Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 924 del 17 dicembre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 924/XIV - Interpellanza: "Adesione dell'Amministrazione comunale di Verrès al progetto formativo "Corso introduttivo alla saldo carpenteria", proposto dalla società Synergie-Italia".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

È una questione che, a prima vista, potrebbe apparire come una questione appunto di alcuni Comuni, una questione che non interessa il Consiglio regionale. Come ho avuto più volte modo di dire, ci sono questioni che, riguardando la piccola Valle d'Aosta, inevitabilmente possono assumere un carattere regionale. E qui ci riferiamo alla possibilità di una formazione professionale molto interessante, svolta addirittura in situazione di lavoro, una cosa che poi magari ritornerà nel corso di questa adunanza consiliare, perché è sicuramente una cosa auspicabile che noi promuoviamo la possibilità di giovani e meno giovani verso l'attività di formazione professionale anche con l'impiego diretto presso le imprese. E quindi è giusto che l'Amministrazione, in questo caso delle Amministrazioni comunali si facciano anche carico di questi percorsi. Faccio così, soltanto una battuta. Sono andato a guardarmi questi percorsi, e la cosa curiosa che mi ha colpito è che noi facciamo tutta una battaglia per dire: nelle nostre scuole professionali c'è ancora troppo una componente didattica, troppo forte, e c'è poca pratica, dovremmo aprirci alla prassi, alla formazione professionale in azienda...ecco, vi invito solo ad andare a vedere il rapporto e la sproporzione di ore tra la formazione teorica e la formazione pratica: in questi che dovrebbero essere corsi ad alta formazione pratica prevale nettamente la formazione teorica. Ma non era questo l'oggetto dell'interpellanza, è una riflessione che mi è venuta poi in relazione alla discussione, che magari si farà più tardi sulla formazione professionale, cioè andiamo ad investire delle risorse su imprese, su aziende per fare di nuovo formazione teorica, che è quella che cerchiamo di ripensare nelle scuole, per aprirci ad un contatto più diretto, ad una formazione più importante nelle situazioni lavorative.

La questione è la seguente: intanto si è in qualche modo intervenuti con un forte contributo pubblico, perché ci sono più soggetti, tra cui anche una partecipata pubblica, la CVA, che finanzia questo progetto, quindi mettiamo del denaro pubblico in questo progetto. Quando si mette del denaro pubblico in un progetto non si può dire: "vabbè, ti metto del denaro pubblico e poi non mi interesso più di tanto, lo do a te, privato, veditela tu". È denaro pubblico, ci sono a mio avviso dei criteri che vanno messi molto chiari, dei paletti molto chiari, perché a quel punto l'accessibilità a questi corsi, la possibilità di poter partecipare a questi corsi deve essere garantita a tutti, naturalmente nell'ambito dei numeri limitati che può avere un progetto. Qui, gli unici paletti che io ho trovato, andando a leggere una delle delibere...perché la delibera del Comune di Issogne non era ancora pronta, il progetto era già partito, ma un Comune non aveva ancora votato la delibera, e non so qui le tempistiche come vengono organizzate...comunque, nella delibera del Comune di Verrès, si fa riferimento ad una delibera del Comune di Issogne che ancora non c'era nel momento in cui ho scritto questa interpellanza, e si dice genericamente che "deve esserci prevalentemente la residenza nei comuni di Verrès e di Issogne", cioè "prevalentemente" può anche dire che uno può essere residente a Courmayeur e poter aderire a questo corso. E poi si fa riferimento ad un'espressione che si chiama "età giovanile". Ecco, io francamente l'età giovanile non sono riuscito a catalogarla come età, nel senso che si parla di giovani, si parla di adulti, over o non over una certa età, ma età giovanile può voler dire tutto, vuol dire una persona di cinquant'anni, magari si sente ancora giovanile... Quindi, come dire? i paletti il pubblico non li mette, dice praticamente alle imprese: "io ti do i soldi e tu prendi chi vuoi tu"...mi sembra un percorso un po' debole!

Secondariamente, un'opportunità come questa, in un momento di forte difficoltà economica, e in particolare nella Bassa Valle, di opportunità di lavoro...beh, in molte realtà, molti giovani non erano assolutamente a conoscenza, non hanno visto nessun bando, non hanno visto nessuna possibilità di accedere a questi corsi...cioè, che cos'è, fate i corsi, i corsi li finanziate per i vostri amici, per i vostri addetti o è una cosa per cui bisogna avere qualche credit card, una tessera di partito...com'è che si accede a questo corso? Se un cittadino valdostano, un cittadino di Verrès o di Issogne dice: "mi interessa, voglio partecipare"...poi ci sarà l'azienda che dice la sua perché "siccome vieni a lavorare nella mia azienda, voglio dire la mia", ma qual è il bando dove io vado a vedere se posso partecipare a questo tipo di percorso? Tutto questo io non l'ho riscontrato nella delibera, magari lei è più a conoscenza di me, se vuol chiarirlo in questa interpellanza...

Presidente - Grazie Consigliere Donzel. La parola all'Assessore Marquis.

Marquis (SA) - Grazie Presidente.

