Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1039 del 25 febbraio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1039/XIV - Interpellanza: "Integrazione delle risorse destinate a contributi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli per canoni di locazione di strutture ed impianti".

Presidente - Punto 14 all'ordine del giorno. La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Solo un mese fa questo Consiglio ha approvato una risoluzione per cercare di trovare delle soluzioni a un problema gravoso, che tocca di persona più di 1800 soci nel sistema valdostano: venti strutture tra caseifici che trasformano la parte casearia e le cantine vitivinicole. Un sistema che ben conosciamo e nella scorsa legislatura più volte abbiamo cercato di pungolare il governo regionale e di accompagnare, nel momento in cui si dovevano dare delle risposte puntuali. A fine gennaio questo Consiglio ha impegnato il governo regionale, affinché nel processo di valutazione dei canoni degli stabili sia tenuta in debita considerazione la tipologia rurale degli immobili, nonché i locali effettivamente utilizzati, la natura funzionale degli stessi, intesa quale complesso di beni organizzati e, soprattutto, l'effettiva redditività di ogni singola cooperativa.

Noi oggi abbiamo voluto presentare questa iniziativa, perché riteniamo che si debba andare oltre al lavoro che sta facendo in questo momento Finaosta, incaricata nel novembre 2014 dal governo regionale di provvedere agli adempimenti necessari all'analisi valutativa dei beni facenti parte del patrimonio immobiliare, cioè di dire il costo vero dell'affitto di queste strutture di proprietà pubblica. Apro solo una parentesi: sono di proprietà pubblica, ma nello stesso tempo si tratta di affitti molto impattanti e importanti, che rischiano di mettere in grossa difficoltà le cooperative che, come dicevo prima, già hanno delle difficoltà per chiudere non dei bilanci in pareggio, ma per dare delle risposte e delle redditività ai propri soci.

Citavo prima un numero: all'incirca i soci delle venti o ventuno cooperative sono intorno ai 1800, nel sistema valdostano. Perché abbiamo presentato questa iniziativa? Innanzitutto nel luglio 2013 l'Assessore Testolin aveva garantito in quest'aula, sollecitato da parte dell'opposizione, che l'Amministrazione avrebbe previsto la possibilità di concedere un aiuto, in regime de minimis, per il pagamento dei canoni di affitto di tali strutture. Cosa vuol dire? Vuol dire che nel momento in cui queste strutture devono pagare gli affitti, la Comunità europea dà la possibilità di erogare degli aiuti per un massimo di 200 mila euro nel triennio. Il cappello, diciamo, della Comunità europea è positivo, per mille ragioni, quindi gli aiuti possono essere erogati per un "massimo di...". Dal punto di vista politico, quasi due anni fa, l'Assessore Testolin ha garantito in quest'aula che queste cooperative dovranno pagare gli affitti, ma dal punto di vista pubblico noi cercheremo di dare loro un aiuto diretto. Nel contempo, a novembre 2014, il governo regionale incarica Finaosta di rivalutare i beni e trasferire il fondo di rotazione costituito direttamente a Vallée d'Aoste Structure, che gestirà questo patrimonio pubblico: l'iter sta andando avanti, ma i nodi vengono al pettine.

Come vengono al pettine? Quest'anno e in quello passato diversi incontri sono stati fatti, tra presidente della Fédération des coopératives e governo regionale, per cercare nuove soluzioni, perché al di là del costo, praticamente le venti cooperative non possono sostenere tali affitti, per le difficoltà che vi esplicitavo poc'anzi.

