Oggetto del Consiglio n. 1011 del 11 febbraio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1011/XIV - Interpellanza: "Interventi per la risoluzione delle problematiche contrattuali, previdenziali e organizzative del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco".
Président - Pour l'illustration, la parole au Conseiller Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Ormai la problematica per quel che riguarda tutta una serie di problemi e di normative che riguardano i Vigili del fuoco ha, nostro malgrado, travalicato i confini regionali...ecco, poi a ognuno le proprie considerazioni sulle motivazioni.
Una breve premessa: da questa vicenda io non penso che come Regione Valle d'Aosta ne usciamo in maniera così brillante, perché poi, quando alla fine su problematiche concrete che sono state a mio parere sottovalutate o comunque non risolte, si è arrivati ad agende che vengono dettate da parte del Sottosegretario...perché mi pare, da questo contesto, da quando ho presentato questa interpellanza, che ci siano stati ancora ulteriori sviluppi, mi pare che ci sia una serie di richieste di incontri...Presidente, poi le chiederò se è vera o meno la questione dei tavoli romani...ma noi, quando parliamo di materie di competenza primaria, di rilievo costituzionale, noi rimaniamo dell'idea che sia una battaglia che abbiamo nei tempi portato a casa e che dobbiamo continuare a rivendicare come importante.
Fatta questa prima premessa, le dicevo che ci sono stati tutta una serie di "gridi di allarme", li chiamerei così, una serie di comunicazioni che sono state fatte a seguito di assemblee da parte del personale, non ultima quella tenutasi in data 20 ottobre 2014, a seguito della quale è giunta una comunicazione che per molti è parsa più che altro una provocazione, ma una comunicazione formale dell'esito dell'assemblea alla sua attenzione, Presidente, e anche per conoscenza ai Capigruppo consiliari, che, tra le altre cose, chiedeva di ritransitare sotto il Ministero dell'interno.
Detto quello, si è appreso che una delegazione sindacale ha avuto un incontro con il Sottosegretario Gianpiero Bocci e il responsabile nazionale dei Vigili del fuoco. Ora noi siamo veramente preoccupati da questa escalation. Noi abbiamo sempre ritenuto il Corpo valdostano un'eccellenza, soprattutto un'eccellenza che è cresciuta nel tempo, perché è indubbio - io lo scrivo nelle premesse dell'interpellanza - che l'aver costituito il Corpo valdostano dei Vigili del fuoco ha dato a tanti giovani valdostani la possibilità di avere un posto di lavoro importante, e lo dico con orgoglio, perché ne ho parlato poco tempo fa con un caposquadra: ha fatto crescere la qualità dei nostri Vigili, anche dei Vigili appena entrati (cosa che prima non era); pertanto noi queste eccellenze non vogliamo perderle, Presidente, noi non vogliamo perderle! Noi crediamo che almeno due problemi vadano risolti in tempi rapidissimi, in tempi immediati...una risposta che non può più essere palleggiata o sottoposta a giustificazioni del caso che in tanti casi non condividiamo. Pertanto, noi vogliamo sapere quali azioni ha messo in campo il Governo regionale a far data dal 20 ottobre 2014, quando è arrivata questa comunicazione formale. Noi vogliamo capire se è intenzione del Governo regionale provvedere a risolvere in tempi brevissimi, e chiediamo che oggi vengano detti quali sono questi tempi.
I problemi legati al trattamento previdenziale...a noi non piace che ci siano queste querelle tra organizzazioni sindacali, dove ognuno ha la sua libera interpretazione, a noi non piace veramente, perché questo continua a creare confusione. Le ultime prese di posizione delle organizzazioni sindacali probabilmente sono frutto...mi auguro che non ci sia all'interno di queste prese di posizione alcuna voglia di strumentalizzare, ma quanto meno un approccio che non è corretto al problema esiste, perché nessuno ha negato, mai nessuno ha negato il fatto che per i Vigili del fuoco ci siano le possibilità di avere la possibilità di andare al trattamento previdenziale rispetto ai colleghi nazionali.
