Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 853 del 5 novembre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 853/XIV - Interpellanza: "Interventi per la valorizzazione del patrimonio degli archivi regionali".

Presidente - Per l'illustrazione chiede la parola la collega Certan, ne ha la facoltà.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente.

Questa interpellanza ha per noi la funzione di fare chiarezza su quali sono le idee riguardo alla situazione degli archivi dell'Amministrazione pubblica, e delimiterei il campo dicendo archivi correnti e archivi di deposito, e non quindi archivi...non volevamo occuparci oggi in particolare di archivi storici, che...è neppure di quelli, direi, a carattere etnografico, che possono essere tutti i vari archivi del BREL eccetera.

Volevamo avere delle idee e delle delucidazioni su quali sono, su qual è la situazione a oggi dei nostri archivi cartacei. Sappiamo che il Comune di Aosta ha una grande quantità di documentazione, ma anche l'USL, in generale forse tutti gli assessorati hanno degli archivi, chiaramente personali, relativi all'Assessorato, qua nel palazzo regionale, sappiamo che ce n'è un altro, forse il più cospicuo, sappiamo che anche in molte scuole ci sono giacenti degli archivi che hanno un grande valore sicuramente storico. Andando indietro di 40 anni tutti gli archivi diventano storici e volevamo anche avere spiegazioni riguardo a quali sono le intenzioni riguardo agli archivi, alla tenuta e alla conservazione del sistema di gestione informatica della documentazione, quindi non solo all'archivio cartaceo, ma anche all'archivio informatico. Inoltre, con questa interpellanza vorremmo sapere a che punto è il discorso della sede, che è stata motivo di ampio dibattito lo scorso anno e capire, quindi, quali sono le intenzioni a oggi del Governo regionale per capire se la necessità di avere una sede che si era profilata negli scorsi anni e che, diciamo, è stato motivo di ampio dibattito lo scorso anno in sede di finanziaria, è ancora una priorità oppure con la crisi economica si è deciso di seppellire questa idea. Vogliamo conoscere se sono state prese altre decisioni, partendo dal decreto legislativo 42 del 2004, del codice dei beni culturali, da tutte le leggi che tutelano i beni culturali, sappiamo quale sia l'alto valore degli archivi.

So che la nostra Amministrazione, ma anche molte amministrazioni comunali e locali hanno capito il grande lavoro culturale di bene materiale e immateriale di tali documenti. So per esperienza che spesso questo viene anche banalizzato, l'archivio viene spostato, parcheggiato, a volte in scantinati, poi ritorna alla luce con i traslochi. Spesso viene definita cartaccia da sistemare o da eliminare. Da vicesindaco di Saint-Christophe ho avuto l'opportunità di occuparmi della sistemazione dell'archivio storico, dell'archivio di deposito, dell'archivio dell'ufficio tecnico, affidando tutta l'archiviazione della documentazione all'archivista, quindi conosco quali sono le problematiche. Avevamo deciso di sistemare definitivamente tutta la documentazione che giaceva negli scantinati della scuola. Non solo per ridurre, mandare al macero le carte inutili, ma soprattutto per archiviare in modo scientifico e corretto tutta la documentazione, in modo da renderla consultabile e fruibile, perché credo che sia questo poi l'alto valore e il vero valore degli archivi. Non essere semplicemente archiviati e accatastati, ma archiviati in modo da essere consultabili con un regolamento che permetta poi la messa a disposizione di tutti i documenti ai cittadini e agli studiosi. Abbiamo trovato in quell'occasione dei documenti che hanno 300 anni, ma anche documenti dei primi consigli comunali, pagelle scolastiche di inizio del XIX secolo oppure documentazione anagrafica e da questo archivi si possono dedurre tantissime informazioni sulla situazione ad esempio anagrafica, socio-culturale, economica, politica di un paese e di una regione. Credo che sia, comunque, un aspetto da non sottovalutare, anche proprio a livello di patrimonio, proprio da definirlo patrimonio, per un'intera regione. So che la nostra Amministrazione ha il personale qualificato e competente, si occupa di quest'azione, non mi dilungo di più sul riconoscimento del valore culturale degli archivi e dell'azione di archiviazione, ma chiediamo di avere una radiografia chiara sulla situazione attuale, perché lo scorso anno, appunto, nel dibattito, l'Assessore Marquis parlava di 17 mila quintali di carta, l'Assessore diceva "quintali di carta da sistemare e non da accatastare, perché la carta dev'essere utilizzata e gestita". E poi faceva il passaggio che questo materiale è altamente combustibile. Vorremmo avere anche la certezza che l'archiviazione informatica, che è prevista dal testo unico, sia fatta direi quasi quotidianamente, perché credo che questa azione debba essere veramente programmata e assolutamente tenuta aggiornata, per poterla avere nel miglior...efficace e soprattutto pronta.