Quali sono le nostre domande all'Assessore Testolin? Innanzitutto, noi gradiremmo sinceramente passare dalle ammissibilità della Comunità europea ai fatti: carta che canta o bilancio che canti, sono solo i numeri inseriti in bilancio che possono dare delle risposte a un mondo in grossa difficoltà. Anzi, sono i 1800 soci che forse gradirebbero avere risposte, da chi? Dalla politica! Nel bilancio di gestione 2015 le risorse allocate nel bilancio di gestione per tutte e venti le cooperative ammontano a 116 mila euro. Vuol dire circa 5 mila, 6 mila euro a cooperativa di aiuti per gli affitti che, vi dicevo prima, per le cooperative più importanti superano nettamente i 100 mila euro annui. Vuol dire che avrebbero un aiuto pubblico dall'Amministrazione regionale di 5 mila euro, su affitti inseriti già nel bilancio 2014, quindi inseriti e allocati nel bilancio come costi, che ammontano a 120-140-160 mila euro, e per il 2015 aiuti che potrebbero andare dai 5 mila agli 8 mila euro sui 130 mila. È un aiuto, a nostro modesto avviso, troppo piccolo e gradiremmo sapere per quale motivo nel bilancio regionale, alla voce "contributi nel settore della trasformazione dei prodotti agricoli per canoni di locazione di strutture e impianti", è stata allocata una cifra ampiamente insufficiente a garantire il più volte ventilato aiuto in regime de minimis, su cui cooperative e associazioni agricole contavano per riuscire a far fronte alle spese di affitto dei locali e delle attrezzature. Questa è la prima domanda: perché? Visto che, negli incontri ufficiali, il governo ha sostenuto di volere assolutamente contribuire in maniera pesante a questi aiuti, perché altrimenti queste cooperative e i soci chiudono!

Il secondo quesito di questa nostra iniziativa, è la domanda più puntuale: se il governo regionale intende integrare questo dettaglio. Terzo, se sono state date garanzie in questo senso ai rappresentanti delle associazioni e cooperative, nel corso dell'incontro con il Presidente della Regione, del 15 gennaio 2015.

Solo per sgomberare il campo: qui nulla c'entra la Comunità europea. È un discorso di volontà, tanto è vero che mi sembra di aver spiegato molto bene che il tetto massimo è di 200 mila euro nel triennio, per ogni singola cooperativa. Il tutto si basa su un discorso di volontà, di aiutare un mondo che è non in ginocchio, ma un sistema che rischia di chiudere i battenti nei prossimi cinque anni.

L'obiettivo di questa nostra iniziativa è di conoscere quali sono le intenzioni. Ci possono essere delle variazioni di bilancio nei prossimi mesi, ma noi riteniamo, come gruppo ALPE, che in questo momento non si debba giocare al gioco delle tre carte, nascondendosi sotto delle non ammissibilità o questioni europee che nulla c'entrano: la Comunità europea questo aiuto lo permette, quindi è ammissibile. È una scelta indubbiamente di natura politica, quindi gradiremmo avere delle risposte puntuali a domande, a nostro avviso, molto precise. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore Testolin.

Testolin (UV) - Grazie Presidente.

Prima di entrare nel merito delle domande puntuali che il collega Chatrian ha esposto nella sua relazione, mi permetto solo di fare un paio di precisazioni, che evidentemente non potevano essere parte della mia risposta, in quanto sono state un po' sollecitate durante l'intervento di Chatrian, in merito squisitamente al discorso delle affermazioni da me esplicitate a luglio del 2013. A quella data probabilmente si parlava della situazione in merito a un bilancio che era quello dello scorso anno e dove erano previsti dei fondi allocati a bilancio, che andavano a dare copertura, piena copertura, per quelle che erano le risorse disponibili relativamente all'annualità di cui si stava parlando. Come ben citato e come penso di aver sempre esplicitato nei confronti sia delle cooperative che all'interno del Consiglio, sono risorse che fanno parte di un aiuto consentito da parte della Comunità europea, nei limiti che sono già stati espressi, di 200 mila euro per azienda nel triennio. Quindi, sicuramente le affermazioni davano una risposta puntuale a una richiesta, con una possibilità finanziaria che era di quel momento. Evidentemente, nella redazione del bilancio 2015, si parla di novembre dello scorso anno, quando si è avuta la discussione in merito al bilancio, queste risorse erano quelle che adesso andiamo ad indicare, cioè quelle previste per l'annualità che stiamo gestendo in questo momento. Dico questo solo come premessa e come puntualizzazione di un'affermazione che voleva e doveva essere puntuale, riferita a una annualità precisa che era quella del 2013.

