Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1005 del 11 febbraio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1005/XIV - Rinvio all'adunanza consiliare dell'11 e 12 marzo 2015 dell'accettazione delle dimissioni rassegnate dai Consiglieri Marco Viérin dalla carica di Presidente del Consiglio regionale, David Follien e Andrea Rosset dalla carica di Vicepresidente del Consiglio regionale, André Lanièce e Fabrizio Roscio dalla carica di Segretario del Consiglio regionale e loro sostituzione.

Président - La parole au collègue Farcoz.

Farcoz (UV) - Merci Président.

Come ho anticipato nella Conferenza dei Capigruppo poc'anzi, in quanto maggioranza chiederemmo il rinvio al primo Consiglio utile di marzo dei punti 4, 5, 6. Credo che il dialogo stia continuando e pertanto, per costituire l'Ufficio di Presidenza nel rispetto di tutte le sensibilità politiche all'interno di questo Consiglio, chiederemmo questo ulteriore rinvio. Grazie.

Presidente - Ricordo che su questa anticipazione fatta ai Capigruppo, la Conferenza ha concordato che, anziché parlare uno contro e uno a favore, su questa proposta parlerà un componente per gruppo, per 10 minuti come tempo massimo. Su questa proposta chi chiede la parola? Se nessuno chiede la parola, mi corre l'obbligo di procedere alla fase di votazione. C'è stata una proposta da parte della maggioranza...la parola al collega Ferrero, che ringrazio.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Vergogna, vergogna e ancora vergogna, in questo Consiglio regionale! Quando ho sentito il collega Farcoz chiedere un altro mese di rinvio, pensavo che dietro a lui spuntasse qualcuno che diceva: "siamo su Scherzi a parte", ma ho capito che ormai non c'è limite a quello che può succedere e che può accadere in questo Consiglio regionale! Un mese, un altro mese perso e non si capisce, noi del Movimento Cinque Stelle non riusciamo a capire perché. Era famosa, è famosa la Valle d'Aosta per il carnevale di Pont-Saint-Martin, per quello di Verrès, per quello della Coumba Freida, ma adesso c'è un carnevale che sta surclassando tutti gli altri, ed è il carnevale di piazza Deffeyes! A questo carnevale partecipano tanti Arlecchino, tanti Pulcinella, ma soprattutto tante cortigiane. Il corteo sia avvia da una sede di partito all'altra, schiamazza, si abbraccia in piazza Chanoux, e si fa la "guerrina" in piazza Deffeyes. Noi non partecipiamo e non parteciperemo mai a questi teatrini; un teatrino che ha stancato anche i valdostani, e che, se andate a chiederlo, ha stancato anche i vostri elettori...una nomina che poteva essere semplicemente fatta con la proposta da parte di ognuna delle forze politiche, che è rappresentata in questo Consiglio regionale, di una persona, che poteva essere tranquillamente votata!

Ma allora che cosa aspettiamo? Noi sinceramente non riusciamo più a comprenderlo. Scopriamo battute...sappiamo adesso che esistono partiti che sono votati al Governo, quasi unti da un'autorità superiore, sentiamo cose strane, sentiamo la parola "cambiamento" in bocca a politici e questa parola "cambiamento" nella loro bocca è una bestemmia...dovrebbero astenersi dal dire questo, perché ormai la gente, sinceramente, se vi guardate intorno, non ci crede più. Sta venendo però il momento in cui le maschere cadranno, questo carnevale non potrà durare in eterno. E non ci sarà travestimento che tenga, per capire chi sta facendo cosa e dove vuole andare. Noi continueremo la nostra opposizione soprattutto a questo metodo di Governo, in cui effettivamente non c'è più una maggioranza, non esiste più un'opposizione, c'è un Consiglio regionale che è completamente delegittimato e che, se ci fosse un minimo di dignità, solo con il ritorno alle urne potrebbe risolvere le questioni. Voteremo, quindi, assolutamente "no" a questo ulteriore rinvio che è un rinvio che ferisce l'istituzione del Consiglio regionale, ma ferisce anche nuovamente la fiducia che i valdostani possono, potranno poi riporre in questa istituzione.