In ultimo, come le ho anticipato, vorremmo anche poter capire quali sono le intenzioni del Governo riguardo alla sede, oggi, alla vigilia di una nuova legge finanziaria, se è vero che gli 8 milioni di euro preventivati lo scorso anno per...- preventivato non solo lo scorso anno, ma che erano comunque ancora nel bilancio lo scorso anno - la sede degli archivi nel polo fieristico di Pollein, diciamo, avevamo concordato tutti essere eccessivi, soprattutto in questo momento di forte crisi, è vero anche che vorremmo sapere se in questi dieci mesi il Governo ha fatto altri ragionamenti. Lo scorso anno nel dibattito erano uscite diverse proposte su come ottimizzare ad esempio spazi presso la nuova università, piuttosto che la messa a norma di locali già esistenti, insomma nel rispetto anche della normativa che è molto rigida riguardo agli archivi, proprio per una questione di protezione di tale documentazione, non vorremmo che per colpa dei dubbi evidenziati lo scorso anno si sia poi rinunciato alla messa a dimora e alla valorizzazione di tutto questo patrimonio. Questo era un po' l'intento della nostra interpellanza. Grazie.

Presidente - Chiede la parola il Presidente Rollandin, ne ha la facoltà.

Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.

Non ho sicuramente tutta la competenza che ha la collega in termini di archivi, dopo aver spulciato, da come ho capito, tutte le pagelle scolastiche, i libri, per andare a cercare la storia del suo paese. Penso, credo che, invece, per quanto mi riguarda, l'unica cosa che ho fatto negli archivi è col professor Lino Colliard, un corso di paleografia, per cercare di capire come interpretare queste situazioni. Mi sono fermato, quindi, lì.

Venendo alle domande che sono state puntuali, credo che possiamo sicuramente dire che come Regione abbiamo da sempre avuto la massima attenzione per gli archivi. Sia per gli archivi comunali, che per quelli regionali. In particolare, abbiamo sollecitato i Comuni ad avere su questo un'attenzione specifica, proprio perché alcuni documenti non andassero persi. Questo in senso generale, e credo che la sensibilità dei Comuni, sotto questo profilo, è stata mediamente alta. Tutti hanno preso a cuore questo tipo di preoccupazione.

Per quanto riguarda gli archivi, lei ha fatto presente, non parliamo degli Archives sonores o di altri che sono specifica competenza con associazioni che hanno seguito questa materia, per gli archivi che lei ha detto, diciamo normali - però nel normale c'è logicamente l'applicazione della legge - la legge parla in termini chiari com'è la classificazione archivistica, come dev'essere portata avanti, con quale criterio, con quale logica e quando diventano archivi storici, con un percorso a loro stante. Allora, voglio ricordare che in particolare per quanto riguarda gli archivi storici, ne approfitto perché credo che sia di interesse di tutti...la norma di attuazione già approvata, per quanto riguarda la competenza degli archivi storici, che abbiamo ancora sollecitato al sottosegretario Bressa lungamente, sembra che finalmente lo porteranno all'attenzione del Consiglio dei Ministri fra qualche settimana, per chiudere questa partita e ottenere finalmente la competenza che ci permetta di dialogare in termini seri con quegli altri enti che hanno patrimonio storico che deve essere tutelato, affinché questo non venga in qualche modo veicolato fuori dalla Valle.

Per quanto riguarda, invece, tutto il patrimonio che si riferisce agli archivi normali, per la gestione normale, quindi quella che è la esigenza che lei correttamente ricordava, anche di consultazione, perché gli archivi sono tali al di là che dopo un certo numero di anni, a seconda dei documenti, vengono riclassificati e ricollegati, questi documenti devono essere a portata di mano di chi li vuole consultare con una loro logica. Oggi questo patrimonio è disperso in tante sedi, abbiamo sedi che come lei sa sono un po' al limite, in quanto è aumentato il numero di documenti, perché la digitalizzazione di cui si parla è in fase di attivazione, ma non è ancora andata avanti, tranne per alcuni documenti.

