Oggetto del Consiglio n. 1029 del 25 febbraio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1029/XIV - Interrogazione: "Notizie in merito alle principali mostre organizzate nella stagione estiva 2014".
Président - Punto 4 all'ordine del giorno. La parole à l'Assesseur Rini.
Rini (UV) - Merci Monsieur le Président.
Per quanto riguarda la prima domanda, il numero di visitatori e l'ammontare del costo totale, partendo dalla mostra di Gianpaolo Barbieri "La seduzione della moda", realizzata al centro Saint Bénin di Aosta, sono stati registrati 2.240 visitatori ed è costata 37.000 euro complessivi, IVA inclusa. Tale cifra comprende le spese di allestimento, prestito e trasporto opere da Milano, la cartellonistica esterna e interna, l'illuminazione, gli incontri di approfondimento, la cura scientifica, la redazione dei testi, le traduzioni, la realizzazione del catalogo. Per la sorveglianza, invece, è stato impiegato il personale assunto a tempo indeterminato all'interno dell'amministrazione regionale. Il costo del personale impiegato richiesto al Dipartimento del personale e organizzazione ammonta a 85.883 euro. Il costo quindi della mostra, complessivo del personale regionale impiegato, è stato pertanto di euro 122.883.
La mostra "Una stagione informale. Capolavori della collezione Reverberi" ha registrato 3.401 visitatori ed è costata 122.850 euro, IVA inclusa. Tale cifra comprende, come prima, le spese di allestimento, prestito e trasporto opere da Genova e dall'estero, i diritti SIAE, la cartellonistica, l'illuminazione, i vari incontri di approfondimento, la comunicazione, la cura scientifica, la redazione dei testi, la traduzione e la realizzazione del catalogo. Anche per questa mostra il personale di sorveglianza è stato quello interno all'amministrazione regionale assunto a tempo indeterminato, per un costo di euro 102.625. Il costo della mostra complessivo, comprensivo oltre che della parte della mostra anche del personale impiegato, è stato pertanto di euro 225.475.
Si sottolinea che non è stato utilizzato per le mostre estive del 2014 il personale della società di servizi. Il costo del personale a tempo indeterminato rientra quindi nel normale funzionamento della pubblica amministrazione ed è fuorviante ritenerlo un mero costo delle iniziative culturali, piuttosto che una risorsa dalle forti ricadute occupazionali - questo credo che sia giusto sottolinearlo - positive sul tessuto sociale della nostra regione.
La qualità culturale dei due eventi espositivi è stata riconosciuta e sottolineata in numerose recensioni sulla stampa nazionale e sulla stampa specialistica di settore, alcune firmate da nomi particolarmente autorevoli in ambito culturale; per ricordarne due su tutti: Elena Pontiggia e Lea Mattarella.
Per quanto riguarda la seconda domanda, il numero dei visitatori e i costi sostenuti dal museo di arte contemporanea di Châtillon, con riferimento all'anno 2014, il castello Gamba è stato frequentato da 8.734 visitatori, di cui 2.391 riferiti al periodo estivo. Il costo del personale per la gestione del castello Gamba è stato per il 2014 così suddiviso: per il personale regionale euro 35.965, di cui 8.964 riferiti alla sola stagione estiva; servizi di custodia acquisiti dalla Società di Servizi Valle d'Aosta S.p.A., euro 138.490, di cui circa 76.169 riferiti alla sola stagione estiva. Ancora: i servizi di didattica acquisiti dalla Società di Servizi Valle d'Aosta S.p.A., euro 94.914, di cui circa 47.457 riferiti alla stagione estiva.
La terza domanda: le iniziative previste per l'estate 2015 e la stagione invernale 2015/2016. Per l'estate 2015 è in fase di avanzata definizione la programmazione, la commissione mostre ha individuato le tematiche per la realizzazione delle mostre estive e gli uffici competenti stanno lavorando anche per la programmazione invernale in attesa delle certezze relative ai fondi assegnati. Al più presto le faremo avere il dettaglio preciso.
Per quanto riguarda la quarta e ultima domanda, la card Percorsi d'arte in Valle d'Aosta è stata proposta in via sperimentale con l'intento di offrire al pubblico un pacchetto cumulativo di ingressi a tariffa agevolata, nel periodo che andava dal 26 ottobre 2013 al 31 di maggio 2014, per le mostre di Tilson "Ritorno ad Aosta" allestita presso il centro Saint Bénin, per la mostra "Universo Depero" realizzata presso il museo archeologico regionale e il castello Gamba di Châtillon. Complessivamente sono state vendute 154 card per un incasso complessivo di 1.164 euro. Il costo del materiale di stampa per la promozione dell'evento, prodotto dai servizi dell'amministrazione, sia le brochure ma anche le card, è stato di circa 60 euro. Tale iniziativa avviata in via sperimentale, avendo comunque registrato numeri non particolarmente rilevanti soprattutto per quanto riguarda la vendita e implicando per contro impegni amministrativi particolarmente gravosi, non è stata riproposta al pubblico nella stagione espositiva estiva 2014, ma è stata sostituita da diverse altre azioni mirate di marketing. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 9,22 assume la presidenza il Vicepresidente Follien.
