Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 982 del 27 gennaio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 982/XIV - Interpellanza: "Mancata adesione al progetto "Io mangio valdostano" nell'affidamento del servizio mensa per studenti delle scuole di secondo grado e per studenti universitari".

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Vede, Assessore, c'è un detto che si usa comunemente, si dice che, quando uno ben comincia, è a metà dell'opera e noi proprio con questo spirito abbiamo appreso, abbiamo letto con molta attenzione la prima delibera di Giunta del 2015. E se questo è il detto, le devo dire in tutta sincerità, Assessore, che ci ha lasciati un po' perplessi, perché, al di là di quanto si è detto prima sulla necessità di avere dialoghi e percorsi condivisi, a nostro parere, quello che è molto importante, soprattutto quello che la gente ci chiede in questo momento, è di avere un'azione politica, un'azione amministrativa che sia in linea con quanto noi continuiamo a ripetere in quest'aula, e lo facciamo comunemente, lo facciamo ad ogni occasione... Con questa delibera, dicevo, voi avete autorizzato l'indizione di una gara di appalto mediante procedura aperta per l'affidamento del servizio di mensa per studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado regionali e per studenti universitari dei corsi attivati in Valle d'Aosta, nonché del servizio di mensa a terzi per il periodo dal 1° ottobre 2015 al 31 agosto 2020, da erogarsi presso la struttura regionale di Aosta in via Garibaldi n. 18.

Leggendo bene questa delibera, quest'autorizzazione ad indizione di gara d'appalto, ci sono due passaggi che ci lasciano un po' perplessi: il primo è legato al fatto che in quest'autorizzazione non si fa riferimento in nessun caso al progetto "Io mangio valdostano". Per chi non lo conoscesse, questo progetto nasce nel 2011 dalla volontà degli amministratori della Valle d'Aosta di promuovere e valorizzare il territorio attraverso l'utilizzo per la preparazione dei pasti nei servizi di somministrazione di alimenti gestiti dagli Enti locali e della Regione di prodotti valdostani. Le ricordo, Assessore, che...se andate sul sito del CELVA, è proprio citato che, per concretizzare il progetto "Io mangio valdostano", il CELVA collabora con l'Assessorato regionale dell'istruzione e cultura, l'Assessorato regionale dell'agricoltura e risorse naturali, l'AREV, la Coldiretti e la Chambre. Detto questo, leggiamo con rammarico che non c'è nessun riferimento a questo progetto "Io mangio valdostano", non pensiamo in tutta sincerità che sia un buon inizio... Noi credevamo e crediamo che in un momento di difficoltà soprattutto per produttori, allevatori e agricoltori valdostani...in questo momento si debba fare massa critica e cercare di andare in questa direzione, perché non possiamo da una parte chiedere a questi produttori, caseifici, cooperative...gli aumentiamo gli affitti e alla fine non facciamo nulla per promuovere la produzione, i prodotti locali.

Dico questo per un altro motivo anche...perché poi leggiamo tra le righe...si dice: "al fine di incentivare la partecipazione delle ditte...di permettere alla ditta aggiudicataria di erogare un servizio di mensa destinato a terzi, che potrà attuarsi sia mediante la somministrazione diretta di pasti, sia mediante...pasti da veicolare; che il servizio di mensa mediante somministrazione diretta di pranzi possa essere rivolto a qualsiasi tipologia di utente, purché per esso la ditta abbia stipulato apposita convenzione da sottoporre all'assenso dell'Assessorato regionale...". Ora, non solo non utilizziamo i prodotti valdostani, ma diamo pure la possibilità, utilizzando un luogo di preparazione di proprietà della Regione, di fare indebita concorrenza, in questo momento in cui - poi non so, magari abbiamo delle visioni come qualche vecchio Presidente, che vedeva i ristoranti pieni... - probabilmente ci sono già poche ditte che lavorano, pochi imprenditori che lavorano non ci sembra il caso di andare a fare anche l'indebita concorrenza. Dico questo perché magari lei, Assessore, mi risponderà: "beh sì, alla fine parliamo poi di 265 mila euro per cinque anni, con eventuale rinnovo, per cui non è l'importo così elevato", ma guardi, Assessore, che a volte è più un'indicazione, un indirizzo che è importante, che non il vero ammontare di questi affidamenti. Le dico questo perché evito magari che poi mi venga a rispondere che...le anticipo magari quelli che possono essere i contenuti della risposta, che non mi venga a dire che l'avete fatto perché volete risparmiare, nel senso che mettere "Io mangio valdostano" costa più caro. E lo sfato io il mito e lo sfato assolutamente, perché ci sono Enti locali che hanno affidato la predisposizione dei pasti con "Io mangio valdostano" con dei centri di confezionamento di proprietà dell'Ente, ebbene, io le dico il costo a giornata alimentare, quello che forniamo sul territorio, quello che forniamo nelle microcomunità è di 736 euro più IVA al 10 percento al giorno e parlo di costo a giornata, perché il singolo pasto, Assessore, costa 3 euro e 72 più IVA al 10 percento. Ora, non ci sono delle scusanti né di carattere economico...può darsi che sia una dimenticanza, se è quello, io le chiederei veramente di ritirare la delibera e dare indicazioni in questo senso, perché sennò veramente la coerenza non fa più parte di quest'aula. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore Rini.

