Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 947 del 14 gennaio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 947/XIV - Interpellanza: "Ruolo assunto dall'Assessorato della sanità, salute e politiche sociali in relazione ai tagli al bilancio operati dalla Direzione dell'Azienda sanitaria".

Presidente - Ha chiesto la parola per l'illustrazione la Consigliera Fontana, ne ha facoltà.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Venuti a conoscenza della nota con la quale le organizzazioni sindacali e le rappresentanze unitarie del comparto sanitario il 5 dicembre scorso hanno espresso preoccupazione rispetto alle conseguenze dei tagli al bilancio apportati dalla Direzione generale dell'USL, che ancora una volta e come da noi più volte segnalato anche in quest'aula, vanno a colpire gli utenti del sistema sanitario; preso atto della nota del Direttore generale dell'Azienda sanitaria, il quale nella sua risposta sostanzialmente conferma che sono state date disposizioni agli operatori tese a razionare le colazioni mattutine, la sostituzione delle lenzuola ed altri modesti tagli di questo genere che per un ammalato sono invece importanti; ritenuto che non sia né sostenibile, né corretto far pagare agli ammalati i costi eccessivi di una sanità regionale, che invece spende allegramente su altri fronti (vedi le consulenze, gli incarichi a specialisti esterni, il contributo di oltre 6 milioni di euro all'INVA); ricordato come l'Assessore alla sanità, da noi sollecitato, abbia più volte garantito che il taglio alla spesa sanitaria regionale non avrebbe inciso sulla qualità e sulla quantità dei servizi erogati all'utenza, vogliamo sapere dall'Assessore: "quale ruolo svolge, o intenda svolgere l'Assessorato medesimo della sanità e dei servizi sociali in tema di "tagli" alle spese dell'USL, perché pare rivesta il semplice compito di esecutore delle decisioni adottate dall'Azienda sanitaria, frutto sempre più di meri calcoli matematici più che di un'attenta ristrutturazione dei costi; se c'è un nesso tra l'accresciuta diffusione di "infezioni ospedaliere" e la riduzione delle spese per pulizie delle corsie e la riduzione dell'assistenza alberghiera (coperte, lenzuola, bicchieri) dentro le strutture sanitarie; qual è il contributo annuo erogato dall'USL all'INVA nella sua funzione di partecipata, quanto in servizi extra (se ci sono) e come si spiegano queste spese crescenti anche a fronte dell'esistenza, interna all'USL, di un servizio che si occupa proprio di servizi informatici". Grazie.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'Assessore Fosson, ne ha facoltà.

Fosson (UV) - Sì, grazie Presidente.

Quest'interpellanza mi serve per fare una premessa: intanto i tagli alla sanità non sono determinati dall'azienda, ma da una legge finanziaria che è stata approvata anche quest'anno, che prevede per quest'anno 11 milioni di euro di taglio rispetto ai 20 milioni di euro dello scorso anno. Ora, premesso che questo chiaramente non ci fa piacere e premesso che la preoccupazione non è solo sua, ma è di tutti noi in finanziaria abbiamo aggiunto un articolo in cui si dice che a metà anno si farà un check-up per vedere se riusciamo con questi finanziamenti a mantenere tutti i servizi che sono molto più numerosi dei servizi che ci toccherebbero. Con questo voglio dire che le difficoltà ci sono e non è possibile che non ci siano con dei tagli di questo tipo; tagli che noi vogliamo affrontare razionalizzando e risparmiando laddove possibile, senza tagliare i servizi e senza diminuire la qualità, però chiaramente i problemi ci sono, bisogna vedere se li vogliamo affrontare insieme. Con i sindacati abbiamo fatto questo discorso e noi pensiamo che la procedura più giusta, in un momento di difficoltà come questo, sia proprio quella di riorganizzare e mettere insieme tutte le forze, di cambiare chiaramente dei modelli, di chiedere a molti di lavorare di più e meglio, di allargare un po' quella che è la sfera delle proprie competenze.