Per quanto riguarda le domande puntuali, rispetto alla prima evidentemente si sottolinea come, nell'ambito della realizzazione della razionalizzazione delle risorse messe a disposizione dall'Assessorato all'agricoltura e risorse naturali, così come in tutti gli altri ambiti del bilancio pubblico, si è cercato di far fronte con le risorse disponibili alle esigenze di tutto il settore. La riduzione degli importi allocati a copertura di contributi, come si è potuto prendere atto anche in sede di approvazione del bilancio regionale, è stata trasversale su tutte le voci interessate, ivi compresi i contributi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli per canoni di locazione di strutture e impianti. Considerata l'attenzione dell'Assessorato in merito al tema in oggetto, a fronte di un importante calo delle disponibilità, si è comunque cercato di allocare su questo capitolo risorse derivanti dall'alleggerimento delle attività presenti all'interno di altre attività che ci sono all'interno dell'Assessorato stesso. Solo per dire che le poche risorse citate fanno parte comunque di un'attenzione che ha portato all'interno dell'Assessorato a cercare quelle poche risorse, per metterle a disposizione delle cooperative, perché si è ben coscienti dell'importanza delle stesse all'interno della struttura agricola regionale.

Per quanto riguarda il secondo e il terzo punto, risponderò in maniera congiunta. Si sottolinea che nel corso dell'incontro del 15 gennaio, che è stato citato all'interno dell'interrogazione, con le cooperative gestrici delle strutture di proprietà regionale, le stesse abbiano evidenziato le difficoltà nel sostenere i canoni proposti a pagamento dell'annualità 2014 e che in tale occasione si sia congiuntamente deciso - il governo regionale rappresentato dal sottoscritto e dal Presidente della Regione - di sospendere temporaneamente il pagamento delle locazioni, fino alla determinazione dei nuovi canoni che VDA Structure andrà a stabilire, in seguito al conferimento degli immobili da parte dell'Amministrazione regionale. Quindi, una fase che è già stata avviata, che è già stata messa in piedi e di cui è stato riportato l'iter, che è in esecuzione da parte di Finaosta per la valorizzazione degli immobili da conferire a VDA Structure. Tale iter permetterà la presa in carico da parte di VDA Structure di questi impianti e di queste strutture, per determinare dei nuovi canoni. Così come già espresso anche nella risoluzione del Consiglio dello scorso 27 gennaio, che il collega ha già citato, verrà data particolare attenzione alla determinazione dei canoni stessi, ma anche alle funzioni reali degli spazi utilizzati dalle cooperative. Quindi, si cercherà di prendere in considerazione quali sono gli spazi effettivamente utilizzati, perché certe strutture, come succede qualche volta, sono state magari nel tempo sovradimensionate e pertanto si andrà anche a rideterminare, nei limiti del possibile, le quote da applicare al canone per le cooperative stesse. Questa era una delle richieste che era già stata paventata dalle stesse cooperative ed era già stata presa in considerazione, per quanto possibile, in precedenza, e lo sarà in modo ancora maggiore in questa fase di concertazione sulle reali possibilità di pagamento dei canoni.

Solo alla luce della rideterminazione dei canoni così costruiti, con tutti i criteri e le attenzioni del caso e della loro effettiva sostenibilità, cioè che tali canoni possano essere pagati dalle cooperative stesse, potrà essere eventualmente valutata la necessità di ricercare ulteriori risorse da allocare sul dettaglio indicato. Questo è quello che un po' emerge da questa considerazione: un'attenzione particolare e primaria alla costruzione del canone, in funzione delle caratteristiche specifiche di ogni cooperativa, gli spazi effettivamente utilizzati, le potenzialità produttive delle stesse e sulla base di questo fare una verifica sulla possibilità e anche sull'incidenza che le risorse attuali porteranno come beneficio sul complessivo onere da pagare, nonché sulla possibilità di reperire eventuali nuovi strumenti finanziari. Grazie.

