Oggetto del Consiglio n. 937 del 14 gennaio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 937/XIV - Interrogazione: "Notizie in merito alla situazione dei contratti del personale precario in servizio presso l'Azienda USL".
Presidente - La parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) -Sì, grazie Presidente. Buongiorno a tutti.
Confermo, com'è scritto nelle premesse dell'interrogazione, la volontà e la necessità di un percorso di stabilizzazione del precariato esistente nell'azienda, riservando forme di precariato solo per situazioni di emergenza e comunque temporanee. Come dicevo l'anno scorso rispondendo ad un'analoga interrogazione, il dato sul precariato era importante e oggi impatta ancora con una crisi economica. Però i dati sono, al 1° gennaio di quest'anno, decisamente in diminuzione nel fenomeno del precariato. Mi riferisco ai contratti con "Obiettivo Lavoro": 354 nel 2013, 309 nel 2014 e adesso siamo scesi a 269, quindi con 85 assunti in queste file; pertanto la diminuzione del precariato quest'anno è stata di 85 unità di personale. In questi 269 sono di rilievo ancora 37 assistenti amministrativi, 22 coadiutori amministrativi e soprattutto 77 collaboratori professionali sanitari, cioè laureati in scienze infermieristiche.
Nel 2015 cosa si pensa di fare? Nel 2015 ci dovremo attenere al blocco delle assunzioni di cui alla legge finanziaria ricordando però, nella medesima, che l'Assessorato prevede di definire un piano di deroghe alle assunzioni legato alla necessità di garantire l'erogazione dei LEA e il mantenimento dei livelli assistenziali.
Vi sarà quindi un'ulteriore riduzione del personale somministrato, anche grazie all'espletamento del concorso che è stato fatto in questi ultimi mesi per coadiutore amministrativo esperto e del prossimo espletamento del concorso per collaboratore professionale amministrativo, concorsi per i quali sono già scaduti i termini per la presentazione delle domande e quindi non rientranti nel blocco delle assunzioni.
Chiaramente la stabilizzazione del personale precario avviene con una modalità concorsuale e non tutti i lavoratori interinali di Obiettivo Lavoro, si sono presentati al concorso espletato, e quindi la stabilizzazione pone sempre un problema per chi non si presenta a un concorso, pur avendo i titoli. Sarà fatto sicuramente, è un impegno che prendo qui, un concorso per la figura del laureato in scienze infermieristiche, visto l'alto numero di questa categoria presente nell'ambito del precariato; sicuramente la necessità di sostituire questa figura è indispensabile laddove ci siano delle assenze e delle dimissioni per pensionamento. Ecco, quest'anno ci sarà comunque un piano di pensionamento, perché molti dei nostri operatori sono ai margini dell'età. E poi c'è stata una grande riduzione delle convenzioni che è passata a 48 unità soltanto per medici esperti, per farmacisti, per biologi, e comunque anche questo elenco è in netta riduzione.
Si dà atto che dalle ore 9,57 assume la Presidenza è assunta dal Vicepresidente Follien.
Follien (Président) - La parole au Conseiller Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente. Grazie Assessore per i dati; come al solito poi le chiedo l'elenco dei dati che ha dato precedentemente.
Come vede, noi abbiamo presentato un'interrogazione e non un'interpellanza, perché, come già abbiamo fatto a gennaio dell'anno scorso, pensiamo che sul tema del precariato non si debba fare polemica politica; parliamo di lavoratori che sono, insomma, in una condizione anche di precarietà e personalmente sono contento si prenda in considerazione e si vada nella direzione di una risoluzione.
Un'annotazione di tipo politico però va fatta. Intanto la nostra sanità pecca di una presenza di precari abnorme (questo noi lo denunciamo da sempre); è una presenza che tra l'altro crea dei problemi anche di carattere organizzativo, perché, come già le dicevo nel corso della precedente interrogazione, altre Regioni sono rimaste...diciamo nei limiti fisiologici del ricorso alla precarietà...il Piemonte credo non superi il 2,5-3 percento di personale precario. Noi abbiamo il 15-20 percento che è andato in diminuzione, questo devo riconoscerlo, però comunque una presenza così massiccia crea sicuramente dei problemi di carattere organizzativo, perché qualora dovessero intervenire - come sono peraltro già intervenuti - dei provvedimenti legislativi che per esempio dimezzano il ricorso al precariato...un conto è dimezzare il 4-5 percento, nel dimezzare 30 persone a 15 la soluzione si trova, ma un conto è, su 300 persone, dimezzarne 150.
Un rilievo che mi viene da fare è anche sulla gestione e sulla redistribuzione del personale precario all'interno dei vari servizi. Se notate, nella delibera di proroga di ulteriori 2 mesi a "Obiettivo Lavoro"...diciamo del mandato di somministrazione lavoro, si leggono dei dati che, secondo me, devono essere in qualche maniera risolti, perché? Perché vi sono dei settori, dei reparti, delle strutture complesse dove i precari, sia sanitari che amministrativi, sono preponderanti: nella Medicina interna 11 infermieri e 10 OSS, in Ortopedia e Traumatologia 13 infermieri e 5 OSS, per esempio; abbiamo la Geriatria e la Riabilitazione con 8 infermieri e 14 OSS, quando altri reparti si mantengono in 3-4, al massimo 5 dipendenti. Questo che cosa significa? Significa che evidentemente fino ad ora la gestione proprio del personale interno è stata quanto meno poco ragionata, poco attenta, perché nel momento in cui dovesse, per qualche esigenza, essere ridotto il personale drasticamente, cioè si dovesse rispettare una qualche disposizione legislativa, è chiaro che i reparti che si sostengono interamente sul personale precario verrebbero penalizzati.
L'invito è quindi di ragionare nei termini - e mi pare che il percorso vada in quella direzione - di ridurre il più possibile il precariato, ma anche di ragionare nel redistribuire il precariato o, nei prossimi concorsi, valutare che la priorità sia di indirizzare il personale che dovesse essere assunto verso queste realtà e di redistribuire quello che rimane (questo per evitare davvero che ci siano poi delle problematiche di ordine organizzativo).
Un'altra annotazione che voglio fare è legata all'utilizzo delle agenzie di somministrazione. Adesso abbiamo avuto il rinnovo per 2 anni prorogabili a 3 del mandato a "Obiettivo Lavoro". Io non so il motivo per cui è stato messo a base d'asta 1 milione di euro, probabilmente è per dare una connotazione a questo tipo di appalto, cioè per far sì che l'appalto sia un appalto di carattere europeo, ma la cosa che vorrei far notare è che nel momento in cui si programmano dei bandi di gara bisogna anche essere più realisti, per dar modo, secondo me, ad una più ampia platea di partecipare con consapevolezza, perché 1 milione di base d'asta per tutto il 2015, quando voi sapete che il rinnovo, la proroga dei contratti per 2 mesi costa 1.700.000 euro, quindi ci aggiriamo intorno agli 850.000 euro al mese, il che vuol dire quasi 10 milioni durante l'anno...danno l'idea di un dato completamente irreale rispetto alla base d'asta. Questo, secondo me, sfalsa la percezione del fenomeno e, dall'altra parte, crea dei problemi probabilmente anche di disinteresse da parte eventualmente dei concorrenti che per 1 milione di euro magari non partecipano, ma nella prospettiva più realistica invece di 10 milioni di euro, che è il costo probabilmente che dovremmo sostenere per mantenere i contratti somministrati, invece ingenera. Grazie.
Presidente - Punto 6 all'ordine del giorno.