Presidente - Grazie collega Ferrero. La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Collega Farcoz, lei ci fa una proposta che, a nome del gruppo ALPE, le dico che è inaccettabile, ma soprattutto indecorosa; non trovo, non troviamo un aggettivo appropriato che definisca questo comportamento. Ma lei pensa di scherzare nel momento in cui porta in aula questa proposta o, per l'ennesima volta, vogliamo confondere completamente la situazione? In questo momento noi non confondiamo e non dobbiamo confondere gli assetti di Governo con la figura del Presidente del Consiglio che deve essere e fungere unicamente da garante di quest'Assemblea e già la scorsa volta avevamo annunciato tale differenza.

In seconda battuta, lei dice oggi, in aula, che "il dialogo sta continuando"...ma che dialogo sta continuando sulla Presidenza del Consiglio regionale che deve essere il garante di quest'Assemblea? Mi dica, ci spieghi - e chiederemmo un suo secondo intervento - qual è il dialogo che si sta continuando sulla figura del garante di quest'Assemblea...nulla c'entra con le vostre operazioni di Governo o di ampliamento di Governo!

Seconda considerazione: ma pensate veramente che questa sia una cosa vostra? Il garante di quest'Assemblea? Noi pensiamo che questo sia un segnale pessimo e, soprattutto nei confronti dei cittadini, è una posizione irresponsabile. Ruolo, come avevo detto lo scorso Consiglio, ruolo che dal nostro punto di vista deve tornare a dare dignità a quest'Assemblea, non confondiamo i piani di Governo, di maggioranza, di allargamenti o di "stampelle" varie! Stiamo discutendo del garante di quest'Assemblea.

Noi quindi non voteremo il rinvio, e soprattutto ci spiegate la motivazione di rinviare ancora di un mese la figura del garante, dimissionario ormai da tre settimane? Grazie!

Presidente - La parola al collega Borrello.

Borrello (SA) - Grazie Presidente. Buongiorno a tutti.

Un piccolo intervento per contribuire al dibattito politico che stiamo affrontando in questa mattinata. Nel ringraziare il collega Farcoz per l'intervento che ha fatto a nome della maggioranza, faccio solo due considerazioni di carattere generale. Innanzitutto bisogna dire, per onestà intellettuale, che l'Ufficio di Presidenza, qualora venga accettata questa pregiudiziale sospensiva ai sensi dell'articolo 61 del nostro Regolamento, rimane in carica per quanto riguarda le attività e le funzioni allo stesso attribuite, quindi non è che c'è uno scoperto dal punto di vista istituzionale. Il discorso è semplice: c'è un confronto politico in atto per andare a definire un quadro politico e amministrativo volto a dare stabilità all'azione di governo, per dare nuove prospettive alla Regione. Questo è un ragionamento politico - l'abbiamo detto chiaramente, alla luce del sole - con un confronto che si sta attuando.

Noi, per questi motivi, riconoscendo l'importanza di questa istituzione, quindi della totalità dell'Ufficio di Presidenza, che se pur vero è importante dal punto di vista dell'azione istituzionale, è altrettanto vero che rappresenta le diverse sensibilità delle forze politiche presenti all'interno del Consiglio regionale, noi riteniamo che questo sia un passaggio importante, e auspichiamo una larga condivisione sui colleghi che andranno a interpretare questo ruolo all'interno dell'Ufficio di Presidenza. È pertanto per questi motivi che noi riteniamo ragionevole richiedervi un rinvio che poniamo all'attenzione della Presidenza del Consiglio ai sensi dell'articolo 61 del nostro Regolamento.

Presidente - Altri? Ricordo che mancano i gruppi dell'UVP e del PD-Sinistra VdA. Non ci sono altri che chiedono la parola? Se non viene chiesta la parola, dobbiamo procedere alla votazione. Chi chiede la parola? C'è la richiesta dell'UVP...la parola al collega Laurent Viérin.

Viérin L. (UVP) - In realtà aspettavamo un intervento di tutte le forze politiche...

