Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1038 del 25 febbraio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1038/XIV - Interpellanza: "Iniziative per sostenere il rilancio dell'edilizia valdostana".

Presidente - Punto 13 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione la parola alla Consigliera Fontana.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Considerata la grave crisi che sta attraversando l'edilizia valdostana, con la perdita di circa duemila posti di lavoro e 396 imprese in meno in sette anni, questa crisi è la più grave dal dopoguerra ad oggi. Gli investimenti in costruzioni si sono ridotti di un terzo, il fatturato è sceso del 27 percento e oltre il 30 percento quello delle opere pubbliche. Le risorse destinate dalla Regione per gli investimenti sono crollate del 66 percento. Accogliamo con favore l'approvazione del piano triennale 2015-2017 per i lavori pubblici, che prevede 112 interventi per investimenti e di 149 milioni di euro per manutenzioni e piccoli cantieri. Ritengo che è un primo passo, ma non è sufficiente per il rilancio dell'edilizia, settore strategico e volano dell'economia valdostana. Sono anni che il PD-Sinistra VDA sollecita il governo regionale ad avere più coraggio ad investire su questo settore, mettendo più risorse. Chiedo all'Assessore quali siano le azioni che intende porre in essere per sostenere il rilancio dell'edilizia della nostra regione, con altri investimenti oltre a quelli già stanziati. Grazie.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Baccega.

Baccega (SA) - Grazie Presidente.

Sì, Consigliera Fontana, evidentemente la situazione economica per quanto riguarda l'edilizia è sicuramente problematica e questo non è in discussione. Quotidianamente ricevo rappresentanti delle piccole e medie imprese, che ovviamente manifestano questa crescente difficoltà che negli anni, negli ultimi sette anni, ma credo già negli ultimi undici anni, ha visto un decrescere delle risorse a disposizione. Incontro, peraltro, sistematicamente le associazioni, ho rapporti con la consulta, che ho convocato negli ultimi mesi due volte: c'è, in qualche modo, un filo di collaborazione che va proprio nella direzione di capire e individuare quali possano essere gli sviluppi. Devo dire che anche la cassa edile, che ieri ha fatto un importante convegno, ha portato all'attenzione di tutti uno studio della CGIA di Mestre, che non ho ancora avuto modo di approfondire, ma che sicuramente darà una fotografia chiara e inequivocabile, sulla quale dovremo tutti insieme fare delle valutazioni.

Va detto, però, che venerdì scorso la Giunta regionale ha approvato il programma di previsione dei lavori pubblici per il triennio 2015-2017, che sarà oggetto di confronto in Commissione e di dibattito in Consiglio, nel quale sono elencati non solo gli interventi che si intende realizzare direttamente come Regione, ma anche quelli finanziati per altri soggetti pubblici, ARER, piuttosto che i Comuni. Questo ci consente, in quella logica di programmazione e pianificazione che più volte avevamo evidenziato, di fornire un quadro completo e il più possibile esaustivo di come si intendono utilizzare le risorse disponibili nel triennio. E forniamo alle imprese anche uno strumento di programmazione delle attività importante, che si spera sia utile e che risponde a una loro precisa richiesta in questa direzione. Al fine di dare maggiori opportunità alle imprese locali, le risorse sono indirizzate prioritariamente su interventi di manutenzione e di importo ridotto, nel campo dell'edilizia scolastica e più in generale degli immobili regionali, del riassetto idrogeologico, della viabilità regionale e comunale, dando quindi un po' corpo alle considerazioni che fate voi nella premessa della vostra interrogazione.