In questo cambiamento le cose che segnalava lei sono cose che qualcuno ha segnalato anche a noi e bisogna soltanto vedere se queste segnalazioni sono corrette o no, perché in un momento di riorganizzazione è chiaro che ci possono essere intanto delle difficoltà organizzative, ma anche delle notizie non corrette. In particolare per quello a cui si riferiva circa il problema delle lenzuola. Il processo di riorganizzazione da cos'è dovuto? Dal fatto che prima avevamo possibilità diverse e si facevano le scorte una volta al mese. Adesso si fa settimanalmente o giornalmente e questo permette di risparmiare sul contingentamento delle lenzuola, ma non sull'utilizzo né sul cambio delle lenzuola per chi ne ha bisogno e, proprio per questo, ieri ho fatto fare un sopralluogo, che poi le dirò, in merito alle scorte di lenzuola, di copriletti e di federe presenti alle ore 10 in quattro o cinque reparti. Le faccio presente che quella è l'ora in cui i letti sono stati già rifatti, quindi la situazione è normale, mentre alle 13 vengono fatti nuovi ordini. I reparti erano quelli di Oncologia - Nefrologia, che era uno dei reparti segnalati, su quindici posti letto a quell'ora lì avevamo 9 lenzuola, 10 copriletti, 26 federe; in Medicina 2 a quell'ora c'erano di scorta 25 lenzuola, 12 copriletti e 13 federe, in Medicina 1 e 3 c'erano 13 lenzuola, quindi le scorte erano disponibili. Delle volte, mi permetto di dire - e su questo chiedo anche la sua collaborazione - quando dicono che non fanno i letti perché non ci sono le lenzuola dovrebbe tenere presente anche il mio dato che invece dice che le scorte c'erano e le darò questo documento. L'economia quindi non è sul non dare le lenzuola ai pazienti: l'economia è su una riorganizzazione generale, che forse deve funzionare meglio, ma questo dato mi conferma che non c'erano scorte zero, perché le scorte a quell'ora lì erano ampiamente presenti e su questo dobbiamo tutti lavorare.

Quale funzione ha l'azienda? L'azienda ha sicuramente un'autonomia gestionale e una responsabilità, all'Assessorato comporta il ruolo di controllo e di indirizzo delle linee e io su questo, quando lei dice che è stato tagliato poco, mi permetto di ricordarle che nel piano aziendale sono stati tagliati quattro dipartimenti e uno, il quinto, non è ancora assegnato e otto strutture primariali.

Vorrei tornare ma in modo sereno proprio sulle consulenze. Lei ci aveva indicato l'anno scorso, per esempio, una consulenza radioterapica importante, se va a vedere questa consulenza, quest'anno è a costo zero, non esiste più. Avevamo delle consulenze informatiche importanti in radiologia e il Consigliere Guichardaz lo sa benissimo, che sono state tutte eliminate e le potrei dire nomi e cognomi. Fisica sanitaria: avevamo una grande consulente che veniva da Ivrea e avevamo una professionalità qui altrettanto formata e valida e non viene più, per cui le consulenze che avevamo sono state tagliate in modo non significativo, di più, cioè da 70 mila euro, e da 50 mila euro, siamo passati a costo zero.

Su questo però vorrei fare una verifica con lei, perché, quando lei dice...e lo scrive e l'ha ripetuto: "se c'è un nesso tra l'accresciuta diffusione di infezioni ospedaliere...", questo è un dato gravissimo. Io su questo, e quando lei mi dice le cose io le vado a verificare, i dati che ho io sulla prevalenza delle infezioni ospedaliere sono nel 2012 di 7,2, nel 2013 di 6,0 e nel 2014 di 3,9; dire che le infezioni ospedaliere aumentano vuol dire che poi la gente non va più in ospedale per la paura che venga un'infezione Discutiamone pure anche in V Commissione su questo, io i dati ufficiali che ho, e ripeto che ieri ho fatto fare un'ispezione in cui non c'era solo l'azienda, ma c'era anche qualcuno di fiducia sulle scorte, sono dei dati completamente diversi da quello che dice lei, cioè ho dei dati delle infezioni ospedaliere in riduzione: e questo fatto è molto importante.

Sull'informatica, come le ho detto, abbiamo messo un servizio unico, abbiamo tagliato tutte le consulenze e le convenzioni informatiche e, se vuole, le dico poi anche nomi e cognomi. Su INVA ci sta una consulenza informatica che è fondamentale per noi, in seguito semplificheremo le procedure informatiche. Sull'informatica ripeto, abbiamo razionalizzato tutto: un unico servizio e una fornitura di professionalità da parte di INVA nella misura in cui la stessa società ci dà competenze e economicità dei sistemi.

Voglio poi fare di nuovo una considerazione dicendo che quest'anno, per esempio, il rapporto con INVA sarà di 330 mila euro in meno, quindi c'è una riorganizzazione con tutti i tagli possibili, ma non assolutamente su alcuni servizi. La mia preoccupazione è: riusciremo a dare tutti quei servizi in più che stiamo dando ai valdostani, con la stessa qualità? Termino dicendo che il vicino Piemonte, Ivrea, per esempio, sta tagliando l'emodinamica. Affinché tale servizio sia giustificato dovrebbe avere 600 mila abitanti, noi ce l'abbiamo tutti i giorni, tutte le notti per 120 mila abitanti. Ecco cosa succede vicino a noi. Dall'Istituto Maugeri ho ricevuto una lettera, di un paziente valdostano che è lì e all'entrata di una delle più grandi cliniche e istituzioni pubbliche di riabilitazione c'è una scritta: "sosteneteci e sostenetevi", cioè per la difficoltà.

