Oggetto del Consiglio n. 952 del 14 gennaio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 952/XIV - Interpellanza: "Mancata riorganizzazione delle modalità gestionali dei castelli e siti monumentali".
Président - Pour l'illustration, la parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Veniamo su un documento, su un'interpellanza che chiede di confrontare fra loro due delibere dell'Amministrazione regionale: una delibera era ancora opera dell'ex Assessore Farcoz, quella del 20 dicembre 2013, e una delibera dell'Assessore Emily Rini del 30 dicembre 2014, inerente all'affidamento alla Società dei servizi della Valle d'Aosta per il supporto operativo di vigilanza, custodia, biglietteria e didattica museale presso i castelli e i siti monumentali regionali, in questo caso in una delibera per tre mesi, nell'altra era un lavoro di carattere annuale. Allora, io mi sono messo lì, ho confrontato le delibere per quanto riguarda i mesi di corrispondenza, perché ho fatto questo percorso? Perché durante la discussione del bilancio sulla questione del lavoro in generale, ma in particolare sulla questione dei castelli non solo dalla nostra forza politica - non vorrei attribuire una cosa esclusivamente alla nostra forza politica -, ma un po' da tutte le forze politiche dell'opposizione si era sollevato il problema di qualificare meglio l'offerta turistica della nostra Regione, in particolare si era andati a discutere degli orari di apertura delle mostre, dei castelli e, per quanto ci riguarda, noi del PD in particolare, anche sull'utilizzo delle persone, cioè sul fatto che dobbiamo in qualche modo creare del lavoro, non del lavoro che non crea sinergia positiva, ma sappiamo come spesso la spesa pubblica sia burocrazia e rallentamento dell'attività delle imprese. Sappiamo invece che c'è una spesa pubblica che crea ricchezza, connettività quando, per esempio, genera servizi, servizi che sono richiesti, per esempio, da tutti gli operatori turistici, alberghi, tutti quelli che ospitano, ma anche, per esempio, la questione che riguarda le guide turistiche, quelli che offrono a loro volta altri servizi. Nel fare questo confronto di tutto quel ricco dibattito che c'era stato in sede di Consiglio regionale io nella delibera non ho trovato traccia, perché la delibera è una fotocopia, ma proprio precisa, puntuale, con qualche piccolo svarione ortografico, al massimo qualche plurale fatto all'antica, ma sostanzialmente è veramente una fotocopia. Allora mi dico: ma perché passiamo delle ore a dire: "dialoghiamo, cerchiamo di costruire qualcosa", se poi mi ritrovo che tutto il discorso sugli orari di apertura è esattamente ripreso paro paro? Si continua cioè ad aprire dalle 10 alle 16, esattamente, senza tenere conto - l'abbiamo detto mille volte - che gli impianti di risalita chiudono alle 17, quando uno scende dallo sci, non trova più nulla di aperto. È inutile quindi dire: "nella stagione invernale punto sullo sci e do un'offerta che è in antitesi col turismo"...e frequenta le piste di sci...
Dal punto di vista poi dell'occupazione, ci siamo davvero sforzati, perché, senza modificare neanche di un'ora nulla, siamo riusciti a generare un posto di back office che...e solo per il Castello di Fénis...e non muta minimamente gli orari di apertura e di chiusura. Allora, io mi dico: è bello parlare, è bello dialogare, è bello scambiarsi delle opinioni, ma se poi dopo un anno di lavoro tecnico-organizzativo noi produciamo una fotocopia, c'è qualcosa che non va. Allora, come ultima chance mi sono detto: ma proviamo a vedere se il ragionamento che è stato messo in campo è: l'anno scorso, cioè nel 2013, fece una delibera che copriva tutto l'anno, questa volta si fa una delibera sui primi tre mesi...come dire? i primi tre mesi dobbiamo ancora macinarla un po' questa cosa, ma da marzo in avanti qualcosa cambia. Allora, è questa la questione.
