Oggetto del Consiglio n. 1043 del 25 febbraio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1043/XIV - Interpellanza: "Azioni finalizzate al decollo del progetto "staffetta generazionale"".
Presidente - Punto 18 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione chiede la parola il Consigliere Gerandin, ne ha la facoltà.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Noi ci siamo riproposti di ritornare su quegli argomenti che avevamo trattato in sede di approvazione del bilancio regionale di previsione 2015-2017. Lo faremo, trattando di volta in volta, nei vari Consigli, gli impegni che avevamo condiviso in sede di approvazione e di discussione di questo bilancio. Quello della staffetta generazionale era un impegno che noi, in quanto UVP e non solo noi, peraltro condiviso anche dal gruppo di ALPE, avevamo presentato in sede di bilancio. Noi chiedevamo che il discorso del blocco del limite delle assunzioni, venisse esteso anche alle società partecipate, con una riduzione del cinque percento della spesa complessiva del personale, e che tale divieto potesse essere derogato solo a seguito di sottoscrizione di patti generazionali o staffette generazionali. A seguito anche di questa nostra richiesta, di questa nostra discussione in sede di bilancio, il Presidente ci ha risposto che era già attivo un gruppo di lavoro sull'argomento. Ora noi volevamo, se possibile, avere notizie in merito a questo gruppo di lavoro: se sta lavorando, come sta operando, quali sono i risultati che si sono ottenuti, anche perché da altre parti si sta procedendo a siglare accordi con l'INPS e noi sappiamo che questo non è un percorso così facile, un percorso che comunque va condiviso, che non riguarda solo la Regione, ma anche altri soggetti, in primis l'INPS.
Sappiamo che questo accordo è stato siglato il 16 di gennaio per quel che riguarda la Provincia di Trento, sappiamo anche che questi accordi vengono finanziati con risorse delle varie Regioni, anche quelle a statuto ordinario, non ultima la Campania che ha messo a disposizione risorse per seimila euro ai lavoratori over cinquanta per assunzioni di giovani.
Brevemente che cosa significa staffetta generazionale. Beh, riguarda quelle persone che, over cinquanta, mancano di tre anni per andare in pensione e che volontariamente decidono di ridursi l'orario di lavoro, il tutto condizionato al fatto che poi venga assunto un giovane a tempo indeterminato; può essere anche un apprendista, per la carità. Ci sono delle Regioni che hanno messo questo limite a trentacinque anni per i giovani, altri l'hanno messo più basso, altri che hanno differenziato le figure, magari se uno è laureato o meno, però quello che è importante è muoversi. È chiaro perché bisogna mettere delle risorse: chiunque accetti di fare questo tipo di riduzione, verrebbe poi penalizzato ai fini contributivi, ai fini pensionistici. Le risorse servono e l'accordo con l'INPS è necessario, perché dovrebbero esserci quelle risorse che permettono di coprire questo deficit dal punto di vista pensionistico e previdenziale.
Detto questo, noi speriamo e pensiamo che qualcosa nel frattempo sia stato fatto. Vorremmo capire cosa è stato fatto e soprattutto se c'è la volontà di impegnare la Regione anche con risorse finanziarie, perché l'ho detto prima: questo è un percorso che riguarda principalmente il privato - su questo non c'è ombra di dubbio - ma a nostro parere era importante che riguardasse anche le società partecipate regionali. Tenuto conto che è un percorso non facile, che però nello stesso tempo dà un minimo di prospettiva ad una situazione occupazionale giovanile che in questo momento è drammatica in tutta Italia e la Valle d'Aosta purtroppo non è esente, noi vorremmo capire cosa è stato fatto, come si intende procedere e soprattutto che risorse ha intenzione l'Amministrazione regionale di mettere in campo, perché a tutt'oggi non ci è dato sapere nulla di tutto questo e soprattutto non abbiamo visto nessuna risorsa impegnata per andare a sottoscrivere questi patti o staffette generazionali. Grazie.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola il Presidente della Regione Rollandin, ne ha la facoltà.
Rollandin (UV) - Merci Président.
En effet de ce thème, comme l'a rappelé le collègue, on a déjà eu l'occasion d'en parler et d'examiner les différentes problématiques qu'on vient de rappeler. Pour ce qui est des questions qui ont été posées, le pacte générationnel ou relais générationnel est l'un des utiles que certaines Régions sont en train de expérimenter pour promouvoir l'emploi et notamment l'emploi des jeunes, comme on vient de dire. A ce qui nous concerne, comme nous l'avons dit en décembre dernier lors de l'adoption du budget, le relais générationnel est une des questions prioritaires qui sont en cours d'analyse avec les représentants des patronats. Le groupe de travail sur l'emploi s'est réuni à trois reprises et, entre autres choses, s'est notamment penché sur la question des relais générationnels, conçus comme une mesure qui au sein d'une même entreprise - car c'est des entreprises que nous sommes en train de parler - allie le départ progressif de personnes approchant de l'âge de la retraite avant l'embauche des jeunes.
