Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 852 del 5 novembre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 852/XIV - Interpellanza: "Problematiche relative alla privatizzazione del servizio fornito dalla Croce Rossa Italiana".

Presidente - Per l'illustrazione la parola alla Consigliera Fontana.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Visto il decreto legislativo 178 del 2012, con cui è stata avviata la riforma che prevede la privatizzazione della Croce Rossa Italiana, considerato che la stessa, essendo un Ente umanitario, la cui maggioranza dei servizi è corrisposta gratuitamente o a prezzo dei costi vivi, non potrà sopravvivere a lungo senza il contributo dello Stato, che è circa di 150 milioni di euro, a meno di far pagare a caro prezzo i suoi servizi. Considerato, inoltre, che il personale della Croce Rossa dovrebbe dal gennaio del prossimo anno essere posto in mobilità, senza alcuna garanzia di una nuova assegnazione. La Croce Rossa Italiana è stata pioniera nel campo del soccorso, della salute e della solidarietà, è stata la prima a creare quello che oggi chiamiamo il soccorso di emergenza, urgenza sanitaria con l'ambulanza, da cui poi è nato il sistema del 118. Volevamo sapere dall'Assessore come intenda affrontare le problematiche correlate alla privatizzazione, sia con riferimento al maggior costo del servizio fornito dalla Croce Rossa Italiana, sia tenuto conto dei preoccupanti risvolti occupazionali che la riforma attuerà. Grazie.

Presidente - Per la risposta la parola all'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Sì, grazie.

Il decreto 28 settembre 2012/178, che è conosciuto in sanità come il decreto Balduzzi, è intervenuto profondamente a seguito di un lungo lavoro, anche in commissione, per la riorganizzazione della Croce Rossa, i cui presupposti li ha detti bene lei citando il diritto umanitario e altro. Proprio per dare seguito alla trasformazione da Ente pubblico non economico, per cui non poteva partecipare ai vari appalti e gare delle varie strutture, a una associazione di diritto privato, riconoscendo come associazione di promozione sociale...

Si dà atto che dalle ore 17,39 assume la presidenza il Vicepresidente Rosset.

Rosset (Presidente) - Per gentilezza chiederei all'aula un po' di silenzio. Non si riesce a seguire.

Fosson (UV) - ...come lei ha detto, questo prevedeva varie fasi di attuazione, e tutti avevamo pensato che non fosse così semplice, anche perché lei sa che nella Croce Rossa, per esempio, c'è tutto il corpo militare dedicato, e questo nella riforma Balduzzi deve rientrare all'interno dell'Esercito normale, per cui la difficoltà è non da poco.

L'associazione Croce Rossa proprio per questo decreto Balduzzi è diventata dal primo gennaio del 2014, l'ha già detto, un ente privato, ereditando tutte le attività svolte dalla CRI di diritto pubblico precedente, con un'aggiunta importante, di compiti, e cioè contemplando lo svolgimento delle attività verso gli immigrati stranieri. I centri di accoglienza, infatti, per immigrati richiedenti asilo in Italia sono gestiti proprio da questa nuova associazione, ma la legge 125 del 2013 cambiava e rallentava questo processo, per cui le disposizioni per la razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni modificava il 178 Balduzzi, rinviando di un anno questa privatizzazione. Un rinvio che vale per il comitato centrale e per i comitati regionali, come il nostro, che tra l'altro in questo momento è fin commissariato, per cui c'è una situazione, nella Croce Rossa valdostana, sempre di grande conflittualità. E invece questo ritardo non era per i comitati provinciali...

Presidente - Chiedo ancora per gentilezza all'assemblea...un po' di silenzio.

Fosson (UV) - ...l'entrata di questo cambiamento giuridico è stata prolungata al primo gennaio del 2015.

La sua preoccupazione è, quindi, motivata, perché è come quella dei dipendenti: cosa succederà il primo gennaio del 2015? Penso che il termine verrà ancora spostato, ma questa è un'idea mia. In questo momento però l'ASL ha una convenzione con il comitato regionale, che però è ancora ente pubblico, ma la convenzione ha previsto che se ci fosse un cambiamento di questo stato per cui da pubblica diventa privata e c'è la possibilità di rivedere la convenzione o continuarla così com'è. Le due parti si incontreranno col nuovo regime che si dovrebbe instaurare dal primo gennaio 2015 e comunque risolvere quella problematica dei dipendenti, perché la convenzione prevede già la possibilità di un subentro di un ente privato laddove c'era un ente pubblico.

Pur nella confusione di questo momento, quindi, e per quanto fa la Croce Rossa in Val d'Aosta, mi sentirei di dire che in questo momento i dipendenti non corrono il rischio di perdere il lavoro. Anche se si dovranno trovare di fronte a una nuova stabilizzazione, a un nuovo percorso amministrativo e contrattuale.

Presidente - Per la replica ha chiesto la parola la Consigliera Fontana, ne ha la facoltà.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Ringrazio l'Assessore, per aver dato un pizzico di tranquillità, per i dipendenti che non vanno a rischiare. Resto un pochino perplessa, perché queste sono persone, anche se non abbiamo tante persone qui in Valle d'Aosta, che sono a tempo determinato. Mi auguro veramente che questa attenzione ci sarà, perché ho visto che quand'era in commissione, al Senato lei si è occupato molto e ha sempre ribadito che il posto di lavoro va salvaguardato. Mi auguro che veramente questa volta si metta una maggiore attenzione, perché sappiamo quanto è molto importante il servizio che dà sul territorio la Croce Rossa e non solo, i volontari. É molto prezioso per noi, proprio in un momento in cui c'è tanto bisogno di volontari considerata anche la crisi. Comunque, speriamo in bene, seguiremo questo percorso e poi al limite, a gennaio, se si ha qualche comunicazione, magari ci avvisa e vediamo il da farsi. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliera. Proseguiamo con l'ordine del giorno. Punto 26.