Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 925 del 17 dicembre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 925/XIV - Interpellanza: "Situazioni di disagio di alcuni studenti valdostani frequentanti il Corso universitario di laurea in lingue e comunicazione nella sede di Chambéry per l'inidoneità dei locali assegnati per il soggiorno".

Presidente - La parola al collega Ferrero...sì, prego.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Quello di cui vi parlerò adesso sarebbe stato un argomento di cui avrei volentieri fatto a meno. Stiamo parlando del corso di laurea in lingue e comunicazione dell'Università della Valle d'Aosta che prevede un anno all'estero. Alla fine si consegue un diploma doppio, che quindi è una cosa positiva, decisamente positiva, il fatto che i nostri studenti passino un anno all'estero è altrettanto positivo, però bisogna vedere dove vanno a passare questo anno all'estero. Per le studentesse, in particolare, che stanno passando l'anno all'estero a Chambéry, le cose non stanno andando molto bene; non stanno andando molto bene perché nei locali che sono stati individuati, e poi in cui sono andate a soggiornare le studentesse, locali individuati dalla Regione, stanno succedendo delle cose che sono abbastanza scandalose. I locali sono sporchi e non è che ci troviamo di fronte a studentesse di quelle che hanno un po' la puzza sotto il naso, i locali sono veramente sporchi perché, come vi può far vedere il collega Cognetta...

(i Consiglieri Cognetta e Ferrero mostrano all'aula alcune stampe fotografiche digitali)

...questi sono i letti, sono le doghe, le doghe sono addirittura ammuffite, ma se andiamo più avanti possiamo vedere che sui copriletti ci sono dei graditi ospiti. Questi "graditi ospiti" si chiamano sifonatteri, volgarmente pulci...questo è il sifonattero, guardatelo bene, è il sifonattero di Chambéry. Ecco, il problema qual è? È che il sifonattero morde e questa è la schiena di una delle nostre ragazze che noi mandiamo a studiare a Chambéry con i morsi delle pulci, in locali che sono individuati dalla Regione autonoma della Valle d'Aosta, viene dato...poi mi spiegherà bene l'Assessore, mi spiegherà bene l'Assessore che tipo di orientamento viene dato.

Tra le altre cose, il quartiere in cui sono ubicati questi locali è un quartiere pericoloso, "pericoloso" non me lo invento io. Qui si parla di un articolo che è un articolo di pochi mesi fa: "L'homme, originaire de Guinée, vivait à Chambéry depuis quelques mois en situation irrégulière, il a tenté de violer trois jeunes filles depuis 28 août dernier". Ecco, due di queste ragazze erano italiane e una di queste ragazze, che ha poi denunciato il tentativo di stupro, è una collega delle nostre studentesse. Il quartiere è altamente a rischio; addirittura la Polizia locale, interpellata dalle ragazze che chiedevano come difendersi da questi signori, ha consigliato di non prendere gli autobus di giorno perché sicuramente, nella migliore delle ipotesi, venivano importunate, nella peggiore venivano derubate, e quindi ha consigliato loro di andare a piedi verso la sede universitaria, facendo però molta attenzione a tenersi a una certa distanza dal parco, perché ogni tanto usciva qualcuno che aveva la tendenza, soprattutto quando vedeva delle donne, a tirarle dentro il parco. Quindi capite bene che, per persone che stanno studiando, questa non sia la situazione ideale. Se poi aggiungiamo che questi locali sono privi di sorveglianza, sorveglianza che ci doveva essere...ho ancora la segnalazione di un giorno fa di una studentessa che è stata importunata, sempre da uno di questi signori, probabilmente irregolari, che girano per di là e che si infilano anche nella residenza... Quindi queste povere ragazze hanno anche, a un certo punto, paura di uscire, perché il posto non è...diciamo tanto raccomandabile. Ecco, alla fine che ci sia un orientamento...adesso sono curioso di sentire cosa mi dirà l'Assessore all'istruzione...un orientamento verso strutture del genere in posti del genere da parte della Regione, dell'Amministrazione regionale...tra l'altro non è gratuito, intendiamoci, pagano comunque una retta, c'è un parziale rimborso, comunque pagano una retta e non pagano neanche poco, per non avere il Wi-Fi, per avere le cucine che sono inaccessibili e per avere le pulci nel letto! Non so, potrebbe essere un sistema che avete escogitato nei momenti di solitudine, così c'è qualche gradevole animaletto che fa compagnia alle nostre studentesse? Io penso che non sia il caso.

