato fatto con lo stanziamento dei primi 50.000 euro per quello che riguarda più prettamente la formazione degli insegnanti per l'insegnamento della lingua inglese...sono pochi, sono troppo pochi? ...è già qualcosa, ed è un primo passo concreto in una direzione che noi crediamo sia davvero la direzione giusta. Sicuramente torneremo e parleremo ancora di questo tema importante, soprattutto nella prossima stagione, nei prossimi mesi che saranno i mesi che ci vedranno tutti impegnati per la revisione degli adattamenti. Grazie.

Presidente - Collega Certan? Prego.

Certan (ALPE) - Oui, merci Madame l'Assesseur. Grazie per le risposte che sono state sicuramente puntuali. Le chiedo se può poi fornirmi nel dettaglio solo le cifre, giusto per averle, dei 32 mila euro che vengono spesi per la formazione, per gli stage obbligatori. Se ho capito bene, sono presso l'Università...en Savoie et à Grenoble...beh, sicuramente capisco che siano in un budget che è chiaramente sempre più piccolino, risicato, però mi chiedo, perché mi pare che questo stage sia di 5 giorni...non so se ho capito male, ma mi chiedo se uno stage di 5 giorni possa essere sufficiente e possa garantire questo "sur un plan d'égalité" come dice il nostro Statuto, ma come dice anche il normale buonsenso. Questo lo aveva sollevato anche il collega Donzel: non può essere sufficiente uno stage di 5 giorni per poter imparare una lingua, soprattutto perché questo era il grande obiettivo, il grande défit che si era posto le Projet d'École en langues, di poter insegnare delle discipline in lingua e, siccome dall'Università dovrebbero uscire ed essere formati i prossimi insegnanti (e quindi senza andare a vedere la formazione che è stata messa in piedi adesso, diciamo in emergenza, la chiamiamo "formazione in emergenza", che sicuramente è stata necessaria), ci chiediamo se non debba essere rivalutato proprio il piano di studi.

Lei ha detto: "c'è un dialogo forte, costante e aperto"; ecco, noi le chiediamo magari di relazionare quanto prima in commissione, di portare delle proposte che poi possano essere integrate prima di essere definitive, per non arrivare sempre in ritardo, perché mi dà l'idea che si arrivi sempre quando ormai il tempo stringe, quando si è obbligati a chiudere il discorso...quindi noi lo chiediamo prima.

Per quanto riguarda la formazione sull'inglese a cui lei faceva riferimento, credo che questo progetto concernente il potenziamento linguistico degli insegnanti, che ha scadenza il 20 febbraio, sia autonomo, di valenza regionale. Va ricordato che risulta essere però un corso di formazione (l'ho definito prima) "in emergenza"...va bene, nel senso che deve essere...sì, in emergenza, nel senso che ci si è resi conto con École en langues che è necessaria una formazione maggiore degli insegnanti. Voi la proponete, è interessante, però ci sono dei passaggi che, a mio avviso, andrebbero spiegati meglio, ma è sicuramente interessante. Va ricordato anche che la maggior parte di questo corso viene fatto online con dei richiami di un'ora e trenta che, per carità...benissimo, vedremo gli effetti di una formazione online, che è comunque da sperimentare, per cui proviamola pure. Mi rendo conto che sono stati stanziati 50 mila euro che a questo punto vanno a potenziare...diciamo una parte, soprattutto l'inglese, ma non va a potenziare tutto l'insegnamento multilingue o plurilingue...va bene.

Quello che noi le chiediamo da diverso tempo è di riuscire ad avere una visione più generale di tutta la programmazione scolastica e veramente di programmare tutto questo "mondo scuola" prima, per non dover sempre andare in emergenza. Questo è il nostro auspicio e tutti i nostri interventi vanno proprio in questa direzione.

Presidente - Grazie. Punto 21 all'ordine del giorno.