La grossa difficoltà è quella che nel frattempo si è passati dal passaggio del sistema retributivo al sistema contributivo, e a costoro, in questo momento, non viene riconosciuto il moltiplicatore di 5 anni dei contributi dell'ultimo anno di lavoro, per cui se ne vanno in pensione a 60 anni, ma perdono 5 anni buoni, questi se ne vanno in pensione con delle pensioni che sono una miseria! Allora questo è un problema reale che va risolto, al di là delle strumentalizzazioni e delle prese di posizione di ogni singolo sindacato! Come noi crediamo che non sia accettabile e tollerabile che, a seguito di una disgrazia come quella che è successa al povero Erik, i familiari si sentano abbandonati! Questo è quello che è successo, e non è ammissibile che debbano mettersi un legale per vedersi tutelati i loro diritti! Non è ammissibile che un'Amministrazione regionale come la nostra, che deve occuparsi di tutto il personale, non sappia che si può far riferimento alla legge nazionale sulle vittime del dovere e si chieda di applicare quella per le morti bianche! C'è una sostanziale differenza, fondamentale, per quelli che rimangono, che hanno già avuto la disgrazia, per i familiari! Come non è accettabile - e va risolto immediatamente - il fatto che se a seguito di incidenti, durante operazioni di soccorso che portino a morte o ad inabilità permanente non ci sia la possibilità di applicare l'articolo 132 del decreto legislativo del 2005, il 217, che prevede l'assunzione obbligatoria per chiamata diretta del coniuge, dei figli, dei fratelli e degli appartenenti, in questo caso, al Corpo nazionale! Allora, non ci sono pompieri di serie A e pompieri di serie B, c'è una qualifica che in campo nazionale è tutelata e che qua è stata sottovalutata! Con le polemiche non andiamo da nessuna parte, ma che si prenda un impegno formale...noi vogliamo capire la data esatta entro cui questa querelle si chiude, almeno su questi due punti, su questi due punti non si può transigere!
L'ultimo argomento che è assolutamente importante, che noi riteniamo vada comunque risolto, è la necessità di confermare che la scelta è una scelta che va nel senso giusto. Noi vogliamo mantenere il Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, e allora le piccole problematiche legate...si sente parlare in questi giorni di un accordo quadro che farebbe risparmiare soldi anche alla Regione per quello che riguarda il discorso delle forniture, che dà la possibilità alla Regione di avvalersi, non obbliga, dà la possibilità di avvalersi per quello che riguarda le forniture...
E poi il reinserimento nella Colonna mobile nazionale...ma il Corpo valdostano non è che deve andare via alla questua a chiedere a destra e a sinistra se per caso può eventualmente essere una componente o far parte di un'organizzazione della Colonna mobile nazionale come succede in questi ultimi tempi, dove bisogna avere dei contatti, avere delle conoscenze, partire per conto proprio senza essere organici, a un discorso di una Colonna mobile nazionale! Per fortuna che nel 2000 qualcuno ci ha aiutati, eh, per fortuna che qualcuno ci ha aiutati, ma ce ne dimentichiamo! E allora vorremmo anche, a margine di questo, magari capire quello che riguarda l'accordo quadro, se è vero che da quasi due anni il Vicecomandante si reca ormai puntualmente a Roma per definire, perché mi pare che su questo siamo ancora al punto di partenza.
Ultima considerazione. Vorremmo veramente capire dov'è e a che punto è quel tavolo che era stato condiviso e che doveva prevedere la risoluzione delle problematiche...diciamo contingenti, quelle immediate, quelle giornaliere, perché anche su questo non abbiamo notizie. È vero, noi abbiamo un parco macchine che è indubbiamente un gran parco macchine, ma forse è un po' inidoneo per quello che riguarda la realtà valdostana, abbiamo accessi e strade piccole e quant'altro, ma non basta avere il parco macchine più grande e poi non aver magari i soldi per aggiustarlo. Allora su questo dobbiamo avere delle risposte corrette, immediate. Noi su questo le chiederemo degli impegni precisi, impegni precisi con scadenze e date. Grazie.
Président - Pour la réponse, la parole au Président Rollandin.
Rollandin (UV) - En ce qui concerne la première question: "quali azioni ha messo in campo il Governo regionale", comme nous l'avons déjà communiqué dans la réponse apportée à l'interpellation du Movimento Cinque Stelle lors de la séance du Conseil du 14 janvier dernier, le Secrétariat national du syndicat autonome des Sapeurs-pompiers CONAPO a demandé au Gouvernement italien, par sa note du 21 novembre 2014, de réintégrer le Corps valdôtain des Sapeurs-pompiers dans le Corps national. Par ailleurs, le 25 janvier dernier les coresponsables régionaux du CONAPO ont rencontré les Sous-secrétaire du Ministre de l'intérieur, Monsieur Gianpiero Bocci, ainsi que le Chef du département des Sapeurs-pompiers du secours publique et de la défense civile du Ministère, le Préfet Musolino, pour demander aux deux Ministères d'examiner du point de vue politique et technique la question du rattachement des Sapeurs-pompiers valdôtains au Corps national. Pour ce qui est du Gouvernement régional, j'ai rencontré moi-même le Sous-secrétaire Bocci le 30 janvier dernier et nous avons convenu que, en cas nécessité, il y aurait eu la disponibilité évidemment de faire un examen technique qui peut se tenir quand on veut pour examiner au mieux les différentes problématiques. Mais je viens aux questions les plus importantes que vous avez posées. Au préalable, je ne peux que partager ce qui a été dit à propos du Corps régional, donc sur le bien-fondé du fait qu'on ait accepté à ce moment le règlement d'actuation et le fait de ne pas partager le Corps valdôtain - comme il y avait avant - avec le Corps national, je crois que cette idée a été une bonne idée, a donné sans doute des réponses positives, nous les avons appréciées et toute la population les a appréciées.
