Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 948 del 14 gennaio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 948/XIV - Interpellanza: "Iniziative per contrastare il fenomeno dell'incremento del consumo di stupefacenti tra la popolazione valdostana".

Presidente - Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la Consigliera Morelli, ne ha facoltà.

Morelli (ALPE) - Merci Monsieur le Président.

Bien retrouvés pour cette première séance de l'année 2015, qui semble dès le début être porteuse de changements. Nous souhaitons que ces changements aillent tous dans la direction de porter des bénéfices pour la communauté valdôtaine.

Vengo al tema della mia interpellanza. Che la nostra Regione in quanto regione di confine, posta su un asse di comunicazione internazionale, sia attraversata da ogni tipo di traffico di merce e quindi anche dal traffico di droga credo sia una cosa assodata e periodicamente assistiamo a delle operazioni di Polizia volte a sventare questo tipo di traffico, che coinvolge anche consumatori nella nostra regione. L'operazione White Shuttle, che così è stata denominata e di cui abbiamo avuto notizia nel periodo delle feste natalizie si inserisce in questo contesto. Ci sono stati degli arresti, la Polizia di Stato ha documentato un traffico di droga, che è stato definito rilevante e preoccupante per una piccola località come Aosta. Si è parlato di un chilo e mezzo di droga trasportato in Valle per un totale di tremila dosi e, secondo le ricostruzioni della Squadra mobile, ogni due giorni da Aosta gli indagati partivano in direzione di Milano per rifornire il mercato locale di droga, prevalentemente di eroina. Quest'operazione è stata, diciamo, amplificata e le preoccupazioni soprattutto derivanti da quest'operazione sono state amplificate perché si è parlato di traffico di eroina e si è detto che c'è un aumento del consumo di stupefacenti da parte dei valdostani, in particolare per i giovani e in particolare per le droghe pesanti. I responsabili...abbiamo visto le dichiarazioni del Responsabile del Servizio per le dipendenze, che ha detto: "fino a qualche anno fa il consumo di eroina era in costante decrescita a vantaggio di sostanze come la cocaina e gli stimolanti, ora però sembra che il fenomeno stia tornando in auge soprattutto tra i giovani" e quest'affermazione ci sembra un'affermazione grave, assolutamente molto preoccupante. Non è nostra intenzione creare degli allarmismi ingiustificati, ma ci sembra che questo tipo di dichiarazioni rese all'informazione pubblica debbano assolutamente essere tenute in conto, soprattutto laddove, riferendosi ai giovani, si dice: "sembra che il fenomeno stia tornando in auge soprattutto tra i giovani, tra loro, oltre ad esserci un consumo abituale e ormai normalizzato di cannabis - e anche queste mi sembrano affermazioni forti -, è diventato sicuramente più facile accedere all'eroina, perché è diventata una droga che costa poco ed è facilmente reperibile". Si aggiunge poi: "il mercato delle droghe leggere e di quelle pesanti fino a qualche anno fa era distinto e separato, mentre ora non lo è più e chi ti fornisce l'hascisc prima o poi ti proporrà anche l'eroina".

Il senso della nostra interpellanza quindi è quello di voler fare chiarezza, di voler fare un quadro della situazione che sia il più rispondente alla realtà possibile, senza creare allarmismi ingiustificati, lo ripeto, ma anche senza ignorare un problema che è reale e che è inquietante. Le nostre richieste quindi vanno nel senso di conoscere quale sia la dimensione del problema in Valle d'Aosta, in particolare tra i giovani e, se è vero che si stanno registrando incrementi di consumo di stupefacenti, in particolare di eroina, e poi a completamento del quadro quali misure siano messe in campo per contrastare questo fenomeno, quali politiche siano messe in atto al fine di prevenire il consumo della droga fra la popolazione valdostana e in particolare tra i giovani.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Merci et avant tout bien retrouvés même à vous.

Se il mio intervento dovesse risolvere le sue preoccupazioni su questo sistema...perché effettivamente le problematiche sono in questo settore molto elevate. Ho letto anch'io di queste segnalazioni, poi ho parlato con i responsabili. Le segnalazioni, prima di diventare un dato oggettivo, devono avere una tempistica, e avevo già risposto anche ad una precedente interpellanza. I dati indicano una riduzione dell'utilizzo delle droghe pesanti soprattutto nei giovani, dove invece prevale il consumo di cocktail, sicuramente uniti all'alcol. Esistono anche delle segnalazioni che l'eroina sia più disponibile sul mercato. Si conferma anche un percorso che noi avevamo sempre accertato, e cioè che le droghe leggere siano poi un primo passo per arrivare al consumo delle droghe pesanti, anche se ormai sembrava che il vecchio eroinomane fosse un paziente cronico e non fosse più attratto da altri tipi di stupefacenti. Certo è che siamo in un settore in cui la mutazione e l'evoluzione sono di ogni giorno, a cui si aggiungono le problematiche socio-sanitarie, la povertà e la disoccupazione che sicuramente ne incrementano il disagio e, laddove c'è il disagio, sicuramente si inseriscono queste pratiche, per cui anche a Roma in una riunione sulla prevenzione il discorso era stato tutto impostato su come eliminare proprio il disagio.

