Oggetto del Consiglio n. 972 del 27 gennaio 2015 - Resoconto
OBJET N° 972/XIV - Communications du Président du Conseil régional.
Presidente - Punto 1 all'ordine del giorno.
Je vous communique que la proposition d'acte administratif suivante a été déposée à la Présidence du Conseil: "Ulteriore proroga sino al 30 giugno 2015 delle direttive di programmazione e di indirizzo 2010-2012 dell'Ufficio regionale del turismo, già prorogate, con modificazioni, fino al 31 dicembre 2013 e, successivamente, fino al 31 dicembre 2014", à l'examen de la IVe Commission.
Je vous informe aussi qu'à partir du 14 janvier les réunions suivantes ont eu lieu:
Bureau de la Présidence: 2;
Conférence des Chefs de groupe: 1;
Ie Commission: 1;
IIIe Commission: 3;
IVe Commission: 1;
Ve Commission: 1.
Desidero inoltre informare il Consiglio che, in coerenza con la risoluzione approvata a dicembre 2014, riguardante l'invito ad elaborare una proposta di legge che contempli, previa lettura del contesto attuale, una revisione dei costi della democrazia, l'Ufficio di Presidenza ha lavorato sin da subito e su questo tema ha elaborato un primo dossier comprensivo di tabelle di raffronto con le altre Regioni. Nel corso dell'ultima riunione dell'Ufficio di Presidenza lo stesso ha deciso di trasmettere copia di tale dossier ai Capigruppo per opportuna conoscenza, lasciando al prossimo Ufficio di Presidenza la redazione della proposta definitiva.
Cari colleghi, oggi ricordiamo il settantesimo anniversario dell'abbattimento dei cancelli di Aushwitz: una data che con legge è stata riconosciuta come Giorno della memoria per ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione e la deportazione. Il Consiglio Valle, in collaborazione con la Presidenza della Regione e l'Assessorato dell'istruzione e cultura, ha definito una serie di iniziative per coinvolgere gli studenti in un percorso chiamato Giornate della memoria e del ricordo, in sintonia con la legge regionale del 2012, che contiene disposizioni per la promozione degli ideali di libertà, democrazia e integrazione tra i popoli contro ogni forma di totalitarismo. Si tratta di principi che devono sempre essere richiamati perché vivano in noi e siano sempre pienamente rispettati, perché è proprio nel germe dell'intolleranza e dell'odio del diverso che nacque la degenerazione del totalitarismo nazista. Ed è nei giovani che dobbiamo coltivare il seme della libertà e del rispetto, è in loro che poniamo la fiducia affinché i diritti fondamentali conquistati con tanta fatica e tanto dolore siano sempre rispettati, è un nostro dovere morale prima ancora che istituzionale.
Vi comunico inoltre che oggi alle 11, come concordato nella Conferenza dei Capigruppo, ci sarà una sospensione dei lavori del Consiglio per circa mezz'ora, al fine di consentire la partecipazione del Presidente e dei Consiglieri alla cerimonia di consegna delle medaglie d'onore conferite dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra e ai familiari dei deceduti. Pregherei i colleghi di dedicare un minuto di silenzio per questo ricordo importante. Grazie.
Ci sono richieste sulle comunicazioni? La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.
On s'associe non seulement à cette minute de silence, mais à la pensée que cette journée, le 27 janvier, comme cela a été rappelé, doit rester dans l'histoire internationale comme une date historique et, comme cela s'est passé dans ces dernières années, différentes initiatives ont été menées pour rappeler, afin que surtout les nouvelles générations se souviennent et afin que de tels événements ne se produisent plus.
Negli anni iniziative come il Treno della memoria, come le visite degli studenti ai campi di concentramento, con delle preparazioni in classe prima di questi viaggi, ma anche con delle elaborazioni e delle testimonianze, anche a seguito di questi viaggi, sono state sicuramente utili e soprattutto sono state inserite in un discorso organico, che non solo nel Giorno della memoria, ma anche nel Giorno del ricordo va a commemorare tutte le vittime dei totalitarismi, degli estremismi e delle degenerazioni anche ideologiche. A nome del gruppo dell'Union Valdôtaine Progressiste, oggi quindi ci associamo a questo ricordo, sapendo che la storia è importante, affinché il futuro possa essere preparato in modo che certe deviazioni non si producano. Alcuni anni fa, assieme ad altri colleghi, siamo stati ad accompagnare gli studenti delle scuole in questi campi di concentramento, sia Aushwitz che nel percorso di visita che è stato pensato proprio in quest'ambito, in questa direzione...beh, possiamo dire che le testimonianze toccavano e toccano gli alunni come hanno toccato noi, con un principio dell'immedesimazione, cioè di immedesimarsi almeno anche solo per una mezza giornata nei luoghi che hanno visto questi atroci fatti.
Noi quindi con questo spirito ci auguriamo che queste iniziative continuino e, al di là di ricordare in un giorno certi fatti, che ci possano essere effettivamente dei lavori costanti soprattutto nelle scuole, soprattutto sui giovani, affinché non si dimentichi ciò che è successo, perché senza memoria spesso si cerca o si tenta o si ha tendenza a minimizzare ciò che i libri scrivono. Con la coscienza quotidiana e con il ricordare in modo puntuale non solo in modo teorico, ma anche in modo pratico, attraverso questi percorsi, ciò che è successo sicuramente si fa crescere una comunità come la nostra in modo sicuramente migliore. Tutto questo ricordando che viviamo in questi mesi, in questo periodo, in questi anni ancora totalitarismi o comunque fanatismi, i fatti di Parigi sono qui per testimoniarlo, dove, al di là delle questioni ideologiche, subentrano anche questioni religiose, che quindi innestano anche meccanismi ancora più difficili da un punto di vista della comprensione. Il nostro invito nel ricordare questo giorno quindi è che l'attenzione continui a rimanere alta su questi temi, affinché i giovani siano preparati, i giovani che saranno coloro che vivranno nella società di domani e che, in uno spirito che la Valle d'Aosta ha sempre avuto di tradition et renouveau, possano portare avanti questi temi al nostro posto anche nelle istituzioni. Grazie.