Venendo alla domanda sostanziale, quindi, che lei ha proposto, qual è la situazione degli archivi, oggi la situazione non è a rischio, nel senso che c'è una gestione su più locali, differenziata, ma diciamo che è al limite, nel senso che ci vuole una programmazione di una nuova struttura, che era quello che ha fatto oggetto, come lei ha ricordato, del dibattito svolto in finanziaria, sulla proposta di avere un archivio nella zona autoporto, che potesse essere un archivio moderno, con una dimensione di circa 25 mila metri lineari di materiale cartaceo, distribuito su una sede unica, quindi con una possibilità di gestione anche automatizzata, fatta in modo tale che fosse implementato sui vari servizi.

Ora su questo, come la valutazione che è stata fatta - e questa proposta rimane un punto di riferimento per quanto riguarda i finanziamenti - la proposta che verrà è quelle di finanziare attraverso il mutuo regionale che è già acceso. Questo è quanto, come sede definitiva.

Nel frattempo stiamo seguendo tutte le parti riferite alla possibilità di esercitare le competenze, che vogliamo avere sulla parte che diventa archivio storico e quello che lo è già, e naturalmente avere la possibilità effettivamente di avere un archivio che sia tale per quanto riguarda il mantenimento a determinate temperature dei fascicoli, oltre a prevedere parallelamente un discorso di digitalizzazione dei documenti, che è sicuramente l'avvenire per quanto riguarda l'ufficializzazione degli stessi per il futuro.

Presidente - Per la replica chiede la parola la Consigliera Certan, ne ha la facoltà.

Certan (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Credo sia importante ogni tanto fare il punto della situazione, per capire dove si è e soprattutto se si hanno tutte le informazioni messe in ordine.

Beh, battute a parte, sa che la consultazione degli archivi e l'interesse per gli archivi credo che per ogni persona segua un po' il corso della propria vita, quindi ci sono interessi diversi a seconda anche del ruolo e delle attività lavorative che si fanno, quindi credo che sia proprio questo l'alto valore degli archivi, quello di essere a disposizione. L'avevo sottolineato anch'io dell'importanza che le amministrazioni comunali hanno dato per gli archivi comunali e credo che se oggi sicuramente l'hanno fatto anche a seguito di supporto soprattutto per quanto riguarda le risorse dell'Amministrazione regionale. Sicuramente una volta messi in ordine gli archivi, la gestione è molto più semplice, più facile, e anche a livello di semplificazione burocratica credo che sia anche molto più celere, perché una volta che si hanno i vari archivi divisi in epoche, credo che sia un risparmio sia di tempo che di risorse, quindi credo che sia stato un buon investimento questo fatto per le amministrazioni locali e anche, chiaramente, per tutte le varie sedi che ha l'Amministrazione regionale.

La scorsa settimana abbiamo audito in commissione, nella I Commissione, i componenti la Commissione paritetica, che aveva appunto proprio parlato di queste tre norme che sono ferme al DAG, credo. E una è questa, soprattutto per quanto riguarda l'archivio di Stato, mi pare avessero parlato, e anche poi...sì, dell'eventuale competenza primaria che dovrebbe spettare alla Regione, ma che, beh, in questo momento è ancora ferma dal 2011. Siamo certi che il digitale, almeno - questa forse è una mia opinione personale, credo che sempre più persone lo credano - non potrà sostituire il cartaceo, credo che al di là delle disposizioni sicuramente in parte può essere complementare o comunque può ottimizzare il cartaceo, ma credo che non possa sostituirlo e forse non avrebbe neanche un senso, perché credo che abbiano dei ruoli e dei fascini anche diversi. Mi pare di capire che, quindi, non è stata abbandonata da parte del Governo regionale l'idea della sede unica nel polo fieristico, quindi vi chiedo sarà oggetto nuovamente di dibattito in finanziaria? É confermato, mi pare, quindi, di capire che questo percorso è stato confermato e che in queste prossime settimane ci sarà di nuovo in finanziaria e allora sarà occasione di nuovo per approfondire. Va bene, la ringrazio.