Alcune considerazioni a nome dell'UVP. Intanto crediamo che questa vicenda sia una vicenda imbarazzante, imbarazzante per le istituzioni e imbarazzante per noi eletti. Noi avevamo già espresso nell'ultima seduta la nostra contrarietà al rinvio, perché sapevamo benissimo che dopo 15 giorni nulla sarebbe cambiato, e abbiamo anche vagamente l'impressione che ci sia semplicemente la volontà di rimandare questa vicenda a data da destinarsi. Quindi, dopo aver avuto in questi mesi lo spettacolo indecoroso di una crisi che ha visto per 70 giorni la Valle d'Aosta senza Governo, oggi siamo di nuovo in una impasse creata dalla maggioranza stessa, questo vogliamo ricordarlo, anche se qualcuno, qui, in quest'aula, vorrebbe far ricadere le colpe su tutte le forze politiche in modo incomprensibile, ma questa è un'ennesima crisi della maggioranza! E siamo, da un mese, senza Presidente del Consiglio per una vicenda che è tutta della maggioranza, e che qualcuno, però, vorrebbe confondere con altre vicende.

Allora noi prendiamo atto di questa impasse, e anche oggi noi manifestiamo la nostra contrarietà al rinvio, ma per il semplice motivo che l'immagine che esce da questa istituzione non è un'immagine che è all'altezza della situazione, e poi dà chiaramente spazio a chi forse ha degli approcci un po' più forti nei confronti dei messaggi che si vogliono lanciare. Allora, al di là della vicenda imbarazzante, è anche una vicenda che voi della maggioranza state gestendo in modo, secondo noi, goffo, perché è un segno evidente - e qui tutti l'abbiamo capito, anche la comunità - che la maggioranza non ha i numeri per eleggere un Presidente del Consiglio, perché se per due volte in questa legislatura voi avete deciso, malgrado l'appello delle opposizioni ad un dialogo e soprattutto ad un confronto su quell'argomento, sui temi istituzionali e sulla condivisione di una figura del Presidente del Consiglio...per due volte, questa maggioranza, anche se l'elezione non è arrivata subito proprio perché i numeri già non c'erano sin dall'inizio di questa legislatura, ha deciso, già all'epoca, di eleggere un Presidente, utilizzando o considerando questa casella come fonte di equilibri politici, che è una posizione anche legittima, anche se noi abbiamo una visione diversa.

Dopo le dimissioni del Presidente Marco Viérin, noi siamo qui, in quest'aula, a sentire che c'è un percorso, che ci si sta parlando, ma dalla scorsa riunione del Consiglio Valle, dove chiaramente era stata portata all'interno delle istituzioni questa vicenda, non è stata fatta nessuna riunione, se non una Conferenza dei Capigruppo, questa mattina alle 9,15. Altri tavoli stanno discutendo di altre questioni, ma noi abbiamo sempre detto - e lo ribadiamo oggi - che la Presidenza del Consiglio è una vicenda di quest'aula, è dall'inizio della legislatura che lo diciamo, lo rivendichiamo ancora oggi, che tutte le forze politiche vanno coinvolte in una discussione che deve eventualmente portare ad una sintesi. Se non porta a una sintesi, come noi abbiamo chiaramente percepito, perché se non si fanno degli incontri e se non si fanno dei dialoghi all'interno di quest'aula, diventa difficile poi arrivare al giorno del Consiglio e dire: "ma abbiamo delle proposte"... beh, significa che la maggioranza dovrebbe avere la forza - ma indubbiamente non ce l'ha - di eleggere un proprio Presidente del Consiglio! Almeno noi supereremmo questo stallo che effettivamente sta diventando imbarazzante per tutti.

Allora, noi crediamo che questo rinvio sia un ennesimo messaggio negativo che esce da quest'aula e che chiaramente poi allontana la gente dalla politica, perché trasmette messaggi che sono negativi e bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà, di dire che questa maggioranza non c'è più. È stato decretato qualche mese fa, in quest'aula, dal Presidente, quando ha detto che c'erano delle difficoltà e che da un punto di vista numerico questo era effettivamente oggettivo come fatto, come impossibilità di lavorare e di continuare ad andare avanti. In questo momento questo è ancora più evidente, perché se non si riesce come maggioranza a esprimere un Presidente del Consiglio che, appunto, è stato ricordato, non è neanche una figura che ha ruoli di Governo, che quindi dovrebbe essere il garante e l'arbitro di tutti...ma in questi mesi a Roma si sono fatte tante discussioni sulla questione della differenza fra il Governo, fra quello che è un ruolo di garanzia, che siano poi Presidenti di Camera e Senato, del Presidente della Repubblica...qui qualcuno continua invece a voler considerare questo come un'altra vicenda.