Vorremmo quindi sapere che cosa è successo e soprattutto vorremmo sapere in che termini e quando si intende intervenire per risolvere questa situazione perché, dalle notizie che mi sono giunte, alcune ragazze hanno addirittura pensato di lasciare il corso di studi. E, attenzione, qui lasciare il corso di studi vuol dire che se tu salti l'anno che è previsto all'estero nel corso di studi, perdi completamente la possibilità di andare avanti o comunque ti devi riconvertire poi il corso di studi, quindi è una cosa secondo noi gravissima.

Presidente - Grazie collega. La parola all'Assessore Rini.

Rini (UV) - Merci Monsieur le Président.

Pour ce qui est de la première question, l'Université de la Vallée d'Aoste ne participe pas à la sélection des locaux qui est effectuée par l'Université dont elle est partenaire, tout comme l'Université de Savoie ne participe à la sélection des logements destinés aux étudiants français qui viennent en Italie durant la période des échanges prévus. L'Université de Savoie met à la disposition des étudiants italiens divers types de logements, tant dans des résidences universitaires que chez aussi des particuliers. Chaque étudiant fait son choix parmi les possibilités offertes. Il est bien évident que les logements les moins chers sont aussi ceux qui sont les plus éloignés du centre et ceux qui offrent aussi moins de confort, mais ça c'est aussi un principe, c'est l'étudiant, effectivement, qui fait son choix. Toutefois, l'Université de Savoie vérifie périodiquement lesdits logements. C'est cependant là une prérogative de notre partenaire qui implique, clairement, des engagements économiques et des choix organisationnels auxquels l'Université valdôtaine ne participe pas, comme j'ai dit aussi à l'avant. Les deux Universités entretiennent cependant des rapports constants de ce point de vue, dans la mesure où d'une part et d'autre les référents veulent un suivi de la période d'étude en général.

Malgré tout, je voudrais relever que les étudiants n'ont pas signalé aucune difficulté à leurs référents de zone, donc en France, même au lendemain des épisodes indiqués. Chaque année l'Université de Savoie fait une enquête sur un échantillon d'environ 200 étudiants étrangers fréquentant ces résidences et l'an passé le pourcentage de satisfaction général était du 81 pour cent. Par ailleurs, 72 pour cent des étudiants ont déclaré de ne pas avoir rencontré des problèmes dans ces logements. L'Université de la Vallée d'Aoste recueille périodiquement, à travers le remplissage de questionnaires spécifiques, les opinions des étudiants quant aux initiatives de mobilité internationale. Et même s'ils ne comportent pas de demandes spécifiques permettant d'établir si les intéressés sont satisfaits des locaux où ils sont séjournés, ces questionnaires comportent des espaces où les étudiants peuvent insérer librement des commentaires et dans le cadre desquels aucun problème particulièrement important n'a jamais été signalé.

