Oggetto del Consiglio n. 970 del 15 gennaio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 970/XIV - Reiezione di risoluzione: "Costituzione di una Commissione speciale per il Casino de la Vallée S.p.A.".
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Ferrero, ne ha la facoltà.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Sarò breve, perché del casinò si è già detto di tutto e di più. Vorremmo fare qui una proposta che è quella del sostanziale superamento di quello che era stato l'esperimento task force. Ci siamo impegnati con i colleghi della minoranza e anche con quelli della maggioranza per riuscire a esaminare il materiale, ma sostanzialmente abbiamo avuto a disposizione esclusivamente, per la stragrande maggioranza, materiale che riguardava la questione delle retribuzioni dei dipendenti della Casinò S.p.A. Questo ci ha consentito di avere una visione parziale dei problemi di gestione e ci è parso di capire che si pensa di risolvere il problema del casinò riducendo lo stipendio ai dipendenti. Beninteso, siamo convinti che in questo periodo sia necessaria una riduzione degli stipendi, perché anche il personale del casinò deve contribuire al risanamento dell'azienda e tener conto della fase che è complicata, però noi volevamo avere anche la situazione precisa di tutto il resto della gestione della casa da gioco. Volevamo vedere, soprattutto noi del Movimento Cinque Stelle (siamo un po' fissati con questo), volevamo vedere le fatture, volevamo vedere tutto il progressivo andamento dei lavori che sono stati effettuati negli anni, i costi che sono stati sostenuti, perché il principio non è tagliare gli stipendi ai dipendenti della casa da gioco e poi dire abbiamo fatto il nostro dovere. Per noi non è questa la soluzione, questa è una parte della soluzione.
Ma allora perché non darci la disponibilità di tutto quello che ci serve? Noi vogliamo vedere le singole voci, perché per ogni euro che viene risparmiato dalla parte personale, noi vogliamo che ci sia un euro che viene risparmiato nel resto della gestione. Io voglio sapere quanto costano le arance comperate dal Billia, voglio sapere quanto viene a costare il servizio di pulizia, voglio sapere tutti gli altri costi, voglio avere il dettaglio di tutti gli altri costi. Se andiamo a fare un discorso che va a pesare esclusivamente sul personale, non è un discorso serio, non è un discorso che può essere affrontato in maniera compiuta.
Ecco allora la fase task force, che alla fine di force gliene avete data veramente poca! E noi, senza i documenti e senza una visione completa, non possiamo stare qui a condividere il disastro del quale la responsabilità politica è in capo a voi. Non dimentichiamolo, eh, non dimentichiamolo! Noi non ci prendiamo la responsabilità politica di quello che è stato. All'interno del casinò non c'è solo un problema di riduzione dei costi, perché c'è un problema di riduzione dell'ingerenza della politica all'interno della casa da gioco! Io non ho simpatia per l'amministratore Frigerio, ma attenzione: non pensiamo che togliendo Frigerio noi automaticamente risolleviamo le sorti della casa da gioco; questa è una cosa che non sta né in cielo, né in terra! È ovvio che l'amministratore attuale non può di certo fregiarsi di successi e neanche, in base alle ultime dichiarazioni, di chiaroveggenza, perché le previsioni che erano state fatte sono state tutte disattese: "ci riprenderemo" e invece le cose vanno peggio di prima. Ci sarà la fase congiunturale, ci sarà la crisi, ci sarà tutto quello che volete, però effettivamente non c'è stata quell'inversione di tendenza che noi volevamo.
