Oggetto del Consiglio n. 949 del 14 gennaio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 949/XIV - Interpellanza: "Iniziative in merito all'applicazione del decreto ministeriale n. 28/2014 relativo alla rimodulazione dell'esenzione dall'IMU sui terreni agricoli".
Presidente - Per l'illustrazione, chiede la parola il Consigliere Nogara, ne ha la facoltà.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Diciamo che anche per quest'interpellanza vale quanto detto per l'interpellanza che ho esposto poco fa, quindici giorni fa, quando abbiamo presentato quest'interpellanza, era venuto fuori il problema appunto della tassazione dell'IMU per i terreni agricoli e la Valle d'Aosta si è trovata ad avere 18 Comuni che sono soggetti a questa tassazione. In quest'ultima settimana c'è stata un'accelerazione un po' da parte di tutti su questo problema e in occasione - penso che il Presidente Rollandin se ne ricordi - dell'incontro con i Parlamentari, io avevo fatto proprio questa domanda, perché il problema per noi qui in Valle d'Aosta, essendo una regione che possiamo dire montana a tutti gli effetti...dover pagare per 18 Comuni l'IMU sui terreni agricoli mi sembra un po' uno sproposito. In quell'occasione i Parlamentari...proprio il Senatore Lanièce ci aveva risposto che l'unica cosa che si era riusciti a fare era spostare da dicembre al 26 gennaio il pagamento e che più di così non si poteva fare, perché il Ministro, quando avevano richiesto appunto delle spiegazioni, aveva detto che comunque i soldi, siccome erano già stati spesi, bisognava trovarli da qualche altra parte. Questa non l'ho trovata una risposta che ha una ragione, perché non c'entra niente...d'accordo, li trovino da un'altra parte, ma non sulle spalle dei contadini o delle persone che hanno appunto i terreni agricoli qui in Valle d'Aosta!
Devo dire che in quest'ultima settimana...abbiamo fatto quest'interpellanza appunto per chiedere al Governo regionale che cosa si intende fare, perché se i Parlamentari ci dicono che più di così non si può, io mi rivolgo a voi. Ecco, questa settimana abbiamo avuto delle sorprese, ma delle sorprese a questo punto direi anche piacevoli, perché, dalle ultime notizie della stampa, dai media, troviamo e non so...secondo me, bisogna anche, per le iniziative che hanno fatto, ringraziare il Caseus montanus, perché si è dato da fare appunto per risolvere questo problema...oppure c'è stato un Sindaco valdostano che è stato inviato dalla Federbim proprio all'incontro che lunedì si è svolto a Roma per discutere di questo. Vi dico la verità: a me sembra un po' strano che l'Amministrazione regionale, il Consiglio regionale della Valle d'Aosta...il Governo regionale della Valle d'Aosta non abbia fatto un qualcosa per questo problema: un problema che colpisce il mondo agricolo valdostano, e non solo, perché cosa succede? Alla fine anche qua i proprietari anche dei terreni...facciamo l'esempio degli alpeggi: gli alpeggi non sono in mano agli agricoltori valdostani, perché, anche se fossero sotto i 600 metri, tra i 281 e i 600 metri, non sarebbero soggetti al pagamento se fossero in mano ad un agricoltore. Tante volte questi terreni, questi territori - qua si parla di queste altitudini, ma si va ai 2.000 metri - sono in mano a delle persone che hanno la proprietà del terreno e che affittano questo terreno ai contadini o agli allevatori che portano in alpeggio le mandrie, per esempio. Ecco, in questo caso che cosa succede? Che poi alla fine l'IMU ricade su chi? Il proprietario del terreno non fa altro magari che aumentare un po' l'affitto per recuperare quanto spende per l'IMU e alla fine chi paga sempre è sempre l'agricoltore. Allora, proprio per tutti questi motivi, per le grosse problematiche che ci sono che ci continuiamo a ripetere ormai da due anni, ci aspettavamo che il Governo regionale facesse qualche iniziativa. Adesso io non sono a conoscenza se qualcosa è stato fatto e proprio con quest'interpellanza chiediamo quali iniziative sono state fatte o si intendono fare. Adesso appunto dai comunicati stampa che abbiamo visto in questi giorni...anzi abbiamo visto ieri, sia da Caseus montanus che da Federbim viene fuori che molto probabilmente il Governo il 21 deciderà - il 20, perché il 21 c'è il TAR del Lazio, che prenderà la sua decisione... - di modificare qualcosa. Io vi chiedo anche se siete a conoscenza...se avete qualche notizia su queste problematiche. Grazie.
