Oggetto del Consiglio n. 1037 del 25 febbraio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1037/XIV - Interpellanza: "Interventi per ridurre la pericolosità della Strada Statale n. 26 in Comune di Nus".
Presidente - Punto 12 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione la parola al Consigliere Fabbri.
Fabbri (UVP) - Grazie Signor Presidente.
Signor Assessore, con questa interrogazione vogliamo portare all'attenzione del Consiglio una situazione che è di grave disagio e di altrettanto grave pericolo, alla quale quotidianamente i cittadini del Comune di Nus - ma non solo loro: tutti i cittadini valdostani - vanno incontro quando percorrono quel tratto di statale che, generalmente, viene chiamato circonvallazione di Nus e che ultimamente ha assunto la connotazione di un tratto di viabilità urbana. Tutti noi che magari giornalmente o più di una volta al giorno lo percorriamo, vediamo proprio come questo tratto si sia trasformato nel tempo, come dicevo, in un tratto di viabilità urbana. Questo è successo per svariati e numerosi motivi: innanzitutto l'inurbamento e lo sviluppo edilizio del tratto a sud della statale, la frazione Champagne, di cui in questi giorni, naturalmente, si è abbondantemente parlato anche sulla stampa. Inoltre, un prevedibile ulteriore sviluppo della zona sia nord che a sud, sempre di questa zona, perché ci sono delle aree edificabili che nel futuro potranno aggravare la situazione attuale. Oltre a ciò, la pericolosità che si viene a creare, nell'incrocio tra la strada statale, la regionale verso Fénis e la frazione di Plantayes, che è un'altra zona di intenso sviluppo urbanistico e che andrà ad aggravare ulteriormente il problema. Non ultimo, c'è l'aumento straordinario di traffico che c'è sulla statale 26, dovuto come sappiamo al fatto che l'autostrada è sempre più desueta da parte dei cittadini valdostani, visto e considerato i costi esorbitanti a cui gli utenti vanno incontro, se usano questo tratto di autostrada.
Tutti questi motivi inducono a prevedere una sempre maggiore problematicità di quel tratto di strada. Quindi, noi siamo qui a chiedere al governo di intervenire per porre rimedio a questa situazione, sia al livello dell'incrocio con la frazione Champagne, che quello con lo svincolo di Fénis. A questo proposito, siamo a conoscenza che ci sono dei progetti che sono, però, estremamente costosi per la rotatoria a livello dello svincolo di Fénis, e invitiamo qui il governo a rivederli con un'ottica di sostenibilità economica e progettuale.
Nel corso degli anni sono stati fatti anche numerosi interventi da parte della popolazione, numerosi inviti per risolvere questo problema. Speriamo che questi inviti, che prevedevano dei sottopassi, ma anche delle rotatorie a livello della frazione Champagne, possono essere prese in considerazione, al di là che ci possano anche essere dei problemi di tipo tecnico, per una cosa del genere. Però, il fatto di prevedere in quel tratto tre rotatorie, non sarebbe una cosa così inusuale per le nostre strade e quello sarebbe veramente il modo per potere affrontare e risolvere questo problema.
Signor Assessore, sappiamo che sono stato stanziati 27 milioni di euro per i lavori pubblici, sulla viabilità regionale. Riteniamo, quindi, che con un po' di buona volontà questo problema possa essere risolto anche dal punto di vista dell'impegno finanziario. E che questo tipo di problema assuma la priorità che merita, nel senso che, torno a ripetere, come dicevo all'inizio della mia esposizione, è un tratto estremamente pericoloso, non solo per i cittadini di Nus, ma per i cittadini valdostani che transitano su quel tratto. Aspetto la risposta, grazie.
Presidente - Per la risposta la parola all'Assessore Baccega.
Baccega (SA) - Grazie Presidente.
Ringrazio il Consigliere Fabbri, che ha posto la tematica all'attenzione del Consiglio e vorrei rassicurarlo che, non appena abbiamo ricevuto la segnalazione dal Comune di Nus, rispetto al livello di pericolosità - una serie di incidenti si erano succeduti proprio in quel tratto di strada della statale 26, all'incrocio con la via Champagne di Nus e all'altezza della pasticceria Buzzi - ci siamo immediatamente attivati e abbiamo avviato un confronto serrato con l'ANAS che, a seguito di una serie di richieste, ha comunicato al Comune che, dopo aver evidenziato che erano stati realizzati numerosi interventi strutturali di regolamentazione atti a migliorare le condizioni di sicurezza per l'utenza stradale, avrebbe proceduto, proprio a salvaguardia del primario interesse e sicurezza della circolazione dell'utenza stradale, ad attuare una serie di modifiche e di divieti alla circolazione stradale in quel tratto. L'argomento, comunque, era già stato affrontato in occasione di un incontro ANAS-Regione con l'associazione dei Comuni Mi-Vallée, della quale il Comune di Nus fa parte, tenutosi in data 5 febbraio, convocato per discutere altri argomenti, ma che in coda, vista l'importanza della questione, ha avuto modo di essere affrontato; mancava il Comune di Nus in quell'ambito, perché non era convocato. In quell'occasione, affrontando la problematica, abbiamo evidenziato che già c'era una bella cassa di risonanza da parte dei media e che quindi c'era un grido d'allarme importante al quale bisognava ed era necessario dare delle risposte.