Noi vorremmo quindi ricordare a quest'aula la verità: che la maggioranza non è in grado di eleggere un Presidente e che purtroppo questa impasse non è di semplice soluzione. Soprattutto noi vi ricordiamo di essere contrari sia al rinvio e sia anche al rinvio con un lasso di tempo temporale che voi avete citato, perché l'immagine effettivamente è un'immagine che non è all'altezza delle istituzioni che rappresentiamo.

Concludendo vi chiediamo, come forza di opposizione, di eleggervi un Presidente del Consiglio se ne avete i numeri o altrimenti di decretare la fine di questa maggioranza, perché questa è la realtà che, ancora una volta, emerge da questa impasse che voi avete creato, per una vicenda che è tutta interna alla maggioranza. E vi chiediamo anche di non tirare l'opposizione all'interno di questa responsabilità, perché le opposizioni non hanno responsabilità in questa vicenda. Le opposizioni, anche con sfumature diverse, nei mesi hanno sempre espresso una posizione che è quella di voler arrivare ad una condivisione almeno su quella figura, ma, anche questa volta, visto che avete già messo un mese per non esprimere questa volontà, significa che voi considerate questo ruolo del Presidente del Consiglio come parte organica di una maggioranza, e soprattutto vorreste che qualcuno probabilmente andasse a supplire alle mancanze numeriche che voi avete in cambio di altre questioni, soprattutto di una figura che noi non consideriamo in questa misura.

Questo per dire che saremo e siamo contrari a questo rinvio e ci auspichiamo che a breve voi riusciate a uscire da questa impasse. Grazie.

Presidente - Grazie collega. La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

La posizione del nostro gruppo non è cambiata rispetto a 15 giorni fa, ed è importante che magari la specifichiamo, perché tutti diciamo che dobbiamo distinguere molto i piani nazionali, i piani locali dalla vicenda del Presidente del Consiglio, e poi è sempre la buona occasione per fare un potpourri di tutto e confondere le idee rispetto alla nostra posizione su questa singola questione.

Noi abbiamo maturato un'idea di rinvio, nello scorso Consiglio regionale, non perché vogliamo in qualche modo togliere le castagne dal fuoco alla maggioranza, è evidente che è la maggioranza che è responsabile di aver sbagliato sin dall'inizio di questa legislatura il percorso di gestione di quest'aula; questo è un fatto agli occhi di tutti: bisognava iniziare in modo profondamente diverso questa legislatura. Però è anche vero, quando si fa dell'ironia su quelle forze politiche - riferendosi al Segretario del Partito Democratico della Valle d'Aosta - che sono forze che aspirano a governare, che abbiamo fatto un grosso percorso di aspirazione al Governo, ma poi qualcuno a un certo punto ha detto: "no, è una forza che governa solo da sola con sé stessa". Noi auspichiamo che queste forze raggiungano prima o poi i 18 Consiglieri, però, nel mentre, devono dirci se la loro logica è solo quella di balcanizzare il Consiglio regionale o è quella di dare delle risposte ai cittadini. Allora, noi non siamo stati mai entusiasti dei dialoghi se questi non portano frutti concreti, leggi, riforme, cambiamenti, tant'è che abbiamo anche espresso riserva sulla permanenza del gruppo del Partito Democratico ad alcuni tavoli, e ribadisco che, se non si sbloccherà al più presto la situazione del Casinò, per quanto ci riguarda noi saluteremo la task force. Quindi siamo molto chiari su queste cose.

