Oggetto del Consiglio n. 846 del 5 novembre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 846/XIV - Interpellanza: "Coordinamento da parte dell'Azienda USL delle attività di soccorso in capo alla Federazione regionale delle Organizzazioni di Volontariato del Soccorso della Valle d'Aosta".
Presidente - Punto 19 all'ordine del giorno. La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie, Presidente.
Dalle reazioni di questi ultimi giorni, pare proprio che questa interpellanza abbia toccato qualche nervo scoperto. Sono intervenuti ancora prima che il dibattito avesse avuto luogo nella sede deputata, cioè questo Consiglio regionale, niente popò di meno che il Presidente nazionale dell'ANPAS, che è l'acronimo di Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, e il responsabile nazionale protezione civile sempre dell'ANPAS. Entrambi si sono sfogati sul loro profilo Facebook, dicendo sostanzialmente che il collega Donzel ed io non conosciamo la storia di Federazione dei volontari del supporto - vi spiego poi che cos'è - di questi ultimi vent'anni e che quindi avremmo bisogno di un corso di recupero. Poi, come se non bastasse, pure il forum del terzo settore della Valle d'Aosta è intervenuto, sempre su Facebook, perché oramai quello è il veicolo principe, paventando un attacco senza precedenti addirittura all'autonomia del volontariato. Insomma, una semplice interpellanza di un gruppetto di opposizione, che saremmo noi, ha scatenato una serie di reazioni, francamente inaspettate, fatemi dire, anche eccessive, visti i toni di certi commenti al limite dell'insulto personale. Ora, di cosa parla questa terribile interpellanza, che tanto ha fatto infuriare i vertici di ANPAS e il forum del terzo settore?
Forse è meglio che cerchi di inquadrare brevemente il contesto prima di riparlare del contenuto dell'iniziativa. In Valle d'Aosta il sistema del soccorso viene garantito dagli operatori del 118, che sono i dipendenti dell'USL, in parte con una convenzione con la Croce Rossa Italiana e da una fitta rete di organizzazioni dei volontari del soccorso, che d'ora in avanti chiamerò ODV, per brevità, anch'esse convenzionate con l'USL. Queste organizzazioni sono diffuse in modo capillare sul territorio, hanno una loro dotazione di materiale, automezzi e strutture e funzionano, devo dire, molto bene, perché vi sono delle persone che dedicano, in modo del tutto gratuito, il loro tempo per i turni di soccorso, per i trasporti dei disabili, dei malati e degli anziani, per tutte le altre attività proprie di questa organizzazione di volontariato, formazione, informazione e altri eventi. Personalmente, sono sempre stato convinto, e ancora di più lo sono ora, che le risorse pubbliche cominciano a scarseggiare, che il volontariato sia una componente fondamentale del sistema del soccorso valdostano. Una risorsa importantissima di cui non è assolutamente pensabile poter fare a meno. Questa cosa la voglio dire con molta chiarezza anche a nome del collega Donzel, perché qualcuno pare abbia interesse a confondere le acque cercando di fare tutto un pastone così da poter dire che Donzel e Guichardaz ce l'hanno con i volontari del soccorso. Qui, nessuno ce l'ha con i volontari del soccorso, vorrei che fosse ben chiaro. Qui, nessuno mette in discussione le organizzazioni del volontariato e il loro ruolo meritorio. Qui si parla di un altro organismo, che è la Federazione regionale delle organizzazioni del volontariato del soccorso della Valle d'Aosta, che per brevità chiamerò Federazione, tanto per non dover sempre ripetere, che è un'entità a se stante, che ha come compito principale di coordinare le attività delle associazioni federate del volontariato del soccorso valdostano.
Ci sono 18, mi sembra, organizzazioni sparse sul territorio e questa Federazione che ha il compito di coordinarle. Per la cronaca, non tutte le organizzazioni del volontariato del territorio sono federate, tra le altre cose. Mentre gli operatori delle varie organizzazioni di volontariato operano a titolo del tutto gratuito, i volontari e i presidenti non percepiscono un soldo per l'attività che fanno. La Federazione ha un suo organico, parliamo di cinque dipendenti: tre amministrativi, un impiegato tecnico e un coordinatore che costa da solo questo organico 170.000 euro l'anno, in più ha una sede che costa, secondo gli ultimi dati disponibili, poi mi dicono che c'è stata una spending review, che la ridurrà, 50.000 euro l'anno di affitto, che vuol dire 4167 euro al mese di affitto per la sede della Federazione. E chi paga questi costi di funzionamento? Non li paga la Federazione, ma li paga l'USL con delle risorse proprie pubbliche che vengono stanziate, mi pare, con una cadenza bimestrale.
