Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1033 del 25 febbraio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1033/XIV - Interrogazione: "Iniziative in merito al riassetto ed al ricambio generazionale degli organici dell'Amministrazione regionale".

Presidente - Punto 8 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Merci Président.

Pour ce qui est de la question qu'a été posée à ce sujet, je crois que la situation se présente de manière différente par rapport aux considérations qu'on peut faire pour le secteur privé et que nous aurons l'occasion de discuter, lors de l'interpellation inscrite au point 18 de l'ordre du jour. Aujourd'hui, comme j'ai déjà dit au moment de l'approbation du budget 2015, l'Administration régionale se trouve dans une première phase de réorganisation et de réduction de son organigramme. Au mois de mars prochain, les contrats des dirigeants de deuxième niveau arriveront à échéance et le Gouvernement régional, par sa délibération n° 261 du 20 février 2015, a adopté un plan de réduction des effectifs de son organigramme, en prévoyant la réduction de quatorze structures organisationnelles, conformément à la loi de finance régionale pour 2015. Par ailleurs, par ce même plan ont été individuées trente-et-une unités de personnel excédentaire, pour lesquels les procédures relatives à la mise en pré-retraite ont déjà été engagées. Je voudrais signaler que ce point est important, étant la pré-retraite une possibilité donnée par la loi, qu'on n'avait pas exploitée car au préalable il n'y avait pas des personnes, tandis que maintenant il y en a, comme je viens de dire, trente-et-une. Donc, la limite c'est qu'on ne peut pas les substituer, mais c'est une réduction totale de trente-et-une.

À l'issue de cette opération, il sera possible de lancer le processus de réorganisation des compétences et de réaffectation du personnel. Le plan de réduction sera réalisé au cours de l'année 2015 et 2016, car il y en a qui sont à cheval entre une année et l'autre, et portera à une diminution des coûts de personnel, estimé environ à un million d'euros en 2015, deux millions en 2016, diminution qui deviendra structurelle à partir de 2017. La mise en place d'initiatives finalisées au relais générationnel ne pourra donc s'envisager qu'après ces premières phases de réduction du personnel, aussi parce qu'il faut considérer qu'à ce jour l'Administration régionale ne peut couvrir par des contrats de travail à durée indéterminée que le dix pourcent des postes qui deviennent disponibles. Étant donné que le personnel régional qui remplit les conditions pour être intéressé par l'expérimentation du relais générationnel, se chiffre environ 48 employés par an, compte tenu de ces limites à l'embauche, il ne sera possible de recruter que cinq personnes par an, en moyenne.

Il semble donc opportun de procéder encore à des analyses approfondies de la faisabilité de cette opération et surtout de ses retombées en termes de coûts et d'amélioration de la productivité, compte tenu également des résultats obtenus par les autres Régions, lesquels pour le moment ne semblent pas être très positifs. On a essayé de voir ce qui s'est passé et les rapports qui se sont posés, jusqu'à présent: pour ce qui est à notre connaissance, ils sont vraiment très réduits. Comme je viens de dire, ici le numéro - vous pouvez le comprendre - est suffisamment réduit pour faire des considérations sur l'ensemble des mesures qu'on est en train de porter de l'avant pour ce qui est de la réorganisation du personnel. Je crois qu'il y aura la possibilité d'y revenir lorsqu'on aura quelque donnée en plus. Merci.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

Abbiamo evidentemente letto la delibera che ci è stata illustrata. Se questi sono i risultati attesi, è difficile dirsi entusiasti. Dalle discussioni avute durante l'approvazione del bilancio, nel dicembre scorso, ci si aspettava ben di più e in tempi brevi. La questione delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni è oggettivamente complessa ed è nell'agenda di tutti gli enti pubblici, non ultimo lo Stato. In questi anni bisogna però ricordare che l'Amministrazione regionale, la nostra Regione, si è vista ridurre il bilancio di quasi un cinquanta percento ed è evidente a tutti che questo non può non avere ripercussioni sull'apparato burocratico, sulle attività svolte e sui carichi di lavoro.

Dalla ricognizione sulle posizioni previdenziali è emerso che 180 persone hanno maturato o matureranno i requisiti per il pensionamento, per i parametri ante Fornero, e pertanto sono potenzialmente pensionabili. Di questi, abbiamo visto che soltanto trentuno saranno di fatto dichiarati eccedenti e posti in pensione. Mi pare un numero piuttosto irrisorio, tenuto conto delle considerazioni fatte in precedenza riguardo all'effettivo fabbisogno dovuto alla diminuzione del bilancio. È evidente che sarebbe un vantaggio per tutti, per l'ente pubblico, così come per gli interessati che hanno maturato i requisiti pensionistici, poter andare in pensione: ci sarebbe un risparmio per la pubblica amministrazione e la pensione per chi ha maturato i requisiti; una situazione, come si dice, win win in cui vincerebbero tutti.

Certo, anche lei sottolineava che rispetto alle interpellanze che avevo presentato qualche anno fa, già all'epoca ci era stato risposto che soltanto due erano in sovrannumero e potevano essere pensionati. Oggi siamo a trentuno: certo, si è fatto un passo avanti, ma rispetto ai 3000 - 2865, quali sono - dipendenti dell'Amministrazione regionale, mi paiono ancora pochi e faccio fatica a credere che non ci siano possibilità che ci sia bisogno di tale personale in queste condizioni. Bisogna trovare, in qualche modo, delle soluzioni per permettere rapidamente di raggiungere questi obiettivi.

Altre Regioni stanno intervenendo o sono già intervenute. La Regione Toscana sta predisponendo un disegno di legge, che dovrebbe depositare nel prossimo mese, e dagli annunci si tratta di interventi significativi sulla dotazione di personale; certamente non trentuno elementi. La Provincia di Bolzano ha appena varato una riforma del personale che prevede anche la cosiddetta "staffetta generazionale", cosa oggettivamente complicata, di cui bisogna poi verificare in pratica i risultati che si otterranno. Ma certo la direzione è quella, anche per mantenere un'efficienza della pubblica amministrazione e della macchina amministrativa: quella dev'essere la direzione e bisogna che al più presto anche noi approfondiamo e seguiamo questa possibilità.

Inoltre, ho constatato che dalla delibera approvata venerdì scorso il Consiglio regionale è stato scordato: gli 85 dipendenti, quasi 100, dipendenti del Consiglio regionale non sono stati presi in considerazione, come se non facessero parte della dotazione organica dell'amministrazione. Una dimenticanza, o non so che cosa, un po' singolare e che credo debba essere affrontata a breve anche questa, come tutta la questione che non credo possa ridursi con la riduzione di quattordici dirigenti e sedici impiegati, o qualcosa in più. È evidente che bisogna fare dell'altro: la situazione negli anni è cambiata e certamente si tratta di un settore nel quale bisogna intervenire e intervenire presto, bisogna evidentemente affrontarlo e affrontarlo in modo rapido. Grazie.