Presidente - Grazie collega Laurent Viérin. Altri? La parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Monsieur le Président.
Oui, pour nous associer à votre message pour cette Journée de la mémoire, en ce 70e anniversaire, un anniversaire particulier, qui voit la présence d'organisations d'un grand nombre d'initiatives, de publications, d'expositions, de productions de films. Notre souhait est que cette explosion de cette année ne se termine pas, mais qu'elle continue dans le temps. Nous n'avons pas la pleine conviction que le fait de rappeler ce qui s'est passé dans l'histoire puisse réellement faire de sorte que certains événements terribles comme la Shoah ne puissent plus se représenter. En réalité nous croyons que l'histoire des hommes se répète, mais nous avons le devoir de faire de sorte que cela ne se vérifie pas. Nous avons le devoir de ne pas oublier et nous avons le devoir d'être témoins attentifs de ce qui se passe même dans notre temps, même autour de nous, car ce qui s'est passé il y a 70 ans...le collègue Viérin rappelait le camp de concentration d'Auschwitz qui a été pour longtemps ignoré même par les populations qui vivaient autour de ce camp, même par les Alliés qui savaient très bien ce qui se passait dans ces camps de concentration.
Ce matin j'écoutais à la radio les nombreuses interventions sur cet argument et il y a une chose qui m'a frappé, on parlait de l'industrie chimique: pourquoi l'industrie chimique n'a pas su s'interroger sur la surproduction de gaz qui était utilisé dans les camps de concentrations? Je crois donc que nous devons réellement faire de cette journée un engagement personnel de la part de nous tous, d'être, oui, témoins de ce qui s'est passé, mais aussi vigilants attentifs de ce qui se passe tous les jours encore dans le monde.
Président - Merci collègue Morelli. La parole au collègue Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente. Grazie colleghi, la ringrazio Presidente per le parole che ha espresso in questa giornata di commemorazione importante, la ringrazio soprattutto per la proposta accolta all'unanimità da tutti i colleghi, da tutti i gruppi di sospendere i lavori intorno alle ore 11. Delle tante sospensioni qualche volta un po' assurde che facciamo in questo Consiglio finalmente una che merita davvero di essere fatta e di essere vissuta.
Sono anche tenuto a ringraziare lo sforzo che fa l'Amministrazione regionale su questi temi, riguardo al 70esimo, in particolare ho avuto modo di visitare la mostra che in questo momento c'è in biblioteca, su quella che viene chiamata dai giovani della "post memoria", è un'iniziativa molto importante, invito i valdostani ad approfittare di questa cosa...lo sguardo di alcuni studenti del liceo classico, che in qualche modo hanno fissato attraverso la fotografia le emozioni di cui parlava prima il collega Viérin e la collega Morelli, le hanno fissate con uno scatto fotografico devo dire molto toccante. C'è quindi una comunità tutta che cresce nella cultura e, siccome sono molto curioso delle cose, ho avuto modo anche di sfogliare un attimo il quaderno con tanti messaggi positivi di quelli che visitavano la mostra, ma dentro questi messaggi positivi ce n'era anche uno di insulto, quindi un giovane non si è riconosciuto in quest'iniziativa, fa parte della vita, ma questo ci dice quanto... Infatti, proprio per questo motivo, mi sono messo a scrivere lì vicino un messaggio completamente diverso per in qualche modo cercare di far capire che non dobbiamo arrenderci all'ignoranza, al tentativo di dimenticare, che vive anche semplicemente per sciocchezza, per infantilismo dentro di noi, quando qualcuno...soprattutto dei giovani magari si fanno infatuare dalle immagini del potere, delle dittature, dei totalitarismi di tutte le sorte. Quello che è successo ad Auschwitz è non solo la responsabilità di un popolo, ma è la responsabilità di tutto l'occidente, della cultura occidentale, il traguardo finale di una ragione che ha perso quelli che sono i suoi fondamenti etici, che in qualche modo ha preteso di andare al di là di quelli che erano i limiti dell'uomo, quindi è una colpa che si porta dietro tutta l'umanità e con cui tutta l'umanità si confronta, perché è una colpa che ogni uomo ha dentro di sé. E così è l'occasione per non dimenticare che l'uomo queste cose le ha compiute in altre parti del mondo, lo sterminio, il genocidio degli armeni, spesso dimenticato, perché poi si va in gradazione di conoscenza dei popoli e qui a pochi passi da noi...che assistevamo impotenti a quello che succedeva: il genocidio di Srebrenica, quindi pochissima distanza dall'Italia, con le truppe dell'ONU - un'immagine che mi ha sempre scioccato - sulle colline intorno alla città mentre si compiva un massacro senza pari. Dobbiamo quindi continuare ad essere attenti, ci sono tante piccole etnie nel mondo, dove ci sono dei Paesi totalitari, che continuano a perseguire l'ideologia della pulizia etnica sotto varie forme: penso al Tibet, penso alle tante minoranze etniche che ci sono nei Paesi africani. L'importante quindi è che non si dimentichi, che si costruisca nella nostra comunità una cultura del rispetto, della tolleranza e che non si dimentichino gli errori che l'umanità ha fatto per costruire un mondo migliore.
Presidente - Grazie collega Donzel. Se non ci sono altre richieste... Punto 2 all'ordine del giorno.