Follien (Président) - La parole au Conseiller Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
I dati che ci sono stati forniti si commentano da soli. È francamente imbarazzante: sono dei risultati disastrosi e diventa difficile anche dire qualcosa. Al museo archeologico la mostra principale della città di Aosta ha avuto 3.400 visitatori, di cui soltanto 880 paganti; duemila e qualcosa al centro Saint-Bénin di cui 855 soltanto paganti. Dati disastrosi che confermano una tendenza di lungo corso dai risultati imbarazzanti, dei flop che si ripetono in sequenza.
Da quando sono qui ripeto le stesse cose e registro i soliti risultati. Nonostante un insuccesso dietro l'altro si va avanti ad improvvisare e intanto in questo settore si sono spesi negli anni delle somme ingenti, che non hanno avuto nessun riscontro e nessuna ricaduta di alcun genere, né a livello culturale, né a livello turistico. Di turismo culturale con questi risultati non si può neanche parlarne, sarebbe imbarazzante. Anche sforzandoci, è impossibile vedere un progetto culturale dietro queste iniziative estemporanee, buttate lì: dei fallimenti annunciati che puntualmente si verificano.
Per carità di patria - diciamo così - non farò comparazioni con la piccola città di Martigny, qui vicino. Si tratta di centinaia di migliaia di visitatori annui: ho i dati precisi, ma non li elencherò perché non vorrei rimanesse traumatizzata. Peccato la superbia, perché sarebbe come sparare sulla Croce Rossa e poi oggettivamente non sono situazioni comparabili. Vorrei però portare l'esempio di un piccolo comune della valle del Gran San Bernardo al di qua delle Alpi, in Valle d'Aosta, che è Etroubles. Questo piccolo comune ogni estate organizza una mostra, una esposizione, e i risultati - devo dirlo - sono migliori delle mostre che organizza lei ad Aosta: rendiamoci conto! Senza contare che l'esposizione organizzata a Etroubles si autofinanzia e non costa niente all'ente pubblico. Ecco i risultati di quest'anno della mostra di Etroubles, svolta in contemporanea a quella che ha fatto lei - tra l'altro questi ospiti sono tutti paganti -: quest'anno i visitatori sono stati 3.300, quando la sua principale ne ha registrato appena 100 in più. Rendiamoci conto della situazione, francamente ridicola!
Certamente bisogna riconoscere le capacità del sindaco, Massimo Tamone, che ha saputo seriamente puntare sul settore e ha avuto soprattutto una capacità di programmazione. È un piccolo esempio da seguire e sono convinto che anche lei, se lo seguisse, potrebbe fare meglio, perché fare peggio di quanto ha fatto finora francamente è impossibile, è un'impresa. Non è una questione di soldi o esclusivamente di soldi, ma è una problema di programmazione: quella che qui continua a non esistere e sono anni che lo dico, perché senza programmazione non si possono avere dei risultati. La prova che non c'è programmazione è evidente: non sappiamo adesso cosa si farà in estate. Come si fa a organizzare e promuovere una mostra, quando non si sa ancora cosa ci sarà tra qualche settimana? Desolante!
Per quanto riguarda l'altro punto, il museo di arte contemporanea di Châtillon doveva avere, secondo le vostre previsioni, 30.000 visitatori; siamo all'incirca a un decimo. Francamente, un altro disastro! Per quanto riguarda il biglietto unico abbiamo visto: non siete neanche riusciti ad andare avanti con l'iniziativa. Una mancanza di programmazione e di capacità del tutto evidente.
Per concludere, le principali mostre organizzate ad Aosta in continuità con il passato hanno mantenuto un numero di visitatori di poche migliaia: un risultato ridicolo, l'ennesimo fallimento. Eppure, anche in questo lungo periodo di crisi, la cultura è l'unico settore in controtendenza, che mantiene delle grandi potenzialità anche turistiche. Come ripeto da molto tempo, finché tutto sarà affidato all'improvvisazione, senza un minimo di programmazione, questi saranno sempre i risultati: dei risultati fallimentari. Grazie.