I numeri che io le do del SERD sono dei numeri stabili, servizio che ci conferma che il problema delle dipendenze è stabile, su più di 1.000 persone contattate all'anno circa 800 vengono prese in carico con programmi e di queste circa 350 sono tossicodipendenti da sostanze illegali, quindi praticamente il flusso verso il SERD delle percentuali è uguale; poi chiaramente c'è tutto il sommerso, rappresentato dalle persone che non vanno al SERD. Io quindi direi: preoccupazione sì, aggiunta al fatto che stiamo assistendo ad una continua mutazione ed evoluzione: le nuove droghe leggere, l'ecstasy e i cocktail con alcol, eccetera, sono sempre più diffusi. Verifichiamo sicuramente in questo pluriconsumo, in queste pluripatologie, un aumento nei giovani delle patologie psichiatriche; sempre di più l'utilizzo di queste droghe leggere, di questi cocktail, provoca delle lesioni psichiche che poi sono difficilmente risolvibili.

Cosa pensiamo di fare? Ecco, intanto la preoccupazione c'è, le strutture ci sono, anche se sono in una fase di cambiamento direzionale, perché il vecchio primario va in pensione e quindi è sempre un momento di riorganizzazione. E poi bisogna battere il campo della prevenzione che è fondamentale; c'è stato l'altro giorno con l'Assessore Rini, e la ringrazio, un incontro con il Comitato che si occupa di prevenzione nella scuola e vogliamo rivedere tutta una progettualità, nel senso che la domanda dell'utente è modificata, per cui anche i servizi e le norme preventive che diamo devono essere attualizzate. Il discorso di prevenzione nelle scuole è fondamentale, e forse va ripreso. In Valle d'Aosta affrontiamo anche il problema dell'alcol, su cui stiamo di nuovo lavorando per quella fascia che le avevo detto l'altra volta, cioè quella molto seguita fino ai tredici anni, perché poi dai tredici ai diciotto siamo in quella in cui si decide la propria vita, ma è anche la fascia più debole e più fragile. Bisogna rivedere tutto quanto c'è nella prevenzione. E poi vi è anche il grande problema del tossicodipendente che smette di assumere farmaci a cui si apre la fase di introduzione lavorativa, che sta diventando una difficoltà enorme perché abbiamo diversi casi che sono in una situazione di remittenza, di non utilizzo di farmaci e di droghe, che però chiedono un reinserimento nel mondo lavorativo in una situazione di crisi. Con alcune aziende abbiamo fatto il discorso, nel passato, di avere dei percorsi privilegiati per l'inserimento lavorativo di chi esce da una situazione di questo genere, rispetto al rischio di ricaduta. È un fenomeno quindi che va monitorato e studiato con estrema attenzione, con quest'evoluzione collegata alla crisi economica, quindi al disagio.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Morelli, ne ha facoltà.

Morelli (ALPE) - Merci Président.

Assessore, la ringrazio per la risposta che quanto meno ha ridimensionato la problematica. Lei ci conferma che non vi è un aumento dei dati, perlomeno per quanto riguarda i dati raccoglibili, i dati ufficiali, poi il sommerso sappiamo bene che va ad aggiungersi a questi dati. È evidente che la lotta al fenomeno della droga va portata avanti su più fronti, quindi sul fronte della sicurezza con maggior controllo, maggior repressione e la collaborazione di tutti gli attori: delle forze dell'ordine con le scuole, con gli Enti locali per far sì che il fenomeno sia il più possibile sotto controllo e poi parallelamente deve esserci, come giustamente lei ha ricordato, quell'opera di prevenzione, che forse di questi tempi si era un pochino tralasciata, si era un pochino sottovalutata, perché, quando i fenomeni come quelli del consumo di stupefacenti diventano dei fenomeni endemici nella società, si rischia poi un po' di non dar loro l'importanza che meriterebbero. L'invito quindi è assolutamente a non abbassare la guardia, perché non dobbiamo assolutamente assuefarci a questi dati e al fatto che questi dati siano stabili. L'aspetto che lei ha sollevato di aumento di patologie psichiatriche tra i giovani dovute al consumo di stupefacenti mi sembra qualcosa di molto grave, forse attraverso questi campanelli d'allarme giustamente portati all'attenzione dei giovani nelle scuole, perché io vedo la scuola...

Presidente - Chiederei all'aula, per gentilezza, un po' di silenzio, grazie.

Morelli (ALPE) - ...come strumento per affrontare questo genere di problemi...mi sembra che vada assolutamente perseguito e portato avanti. Comunque la ringrazio.

Presidente - Proseguiamo con il punto 17.