Innanzitutto, com'è stato premesso dal Consigliere collega Donzel, credo che il primo problema sia capire se la questione sia di competenza del Consiglio regionale; tuttavia ritengo di non sottoporre all'Assemblea la valutazione sull'opportunità o meno di discutere sull'argomento, ma lo considero come un'occasione di provare a fare un ragionamento e di cercare dei chiarimenti sull'argomento, che è stato sottoposto.

Credo che si tratti di un'iniziativa particolare, perché è la prima che viene proposta secondo queste modalità in Valle d'Aosta. È un'iniziativa di partenariato tra soggetti pubblici e soggetti privati, perché sostanzialmente c'è la partecipazione di Enti territoriali unitamente ad una società che espleta sul territorio dei servizi per l'impiego. Ci tengo a sottolineare che trattasi di una società abilitata a livello nazionale, ma non accreditata a livello regionale, perché siamo ancora nella fase di accreditamento degli Enti che potranno erogare servizi per l'impiego; servizi chiaramente promossi dall'Amministrazione regionale, perché in ambito privatistico, chiunque abbia un'iscrizione all'Albo nazionale può erogare qualsiasi tipo di servizio nell'ambito dell'intermediazione dell'attività del mercato del lavoro. Dicevo prima che trattasi di un'attività nuova per la Valle d'Aosta, ma un'attività alla quale sono abituate le altre realtà italiane. La nostra sperimentazione, che stiamo mettendo in atto, è una sperimentazione legata al piano di garanzia giovani per poi eventualmente andare a rettificare il comportamento qualora non dovesse riscontrare pienamente l'esigenza della pubblica amministrazione ed eventualmente andare a correggere il tiro successivamente, prima di farla diventare a regime. Credo che l'accreditamento dei soggetti, che si occupano di formazione professionale e di servizi per l'impiego, si inscrive in un processo più ampio di promozione e di rafforzamento della conoscenza, che è finalizzata all'acquisizione di competenze utili per migliorare le condizioni di occupabilità del target della popolazione inattiva o esclusa dal mondo del lavoro.

La Regione, nel suo operare, intende non solo adeguarsi al vincolo legislativo imposto dalle disposizioni comunitarie e nazionali, ma soprattutto intende riaffermare l'importanza di una formazione professionale di qualità, capace di rispondere ai bisogni di apprendimento e alle aspirazioni di giovani e adulti; tutto ciò sempre nel rispetto della libertà di concorrenza e del pluralismo dell'offerta. La doppia offerta tra iniziative pubbliche e private contribuisce a stimolare la crescita del mercato del lavoro attraverso l'offerta di servizi innovativi e più adeguati alle attese dei cittadini, rispetto a quelli consolidati di esclusiva proposizione pubblica. Dalla coniugazione degli interessi pubblici e di quelli privati possono essere meglio soddisfatti interessi di carattere generale arricchendo l'ambito di intervento delle esperienze di cui ciascuno è portatore. Questo nuovo approccio muterà la struttura attuale del mercato del lavoro, che a oggi è caratterizzato per un basso accesso ai servizi per l'impiego pubblici; inoltre favorirà nuovi meccanismi relazionali, incontro della domanda e dell'offerta, che hanno al centro la conoscenza e la valorizzazione sia delle esigenze dell'offerta di lavoro, sia dei requisiti attitudinali della domanda.

La Valle d'Aosta, come il resto d'Italia, sconta fortemente l'approccio sin qui attuato verso le politiche attive del lavoro centrato sull'esclusività del sistema pubblico. Può essere decisivo, in questa fase di ristrettezza economica, il contributo degli Enti di formazione privati nell'ambito della formazione professionale e in quello dell'intermediazione tra offerta e domanda del mercato del lavoro.

Fatte queste premesse, con riferimento ai quesiti posti dagli elementi nella mia disponibilità, posso immaginare che la società Sinergie-Italia, che è stata individuata come interlocutore dagli Enti territoriali per mettere in atto questa iniziativa di formazione o di avvicinamento e di introduzione alla saldo carpenteria, abbia insito nel proprio ruolo di Ente specializzato nell'erogazione dei servizi per l'impiego di possedere, attraverso le proprie banche dati, la conoscenza del contesto in relazione a questo tipo di profilo professionale. Immagino che la richiesta di target giovani nella fattispecie sia dovuto al fatto che sia stata fatta un'analisi rispetto ai fabbisogni aziendali, che potrebbero avere l'esigenza di risorse lavorative nell'ambito di questo settore. E questo credo che sia già il primo criterio di innovazione, perché diversamente, se non ci fosse stato perimetrato questo ambito di target, il servizio sarebbe stato offerto a tutti, ancora una volta illudendo delle persone, che poi non avrebbero potuto avere sbocco nel mondo del lavoro in questa attività, a intraprendere un percorso che poi non avrebbe potuto soddisfare le proprie attese. Quindi credo che si tratti di un intervento mirato per rispondere a delle esigenze che il mercato del lavoro in questo caso necessita.