Cela dit, pour ce qui est de la deuxième question: "se è intenzione provvedere a risolvere in tempi brevissimi i problemi", je dois rappeler que la Région n'est pas compétente en matière de sécurité sociale, et le collègue le sait très bien, cette demande était réservée dans ce domaine à l'État. Tout de même, cette question a été d'ailleurs examinée avec les différents Directeurs régionaux de l'INPS, avec qui il a été convenu, le 17 décembre 2014, de procéder à une interpellation formelle de cet organisme. Jeudi 5 février, la Direction centrale des pensions et des retraites de l'INPS a répondu à notre interpellation en confirmant, d'une part, que le Corps valdôtain est assimilé au Corps de l'État des Sapeurs-pompiers aux termes de l'article 14 de la loi 245/2000 et, d'autre part, que les conditions requises pour le départ à la retraite de ces membres sont donc les mêmes - je souligne "les mêmes" - que celles prévues pour les agents appartenant au Corps national depuis le 1er janvier 2013. Je crois que celle-ci est une réponse immédiate; je donnerai, si le collègue le désire, copie de la réponse, donc il existe déjà cette condition d'égalité, les conditions sont les mêmes, on peut aller à la retraite avec les mêmes conditions des Sapeurs-pompiers nationaux. Par ailleurs, l'INPS a également précisé que les professionnels du Corps valdôtain des Sapeurs-pompiers pourront recourir au 7e alinéa de l'article 3 du décret législatif 165 de 1997. Il est évident qu'il était nécessaire d'attendre la réponse de l'INPS avant de pouvoir nous exprimer sur cette question, mais aujourd'hui nous pouvons manifester la satisfaction et déclarer que ces problèmes liés à l'assurance sociale sont résolus.
Quant à la dernière partie de la question (car les questions étaient deux, après vous avez augmenté toute une série de considérations, mais tout de même je crois que les questions principales étaient justement deux), aux termes du 1er alinéa de l'article 132 du décret législatif 217 de 2005 l'accès au Corps national des Sapeurs-pompiers se fait pour appel nominal direct, à savoir sans concours, pour les conjoints, les enfants et les frères et sœurs des Sapeurs-pompiers décédés ou devenus inaptes au travail de manière permanente par cause professionnelle, pourvu qu'ils remplissent, bien évidemment, les conditions requises, ce qui est normal.
À cet égard je dois avouer qu'on doit mentionner que le 2e alinéa de l'article 41 de la loi régionale n° 22 va déjà dans ce sens: en effet, la loi régionale 22 de 2010 établit que les priorités d'embauche par appel nominal direct dans les Administrations relevant du statut unique de la fonction publique, donc non seulement dans le Corps valdôtain des Sapeurs-pompiers, s'appliquent également aux conjoints et aux enfants des professionnels de la division opérationnelle et technique du Corps valdôtain des Sapeurs-pompiers décédés dans l'accomplissement de leur mission. Ces dispositions spéciales de sauvegarde ne sont donc pas exactement identiques à celles du décret - je le souligne, j'avais dit que c'était seulement pour les enfants et les conjoints - étant donné qu'il y a une partie qui n'est pas directement concernée, mais témoigne sans aucun doute l'intention de l'Administration régionale par rapport à ces problèmes. Donc je crois que sur ce dernier thème on pourra voir ce qu'il y a encore de différend, l'examiner et présenter les modifications concernées.
"Se è intenzione del Governo confermare la scelta di fare il possibile per mantenere il Corpo valdostano, prendendosi il preciso ed immediato impegno di rivedere, se necessario, la legge ed il regolamento...e ricreare quello spirito di appartenenza": pour ce qui est de la troisième question, je ne peux que renouveler, comme nous l'avions déjà dit dans d'autres occasions, qu'il n'y a pas l'intention de remettre en cause le système régional des services de lutte contre les incendies, nous sommes toujours ouverts au dialogue pour améliorer autant que possible les fonctions globales de ce système. Je crois donc avoir répondu et avoir heureusement les possibilités d'intervenir pour ce petit différend qui existe seulement suite à l'intervention pour l'embauche des personnes concernées dans les familles où il y a un décès.