Per ultimo, la terza domanda, che è un po' anche la più importante, quindi cosa si intende fare...allora, pur esulando dai propri compiti, come ho già ricordato, l'Università della Valle d'Aosta, comunque, una volta informata dei disagi...sono stata informata anch'io direttamente e prontamente ho chiesto spiegazioni all'Università della Valle d'Aosta, preoccupata anche da quelle che erano state le indicazioni che lei molto bene ha ricordato...e quindi, dicevo, l'Università, una volta informata dei disagi patiti da alcune studentesse, ha immediatamente contattato la Francia e i docenti referenti che hanno appreso, come le dicevo, con stupore e anche rammarico, la notizia di queste difficoltà denunciate, in quanto, come le ho già ricordato, pur essendo in contatto con gli studenti valdostani, nessuna segnalazione è stata fatta ai referenti in loco. Il ruolo del referente, infatti, nello scambio a livello francese, è proprio esattamente lo scopo di consentire una liaison anche con quella che è l'Università italiana e valdostana, ma anche lo scopo di riuscire ad avere un rapido ed efficace intervento in caso di necessità, poiché sono...

Tutto questo detto, però, mi prendo un impegno mio, del tutto personale, collega Ferrero, perché ovviamente come lei sono basita di fronte a quello che è accaduto. Sarà nostra premura andare a verificare, sempre considerando quella che è la nostra potestà anche di intervento, ma credo che si possa avere un peso di fronte a delle circostanze così chiare, così evidenti, come lei poi ha avuto anche modo, in maniera anche puntuale, di provare...insomma, riuscire ad intervenire e a risolvere questo disagio che ovviamente crea un danno all'immagine dell'Università a Chambéry, ma, di riflesso, anche al corso dell'Ateneo valdostano.

Presidente - Grazie Assessore. La parola, per la replica, al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Beh, brutto l'inizio, ma poi si è parzialmente ripresa...non dobbiamo dimenticare che il Presidente dell'Università della Valle d'Aosta è un certo Augusto Rollandin che siede vicino a lei, eh! Io non vorrei che si iniziasse con uno scaricabarile su queste cose, perché...diciamo il contratto, o comunque la convenzione che è stata fatta con l'Università di Chambéry, se fosse stata fatta da qualcuno che era competente...qui torniamo ai dirigenti, ma mi informerò su chi è il dirigente che ha seguito le cose a livello universitario o no...ebbè, insomma, doveva mettere un punto riguardo anche alla questione del soggiorno, qui è anche una questione di sapersi organizzare! Non si possono mandare allo sbaraglio, con la scusa di farsi magari belli...abbiamo fatto la convenzione con l'Università di Chambéry e mandiamo le valdostane a Chambéry e stanno bene e come siamo bravi...no! Qui le cose sono andate storte!

A me risulta che segnalazioni siano già state fatte - poi farò vedere la documentazione - alle locali autorità...diciamo universitarie. Non ci sono stati interventi. I referenti delle residenze sono stati interpellati, ma addirittura sono irreperibili per la maggior parte del giorno, e quindi, insomma, io ci terrei però...le anticipo già, Assessore, che io al prossimo Consiglio chiederò a che punto siamo con gli accertamenti che sono stati fatti riguardo a questa questione! Anche perché, sennò, veramente, allora a un certo punto ho anche ragione ad incarognirmi quando sento che vengono spesi 50, 60, 70 mila euro per manifestazioni tipo la Donna dell'Anno e poi noi mandiamo le nostre giovani donne in giro, le sottoponiamo anche a rischi... Perché in un certo senso, nel momento in cui noi diciamo che c'è un corso di studi che prevede un anno all'estero, ti diamo questa opportunità...beh, l'Amministrazione deve fornire un pacchetto! Secondo me deve curarle un po', le studentesse o gli studenti che porta all'estero devono essere curati. Tu gli dai un'opportunità, ma gli devi dare anche una garanzia. Dobbiamo, se vogliamo fare le cose fatte per bene, accollarci anche una serie di servizi collaterali; certo, fare contribuire le famiglie, ma dobbiamo assumerci delle responsabilità e quindi dobbiamo dar loro alcune garanzie.

Noi chiediamo quindi semplicemente che sia dato questo minimo di garanzie, perché quello che è successo, veramente, è degno di un albergo ad ore e non di un foyer in cui vanno a finire gli studenti valdostani!

Presidente - Grazie collega.