Quanto alla partecipazione che è stata perimetrata prevalentemente nella realtà delle Amministrazioni proponenti, credo che questo sia dovuto al fatto che il corso è un corso di formazione di natura privata, sostanzialmente, e quindi ricomprende la soddisfazione delle esigenze preminentemente da parte dei soggetti che ne sono promotori e finanziatori. Sottolineo "prevalentemente", perché mi risulta che dalla banca dati della società proponente, che quindi eroga questi tipi di servizi, abbiano anche accolto e soddisfatto delle domande di partecipazione di persone che non sono residenti nei comuni indicati e proponenti l'iniziativa. Ecco, questo è quanto. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 17,46 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.

Viérin M. (Presidente) - Per la replica, il collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore, per aver così cortesemente evitato di sottoporre all'Assemblea il testo di questa interpellanza, per capire se il tema era di carattere competenza del Consiglio regionale oppure rilevasse di una competenza comunale che sfuggiva al tema. Lei è stato molto gentile, in maniera formale, poi però se ne è andato a spasso per l'aula con delle considerazioni molto generiche sulla situazione, sulla formazione, eccetera, arrivando nell'ultima frase conclusiva a dire che un po' si era guardato intorno su questo problema, ci ha ripetuto che c'è la crisi occupazionale, che è importante la sinergia pubblico-privato, ma di fatto non ha dato una risposta nel merito, cioè se sia corretto prendere del denaro pubblico, metterlo a disposizione di un progetto e non curarsi più di tanto di chi sono i soggetti che ne sono beneficiari.

Allora, provo a ripetere la mia considerazione. Siccome si tratta di denaro pubblico e c'è il dovere di avere il controllo di com'è speso...non è che si può dare del denaro pubblico a un privato e dirgli: "e vabbè, è importante che fai qualcosa", no? ...allora, di questo "qualcosa", i Comuni di Verrès e Issogne che ci mettono del denaro, e CVA, che ci mette pure lei del denaro, si saranno fatti una domanda rispetto al fatto di chi saranno i beneficiari? Dicono: "ma un po' tutti", perché dicono: "prevalentemente prendili nei nostri comuni, ma non esclusivamente". Quindi è come dire che Verrès e Issogne investono in un progetto per i cittadini di Châtillon...ha un senso? Me lo deve spiegare lei, me lo deve spiegare lei, a meno che il progetto non sia tutto pilotato, per cui si dice: "vabbè, vi diamo due o tre di Verrès, sappiamo già chi sono, poi due di Issogne li becchiamo; abbiamo già in mente che però dobbiamo anche soddisfarne uno di Châtillon e l'altro di...perché la ghenga dei nostri amici è quella, e questo è il progetto".

Allora, doveva venire in quest'aula a smentirmi questa cosa qui e dirmi: "ma lei ha dei dubbi inesistenti, il progetto è trasparente, tutti i giovani di Verrès e Issogne hanno ricevuto una comunicazione perché c'è affisso un bando, un grosso cartello in mezzo alla piazza: giovani, che volete sperimentare la saldo carpenteria, rivolgetevi a questa società perché c'è una chance per voi"! Poi la società guarda i curricula e dice: "con una valutazione autonoma, prendo questo piuttosto che questo"...ma non è andata così, Assessore! Erano già decisi a monte probabilmente questi nomi, ed è questo che non funziona: usare denaro pubblico per farsi gli affari propri. È questo che non va! È questo che vogliamo smontare in Valle d'Aosta! Oltretutto, sarebbe stato interessante che all'Assessorato della cultura e dell'istruzione fosse stato comunicato questo tipo di progetto, per avere un parere anche dell'Assessorato...adesso l'Assessore Rini magari è in un momento che non sta seguendo...ma sarebbe stato interessante capire anche dai nostri esperti rispetto al fatto che, curiosamente, un progetto che mettiamo in capo ai privati di formazione sperimentale nel privato ha la parte teorica prevalente sulla parte pratica! Ma se stiamo cercando di ribaltare questo sistema? Facciamo un progetto nuovo che è vecchio e che più vecchio non si può? Ma non si poteva mettere qualche ora in più di pratica, equilibrare? Ma chi è che ha pensato questo progetto? Chi sono i referenti? Come può un'amministrazione comunale, senza aver interpellato gli esperti di formazione professionale dell'Assessorato della cultura lanciarsi in un'avventura così? Ma chi sono? E voi non vi preoccupate..."bello, è partito un progetto, vediamo come va"? Ma a me non sembra normale! Poi liberamente i Comuni decidono se farlo o non farlo..."ah, che bello, abbiamo occupato tre persone, quattro persone, dieci persone"...però, scritto così, sembra di nuovo un progetto scritto per l'amico dell'amico, fatto ad personam per qualcuno, in cui non c'è nessuna finalità che costruirà un modello che ci permetterà di dire: "finalmente abbiamo trovato la chiave su cui costruire il domani della formazione professionale in Valle d'Aosta". Io, da queste delibere, non l'ho capito; magari è il progetto più bello del mondo, ma io non l'ho capito e la sua spiegazione mi lascia ancora più perplesso di quando ho avanzato questo dubbio.

Presidente - Grazie collega Donzel. Punto 6 all'ordine del giorno.