Allora qui c'è da intendersi: per quanto ci riguarda noi siamo disponibili a proseguire un percorso condiviso, ma dobbiamo avere completamente accesso a tutti gli atti della casa da gioco, con anche un obbligo di riservatezza supplementare, da parte di chi sarà inserito nella commissione. Dato che ci sono problemi di strategie di marketing - queste famose strategie che dovevano essere adottate - nelle richieste di accesso agli atti che ho fatto: eh no, noi daremmo alla concorrenza, rendendo pubbliche certe notizie, un indebito vantaggio. Ma se la concorrenza avesse saputo delle strategie della casinò, secondo me, più che vantaggio sarebbe stata sullo stesso piano, quindi non avrebbe di certo avuto dei vantaggi. Si dia la possibilità di avere la situazione sotto controllo, con tutti i dati, senza negare l'accesso a nulla, e allora seriamente si potrà continuare un lavoro, diversamente è una fase che si conclude purtroppo tristemente, perché avremmo dato - avreste dato, perché noi ci credevamo - avreste dato l'impressione dell'ennesimo teatrino per portare avanti una cosa, per fare una spalmatina di responsabilità, che sono tutte vostre, magari anche sulla minoranza, e a questo gioco sinceramente non ci stiamo. Se c'è da lavorare, noi siamo qui, ci diamo anche una scadenza, lavoriamo sodo, ma io voglio avere i documenti, tutti i documenti che richiedo, sulla scrivania da esaminare. Voglio poter andare alla casa da gioco per un periodo, senza ostacolare il lavoro dei dipendenti, ma voglio poter avere un potere ispettivo, per vedere che cosa succede all'interno. Allora, a queste condizioni, dopo si potrà dire "ma anche voi sapevate e non avete fatto nulla". Adesso noi non sappiamo: abbiamo solo una parte di quello che succede nella casa da gioco e siamo convinti che nella parte che ci manca si potrebbero trovare quegli sprechi e quelle spese che si possono eliminare, che aggiunte, contestualmente in un discorso complessivo, alla riduzione delle spese del personale, potrebbero risolvere e riportare almeno in equilibrio il bilancio della casa da gioco.
Si dà atto che dalle ore 17 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.
Viérin M. (Presidente) - Grazie collega. Chi vuole intervenire? La parola all'Assessore Perron.
Perron (UV) - Grazie Signor Presidente.
La risoluzione presentata prevede, ai sensi dell'articolo 21 del Regolamento interno, la costituzione di una commissione speciale. La costituzione di commissioni consiliari speciali o di inchiesta è prevista per fatti o situazioni particolari che riguardano aspetti specifici dell'Amministrazione. Noi ci siamo ritrovati pienamente quando, alcuni mesi fa in quest'aula, si è deliberata la costituzione di una task force che rappresenta, a mio modo di vedere, uno strumento che è già in linea con la necessità e l'importanza di approfondire la situazione della casa da gioco, e anche di proporre degli interventi che vadano nella direzione di cercare di migliorare anche da un punto di vista operativo, non addentrandosi nella gestione della società stessa. A me pare che durante gli incontri che abbiamo fatto finora, tutte le informazioni richieste, anche riguardo ai dettagli e agli ulteriori approfondimenti, siano state fornite. Ricordo che la task force, a mio modo di vedere, ha un perimetro più ampio di operatività e di possibilità di lavoro, rispetto a quanto immaginabile in una commissione speciale, e garantisce un'ottima rappresentatività delle forze politiche presenti in Consiglio. Io credo che la task force sia ancora un'opportunità per affrontare serenamente, in uno spirito condiviso e in una logica bipartisan, i problemi della casa da gioco.
Io oggi, collega Ferrero, credo che non sia utile aggiungere un altro organismo con poteri non dico analoghi, ma forse per certi aspetti a latere o addirittura inferiori. A me pare - forse ho inteso male, ma gli altri colleghi sono lì a confermare - che l'amministratore avesse dato una disponibilità a una chiacchierata anche personale, a fornire i dati e ad approfondire le richieste. Collega Ferrero, se questo non è stato sufficiente, torniamoci! Torniamoci in modo chiaro, però io credo che da questo punto di vista il ragionamento che si era fatto, quando due mesi fa abbiamo costituito la task force, debba ancora valere e sia da riprendere. Mi stupisce - mi permetta il collega Ferrero - anche la temporalità, perché proprio stamattina abbiamo convenuto che la task force si vedrà alla fine di questi lavori, per programmare una prossima riunione, e oggi arriva questo documento.