Presidente - Grazie. Per la risposta, ha chiesto la parola l'Assessore Testolin, ne ha facoltà.
Testolin (UV) - Grazie Presidente.
Approfitto solo di questa risposta per una comunicazione che ritengo doverosa sulla precedente interpellanza, nel senso che sono andato a stamparmi quanto pubblicato relativamente alla processionaria del pino sul sito della Regione Autonoma Valle d'Aosta, nel Dipartimento agricoltura, quindi sono...questo è pubblicato, diciamo...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...sì, è stato stampato adesso, ma è pubblicato da prima delle festività natalizie, solo così per corretta informazione.
Nel merito del quesito dell'interpellanza, cioè "quali iniziative intende assumere nei riguardi di questo decreto interministeriale, che penalizza ulteriormente il mondo agricolo valdostano che versa già in gravi difficoltà", ci permettiamo di evidenziare come sin dalla paventata decretazione da parte del Ministro dell'economia e delle finanze, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'interno, relativamente all'applicazione dell'IMU sui terreni agricoli montani, decreto appunto interministeriale del 28 novembre 2014, in applicazione della legge n. 89 del 2014, l'Assessorato abbia interloquito con il Consiglio permanente degli Enti locali, che ha poi elaborato e presentato per tramite dell'ANCI un parere di totale contrarietà dei Comuni della Valle d'Aosta alla revisione dell'esenzione IMU per i terreni agricoli per l'anno 2014. Come accennato anche nella premessa dell'interpellanza, sulla questione sono stati inoltre coinvolti i rappresentanti della Valle d'Aosta alla Camera e al Senato per verificare quali fossero le azioni da intraprendere in quelle sedi. A tale proposito si segnala come il Senatore Lanièce, unitamente agli altri colleghi del Gruppo per le Autonomie, abbia presentato un'interrogazione parlamentare relativamente ai criteri di esenzione dell'imposta e al riconoscimento delle specificità dei territori montani.
Come Assessorato ci si è inoltre confrontati con i responsabili dei settori dell'agricoltura delle altre Regioni, con l'obiettivo di condividere una linea d'azione comune. In data 10 dicembre 2014, quindi ben prima dell'interpellanza, insieme all'Assessore all'agricoltura della Regione Lombardia è stato presentato all'attenzione della Commissione politiche agricole un ordine del giorno che affrontasse l'argomento per una sostanziale modifica del provvedimento, facendo rilevare le gravi conseguenze del provvedimento, che genera discriminazione, penalizzazione per i territori agricoli di montagna, appunto come il nostro. Data poi l'impossibilità di partecipare alla successiva seduta della Commissione politiche agricole del 17 dicembre, vista la concomitanza con la convocazione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, era stata predisposta un'ulteriore memoria inviata sia al Presidente della Commissione agricoltura, il dottor Nardoni, sia agli altri Assessori regionali all'agricoltura, nella quale si è sottolineata l'esigenza e l'opportunità di riconoscere l'identità distintiva e la specificità delle zone di montagna, quali appunto quelle della nostra regione, ribadendo come l'intero territorio della Regione autonoma Valle d'Aosta sia definito zona montana dalla direttiva CEE 75/268 e dalla sua recente riclassificazione avvenuta nel maggio 2013 e come sia inoltre considerato territorio montano da una specifica circolare del Ministero delle finanze: la circolare n. 9 del 14 giugno 1993, relativa appunto ai criteri di esenzione dall'ICI o dall'IMU insomma.