Devo dire che due mesi fa il Consiglio regionale ha preso atto, con l'approvazione del bilancio regionale, di quali sono le disponibilità e ha approvato all'unanimità anche quell'ordine del giorno che impegnava il governo regionale a reperire risorse, per attuare un piano straordinario di investimenti di ampio respiro per gli anni 2015-2016, al fine di finanziare investimenti regionali di piccola e media entità. Quindi daremo un ulteriore supporto al piano operativo che non prevede questo intervento, in quanto è in una fase di studio e di approfondimento, per individuare quali siano strategicamente gli interventi da effettuare in economia, mediante cottimo fiduciario e tenendo conto del principio della rotazione degli incarichi. Va comunque sottolineato che, a seguito dell'approvazione del piano operativo dei lavori pubblici 2014, la quale come sapete bene è avvenuta alla fine di agosto, si è dato vita a 117 interventi già avviati, di cui 101 in capo all'Amministrazione regionale, per un importo di 29 milioni; per il periodo agosto-gennaio questi sono gli importi. A ciò farà seguito la progressiva centralizzazione delle funzioni di affidamento dei lavori nell'ambito della stazione unica degli appalti, che dovrebbe consentire la semplificazione e l'omogeneizzazione sul territorio delle procedure di appalto dei lavori, venendo anche in questo caso incontro a una richiesta molto sentita proprio dalle imprese. Riteniamo che gli strumenti e il metodo che si intende adottare per supportare il rilancio del settore edilizio, partendo dalla cura del territorio, dal vasto patrimonio immobiliare pubblico e attraverso un programma concreto di interventi medio-piccoli, diano maggiori opportunità alla piccola e media impresa locale.

Fanno parte degli interventi per il sostegno al settore edile anche le risorse che l'Amministrazione regionale va a destinare all'acquisto, al recupero, alla nuova costruzione della prima casa e soprattutto al recupero degli edifici del centro storico; nel 2014 sono stati oltre i 14 milioni di euro, per 154 pratiche finanziate: un importo, direi, significativo. Per il 2015 oltre a proseguire il sostegno per questi interventi, che attraverso il meccanismo dei fondi di rotazione sono in grado di autoalimentarsi, la Regione intende rendere disponibili ulteriori risorse. Questo per lanciare i nuovi finanziamenti a tassi agevolati, in sostituzione del contributo a fondo perso, per il rifacimento del manto dei tetti in lose e soprattutto di quello finalizzato al recupero di immobili da destinare all'edilizia convenzionata, che comincia ad avere delle richieste.

Inoltre, e concludo, anche i piani di vendita appena avviati dall'ARER e dal Comune di Aosta - oltre 700 alloggi, quindi un piano vendita piuttosto significativo - inevitabilmente andranno ad alimentare l'indotto edilizio, dove piastrellisti, idraulici, elettricisti e tutti questi piccoli artigiani avranno e potranno avere beneficio da questa importante azione politica. Questo è un quadro generale che rafforza e, comunque, dà una visione completa degli interventi nel settore edilizio e auspichiamo che possano dare forza soprattutto alle imprese valdostane.

Si dà atto che dalle ore 11,04 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.

Viérin M. (Presidente) - La parola alla collega Fontana.

Fontana (PD-SIN.VDA) - La ringrazio Assessore per la dettagliata spiegazione che mi ha dato su quello che ha fatto il governo regionale. Ritengo che è molto molto importante: è un primo passo. Siamo soddisfatti, perché sono anni che effettivamente non c'erano tante risorse da investire e se siamo arrivati a questi livelli è perché non abbiamo avuto forse nemmeno il coraggio; nessuno magari pensava nemmeno che si arrivasse a questi livelli. Ritengo che non è sufficiente, però non posso dire che non sono soddisfatta, perché 149 milioni di euro investiti sono un qualcosa: si comincia veramente a lavorare e magari a vedere i primi frutti.

Un'altra cosa positiva che vedo è quella della vendita degli alloggi. Magari con quelle risorse che si recuperano dobbiamo effettivamente valutare insieme di investirli, per dare più coraggio e rilanciare questo settore, perché sappiamo che quando l'edilizia funzionava si stava bene in Valle d'Aosta, perché era veramente il motore sia per il lavoro, sia per tante altre cose.

Se noi non abbiamo il coraggio di investire sul lavoro siamo perdenti. Stiamo dicendo, di anno in anno, che la crisi la superiamo, ma non ne veniamo fuori. Questo, secondo me, è un primo passo e mi auguro veramente che nel prossimo bilancio che faremo a fine anno avremo più coraggio: se ci saranno più risorse, di dare ancora e di mostrare veramente che c'è la volontà di investire sul lavoro, non solo sull'edilizia, ma anche sull'agricoltura e su tanti altri settori, come il turismo. Solo da qui noi ricominciamo a vedere la luce, se no davvero siamo perdenti.

Io la ringrazio e mi auguro che questo dia un pochino di respiro a tutte quelle persone che stanno aspettando un posto di lavoro e alle loro famiglie, che sono cadute in povertà. Grazie.