Le mécanisme que vous avez rappelé est connu: sur la base du volontariat, et c'est évidemment inutile qu'on donne un instrument, car on ne peut pas les obliger et ça c'est correct, un travailleur pouvant faire valoir ses droits à la retraite dans les trois ans - donc c'est over soixante - il est disponible à travailler à temps partiel et son nouvel horaire est complété jusqu'à la concurrence du temps plein, par l'embauche d'un jeune âgé de dix-huit à vingt-neuf ans (la limite est là) sans emploi ou au chômage. La Région verse alors directement à l'INPS les contributions complémentaires volontaires correspondant à la part de contribution que le travailleur, qui a accepté de réduire son horaire de travail, ne peut pas verser du fait de la réduction. D'après les données élaborées par le groupe de travail, le bassin de travailleurs potentiellement concernés en Vallée d'Aoste, à savoir du personnel du secteur privé âgé de soixante à soixante-quatre ans, comprend 562 personnes et le coût annuel à la charge de la Région, sur la base des dépenses supportées par la Province de Trento - ici on fait le cas où évidemment il y ait des volontaires - s'élève environ à sept mille euros par travailleur. Ça ce sont des données pour avoir, plus ou moins une référence sur le problème.
La question nécessite encore d'un approfondissement, par exemple par rapport au fait que les entreprises puissent être disposées à verser une partie du salaire que le travailleur ne perçoit pas, aspect qui pourrait inciter ultérieurement lesdits travailleurs à réduire leur horaire de travail. Pour donner un ordre de grandeur, l'expérimentation de ce projet pour trente travailleurs comporterait une dépense globale de plus de six cent mille euro en trois ans. Le Département des politiques du travail, à l'heure actuelle est en train d'étudier la possibilité de financer cette initiative grâce aux dotations du Fond Social Européen, car là on peut quand même utiliser le fond 2014-2020, puisque il s'agit d'une mesure de politique active, visant à favoriser l'emploi, même indirectement, ainsi qu'à lutter contre le chômage des jeunes. Simultanément, je suis attentivement les différentes initiatives lancées, comme vous avez rappelé, en Lombardie, au Piémont, en Campanie et en Émile Romagne, avec les fonds débloqués par le Ministère du travail. Pour l'instant on n'a pas utilisé les fonds européens, mais ce sont les fonds du ministère, dans le cadre du projet Welfare to work, fonds que la Vallée d'Aoste a déjà utilisé pour le projet concernant les over cinquante, tandis que la Province de Trento a utilisé des propres fonds. Les évaluations au cours seront examinées par le groupe de travail sur l'emploi et par les partenaires sociaux, afin évaluer d'ici au mois d'avril la faisabilité de l'insertion de cette initiative dans le calendrier des actions à mettre en œuvre au plus tôt possible. Donc on est à l'attente d'avoir le cadre complet, pour présenter les propositions conséquentes. Merci.
Président - A demandé de parler le Conseiller Gerandin, à vous la parole.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
La ringrazio per la risposta. Qualcosa si sta muovendo. È chiaro, ho premesso che non è un argomento facile e soprattutto che riguarda una adesione volontaria, su questo non c'è ombra di dubbio. Non si può obbligare nessuno, però è un bel segnale, nel senso che abbiamo anche nel settore privato tutta una serie di persone che, magari anche per difficoltà fisiche, con l'avanzare dell'età hanno probabilmente a cuore, se non penalizzati dal punto di vista previdenziale, di aderire a un progetto di questo genere. Nello stesso tempo, a nostro parere, è importante il messaggio, perché quello che si sta vivendo adesso nel mondo giovanile è un po' una rassegnazione: pochi spiragli e non ci sono possibilità di intervenire.
È indubbio che avere la possibilità di finanziare con fondi o politiche europee sia un passaggio importante, ma nello stesso tempo non perdiamo troppo tempo e cerchiamo di arrivare ad avere questi dati, ad avere questo quadro complessivo. Facciamo partire una comunicazione a queste imprese, a chi vorrà aderire, sigliamo, anche perché c'è poi tutto un passaggio, per un accordo con l'INPS, che non è così automatico; mi risulta che dove sono partiti molto prima di noi, la difficoltà è stata quella di siglare l'accordo con l'INPS. Adesso probabilmente c'è già una strada tracciata e non faremo noi gli apripista, però quello che importante è che questa strada che dà un minimo di speranza ai giovani, venga percorsa.
L'ho detto nell'illustrazione: io ci terrei - valutatelo, se è possibile - che questo percorso venga preso in considerazione all'interno delle controllate e delle partecipate regionali, non solo nel privato. Diamo un indirizzo in questo senso per le controllate e le partecipate regionali: potrebbe essere un messaggio importante. Detto questo, noi continueremo a chiederle come stiamo procedendo e quale sarà l'esito comunque di questo progetto e di questa analisi generalizzata, perché è uno degli argomenti che abbiamo sottolineato all'atto della discussione del bilancio e ci terremmo che avesse un percorso che porti poi a dei risultati concreti. Grazie.