Termino dicendo che non vorrei che fosse tutto negativo e non dico sicuramente che questo è merito mio, però sono andato a trovare in questi giorni il dottor Cofferati, che, essendo stato Sindaco di Bologna, poteva alzare il telefono e chiamare il Rizzoli, che a Bologna, è una delle massime eccellenze nazionali mentre ha deciso di farsi operare da noi, e c'è da ringraziarlo per questa fiducia che è notevole. Abbiamo dei dati di infezioni ospedaliere in riduzione e i dati sull'economicità del nostro servizio, insomma, i disservizi ci possono essere, però vediamo di affrontarli insieme con un'indagine corretta e giusta sia sugli sprechi, sulle lenzuola, sia sulle infezioni ospedaliere. Grazie.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la Consigliera Fontana, ne ha facoltà.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Assessore, l'ho ascoltata con molta attenzione, cioè io non è che sto facendo una contestazione che non va bene la sanità, che non ci sono i servizi, non l'ho mai detto, ho sempre dato merito che le cose che funzionano...l'abbiamo sempre detto...io sto contestando le cose che non vanno, lei mi continua a nominare Cofferati. Allora, è vero, vuol dire che stiamo dando dei servizi di qualità, ma lei deve spiegare alla gente quando il Direttore dà disponibilità di dare due fette biscottate al malato o di non cambiare le lenzuola se sono sporche...dite: "sono le caposala, è colpa delle infermiere...", io su queste cose sto contestando. Se non sono vere queste cose, chi sbaglia allora paga, perché è lei che deve dare gli indirizzi, vuol dire che non c'è organizzazione, io non sto dicendo che la sanità non funziona, sono la prima che ha sempre detto un grazie ai medici, a tutti i lavoratori per il lavoro che svolgono, perché mi rendo conto che c'è poco personale e gli infermieri stanno facendo i jolly, si ritrovano a lavorare da soli. Io non sto contestando né i lavoratori, né i medici, né che non funziona la sanità, però dite di avere una sanità di eccellenza e vi perdete dietro a due fette biscottate, o quando era stato tolto il tè, o perché manca la carta igienica, o la bottiglietta dell'acqua? Sono cose assurde, poi diamo 6 milioni di euro all'INVA...io non voglio entrare nel merito, se sono servizi che servono, ben vengano, però 6 milioni di euro...io penso a che poi devo razionare una fetta biscottata per l'ammalato. È veramente vergognoso questo, io non condivido questo modo di vedere, di razionalizzare le spese, pur sapendo che i tagli ci sono, ma vanno fatti dove si devono, Assessore, non su queste cose! Non ridurre le ore di pulizia, le lenzuola e non dare due fette biscottate all'ammalato! Chi ci rimette sempre alla fine è l'ammalato! I direttori, gli Assessori sono messi lì per compiere un lavoro che è per aiutare il cittadino, non per penalizzare il cittadino!

Mi rendo poi disponibile ad un confronto, io le faccio queste domande perché mi vengono dette determinate cose, il mio ruolo è quello di chiarire, se poi è così come dice lei, ben venga, ne sono felice, però io ho il sacrosanto dovere di portare all'attenzione di questo Consiglio queste problematiche. Io mi auguro di non fare più interpellanze del genere, Assessore. Se lei veramente si prende un impegno...non devono più succedere queste cose, perché io vorrei vedere se lei ha un ammalato, un padre, un anziano che va lì e lo vede che ci sono le lenzuola sporche...poi non è la prima volta che viene detto, glielo ho già detto altre volte! E ci sono persone che lo confermerebbero, ma hanno paura di testimoniare, che poi si ritorce contro... Allora, i problemi ci sono, lei lo sa benissimo, mettiamoci insieme, vediamo che cosa si può fare, non devono più succedere queste cose, io mi auguro di non intervenire più su questo, però se ci sono altre lamentele, io ritornerò a dirglielo, lei ha la responsabilità che...non devono succedere più queste cose. Lo voglio poi ancora ribadire una volta: io non ho contro niente il servizio che dà la sanità, sono contenta perché era un servizio veramente di eccellenza, adesso però sta scadendo con questa situazione, perché se andiamo a controllare una fetta biscottata o le lenzuola sporche...lei mi deve dire che assistenza di qualità diamo ai nostri ammalati, mi risponda su questo e poi le darò ragione.

Presidente - Grazie Consigliera Fontana. Punto 16 all'ordine del giorno.