Le organizzazioni del volontariato sparse sul territorio valdostano, è vero, incidono sulle finanze pubbliche per il costo delle dotazioni e delle spese vive, ma forniscono un importantissimo servizio a titolo volontaristico, cosa che le rende alleate preziose del sistema pubblico permettendo di fatto la sua sostenibilità. Perché? Perché fanno un servizio che altrimenti dovrebbe essere dato dal pubblico, scontando il costo del lavoro che come è noto nel sistema pubblico è la componete di costo maggioritaria. La Federazione, pur risultando formalmente un'organizzazione di volontariato, come le organizzazioni territoriali, tanto che percepisce il 5 per mille, di fatto si comporta come un'entità, non saprei bene come definirla, che fa un servizio che ha dei costi per lo più a carico del pubblico. Il personale, come ho detto, è dipendente della Federazione, ma è a carico dell'USL, ricordo 170.000 euro, l'affitto della sede è anch'essa a carico dell'USL e ogni spesa di funzionamento compresa le utenze telefoniche, la reperibilità del coordinatore, perché da quest'anno il coordinatore è reperibile h 24 per 365 giorni l'anno, a un euro l'ora. Spesa, questa, interamente sostenuta dall'USL, cioè da noi. É bene precisare, questi dati sono interessanti, che la spesa per il personale della Federazione e questo lo leggo dalle delibere, poi magari mi è scappato qualcosa, è passato dai 17.000 euro del 2007 ai 25.000 euro del 2008; il coordinatore percepiva 6.000 euro nel 2008, 35.000 euro nel 2009, di cui 15.000 per il personale del coordinamento, fino ai 117.000 euro del 2010. Passiamo, quindi, dai 35.000 ai 117, con un intermezzo di 100.000 euro, ma non sono riuscito a trovare l'origine, ai 144.000 del 2012, fino agli attuali 170.000. Il coordinatore, mi dicono che percepisca qualcosa come oltre 40.000 euro, più la famosa reperibilità di un euro all'ora per il tempo in cui non lavora. Quindi le 40 ore, diciamo, sono scontate e per tutto il resto il coordinatore è sempre reperibile. Non voglio qui dire se sia opportuno o meno che un'organizzazione di volontariato che eroga un servizio pubblico spenda quasi un terzo del finanziamento per pagarsi la sede e gli stipendi del personale. Tenete conto che ogni anno vengono stanziati, per tutto il sistema del soccorso volontario, circa 800.000 euro. Soldi che, oltre a pagare i costi di Federazione, servono per il gasolio, gli pneumatici, le spese vive delle organizzazioni di volontariato, le divise, la formazione, le assicurazioni, i pasti. Questi 800.000 euro sono il costo del sistema complessivo delle ODV, di cui 220, più o meno, sono costi della Federazione.
Non voglio essere io a dire come deve spendere i soldi un'organizzazione di volontariato, ma siccome Federazione è praticamente a carico del pubblico, per quanto riguarda le spese di funzionamento della sua struttura amministrativa e contabile e per i costi di affitto della sua sede di Saint-Christophe, credo che un ragionamento sulla congruità delle suddette spese vada fatto, così come per altro è stato fatto per tante altre realtà pubbliche e para-pubbliche, senza offendere nessuno, spero. Vorrei aggiungere ancora un elemento di riflessione, che potrebbe essere utile al dibattito e cioè che nell'ottica proprio di razionalizzare le risorse, l'USL ha deciso di sospendere per due anni la corresponsione delle quote di ammortamento degli automezzi di proprietà delle singole ODV associate. E ribadisco associate, visto che a quelle che per scelta o per altri motivi, non sono associate a Federazione, è negato del tutto qualsiasi rimborso, così come la possibilità di convenzionarsi con l'USL.