Presidente - Grazie Assessore. Per la replica la parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Penso che l'Assessore abbia apprezzato che abbiamo cercato di evidenziare lo stato dell'arte degli ultimi mesi, senza ritornare a discussioni portate in quest'aula nella passata legislatura su questo tema, perché bisogna trovare delle soluzioni. La ringrazio per averci di nuovo rinfrescato la risoluzione che è stata approvata da questo Consiglio: per noi quella parte lì è già chiusa. C'è un incarico, che è quello di Finaosta, c'è una risoluzione che spiega nel merito qual è l'impegno di questo Consiglio, di valutare attentamente ogni singola cooperativa e ogni singola redditività, quindi quella parte lì dal nostro punto di vista è già chiusa e immagino che i tecnici, ormai da tre mesi, siano a buon punto per redigere i nuovi canoni.

L'obiettivo della nostra iniziativa, collega Testolin, andava un po' oltre. Ci può andar bene per qualche settimana la sua risposta, ma siamo molto preoccupati, collega Testolin. Perché...

(voce fuori microfono)

... fa piacere che sia preoccupato, ma noi siamo più preoccupati di lei. In questo momento ci saranno probabilmente venti nuove perizie e lei ci ha detto che avete sospeso per il 2014 i vecchi costi di affitto, ma sono esclusivamente dei congelamenti per quanto riguarda il 2014. Noi gradiremmo veramente che la prossima settimana o nelle prossime due settimane - immagino che la Finaosta abbia già una stima di queste ventuno locazioni, la nuova stima che è stata incaricata - avere alla fine subito la possibilità, con tanto di simulazione - perché ci sarà una proiezione, rispetto a una Cofruits che ha "x" metri quadri, una Cave des Onze Communes che utilizza un fabbricato assai importante, altre cooperative che utilizzano fabbricati molto importanti - di conoscere il nuovo valore di locazione e a quel punto entrare nel merito subito, andando ad allocare non 116 mila euro per il 2015, perché se ci sono ventuno cooperative, l'aiuto pubblico è di 6-7 mila euro cadauno! Gradiremmo conoscere subito, tra aiuto e nuova locazione, qual è il costo reale per il 2015 per ogni singola attività, perché altrimenti queste nostre cooperative e i nostri caseifici chiudono i battenti! Abbiamo dei caseifici che in questo momento stanno pagando il latte ai conferitori, ai soci, intorno ai 0,35 euro: non è sostenibile! Il costo del prodotto è più alto del revenu.

Noi riteniamo e chiediamo al Presidente della III Commissione, di convocare nelle prossime settimane una riunione per avere la nuova tabella, io dico, delle locazioni...

(voce fuori microfono)

... Non c'è ancora? Dopo tre mesi di incarico, non c'è ancora nulla?

(voce fuori microfono)

Non c'è ancora nulla. Invece ci risulta che i primi dati ci siano già e che stiano circolando. Ci risulta che questi dati iniziano a esserci e quindi gradiremmo essere informati. Probabilmente è il segreto di Pulcinella! Oltre a essere informati, gradiremmo anche capire se c'è la volontà dal punto di vista politico di andare ad allocare - questa era la nostra iniziativa - ulteriori risorse per l'aiuto in de minimis, diretto a tutte e ventuno in maniera equa e con una simulazione.

Questa è la nostra intenzione e la nostra preoccupazione. Se non avremo nelle prossime settimane delle risposte puntuali o quantomeno un primo incontro anche con tecnici di Finaosta, noi torneremo comunque su questo problema che deve essere risolto nelle migliori delle condizioni. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 11,28 assume la presidenza il Vicepresidente Follien.