Oggetto del Consiglio n. 870 del 18 novembre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 870/XIV - Interpellanza: "Definizione di accordi per il reperimento di risorse finanziarie per il miglioramento del servizio e della tratta ferroviaria Aosta-Torino".
Presidente - Per l'illustrazione chiede la parola la Consigliera Certan, ne ha facoltà.
Certan (ALPE) - Grazie Presidente.
Siamo assolutamente concordi con la risoluzione presentata questa mattina e ALPE sosterrà convintamente la convocazione di una seduta tematica sul tema dei trasporti. Sono temi che abbiamo sempre sostenuto e sempre cercato di approfondire, quindi sosterremo assolutamente questo passaggio che a mio avviso sarà molto importante.
Avevamo già condiviso questa posizione in commissione e l'opportunità di fare il punto della situazione, non solo sulla ferrovia, sulla linea ferroviaria, ma anche proprio sui trasporti in generale. Anche perché a due anni dal precedente Consiglio monotematico o comunque dedicato ai trasporti e in particolare alla ferrovia, nulla si è mosso, pare che ci sia adesso qualche valutazione in atto per quanto riguarda i bimodali, l'acquisto dei treni bimodali, ma le criticità più grandi rimangono e credo, quindi, che su questo ci sarà un'ampia discussione.
La discussione, gli elementi che però intendiamo sottoporre con questa interpellanza, possono essere a nostro avviso propedeutici o comunque chiarificatori, proprio per i lavori anche di tale Consiglio. In particolare, cercando di essere abbastanza breve, andiamo a porre l'attenzione su due aspetti: il primo riguarda la posizione che ha assunto l'autorità di regolazione dei trasporti il 31 ottobre 2014 con una delibera che adotta delle misure di regolazione dell'accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture ferroviarie e in particolare pone tutta una serie di regole, di nuove regole, per il settore, per incentivare gli investimenti, la concorrenza, ma anche regole trasparenti per l'uso della rete e delle infrastrutture ferroviarie. In particolare quest'ultimo aspetto potrà avere delle ricadute immediate sui viaggiatori, perché ci sono delle sanzioni per quanto riguarda, a esempio, dei ritardi anche tra una stazione e l'altra, non solo fra le stazioni di partenza e il capolinea. Crediamo, quindi, che queste disposizioni che dovrebbero essere entrate in vigore il 5 di novembre, potrebbero essere interessanti anche per la nostra Regione. Dico potrebbero perché vogliamo proprio, con questa nostra interpellanza, capire se anche per il servizio erogato in Valle d'Aosta vale questo nuovo sistema di regole e se l'autorithy può intervenire anche per quanto riguarda il gestore RFI e quindi chiediamo se come Amministrazione c'è stato un incontro in tal senso.
L'altro aspetto è più legato all'infrastruttura, nello "Sblocca Italia" ci sono diversi passaggi legati ad altre Regioni, non abbiamo visto nulla legato alla nostra rete ferroviaria, però essendo ancora in discussione la legge finanziaria, non essendo ancora stata chiusa, chiediamo se ci sono stati dei...comunque se c'è l'intenzione, ci sono dei passaggi al fine di poter, in qualche modo, prevedere e far prevedere da parte dello Stato dei fondi per la nostra Regione. Grazie.
Presidente - Grazie. Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Marguerettaz, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Grazie.
La delibera citata nell'interpellanza è stata adottata il 31 ottobre, e resa pubblica il 5 novembre: è un atto molto recente, quindi è ancora in corso l'esame da parte delle strutture dell'Assessorato. Questo atto non è ovviamente direttamente applicabile alla nostra Regione, perché non è titolare dei servizi ferroviari, ciò detto, comunque, i nostri funzionari hanno partecipato a un incontro presso l'autorità nell'ambito della procedura di consultazione.
Le misure di regolazione introdotte dalla delibera sono perlopiù efficaci nei confronti di RFI, a cui viene richiesto di intervenire sul PIR, di rendere disponibili determinate informazioni e di predisporre ulteriori documenti e schemi tipo. L'effetto per le Regioni e gli utenti, quindi, sebbene possa in prospettiva essere significativo, è indiretto e posticipato nel tempo. Le misure non sono declinate per aree geografiche, ma sono orientate alle diverse tipologie di trasporto (merci, alta velocità, trasporto regionale) e pertanto sono applicabili, per quanto riguarda quest'ultima fattispecie, anche al servizio di interesse della Regione, ma non alla Regione in quanto non titolare, ovviamente.
Le prime considerazioni che sono state fatte sono di questo tenore: le misure relative ai sistemi e ai criteri per l'assegnazione delle tracce sono interessanti in prospettiva, quando la Regione sarà a tutti gli effetti titolare delle competenze. Esse possono avere un impatto significativo nel caso in cui la Regione decidesse, come sta facendo il Piemonte, di mettere in piedi una gara per l'affidamento del servizio e ove avesse dei conflitti con la Regione Piemonte per l'attribuzione delle tracce. Le misure relative al performance-regime, cui forse si riferiscono gli interpellanti, non sono di immediata applicazione, perché prescrivono a RFI di applicare un nuovo sistema, assegnando un termine di 90 più 30 giorni per la sua operatività. Tale sistema potrà verosimilmente aiutare nella gestione dei reclami e nella verifica sulla qualità del servizio, perché è basato su criteri orientati alla trasparenza. Rispetto alle penali che introduce, pur costituendo uno stimolo per le imprese ferroviarie, si tratta di penali applicate dal gestore dell'infrastruttura, essenzialmente per l'impatto che i ritardi hanno sulla circolazione e le relative tracce. Parrebbe peraltro opportuno non fare esclusivo affidamento su tali penali, ma prevedere, nei contratti di servizio, ulteriori penali del committente, in modo da avere un sistema penalizzante o premiante ad hoc, secondo l'esigenza manifestata dalla Regione già nel 2013, nel corso dell'iter di definizione del disegno di legge relativo alle sanzioni per la violazione dei diritti dei passeggeri. Potrebbe, inoltre, essere particolarmente importante la misura introdotta nella delibera in merito all'accesso agli impianti, soprattutto per quanto riguarda sosta, ricovero, deposito e manutenzione dei treni che, come evidenziato dalle Regioni nel corso della procedura di consultazione, costituiscono un presupposto fondamentale per ogni ragionamento finalizzato all'affidamento dei servizi ferroviari.