Qui quindi abbiamo visto delle fotocopie che, dal mio punto di vista, proprio facendo seguito al dibattito in aula, sono impresentabili, io mi chiedo però se da marzo, perché qui l'obiettivo è quello di cambiare...se da marzo in avanti cambiano questi orari e se, oltre a cambiare gli orari, riusciamo a capire che un potenziamento di questo tipo di servizio è assolutamente necessario, perché...e qui non è una critica a chi ha gestito il servizio che ha dimostrato che la fruizione di questi siti, nonostante il ridursi delle risorse e degli orari di apertura, è comunque alta, ma noi non possiamo tirare troppo la corda, dobbiamo assolutamente andare a permettere a chi viene in Valle d'Aosta di usufruire in maniera un po' più flessibile di questi meravigliosi beni di cui noi disponiamo. Naturalmente poi ci sarà in altre occasioni la possibilità di fare delle riflessioni anche su altri siti monumentali, siccome ci si approccia anche a questi siti, ma qui abbiamo delle vere e proprie meraviglie, quindi almeno queste bisognerebbe metterle più a disposizione di chi frequenta la Valle d'Aosta.
Président - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Rini.
Rini (UV) - Merci Monsieur le Président.
Innanzitutto ringrazio il collega Donzel per portare nuovamente all'attenzione di quest'aula quest'importante tematica che abbiamo affrontato credo con serietà durante appunto la discussione del bilancio. Molto brevemente alle domande...poi cercherò di rispondere più puntualmente alle suggestioni che lei ha portato in aula poc'anzi. Allora, per quanto riguarda la prima domanda, quindi perché dopo tanto dialogo...allora, molto brevemente una sintesi di quanto è stato fatto negli ultimi periodi già sotto la conduzione dell'Assessore Farcoz e che abbiamo cercato di portare avanti...devo dire che l'offerta dei castelli e dei siti monumentali è davvero in continua evoluzione proprio allo scopo di testare anche nuovi - consentitemi il termine - prodotti, ovvero che poi sono dei servizi e quindi raggiungere sempre un più variegato e numeroso pubblico. Oltre alle consuete attività degli ultimi anni, nel 2014 tra le nuove attività promozionali abbiamo trovato infatti lo sviluppo di tariffe speciali per target di utenti particolarmente interessati ai servizi culturali: penso, per esempio, alla carte privilège, alla carte fidélité, ma anche a carte che consentono di ottenere un'agevolazione per gli ingressi alle mostre abbinati agli ingressi ai castelli o al Forte di Bard, quindi tutte quelle cosiddette "azioni di co-marketing", che credo possano e abbiano dato in quest'anno dei buoni risultati, ancora l'apertura a servizi di convention bureau, ad eventi, a celebrazioni da parte di privati: ecco questo è un punto che mi sta particolarmente a cuore, perché abbiamo un immenso patrimonio. L'intenzione dell'Assessorato è davvero di renderlo il più fruibile possibile, di riuscire a consolidare quella sinergia anche innanzitutto con l'Assessorato del turismo, ma anche con tutti gli operatori del territorio, penso a tutti coloro che operano nel turismo: agli albergatori, ai produttori di prodotti tipici, anche valdostani...di poter davvero aprire le porte dei nostri monumenti, creare eventi che in sinergia innanzitutto tra i vari dipartimenti dell'Amministrazione, ma anche appunto con il territorio e il tessuto socio-economico valdostano, possano dare una buona risposta non solo ai turisti, ma anche ai valdostani. Inserendoci in questo ancora lo sviluppo di partnership, siamo associati con l'ADAVA, con i bed & breakfast, le agenzie regionali che producono e distribuiscono pacchetti turistici, che si basano essenzialmente proprio su prodotti turistici valdostani ed altro ancora. Queste attività vengono effettuate per lo più in un contesto finanziario che, nonostante gli sforzi, presenta...come ben sappiamo, le iscrizioni... in ogni caso hanno comunque assicurato - e stiamo analizzando proprio in questi giorni i dati - una sostanziale tenuta degli ingressi, ancorché il turismo estivo abbia subito una leggera riduzione per la crisi globale.