Vogliamo il cambiamento e non pensiamo che in questo momento la nostra azione, che magari a qualcuno non piace a livello nazionale, regionale, comunale, dovunque sia, non sia ispirata ad altro che a cambiare situazioni statiche esistenti che non vanno bene a noi. Qualcuno vuole un altro cambiamento? Ci dica quale...noi siamo a disposizione di aiutare altri per andare al Governo, altri ci hanno sbattuto la porta in faccia, sia a livello nazionale, sia a livello regionale, quindi è un po' difficile immaginare di governare tutta in solitaria. Quella è un'antidemocrazia che non vogliamo, anzi, che molti che hanno conosciuto una certa storia come la mia, hanno rifiutato la logica del partito unico al Governo; hanno accettato la logica delle democrazie dove ci si mette insieme, alle volte è anche difficile da capire, come succede per esempio in Grecia, dove anche chi ha certi numeri deve fare delle scelte.

Quindi è chiaro che noi assumiamo in quest'aula una posizione che è di opposizione, e lo dimostreremo come sempre; l'abbiamo dimostrato in questi giorni nella posizione per esempio sul progetto École VdA, dove l'unico gruppo consiliare che ha avuto qualcosa da dire su un fallimentare progetto regionale è stato il PD-Sinistra VdA, quindi noi non prendiamo lezioni di opposizione in termini di linguaggi aggressivi. È chiaro che siamo assolutamente scontenti di questo Consiglio regionale, del modo di gestire i rapporti in questo Consiglio regionale, del modo in cui persino non riusciamo a gestire una piccola Capigruppo, ormai è una situazione molto delicata. Ci sono stati quelli che dicono che è un'eventualità non remota quella che si possa ricorrere alle urne...ma non ci siamo tirati indietro quando l'opposizione doveva dire: "ecco qui le firme dei Consiglieri regionali"...altri hanno espresso riserve in questo senso! Ci mettano la faccia, quelli lì che hanno detto: "no, noi non le vogliamo le elezioni anticipate" dalle file dell'opposizione! Ci mettano la faccia quando l'hanno detto! Io non ho dimenticato questi passaggi. Allora, se non voglio essere ostaggio di un Consiglio regionale, in cui sono tenuto in ostaggio nell'opposizione, e dall'altra parte c'è una maggioranza incapace di dare le risposte ai cittadini valdostani... La figura del Presidente del Consiglio è una figura che non doveva essere inquinata da altre discussioni e quant'altro. Però, prima di pronunciare parole durissime in quest'aula, ne è passata di acqua sotto i ponti, ah, se ne è passata...sono passati mesi e mesi! Allora, se volevamo fare un'azione dura ne avevamo di tempo per ricordare a Marco Viérin che doveva dare queste benedette dimissioni! Quindi non è un 15 giorni o un 20 giorni, ma è: che idea abbiamo? Abbiamo un'idea di gestione dell'aula del Consiglio regionale più civile, più in grado di far fare opposizione dura e maggioranza, o abbiamo semplicemente l'idea di nuovi ribaltoni e di capovolgimenti? Quali sono i numeri? Quali sono le forze in campo, qual è l'idea? Qual è il progetto? Se non c'è, è bene che ci pensiamo, perché o si trova la soluzione intorno alla Presidenza del Consiglio, o davvero non ci sarà altra soluzione che le urne, non è che ci sia altro da fare! Ma allora quelli che hanno detto: "non vogliamo le elezioni" si prendono la responsabilità di dire adesso che hanno cambiato idea e firmino il foglio! È chiaro?

Noi, quindi, siamo molto sereni nel rinnovare il voto del rinvio, perché vogliamo che la maggioranza, responsabile di questo disastro, abbia qualche idea, perché altrimenti io non accetto l'idea che qualcuno ha qui e ha proposto qui di dire: "buttiamo lì dei nomi ed eleggiamo il Presidente del Consiglio". Ma come? Il Presidente del Consiglio è eletto da franchi tiratori? Eh no, eh, io non ci sto! Io non voglio che ci sia un nome eletto da franchi tiratori. Qui ci si mette la faccia e si elegge il Presidente del Consiglio, sennò si va a casa!

Presidente - Grazie collega. Altri? Hanno parlato tutti i rappresentanti di ogni gruppo, quindi si procede alla votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 21

Contrari: 14

Il Consiglio approva la richiesta di rinvio al primo Consiglio di marzo dei punti 4, 5 e 6.

Punto 6.01 all'ordine del giorno.