Pour toutes les autres petites questions, je veux rassurer le collègue qu'il y a eu déjà deux rencontres relatives à l'invitation faite par ce Conseil de mettre ensemble les Sapeurs-pompiers volontaires et les Sapeurs-pompiers professionnels, pour voir quels sont les problèmes. On est en train de travailler pour aboutir justement à un résultat. Pour ce qui est des moyens des différents outils qui ont été achetés dans le temps, je voudrais souligner que les achats ont toujours été faits sur indication des responsables des Sapeurs-pompiers. Je dois avouer que maintenant il y a évidemment une présence du système d'intervention qui peut-être dépasse même les exigences, mais évidemment celui-ci a été le résultat de toute une série d'interventions qui ont été faites, je le répète, sur requête du Corps. Maintenant, finalement, on posera toute l'attention nécessaire afin que cela ne se répète plus.
Donc je ne peux qu'assurer que sur ces thèmes on a eu toute l'attention nécessaire, les rencontres on les a faites, et je n'entre pas dans le mérite des polémiques de ces jours entre les différents syndicats. Je crois qu'il y a toute la possibilité de résoudre ces problèmes en prenant des accords nécessaires avec les responsables des Sapeurs-pompiers, et donc de reprendre une activité qui puisse être à même de suivre les pas nécessaires pour continuer à travailler avec le même esprit que le collègue rappelait, surtout dans l'intérêt de la population qui a toujours apprécié le service des Sapeurs-pompiers.
Président - Pour la réplique, la parole au Conseiller Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Grazie Presidente, la ringrazio a nome dei Vigili del fuoco valdostani. Io penso che oggi finalmente si può dire che un problema, che rischiava veramente di mettere in discussione la bontà della scelta del Corpo valdostano, è risolto. Perché sia chiaro a tutti, mi pare di aver capito che nella nota dell'INPS c'è scritto che per quello che riguarda il sistema previdenziale si applica l'articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 165 del '97, equiparando con questo il discorso famoso dei 5 anni che mancavano ai fini del riconoscimento, tenuto conto che passando dal sistema retributivo al contributivo si sarebbe...beh, è chiaro, il sistema da retributivo a contributivo penalizza in generale tutti, però in questo caso è chiaro che, non conteggiando i 5 anni, ci sarebbe stata una disparità veramente importante. Poi mi pare di aver capito che c'è la volontà eventualmente di mettere mano alla "22", dove si estenderebbe il discorso del diritto, perché mi pare che sulla "22" si parli di priorità o qualcosa del genere...ecco, noi chiederemmo che probabilmente ci fosse un discorso di diritto, perché è un po' diverso rispetto alla priorità. Se c'è la volontà di andare in questo senso, io penso che oggi si chiuda una partita dove né lei né io facciamo parte di un sindacato, per cui non possiamo neanche tifare per l'uno o per l'altro, ma evita una querelle, una querelle che in questi momenti non fa del bene né a chi ha scelto questa professione e neanche all'esterno, perché poi alla fine, quando si mettono in discussione delle competenze costituzionali, in un momento così delicato tutti abbiamo di che perdere e nulla di cui guadagnare.
Detto questo, chiederei, se possibile, di vedere con particolare attenzione anche il discorso dell'accordo quadro, perché questo potrebbe, in questo momento in cui c'è tutta una serie di difficoltà, anche per quello che riguarda il discorso del materiale, delle divise o quant'altro, tenere un occhio aperto su questo. Io son d'accordo che non dev'essere un obbligo per la Regione, eh, glielo metto già come premessa, ma aver la possibilità di accedere tramite un accordo quadro, per quello che riguarda la fornitura, potrebbe essere una soluzione, tenuto conto che, è chiaro, quando vai a trattare per un Corpo limitato come il nostro, anche per gli acquisti è un discorso, se vai in un contesto dove i numeri sono più alti, la qualità e la specificità indubbiamente è diversa.
Ultima considerazione che torno a dire (e lo dico con soddisfazione): fate una comunicazione in modo che chiudiamo una partita, portate avanti il ragionamento che si era fatto per risolvere anche le problematiche legate alla legge e al regolamento di riferimento, se c'è qualcosa eventualmente da modificare e, nell'accordo quadro, eventualmente un breve cenno al discorso anche della Colonna mobile che avevo ricordato prima, fatelo, perché in questo momento siamo un'appendice che non capiamo bene cosa andiamo a fare e in che contesto siamo organizzati. Grazie.
Président - Point 11 à l'ordre du jour.