Ha giustamente ricordato la questione della delibera che effettivamente è una riproposizione. La delibera si è resa necessaria per garantire l'apertura nell'immediato mese di gennaio. Noi ci siamo presi un impegno tutti insieme credo condividendo quello che lei aveva giustamente portato all'attenzione di quest'aula e credo sia uno tra gli obiettivi principali dell'Assessorato proprio quello di sviluppare la sinergia tra i diversi siti, tra i diversi castelli e non solo, come giustamente lei ricordava. Abbiamo inaugurato ufficialmente il Pondel e sarà nostra premura riuscire a metterlo in rete il prima possibile, aperto, fruibile e in rete con gli altri monumenti della regione. Abbiamo approvato questa delibera proprio per garantire l'apertura nei primi mesi...di gennaio... Adesso davvero stiamo cercando di lavorare in maniera celere e puntuale per andare con dati alla mano ad analizzare quali sono le possibilità di orario, infatti lei prima giustamente parlava di potenziamento. Al di là del potenziamento, io credo che potrebbe essere già sufficiente una razionalizzazione, un miglioramento, un adeguamento di quelli che sono, per esempio, gli orari, i giorni di apertura e anche su questo possiamo aprire una riflessione. Ci sono delle giornate che vedono un'affluenza davvero bassa o principalmente di gruppi, penso principalmente alle scolaresche, e quindi possiamo sicuramente aprire dei margini di riflessione proprio su questi ambiti. Sugli orari siamo leggermente vincolati, soprattutto per alcuni siti, non per tutti, dalle condizioni anche del monumento stesso: penso, per esempio, all'illuminazione, a diverse circostanze, alla condizione anche climatica e morfologica del sito stesso, che può compromettere il fatto di poter tenere aperto un pochino di più, però condivido con lei, anche perché, analizzando i dati, si vede che, per esempio, quei siti che aprono alle 9...dalle 9 alle 10 gli ingressi sono effettivamente molto molto residuali. Su questo quindi c'è la massima disponibilità e riconfermo quello che lei giustamente ha peraltro anche compreso e ripreso in maniera corretta: che la delibera appunto non copre l'intero anno e la volontà è proprio quella di recepire quelle che sono state le suggestioni espresse in quest'aula. Abbiamo quindi previsto i tre mesi per garanzia, se prima arriviamo ad una soluzione diversa, ad un'ipotesi alternativa, migliorativa della situazione che abbiamo ad oggi, naturalmente sarà nostra premura portarla avanti con la massima celerità, la volontà comunque è questa.
Per quanto riguarda la seconda domanda, il tavolo tecnico...in realtà, non esiste un tavolo tecnico formale, formalizzato, quindi ripeto che la volontà è proprio quella di aver predisposto una delibera con la Società di servizi di soli tre mesi...è stato proprio per consentire quella opportunità di formulare verifiche e valutazioni in ordine ad ipotizzabili, anzi direi ipotizzate estensioni e modifiche degli orari e anche dei giorni. Grazie.
Président - Pour la réplique, la parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Naturalmente, Assessore, la ringrazio per la cortesia e la gentilezza che lei ci mette anche nel formulare le risposte, però le sue risposte poi hanno dei contenuti e a quelle io mi attengo, ecco, nei contenuti c'è un aspetto assolutamente negativo e un altro invece molto positivo, cercherò di focalizzarmi sulle due questioni. Parto dall'aspetto negativo. Beh, l'aspetto negativo è: "qui si potrebbe razionalizzare, quindi, chiudendo qua e là, andiamo poi magari ad aprire qua e là". Quello non è un potenziamento dell'offerta, non è un mettere a disposizione degli operatori del nostro territorio...delle strutture che hanno dei costi enormi di manutenzione e quant'altro e spesso facciamo degli interventi enormi - Pondel non l'ho citato io correttamente, perché non verteva su questa delibera, l'ha citato lei - e poi queste cose si trascinano, beghe su chi deve gestire: il Comune, la Regione, eccetera, quando siamo in un mare magnum, una tempesta enorme, una crisi incredibile, noi giochiamo al piccolo feudatario, al grande feudatario, a chi deve avere le mani su una certa cosa, piuttosto che su un'altra, invece di dire: "ragioniamo in un'ottica di bene comune, riusciamo a fare una cosa che fa l'interesse della Valle d'Aosta?" No, perché siamo ancora lì a giocare a queste situazioni qui, a risiko, al "risiko valdostano", quando ormai la situazione è drammatica. Sulla razionalizzazione in termini di riduzione, vista la situazione drammatica dell'occupazione in Valle d'Aosta, esprimo quindi tutta la mia riserva e contrarietà.