Per avere, cioè, i rimborsi devi essere obbligatoriamente infilato dentro Federazione. Poi qualcuno, magari, ci spiegherà il motivo per cui Federazione si occupa e fa gli interessi solo ed esclusivamente delle sue associate e come mai non possa, invece, assessore glielo chiedo a lei, occuparsi di tutte le organizzazioni di volontariato valdostano, comprese quelle che per scelta non si federano, visto che Federazione è pagata ed è sostenuta con soldi pubblici. Allora, perché dobbiamo sostenere un'associazione che fa gli interessi solo ed esclusivamente delle sue associate? L'USL, dicevo, ha deciso di bloccare per due anni le quote di ammortamento degli automezzi di proprietà delle singole organizzazioni di volontariato federate. Parliamo di una media, dai 150 ai 200, alcuni anni è arrivata a 240.000 euro all'anno. Ciò significa che le organizzazioni di volontariato territoriale non usufruiscono per gli anni 2013 e 2014 del rimborso dei costi già impiegati e già impegnati per l'acquisto delle loro ambulanze. Tenete conto che quella cifra corrisponde indicativamente alle spese di personale e alle spese di affitto sede della Federazione. Per chiudere, quindi, l'USL in un'ottica di contenimento dei costi, non paga le quote di ammortamento degli automezzi acquistati dalle singole organizzazioni di volontariato per permettere a una struttura, che si occupa tra l'altro solo dei suoi associati, di continuare a dare 170.000 di stipendi e di pagare 50.000 di affitto sede. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Per la risposta la parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Grazie.
Provo a fare un ragionamento sereno, partendo dal presupposto che ha fatto anche il proponente, nel senso che il grande mondo del volontariato valdostano è una ricchezza per tutti.
In un'attività di volontariato come questa, che è molto faticosa, molto impegnativa, ci sono delle priorità. Non è una assistenza di quando si ha il tempo libero, ma è un'assistenza specializzata con corsi, fatta con turni di reperibilità in orario festivo, e forse il primo punto da cui partire, è quello dei 750 volontari che lavorano e aiutano l'emergenza territoriale e che sicuramente danno un grande apporto anche dal punto di vista economico e non solo educativo. Se dovessimo pagare questo servizio con dipendenti, chiaramente il costo sarebbe molto, molto maggiore.
La storia della Federazione regionale dell'organizzazione del volontariato inizia nel 1992, a seguito del nascere di altre organizzazioni, la prima è stata quella del Marmore di Châtillon nell'80, è nata tra queste associazioni che avevano comunque una convenzione singola tra di loro con l'USL, e con l'idea di mettersi insieme per organizzare il proprio servizio, migliorare la qualità con una sinergia. Ora, le associazioni all'inizio erano 12, adesso sono 17 e i volontari sono 750, che hanno una loro - l'altro giorno abbiamo parlato di pompieri volontari - una loro organizzazione, eleggono un Consiglio direttivo. L'assemblea ogni tre anni elegge un Consiglio direttivo e l'assemblea elegge il Presidente che in questo momento, mi permetto di dire, è il dottor Ferrero, anestesista. Sicuramente molto qualificato, perché si può definirlo come il padre del 118 in Valle d'Aosta. C'è un'unica convenzione, quindi, con un'unica assicurazione. La normativa del settore è una normativa molto precisa che parte dal decreto del Presidente della Repubblica del '92, in materia di emergenza sanitaria, che prevede il ruolo del volontariato fino a varie leggi, la legge 328, la legge quadro sulle assistenze, i commi 4 e 5, i quali prevedono di norma, il principio generale che gli enti e le regioni, nell'ambito delle rispettive competenze, riconoscano e agevolino il ruolo delle organizzazioni di volontariato.
Le delibere regionali hanno, poi, precisato vari fattori come quella del 16/10 del 2009, con la quale sono state approvate disposizioni in merito all'esercizio di attività del trasporto infermi e feriti in ambulanza e sono stati individuati i requisiti del personale. È tutta un'attività legislativa, quindi, che prevede l'inserimento delle organizzazioni di volontariato all'interno di un sistema dell'emergenza valdostana. Ricordo che questo grande patrimonio, come dicevo, è costituito anche dalla formazione con i corsi per diventare volontario del soccorso: bisogna fare 232 ore complessive di cui 87 teoriche e 145 pratiche. L'attività è stupefacente, perché nel 2013 sono stati 13.000 i servizi per un totale di 47.745 ore di lavoro. L'ANPAS che ha citato, è una associazione nazionale delle pubbliche assistenze, a cui le singole associazioni possono o no aderire, infatti sono 11 su 17.