Successivamente, in particolare lunedì scorso, si è tenuto l'incontro presso l'assessorato tra la Regione, il capodipartimento dell'ANAS, Ingegner Marasco e il Sindaco di Nus, per esaminare congiuntamente le problematiche del tratto stradale, anche alla luce della nota che l'ANAS aveva prodotto all'Amministrazione comunale e per conoscenza anche all'Amministrazione regionale, proprio con l'ottica di migliorare la sicurezza stradale, anche alla luce dei nuovi fatti emersi in occasione di una riunione dei cittadini, che aveva avuto modo di individuare anche da parte di privati delle dichiarazioni di interesse a modificare proprio quella parte di incrocio. L'incontro direi che è stato costruttivo: c'è stata piena condivisione sulla priorità di far rispettare innanzitutto i limiti di velocità che sono esistenti (50 chilometri all'ora) e in quest'ottica l'ANAS provvederà a posizionare una serie di appositi cartelli di segnalazione della rilevazione elettronica della velocità e il Comune disporrà le opportune verifiche tramite il sistema autovelox.
Per limitare le problematiche legate all'innesto sulla strada comunale che fiancheggia il municipio, si provvederà, con l'accordo di tutti, a rendere tale via a senso unico solo a salire nella direzione Torino-Aosta, a salire verso destra, quindi con accesso a mano destra, evitando così di attraversare il borgo centrale di Nus.
Rispetto alle novità emerse a seguito della proposta di privati, riguardanti ulteriori miglioramenti dell'attraversamento pedonale dell'incrocio, questi potranno ottenersi qualora diventi definitiva l'ipotesi di sviluppo di nuove attività commerciali e artigianali, come è stato proposto, a sud della statale 26, con la previsione della realizzazione di un sottopasso pedonale.
Nel corso di quell'incontro, quello di lunedì 23, si è anche affrontato il tema della rotatoria all'altezza della strada regionale di Fénis, che è certamente ritenuta necessaria, importante e, aggiungo, prioritaria. Tale rotonda era, infatti, già prevista nell'accordo ANAS-Regione sottoscritto nel 2005, finalizzato alla realizzazione di un piano per la messa in sicurezza degli incroci lungo la statale 26. L'accordo prevede il finanziamento della rotonda a carico di ANAS. Giustamente, come lei ha detto, una prima progettazione della rotonda, predisposta a cura del Comune, prevedeva un intervento di notevoli dimensioni e comprendeva anche un sottopasso ciclopedonale, con un costo ammontante a circa 2 milioni di euro. A seguito dell'incontro tra Regione, Comune e ANAS, quest'ultima con propria nota in data 16 aprile 2014, comunicava una diversa proposta progettuale per una rotonda di più limitate dimensioni, con un costo inferiore, dai 250 ai 300 mila euro, evidenziando tuttavia, alla luce degli importanti interventi già in corso o di cui si prevede il finanziamento da parte di ANAS sul territorio, la necessità di una rimodulazione degli impegni tra i soggetti interessati, ANAS e Regione. La Regione, in relazione alla nuova ipotesi avanzata dall'ANAS ha formalmente segnalato al Comune di condividere la soluzione proposta, che rispetto alla precedente risulta più semplice, di facile realizzazione e comporta un notevole abbattimento dei costi, nonché un minor consumo di territorio, utilizzando aree di proprietà ANAS e Regione. Il Comune esprimeva, anche lui, parere positivo alla proposta ANAS, riservandosi tuttavia, tenuto conto delle minori disponibilità economiche, di valutare la possibilità di contribuire alla spesa nel momento in cui l'opera risulterà cantierabile; credo che non chiederemo soldi al Comune di Nus. Sul progetto proposto da ANAS vi è quindi una sostanziale condivisione tra tutte le parti, che concordano peraltro nella priorità di realizzare quest'opera nel più breve tempo possibile. A tal fine il capodipartimento ANAS è a Roma in questi giorni, per verificare con la sede centrale dell'ANAS stessa le possibilità di finanziamento. Qualora non ci siano le disponibilità, valuteremo nell'ambito delle risorse a disposizione della viabilità come si può intervenire. Però riteniamo anche noi che questa possa e debba essere una priorità. Grazie.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Fabbri.
Fabbri (UVP) - Devo dire che questo impegno che ho sentito da parte del governo non può che farmi piacere, perché almeno questo incrocio con la strada regionale di Fénis e con la frazione di Plantayes mi sembra che siate fortemente intenzionati a portarlo avanti, quindi, spero in breve tempo di riuscire a vederlo poi compiuto. Di questo ringrazio il governo, perché effettivamente così si riuscirebbe a risolvere già un grosso problema a livello regionale.
Rimane il problema dell'incrocio della frazione Champagne, perché - a mio avviso e poi io non sono un tecnico, però... - non bastano dei provvedimenti di flusso automobilistico, diciamo così, di divieti di svolta, eccetera. Lì è una cosa che va risolta effettivamente alla radice, perché l'incrocio è pericoloso e sarà sempre più pericoloso. Il sottopasso non risolve il problema dell'incrocio, quindi io inviterei lì a persistere nel trovare una soluzione che sia definitiva. Le dico questo perché ho vissuto anche in prima persona tutto l'evolversi della cosa e so quanto impegno è costato all'amministrazione comunale il dover affrontare dei discori con l'ANAS, che alle volte diventa una cosa piuttosto impegnativa, diciamo così. Avevamo ottenuto quell'attraversamento pedonale segnalato, che però purtroppo non è sufficiente a risolvere il problema. Speriamo, come diceva lei, che oltre a questi disincentivi da parte degli utenti nell'affrontare quel tratto con velocità, questo problema venga poi prima o dopo risolto alla radice. Grazie, comunque.