Oggetto del Consiglio n. 646 del 11 dicembre 1980 - Verbale

OGGETTO N. 646/80 - PROBLEMI CONCERNENTI LE CONCESSIONI DI DERIVAZIONI D'ACQUA AD USO IDROELETTRICO DELLA NAZIONALE COGNE. (Interpellanza dei Consiglieri Mafrica e Bajocco)

Il Presidente DOLCHI propone lo svolgimento della seguente interpellanza, presentata dai Consiglieri Mafrica e Bajocco, concernente: "Problemi concernenti le concessioni di derivazioni d'acqua ad uso idroelettrico della Nazionale Cogne", interpellanza trasmessa in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza in corso.

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Ill.mo Signor PRESIDENTE

del Consiglio regionale

I sottoscritti Consiglieri regionali del P.C.I. chiedono alla S.V. di voler inserire all'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale la seguente

INTERPELLANZA

Risulta esser stato presentato un documento dell'ENEL al Ministero dell'Industria con il quale tale ente richiede di entrare in possesso delle concessioni di derivazioni d'acqua scadute relative ad alcune grandi aziende quali la Montedison, la Cogne, la Falk, le Cartiere Burgo.

I sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo comunista

INTERPELLANO

il Presidente della Giunta e l'Assessore all'Industria per sapere:

1) quali concessioni della Nazionale Cogne sono scadute o di prossima scadenza;

2) quale è l'orientamento della Giunta regionale in merito al passaggio delle concessioni Cogne all'ENEL e se sia stata prevista qualche particolare condizione di favore per la Nazionale Cogne, per la quale l'uso di fonti autonome di approvvigionamento energetico è risultato finora indispensabile strumento di contenimento dei costi di produzione.

Aosta, li 28.11.1980

F.ti: Demetrio Mafrica

I. Bajocco

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Il Consigliere MAFRICA chiede alla Giunta di precisare quale sia il proprio orientamento rispetto al subentro dell'ENEL nelle concessioni scadute della Nazionale Cogne e rispetto alla necessità di quest'ultima di godere di un trattamento di favore.

Il Presidente della Giunta ANDRIONE sostiene che la Regione, ai sensi dello Statuto speciale, subentra nella concessione scaduta, qualora lo Stato non intenda fare le acque oggetto di un piano di interesse nazionale, come è avvenuto con la nazionalizzazione dell'ENEL. Con l'entrata in vigore della cosiddetta "legge Filliétroz", le acque sono rimaste alla Regione Valle d'Aosta che le subconcede all'ENEL.

Ricorda che il costo dell'energia elettrica sostenuto sinora dalla Società Cogne è falsato dal fatto che la Società non ha mai provveduto ad effettuare i lavori di manutenzione e di potenziamento delle centrali, né ha mai effettuato il turn over degli impianti elettrici e, qualora la concessione durasse, sarebbe obbligata a provvedere con evidente lievitazione dei costi. Afferma inoltre che l'ENEL si è resa disponibile a prendere tutte le centrali e ad intervenire con i lavori di potenziamento e di manutenzione.

Riferisce infine che la Giunta regionale ha fatto le dovute rappresentazioni della Cogne alla Presidenza dell'ENEL, da cui è emerso che quest'ultima riconoscerà un periodo di franchigia e che, per un periodo abbastanza lungo, non applicherà alla summenzionata Società il costo dell'energia elettrica, onde poterle consentire la ristrutturazione; dopodiché la Società Nazionale Cogne pagherà l'energia elettrica come qualsiasi utente italiano.

Il Consigliere MAFRICA condivide il percorso sinora fatto dalla Giunta regionale che ha visto concretizzarsi la trattativa a tre: Cogne-Regione-ENEL.

Il Consiglio prende atto.

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