Rispondo alle sue domande in modo pacato, ma dando, forse, degli elementi per poter avere un quadro più preciso. Il canone di affitto, che non è affitto, come è stato giustamente detto, è un rimborso per una locazione della sede. Devo dire che prima - chi ha lavorato in ospedale lo sa - i volontari avevano una piccola sede, un piccolo stanzino all'entrata dell'ospedale, in cui era veramente difficile svolgere un'attività. Adesso hanno una sede a Saint-Christophe di cui noi diamo un rimborso per una locazione per 23.000 euro, dopo la spending review non è certo una sede molto ampia, ha un grosso parcheggio davanti dove possono parcheggiare le ambulanze e questo mi sembra che non sia stato citato, ma all'interno di questa sede viene ospitato l'ufficio USL trasporti secondari, e il rimborso dell'affitto è anche dovuto al fatto che l'USL ha un suo ufficio, a tutti gli effetti e questo comunque è un segno di integrazione anche tra il pubblico e quello che i volontari fanno nel privato.
Le domande sul personale: intanto i 750 volontari non sono pagati e ultimamente non hanno neppure delle prospettive di carriera, perché non viene riconosciuto nell'ambito della figura dell'autista soccorritore che è un titolo particolare. Hanno dei corsi alle spalle, come dicevo, molto complessi e per di più svolgono anche degli aggiornamenti permanenti. La direzione della Federazione composta da sette membri ha deciso, alcuni anni fa, per necessità di una responsabilità di coordinamento, di nominare un coordinatore. Ha fatto anche un bando, e in seguito ad esso è stato incaricato quello che in questo momento fa il coordinatore che, posso dire, lavora a tempo pieno per la Federazione e soprattutto ha la responsabilità sui dispositivi tecnici e sui mezzi della Federazione e ci sono anche tre impiegati amministrativi e un operaio magazziniere che lavora a metà tempo.
Mi permetto di dire che i 170.000 euro sono il 21 per cento del costo della convenzione, che è scesa a 800.000 rispetto ai tre anni precedenti in cui era pari a 900.000 euro. Dentro questa cifra ci sono i 250.000 euro che sono utilizzati per la gestione degli automezzi. Faccio presente che la Federazione ha di sua proprietà 23 automezzi, più un automezzo fuori strada per il soccorso del servizio civile. La percentuale del 21 per cento, che rispetto ad altre associazioni che svolgono del volontariato che per necessità hanno sempre del personale assunto, è inferiore ad altre associazioni di volontariato che conosco, che hanno un personale per gestire i loro servizi con costi superiori.
Per l'ultima domanda, si chiede se potessero o possono dei dipendenti coordinare un'associazione di volontariato: in modo pacato dico che è molto difficile nel pratico far coordinare un'associazione di volontariato da chi ha una storia completamente diversa, ma è impossibile anche per legge, perché al personale dipendente dell'USL non possono essere affidati compiti a carico di un soggetto convenzionato, né la responsabilità dei compiti previsti per convenzione. Esiste però, un gruppo di lavoro paritetico per definire i livelli di servizio e le integrazioni pubblico-privato. Le osservazioni che sono state fatte attraverso le interpellanze, quindi, saranno sicuramente tenute in conto, però bisogna anche, partendo dall'importanza del volontariato, valutare tutti questi dati che ho presentato. Grazie.
Presidente - La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore.
Lei ci ha fatto su tutto uno spiegone su quanto sono bravi i volontari e, quindi, ha ripetuto, esattamente, tutto ciò che ho detto io. Cioè, i volontari sono un elemento fondamentale, forse era un po' preso a studiare il dossier. Il problema non sono i volontari, non confondiamo le questioni. Non facciamo che esca poi l'idea che noi ce l'abbiamo con i volontari. I volontari non c'entrano niente, anzi, oserei dire che sono quasi le vittime di questa situazione, perché le organizzazioni di volontariato sono costrette ad associarsi e non tutte sono associate e le organizzazioni che non si sono associate non hanno la possibilità, né l'ammortamento dell'ambulanza, non possono fare servizi di nessun genere, se non inventarsi dei servizi di trasporto. Se non aderisci a Federazione sei fuori. Io ho tutti i verbali delle riunioni di Federazione e, ogni tanto, mi imbarazzano anche certi toni che vengono utilizzati nei confronti dei cosiddetti dissidenti, cioè di quelli che si mettono ogni tanto a discutere sul costo del personale, piuttosto che su altre questioni.