Rini (UV) - Grazie Presidente.

Allora, innanzitutto rincuoro il collega che assolutamente non è mia intenzione citare né l'importo, né eventuali ipotetici o presunti risparmi, perché non abbiamo neanche preso in considerazione, anzi su questo io mi collego a quanto diceva lei, fosse anche un appalto da 10 euro, è il messaggio che vogliamo dare, il messaggio che vogliamo dare ai giovani, su questo quindi credo che concordiamo assolutamente. Entro nel merito delle risposte, poi magari riprendiamo in conclusione.

Per quanto riguarda la prima domanda, allora innanzitutto ci preme premettere che la deliberazione della Giunta regionale - la prima, come giustamente ricordava, del 2015 - ha il solo scopo di approvare l'autorizzazione a contrarre ai fini dell'indizione della gara di appalto mediante procedura aperta e secondo il criterio di aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa, mentre negli atti successivi, in particolare le cito il capitolato speciale d'appalto, e nei criteri di valutazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa sono invece contenute quelle che sono le specifiche in ordine a quella che deve essere la qualità del servizio mensa. Preme quindi innanzitutto precisare che il Dipartimento della prevenzione del Servizio di igiene degli alimenti della nutrizione dell'Azienda ASL della Valle d'Aosta nell'elaborare i menù invernale e estivo, parte appunto integrante del capitolato speciale d'appalto, ha inserito - e abbiamo controllato che ciò venisse fatto - piatti tipici della tradizione valdostana. Non li elenco tutti, poi anche vista l'ora...poi magari vi faccio avere l'elenco preciso e, come da capitolato, l'impresa aggiudicataria dovrà attenersi ai menù e, tra l'altro, dovrà privilegiare l'utilizzo non solo dei prodotti locali, ma anche dei prodotti di stagione: questo è l'altro messaggio che crediamo sia importante lanciare. Su questo peraltro vorrei cogliere anche l'occasione per citare anche tutti gli eventi che, grazie all'ottima collaborazione anche con l'Assessorato dell'agricoltura, si sta cercando davvero di portare avanti, in particolar modo nelle scuole proprio per quella funzione educativa anche che condividiamo.

La struttura Politiche educative nella predisposizione dei criteri di valutazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa ha previsto, tra l'altro, l'attribuzione di un massimo di sessantacinque punti per i parametri tecnico-qualitativi, di cui un massimo di venticinque punti, quindi una parte importante, riservati alla filiera corta per l'offerta di prodotti agricoli e agroalimentari valdostani. Ho tutta la ripartizione, magari gliela faccio avere, però in due parole, insomma, sono compresi la carne bovina certificata AREV, il prosciutto crudo locale, il lardo di Arnad, la fontina DOP, il burro, lo yogurt, le patate, le mele, insomma i prodotti del nostro territorio. Ancora un massimo di cinque punti riservati alla proposta di ulteriori piatti, al di là di quelli che le citavo prima, della tradizione valdostana in alternativa a quelli già previsti nel menù invernale ed estivo, per un totale quindi di trenta punti, pari a più del 46 percento, addirittura metà quindi del valore dell'aggiudicazione dell'offerta, dedicati appunto ai prodotti agricoli e agroalimentari valdostani e ai piatti della cucina valdostana stessa. Si precisa altresì che è prevista l'esclusione delle offerte che non raggiungeranno il punteggio minimo di trentacinque punti su sessantacinque, previsti per i parametri tecnico-qualitativi. I due parametri sopra specificati sono da considerarsi oggettivi, in quanto non sono valutati in modo discrezionale da parte dei singoli commissari in gara, conseguentemente le imprese concorrenti, ai fini del raggiungimento della soglia minima dei trentacinque punti di cui sopra, hanno l'interesse ad offrire tutti o parte dei prodotti dei piatti tipici: questo ovviamente per riuscire ad arrivare ad aggiudicarsi l'appalto. Come previsto dal capitolato, l'impresa aggiudicataria dovrà utilizzare tutti i prodotti agricoli e agroalimentari valdostani come offerti in sede di gara. Alla luce di quanto sopra esposto, il capitolato, così com'è stato strutturato, ha pienamente valorizzato, andando addirittura oltre, l'utilizzo dei prodotti regionali del territorio inserendo piatti della cucina valdostana che permetteranno di far conoscere e assaporare i medesimi ai nostri studenti.

Per quanto riguarda la sua seconda domanda, la struttura Politiche educative ha contemplato nella redazione degli atti di gara la filiera corta, con la conseguente acquisizione di prodotti presso fornitori ubicati direttamente nel territorio valdostano a sostegno proprio dell'economia agroalimentare della nostra regione, quindi anche su questo giustamente lei ricordava il periodo di difficoltà che anche il nostro territorio sta vivendo e quindi si è ritenuto opportuno e fondamentale inserirlo come punto fondamentale.