Le azioni sin qui intraprese nel loro complesso hanno portato dunque ad un posticipo della scadenza al prossimo 26 gennaio, come peraltro ricordato, e ad una sospensione del decreto ministeriale da parte del TAR del Lazio, che ha evidenziato l'incertezza dei criteri applicativi, ravvisando inoltre una violazione delle norme a tutela del contribuente, che si pronuncerà sulla questione il prossimo 21 gennaio, oltre all'attenta analisi sulla questione dell'IMU agricola promessa dal Ministero per gli affari regionali e le autonomie in sede di audizione, com'è già stato ricordato dal collega, alla Camera dei Sindaci dei Comuni montani pochi giorni fa. Si segnala che le ultime notizie in nostro possesso indicano come il Governo, a seguito anche delle trattative parlamentari intercorse sulla questione, stia appunto lavorando per una revisione della normativa sull'IMU agricola da poter presentare entro il 26, con nuovi criteri di esenzione, che dovrebbero andare a riconoscere le specificità della Valle d'Aosta secondo i criteri della già citata circolare n. 9 del 1993, classificando dunque tutti i Comuni valdostani come territorio montano. Questo si evince anche da degli articoli usciti ieri su un quotidiano di tiratura nazionale com'è Il Sole 24Ore, che indica in questa possibilità, appunto, l'evoluzione della questione. In attesa del pronunciamento da parte del TAR e dell'ufficialità dei nuovi criteri, l'attenzione sulla questione rimane comunque massima e a tal proposito segnaliamo di essere in costante contatto con il rappresentante al Senato, che segue con attenzione l'evoluzione della situazione e che ha predisposto con altri colleghi Senatori un'interpellanza urgente che sottoporrà domani al Ministro, al fine di ottenere ulteriori delucidazioni e ribadire con forza la specificità del nostro territorio.
Presidente - Grazie Assessore. Per la replica, chiede la parola il Consigliere Nogara, ne ha facoltà.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Io non sono sicuramente un mago del computer, questi sono tutti...allora la pagina del fitosanitario, avvisi fitosanitari, risorse naturali, Corpo forestale della Valle d'Aosta, foresta e legno, notizie Ufficio stampa agricoltura e risorse naturali...io in tutte queste pagine qua...probabilmente ho stampato quella sbagliata...ecco, forse è quella lì...mi aspettavo di trovare qualcosa. Queste sono tutte le pagine, soprattutto sul fitosanitario, che riguardano un problema del genere. Questo è riferito all'altra interpellanza. Comunque, quello che volevo dire alla fine di quello che ha detto è che mi fa molto piacere, io auspicherei che quando si fanno delle iniziative del genere...molto probabilmente si dovrebbero un po' pubblicizzare, perché noi se facciamo delle interpellanze o se vi chiediamo qualcosa, è perché non siamo a conoscenza di quello che sta succedendo. Ci sono degli agricoltori che ci vengono a chiedere: "ma voi fate qualcosa?", perché poi voi fate qualcosa per questa cosa che sta succedendo? Se non si sanno, è difficile anche veicolare al di fuori certe informazioni. Comunque, adesso la ringrazio per le informazioni che ci ha dato e vorrei passare la parola al mio collega Gerandin.
Presidente - Grazie Consigliere Nogara. Ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Semplicemente per provare ad essere anche propositivi in merito alla materia. A me è piaciuta molto la sua risposta, Assessore, ha fatto un excursus corretto su quello che è il passato, però io ci terrei a sottolineare due aspetti: uno che la situazione dei Comuni valdostani è paradossalmente diversa rispetto al contesto nazionale, nel senso che cosa succede nel contesto nazionale? Questi 350 milioni vengono detratti da quello che è il fondo di solidarietà comunale, che viene trasferito ai Comuni, di fatto negli altri Comuni cosa succede? Che c'è una minore entrata, perché il Governo ti dice: "ti do 350 milioni in meno, ma ti do la possibilità di compensare con quest'IMU agricola".