Il mio invito, collega Ferrero, è di riprendere un lavoro congiunto all'interno di questo organismo, dove ci sia un confronto approfondito anche sulle tematiche che lei evidenziava, di fornitura di dati, tenuto conto della normativa, tenuto conto del regolamento, tenuto conto anche delle leggi sulla privacy che devono tutelare aziende e passaggi di tipo privato. Io ritengo che oggi il casinò non abbia bisogno di un'ulteriore commissione di inchiesta. Credo si possa, come task force, sollecitare l'azienda a fornire tutte le informazioni che i commissari della task force stessa ritengono opportuno avere per svolgere serenamente il loro compito e per fare quindi delle proposte che affianchino l'azienda, secondo quanto stabilito dall'atto costitutivo della task force. Quindi, collega Ferrero, il mio invito è, superando questo atto con cui lei invita a ricostituire una commissione, sul quale ci asterremo, di riprendere in fretta il lavoro all'interno della task force, di confrontarsi e di recuperare anche in modo approfondito e puntuale le tematiche che lei porta oggi all'attenzione di questo Consiglio. Se non è così, noi su questo atto, cioè la costituzione di una commissione speciale, ci asterremo.
Presidente - Grazie Assessore. La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente, grazie Assessore.
La task force aveva degli indirizzi e dei principi iniziali condivisibili. Nel corso dei sui lavori, la task force è stata usata dalla dirigenza della casa da gioco, spesso e volentieri, come spauracchio verso i dipendenti e anche come alibi, rispetto a certe scelte che dovevano essere fatte. C'è stato un tentativo continuo, pressante, devo dire anche a volte specioso, di coinvolgimento della task force rispetto a certe decisioni che dovevano essere prese e su questo noi non siamo mai stati d'accordo; più di una volta, lei lo sa, ci siamo confrontati su questa cosa. Siamo stanchi di sentire lavoratori che ad alcune rimostranze gli viene risposto da parte della dirigenza: devo ascoltare la task force cosa dice, cosa fa, cosa decide. Perché non è così! Quindi, questo è un primo punto dolente.
Il secondo è relativo ai dati che sono stati chiesti in più occasioni, anche direttamente all'amministratore, e non sono stati consegnati. O meglio, sono stati consegnati in parte, cioè quelli che facevano comodo per sostenere una certa tesi, invece altri non sono stati consegnati. Quindi non è vero che c'è questa disponibilità, perché ne è passato del tempo!
Lei dice giustamente che quando si chiede una commissione di inchiesta, questa è per aspetti specifici dell'Amministrazione. Le vorrei ricordare che non più di tre o quattro mesi fa, adesso vado a memoria, abbiamo dato 60 milioni di euro al casinò e questi sono già spariti. Non lo dico io, lo afferma l'amministratore Frigerio sui giornali, quando dice che non ci sono più soldi. Se questo non è un fatto di cui dobbiamo preoccuparci e discutere in una commissione speciale, non so qual è! Sono 60 milioni nostri, eh! Per nostri intendo dell'Amministrazione, che sono spariti. Facciamoci queste domande ogni tanto.
Lei dice che voi vi asterrete, perché altrimenti la task force e la commissione d'inchiesta si sovrapporrebbero. Va bene, potremmo anche togliere la task force e parlare solo di commissione d'inchiesta, perché forse il problema del casinò, come abbiamo potuto rilevare, sia attraverso la task force, sia attraverso le connessioni dirette che abbiamo con i lavoratori, non è più solo una questione economica, come diceva giustamente il mio collega: qui è marcio tutto il sistema! Quella roba lì o la risistemiamo da zero o non andremo da nessuna parte. Vogliamo dichiarare la bancarotta del casinò? Cosa aspettiamo? Oppure tra un paio di mesi verrete qui e ci chiederete altri 60 milioni? Perché, se è questa la vostra intenzione, non so cosa dovremo fare!