Infine, la terza domanda, nel rammentare che la deliberazione della Giunta regionale n. 1 del 2015 è solo atto di autorizzazione a contrarre, la struttura Politiche educative ha ottemperato a quanto richiesto dalla normativa...a parte la normativa nazionale, perché sa che c'è anche una normativa nazionale, io non l'ho ripresa alla lettera, ma che richiede appunto l'utilizzo di prodotti del territorio, con riguardo quindi anche e includendo il progetto "Io mangio valdostano", in particolar modo inserendo nel capitolato speciale d'appalto i menù contenenti anche piatti tipici della cucina tipica valdostana ai quali l'impresa aggiudicataria dovrà attenersi, richiedendo inoltre in fase di offerta un congruo numero di prodotti agricoli e agroalimentari valdostani acquistati sul territorio e ulteriori piatti della cucina valdostana, della tradizione valdostana, in alternativa a quelli già inseriti all'interno del menù invernale e estivo, al fine proprio di valorizzare e promuovere la filiera corta nella somministrazione degli alimenti.

Io spero di aver riassunto in maniera compiuta, poi magari le darò i dati precisi anche per gli alimenti. Se è necessario sottolineare di più come anche in questo caso abbiamo voluto aderire a questo progetto "Io mangio valdostano", da parte nostra non c'è nessuna difficoltà a farlo magari in maniera più esplicita, perché così effettivamente...e su questo convengo con lei...bisogna andare a leggersi in maniera particolare proprio il capitolato...penso che però quello che vogliamo condividere sia il presupposto di base, sia l'obiettivo e credo che questo sia emerso anche dal dibattito in aula, però, se ci viene richiesto di specificarlo meglio, su questo punto non abbiamo nessuna difficoltà.

Presidente - Grazie. La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

La ringrazio, Assessore, mi ha dato degli elementi in più che io chiaramente non potevo avere in quanto ho solo l'atto di indirizzo del Governo. Partendo proprio dall'atto di indirizzo del Governo, io colgo l'apertura che lei ha fatto, io gradirei che magari ci fosse al più presto una delibera che dicesse che per tutte quelle che sono le mense, gli appalti che verranno istituiti d'ora in poi, ma in senso generale, non riguarda solo il suo Assessorato, anche perché le ho citato che erano altri gli Assessorati interessati al progetto...ecco, che ci sia un atto di indirizzo che ogni bando faccia riferimento a "Io mangio valdostano", perché "Io mangio valdostano" è un logo che noi abbiamo messo, che abbiamo condiviso, che abbiamo posto all'entrata delle nostre scuole, delle nostre mense scolastiche, delle nostre microcomunità con un simbolo ben chiaro. Ora, che non ci sia nessun cenno all'atto politico di indirizzo a "Io mangio valdostano" io penso che sia quanto meno una carenza dal punto di vista amministrativo molto importante, soprattutto per quel valore...come diceva bene lei, non sono i 10 euro, è un valore che va al di là di quello che è il valore economico. È un impegno che ci si è presi tutti insieme di dare un indirizzo in questa direzione.

Mi auguro anche che quest'interpellanza probabilmente abbia...non so come dire...solleticato o quanto meno aumentato quello che è l'interesse, perché questo discorso della filiera corta ci sia all'interno di questo capitolato d'appalto. Le ricordo però...che lei mi dica che qualità del servizio e piatti tipici siano all'interno del capitolato non mi tranquillizza più di tanto, perché, al di là di quello che è il piatto tipico tradizionale valdostano, a noi interessa che vengano utilizzati i prodotti valdostani. La filiera corta è già un po' più tranquillizzante, ma, quando c'è un progetto, quando si sottoscrive un progetto o ci si crede nel progetto e si aderisce fino in fondo al progetto, perché i capitolati su come si utilizzano...chi ha firmato gli accordi e chi ha firmato e sottoscritto gli accordi con "Io mangio valdostano"...ci sono già, per cui questo è un vincolo in più rispetto a quello che mi ha detto. Non faceva parte dell'interpellanza, ma probabilmente...giustamente lei non ha risposto, però io avevo sollevato un altro problema, che era quello riferito al fatto di un po' quella indebita concorrenza, ecco, non mi ha giustamente risposto, perché non faceva parte dell'interpellanza, ma magari ci ritorneremo sul fatto che ormai è sempre più comune che la pubblica amministrazione si metta ad utilizzare i locali di proprietà per fare quello che io ritengo indebita concorrenza in un momento in cui c'è una palese difficoltà, perché poi alla gente chiediamo di pagare le tasse, di pagare i tributi TASI, TARI, IMU e chi più ne ha più ne metta, adesso gli aumentiamo pure gli affitti, però poi alla fine diciamo che uno può utilizzare quella mensa anche per somministrare, veicolare, e chi più ne ha più ne metta, pasti sull'intero territorio valdostano. Ora, non mi sembra in questo momento un bel messaggio. Questo rimane, non fa parte...glielo l'ho detto...lei è assolutamente scusata per non avermi risposto, però rimane un passaggio non molto condivisibile sul metodo di gestire quelli che sono locali pubblici e soprattutto quelle che sono risorse pubbliche. Grazie.

Presidente - Punto 13 all'ordine del giorno.