Per quanto riguarda invece la cosa molto positiva che lei ha detto: "in un anno non siamo riusciti a pensarci bene sopra, però magari adesso c'è un'accelerazione, in questi due mesi riusciamo a fare un ragionamento, magari prima della fine di marzo riusciamo già a cambiare un orar: ". Allora, io non sono un genio, tutt'altro, però è banale, mi sembra che, se la geografia non mi inganna, a Verrès e ad Issogne ci sono due castelli uno di fronte all'altro. Allora, io sono una persona che sono venuta a sciare in Valle d'Aosta, magari nella meravigliosa Valle d'Ayas e decido di andare a vedere un castello, ce ne sono due, chiudono esattamente allo stesso orario: alle quattro, ma è possibile che uno dei due non rimanga aperto, quello che chiedo: non si può fare una variazione di orario per cui uno magari apre alle nove e l'altro fa un'ora in più, cioè si incastrano gli orari? Sono due strutture, uno mica nello stesso giorno si vede due castelli contemporaneamente, può darsi anche, magari anche tre, però magari se li vuole vedere, se ha un orario diverso l'uno dall'altro, riesce magari a conciliare le due cose, no, noi li apriamo esattamente uno di fronte all'altro con lo stesso orario quando uno potrebbe aprire magari un'ora più in ritardo e l'altro fare un'ora di durata più lunga. Non so se ho reso l'idea...ci sarà quello di Issogne, che è più famoso...se fa un'ora in più e quello di Verrès fa un'ora in meno non è che casca il mondo e il personale se deve attraversare la strada per andare dall'altra parte, non è che c'è la rivoluzione dell'occupazione, del sistema occupazionale! È questo che io dico che non vedo qua! Il minimo tentativo di mettere in sinergia il Castello di Sarre con quello di Fénis, non ci sono distanze siderali...non possono diventare orari complementari che si potenziano l'uno con l'altro? Il Sarriod de la Tour di Saint-Pierre con Sarre...è facile provare ad inventare delle cose per cui l'offerta dei castelli della zona ha una durata, anziché come qui meccanica delle sei ore, può diventare di otto ore, perché, giocando su un'ora da una parte e un'ora dall'altra, io prolungo l'apertura dei castelli fermo restando la parità di spesa e posto che io non condivido la parità di spesa, perché io dico: proviamo a fare uno sforzo di spesa pubblica intesa in termini di investimento per il territorio. Questa quindi è l'indicazione, è semplicemente prendere atto che non si contesta il fatto che il risultato di questi servizi...perché anche qui poi ogni volta che proviamo a testare una cosa, dice: "tutto va bene", allora non si contesta il fatto che ci sono stati degli ottimi risultati di visite in questi orari, ma si contesta il fatto che possiamo agevolmente ampliare l'offerta di queste strutture non soltanto attraverso l'implementazione del lavoro, cosa che chiediamo, ma attraverso un'organizzazione che gioca sulla possibilità di fare perno su due strutture, anziché su una, dando più possibilità a chi viene in Valle d'Aosta di usufruire di queste meravigliose strutture e di questi beni che abbiamo. Grazie.
Presidente - Punto 20 all'ordine del giorno.