Il problema è che Federazione la paghiamo noi e Federazione si permette di coordinare solo ed esclusivamente le associate. Poi c'è la questione AMPAS. La questione AMPAS, non so se sono 11 o 7 gli associati AMPAS. Sull'ultimo verbale c'è scritto 7, può darsi che siano 6, poi hanno aderito altri 4 elementi. Ma su 18 ODV, organizzazioni di volontariato, non 17, su 18, 7 prima, magari 11 adesso aderiscono ad AMPAS. Quindi AMPAS è un'associazione che non c'entra, diciamo, nulla con le organizzazioni di volontariato, ma è un'associazione a cui uno può aderire, tant'è vero AMPAS cosa fa? Difende Federazione, perché Federazione è aderente ad AMPAS. Questa è la questione. Allora, non mescoliamo le cose.
Stiamo parlando di un'entità che costava, glielo ripeto assessore, siccome lei mi giustifica le spese, costava 17.000 nel 2007 per il personale; 25.000 euro nel 2008; 35.000 nel 2009; 117.000 nel 2010, triplichiamo la cifra; 144.000 nel 2012 e 170.000 euro adesso. Allora, mi deve spiegare Ardissone, o chi firma queste benedette convenzioni, come è possibile che si è passati da una spesa di 17.000 a una spesa di 170.000. E poi, quelli che si sono osati di farglielo rilevare, all'interno di riunione di Federazione gli anno detto: "No, tu dici delle cose false, perché qua passiamo non da 17.000, ma da 144.000 a 177.000". Evidentemente anche loro non conoscono i dati interni, visto che è così rapida, diciamo, la salita di queste retribuzioni.
Il problema è che noi paghiamo una Federazione, che a mio parere, non può rifiutarsi di organizzare e di coordinare tutte le organizzazioni di volontariato. Non può tenere fuori delle organizzazioni perché ritiene che non ci siano i soldi o non sia il momento perché, lei lo sa assessore, un gruppetto di volontari ha richiesto di poter federare, di poter entrare dentro le organizzazioni e per il momento li hanno congelati? Giustificando che è un momento di crisi economica e che bisogna vedere? Queste persone non possono permettersi di gestire una cosa come se fosse roba loro, a meno che non decidano di pagarsi, di auto sostentarsi. Allora, noi paghiamo le ODV, come si faceva un tempo, le cose funzionavano comunque. Paghiamo le organizzazioni di volontariato del territorio, ma non lasciamo che ci sia una Federazione che può fare, può gestire come gli pare e piace, perché, e lo ripeto, se non aderisci a questo contenitore, che si propone come il coordinatore, sei fuori dal sistema del soccorso. L'USL non dà neanche i soldi per l'ammortamento delle ambulanze. Allora, uno si è comprato l'ambulanza nel 2008-2009, bisticcia con il signor Cometto, con il dottor Ferrero, esce fuori dalla Federazione e non ha più diritto alle quote di ammortamento, perché? Perché non rientra più nel sistema del soccorso. Si deve reinventare, come sta succedendo in alcune Federazioni. Allora, questo non è possibile. Vogliono fare i volontari? Facciano i volontari con i loro soldi, ma se entrano dentro un sistema pubblico, obbediscono al pubblico. Visto che il forum del terzo settore dice che non vogliamo mettere mano nell'autonomia del volontariato, ma che volontariato è questo? Che si prende 813 mila euro, che decide lui come gestire e come organizzare le spese del personale e paga lui l'affitto della sede? Ma allora lo paghi l'USL l'affitto della sede! Assessore, qua c'è qualcosa che a me sinceramente non torna e di vita associativa ne ho fatta, da quando sono ragazzino, ma qui c'è qualcosa che non mi torna. Poi, se vuole, la prossima volta, parleremo anche di bandi di servizio civile, di bandi per il prestito d'onore. Poi le farò una rappresentazione un po' più ampia della situazione della Federazione. Grazie.
Presidente - - Grazie collega. Punto 20 all'ordine del giorno.