Per quanto riguarda la Valle d'Aosta, tenuto conto che questo fondo di solidarietà comunale non percepisce nulla dallo Stato, la situazione è diversa, nel senso che lo Stato chiede alla Regione di farsi garante che la quota, se non verrà modificato questo decreto sull'IMU, venga corrisposta, venga garantita dalla Regione. Ora, senza riprendere il passato - perché poi fa anche male leggere che, per quello che riguarda quest'IMU agricola, Trento e Bolzano non la applicano in virtù di una legge regionale che deriva dalla finanziaria, che noi in quest'aula avevamo denunciato come obiettivo importante, portato a casa nella finanziaria 2013 di Trento e Bolzano, ma è inutile guardare il pregresso, guardiamo avanti -, noi chiederemo, proprio per quello che riguarda i Comuni valdostani, al fine di togliere ogni dubbio interpretativo...e speriamo di riuscire con quella azione parlamentare di cui lei ci ha parlato a portare a casa dei risultati concreti, però teniamo conto che questi 350 milioni sono già stati spesi, perché questi 350 milioni sono a copertura del bonus IRPEF. Allora, tenuto conto che lo Stato li ha già spesi, bisognerà che li trovi da qualche altra parte e su questo io, tenuto conto dell'occhio vigile che c'è da parte dell'Unione europea, non ho molte speranze. Al fine di togliere ogni dubbio ai Comuni, noi chiederemo che da parte del Governo - poi io mi rivolgo a lei, Assessore, o a lei, Presidente, che forse in materia di Enti locali ne è molto più a conoscenza - una disposizione che dica ai Comuni, tenuto conto che siamo ancora in attesa di quello che succederà a seguito della sentenza del TAR Lazio, che verrà discussa il 21, di evitare di mandare una disposizione...che i Comuni non procedano ad incassare quest'IMU entro il 26, che, qualora ci sia una quota parte dei Comuni valdostani da erogare, venga eventualmente corrisposta quando si tratterà di riassegnare le finanze per quello che riguarda gli assestamenti in finanza locale. Questo per il semplice motivo che abbiamo fatto per anni un discorso di sussidiarietà all'interno dei Comuni valdostani, a noi pare pura follia che l'altitudine altimetrica dei municipi vada a determinare chi paga e chi non paga. Ora, per evitare delle provocazioni, che hanno anche dei fondamenti legittimi come qualcuno che dice: "io sposto il municipio in cima ai mayen". Proviamo a trattare tutti alla stessa maniera con una disposizione di questo genere, se verrà emanata o avremo la disponibilità da parte sua, Presidente, o Assessore, di scrivere due righe dicendo proprio testualmente questo, per cui è sospesa questa richiesta di incamerare quest'introito per i Comuni, con l'impegno di compensarla quando ci sarà l'assestamento per quello che riguarda la finanza locale. Noi riteniamo che sia del tutto legittimo, perché non è il Comune che trasferisce allo Stato in questo caso, è la Regione che se ne fa garante, se noi la tratteniamo a monte in finanza locale con l'assestamento di bilancio possiamo fare sicuramente un'operazione di questo genere, evitando tanti guai. Se non è così, se non c'è quest'impegno, noi presenteremo una risoluzione e vedremo: ecco perché noi riteniamo che non sia corretto, che non sia giusto che in una situazione come la Valle d'Aosta, dove abbiamo competenze in materia di finanza locale, non riusciamo a porre rimedio ad una follia, come ho detto prima. Grazie.
Presidente - Grazie. Considerata l'ora, credo che possiamo chiudere i lavori della mattinata e riprendere alle ore 15,30. Buon appetito.
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La seduta termina alle ore 12,55.