Analoga considerazione può essere fatta, seppur l'impatto sia meno significativo, sugli spazi commerciali. Pare meno significativo l'impatto diretto delle misure relative alle persone a mobilità ridotta, che peraltro potrebbero semplificare e rendere più trasparente il sistema che, comunque, resta lontano dagli obiettivi di abbattimento delle barriere architettoniche previste dalla norme vigenti.
Rispetto alla richiesta nei confronti avuti con RFI e Trenitalia a seguito della delibera, considerata che questa è stata pubblicata il 5 novembre, i tempi non hanno materialmente consentito delle risposte. Peraltro, si evidenzia che molti dei temi oggetto della delibera dell'autorità di regolazione dei trasporti sono già stati oggetto di confronto in passato con le società del gruppo Ferrovie dello Stato e allo stato attuale è prematuro promuovere nuovi momenti di confronto, fino a quando RFI non avrà dato attuazione alle misure di regolazione imposte dalla delibera, cioè quelle di 90 e 30 giorni, e fino a quando la Regione non avrà acquisito le competenze sul servizio ferroviario.
La seconda domanda: è chiaro che sullo "sblocca Italia" erano i progetti che erano cantierabili, quindi è ovvio che non c'è un richiamo alla nostra ferrovia, è chiaro anche che da parte di RFI c'è stata una sorta di disconoscimento dei lavori fino ad oggi fatti, ovvero degli accordi di programma dove si individuano tutta una serie interventi, quei famosi interventi che assommano un miliardo di euro, perché RFI ritiene che non siano necessari, non siano urgenti. Il prospetto che ci è stato fornito da RFI è un prospetto dove ci si limita a qualche intervento in stazione, qualche scambio.
La partita del finanziamento dell'infrastruttura oltre all'utilizzo dei fondi che ci sono stati attribuiti con il "salva Italia", con il "salva Roma", quei 23 milioni più i 27 che sono i 50 milioni a disposizione per l'acquisizione dei bimodali, si tratta con gli accordi di programma e i decreti relativi al trasferimento delle competenze, perché in quella sede vi sono gli impegni e ricadono sull'Amministrazione statale, per cui questo è il percorso che stiamo facendo, poi ovviamente c'è un altro capitolo che sarebbe stato illustrato nella precedente interrogazione, perché c'è il Fondo sociale di coesione e non tanto l'altro intervento, che è una possibilità per andare a intercettare fondi europei in materia, però, come dico, avremo modo di parlarne nel Consiglio monotematico.
Président - Pour la réplique la parole à la Conseillère Certan.
Certan (ALPE) - Sì, grazie Assessore, non la farò troppo lunga, però mi interessa sottolineare tre aspetti. Benissimo, ha ragione, i tempi...il 5 novembre è stata pubblicata, sono comunque delle disposizioni anche abbastanza impegnative da seguire e da leggere e da approfondire con più tempo a disposizione.
Credo però che sia importante farlo in modo anche un po' celere, perché comunque ci sono dei passaggi, soprattutto...ogni sottopunto ha tutta una serie di capoversi e i passaggi delle misure di regolazione, l'autorità di regolazione dei trasporti prescrive proprio al gestore, cioè ci sono delle prescrizioni, quindi a mio avviso se è vero che è molto recente, però è anche vero che è importante approfondirla il più presto possibile, perché ci sono dei punti particolarmente interessanti.
Per quanto riguarda le penali lei diceva che vanno al gestore e comunque sia è vero che non c'è un risarcimento agli utenti per i ritardi, però è vero anche che se ci sono delle penali per il gestore per i ritardi, chi forse ne ha un beneficio è l'utente e quindi a nostro avviso è da approfondire anche questo aspetto.
Sulla performance-regime non credo che...mi pare anzi che fosse piuttosto indirizzata all'alta velocità, quel passaggio lì, tant'è che non l'abbiamo citato, però sempre nelle misure di regolazione, oltre alla prescrizione, ci sono anche proprio le date, 30-90 giorni, quindi anche abbastanza restrittive.
Per quanto riguarda il punto 2, lo sappiamo che la partita si gioca sull'accordo di programma e ne parleremo in modo più approfondito, sicuramente, nel Consiglio monotematico, però, se abbiam ben capito, lei dice che nella legge finanziaria, nello "Sblocca-Italia" non abbiamo più margini di manovra. A mio avviso andrebbe comunque in qualche modo non sottovalutato questo importante passaggio, perché soprattutto nelle altre Regioni sono state...lei ha parlato di opere cantierabili e credo che, quindi, non sia da sottovalutare, poi capisco che la partita si gioca lì, lo sappiamo, ci chiediamo però anche quando si giocherà. Grazie.
Président - Point 13 à l'ordre du jour.