Lei dice che noi stamattina siamo usciti con questa cosa, che non è stata, diciamo, un colpo a freddo (lo traduco in maniera semplice). In effetti, a volte bisogna anche prendere delle decisioni e non bisogna sempre rimandare, rimandare, rimandare. Lei lo interpreta come un colpo a freddo, io lo interpreto come tirare una riga e prendere una decisione, a un certo punto. Decisione che va presa, non possiamo più aspettare! Abbiamo una dirigenza che prende tutti i soldi che prende e vediamo i risultati che dà. Abbiamo visto che in pochissimi anni il numero di sotto dirigenti, quadri, come li vogliamo chiamare, è esploso letteralmente, con premi di risultato e sovra minimi che non stanno né in cielo né in terra. Nel frattempo, quando magari ci sono i lavoratori del Billia che rinnovano il contratto, gli tagliamo ancora dei soldi o gli diamo dei premi ridicoli, perché lì c'è gente che prende un sacco di soldi, ma c'è anche gente che non arriva a 1100-1200 euro al mese, eh, non è che ce li dimentichiamo! E mentre succede tutto questo, il casinò va a fondo. Noi continuiamo a dare soldi e intanto tagliamo di qua e di là. E intanto aspettiamo e parliamo nella task force.
Questa è una cosa che lasciamo fare a voi, a questo punto; capisce Assessore? Noi, giustamente, diciamo che abbiamo provato, abbiamo discusso, abbiamo dato la disponibilità e fatto tutto quello che facciamo, perché avrete avuto modo di notare fino a oggi che, quando c'è da fare qualcosa, noi ci siamo, noi ci mettiamo lì e lavoriamo: lo avete visto in tante cose. Però poi a un certo punto sappiamo anche dire basta. Questo è il punto: adesso basta! Non vi sembra il caso? Dobbiamo ancora sentire o leggere sui giornali Frigerio che dice "eh, non ci sono più soldi"? Adesso sta per tagliare dalla paga base tutto ciò che proviene dalla contrattazione aziendale: vuol dire il secondo livello, vuol dire dimezzare completamente gli stipendi di un sacco di persone, dalla sera alla mattina. Ci facciamo problemi per togliere il premio di risultato a qualcuno e dall'altra parte tagliamo senza problemi. Ma che razza di politica è? Non so, non volete votarla? Volete astenervi? E astenetevi! Che problema c'è?
Presidente - Altri? La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Solo per dare un senso al dibattito e non rischiare che sia un ping-pong tra Assessore e Movimento Cinque Stelle. Noi abbiamo presentato una risoluzione successiva, anche a firma dei colleghi del Movimento Cinque Stelle, dove ci riserviamo di completare il dibattito. Quindi, tutta una serie di cose che sono state dette, per quello che ci riguarda come gruppo UVP, le vorremmo nella risoluzione successiva, anche per lasciare ben chiara la traccia della risoluzione presentata dai colleghi del Movimento Cinque Stelle.
Presidente - Grazie collega. Non vedo altre richieste, quindi passerei alla votazione. I colleghi sono pregati di votare.
Votazione chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti: 17
Favorevoli: 17
Astenuti: 18 (Baccega, Bianchi, Borrello, Farcoz, Follien, Fosson, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Testolin, Marco Viérin)
Il Consiglio non approva.
Prima di procedere all'ultimo punto, dobbiamo fare una riunione velocissima dei Capigruppo - mi ero già confrontato con gli stessi in aula - per calendarizzare i lavori del prossimo Consiglio, visto che il giorno 28 gennaio il Presidente della Regione dev'essere già a Roma per le votazioni del Presidente della Repubblica. Chiederei, in due minuti, di fare una riunione della Conferenza dei Capigruppo per affrontare questo tema. Grazie. I lavori sono sospesi due minuti.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,13 alle ore 17,15.
Viérin M. (Presidente) - Colleghi riprendiamo i lavori. La Conferenza dei Capigruppo ha ribadito lo spostamento delle giornate del prossimo Consiglio regionale che, anziché tenersi il 28 e il 29, si terranno martedì 27 e mercoledì 28 gennaio, per permettere la partecipazione del nostro rappresentante, che è il Presidente della Regione, alle votazioni del Presidente della Repubblica. Informo altresì che, come avevamo concordato nella riunione dei Capigruppo di ieri, ci sarà una riunione preventiva del Presidente della Regione con i Parlamentari e i Capigruppo probabilmente lunedì 26, però sarà il Presidente a comunicarcelo, anche rispetto alle disponibilità dei Parlamentari.
Passiamo al punto 27.04.