Oggetto del Consiglio n. 839 del 5 novembre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 839/XIV - Interpellanza: "Azioni finalizzate alla prevenzione del fenomeno del disagio giovanile nel quartiere Cogne del Comune di Aosta".
Presidente - La parola alla collega Fontana.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Siamo venuti a conoscenza da alcuni cittadini residenti nel quartiere Cogne che sono in continuo aumento i cosiddetti "comportamenti giovanili a rischio" (alcolismo, spaccio e consumo di droghe, furti e vandalismi), derivanti dalla situazione di disagio sociale che colpisce diverse famiglie residenti nel quartiere. Siamo preoccupati che tale situazione divenga fuori controllo, considerato anche il fatto dei numerosi insediamenti di casi sociali e non ultimo che, quando saranno ultimati gli stabili costruiti a ridosso del cosiddetto "CRAL Cogne", tale quartiere sarà il più grande quartiere in assoluto della città di Aosta.
Considerato che allo sviluppo delle condotte devianti influisce anche l'ambiente sociale e culturale in cui l'adolescente cresce, un ambiente privo di risorse sociali e potenziali di sana e corretta crescita e povero di infrastrutture, di spazi gioco ed aggregazione aumenta lo sviluppo di comportamenti antisociali e devianti e che, inoltre, è di fondamentale importanza fra i cosiddetti "fattori ambientali di protezione" il contesto scolastico dei ragazzi problematici, in quanto in quest'ambito possono e devono essere attuati programmi di prevenzione di comportamenti devianti; preso atto dell'importante ruolo della scuola nella diffusione del senso civico e della cultura della legalità, nonché della necessità di "lavorare" con e per le famiglie per prevenire i comportamenti problematici; sottolineata tuttavia la necessità di avviare azioni più incisive che puntino a trovare soluzioni per la prevenzione dei comportamenti giovanili a rischio e ridare vitalità e valore ad un quartiere sempre più abbandonato a sé stesso, volevamo sapere dall'Assessore se intenda: "adottare misure urgenti per contenere nell'immediato i comportamenti giovanili a rischio (ad esempio prevedendo, in accordo con la polizia locale, un maggior presidio del territorio ed estendendo all'intera notte l'illuminazione pubblica, con l'installazione di lampade a led, quali deterrenti alla microcriminalità); promuovere azioni finalizzate alla prevenzione di tale disagio giovanile (anche con progetti finanziati con fondi europei), in sinergia col Comune di Aosta, i plessi scolastici del medesimo, con le varie associazioni di volontariato presenti sul territorio in materia di politiche giovanili e con modalità che prevedano anche il coinvolgimento delle famiglie". Grazie.
Presidente - Grazie collega. Per la risposta, la parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Sì, grazie Presidente.
Sono d'accordo sulle motivazioni che hanno determinato l'interpellanza, soprattutto sull'aumento del disagio giovanile anche nella nostra regione; la carenza di lavoro e la povertà, ad esempio, determinano la crisi della famiglia e sono alcune delle cause e soprattutto sono d'accordo sull'influenza che l'ambiente ha su tale disagio. Ora, come dice la Consigliera Fontana nelle sue premesse, è cambiato molto il quartiere Cogne di Aosta e i nuovi insediamenti, soprattutto il fatto che molte case siano in emergenza abitativa e che abbia accolto i casi sociali e tutto ciò crea sicuramente un nuovo ambiente in quel quartiere. Tutti si ricordano o noi vecchi ci ricordiamo cos'era il quartiere Cogne: un quartiere operaio, tante villette in cui soprattutto operai venuti dal Veneto lavoravano, con il loro orto, e una parrocchia che aveva delle caratteristiche proprio specifiche di attenzione al mondo operaio, ma non è più così.
Per quanto attiene alle attività in favore dei minori a rischio, noi abbiamo intrapreso diverse collaborazioni con le forze dell'ordine; ormai su questi casi che indica lei non si lavora praticamente mai da soli, ma sempre con le forze dell'ordine e, in particolare, è stata istituita, con una deliberazione della Giunta del 4 maggio, la Commissione per il coordinamento delle attività e dei servizi minorili erogati dall'Amministrazione della giustizia e dei Servizi della Regione Valle d'Aosta, che costantemente attua una collaborazione con il Centro per la giustizia minorile del Piemonte e della Valle d'Aosta. La commissione si riunisce periodicamente, anche se i nostri casi sono numericamente molto minori ai casi di altre Regioni, però il problema si verifica. Tra l'altro, dicevo prima ad un collega come stia emergendo un fatto nuovo di disturbi psichiatrici nei giovani, cioè nei minori; non avevamo mai visto delle patologie psichiatriche che necessitassero di ricovero dei minori e anche qui da noi ci sono.
Secondo: a seguito del lavoro di questa commissione, è attivo un protocollo di collaborazione per la Regione Valle d'Aosta e il Centro per la giustizia minorile del Piemonte. Questo protocollo, che prevede dei percorsi alternativi rispetto al rinvio a giudizio e alla detenzione, è stato sottoscritto dalla Regione, prevedendo dei lavori e un'occupazione lavorativa per chi ha una situazione di questo tipo ed è giovane. Tale sottoscrizione ha convocato anche l'Assessorato dell'agricoltura, la Fédération des Coopératives, l'Assessorato regionale dell'istruzione, quello del turismo, sport e commercio. È attivo poi in tutto il territorio regionale il servizio di assistenza domiciliare ed educativa, che opera in integrazione coi servizi socio-sanitari territoriali nella presa in carico di situazioni di minori in difficoltà e delle loro famiglie. Il servizio opera da anni, anche in una logica preventiva, in sinergia con diversi soggetti del territorio, la Cittadella dei giovani, gli oratori, eccetera.
Sul quesito n. 2: quali sono le azioni finalizzate, si fa presente che ormai da anni l'approccio ai sistemi sociali avviene in un'ottica sistemica, che vede quindi le azioni, però non solo più dirette - e questo è il grosso cambiamento che gli psicologi ci suggeriscono - sul soggetto problematico, ma si vuole prendere in carico proprio tutta la famiglia nel suo insieme. A livello preventivo si evidenziano in particolare alcune azioni attivate dalla Struttura Famiglia e politiche giovanili dell'Assessorato. All'interno delle attività previste nella collaborazione con il Centro giustizia minorile e le forze dell'ordine ci sono dei progetti di coordinamento e, come diceva lei, di attenzione alle telecamere, di una maggior presenza delle forze dell'ordine laddove i servizi sociali segnalino delle situazioni di rischio. È in atto un progetto che partirà nella scuola come prevenzione, proprio per realizzare presso le scuole valdostane un'attività inerente al fenomeno del bullismo scolastico. Abbiamo promosso quest'anno una cosa nuova: "Una famiglia per una famiglia", in cui dei nuclei familiari si prendono in carico addirittura un'altra famiglia e cercano di aiutarla; è un progetto che in Valle d'Aosta sta andando bene, anche se i numeri sono ancora piccoli, ma soprattutto è in fase di elaborazione del piano regionale giovani previsto dalla legge regionale 12 del 2013, che prevede l'individuazione di azioni e interventi anche rivolti a prevenire situazioni di disagio.
Per quello che riguarda l'istituzione scolastica, chiaramente svolge un compito molto importante, si è cercato soprattutto di attivare tanti dopo-scuola, di far sì che il giovane con disagio sia seguito, non sia emarginato anche nella scuola. Il tema del contenimento del disagio giovanile per la fascia di età della scuola primaria e secondaria, quindi, prevede azioni attivate dalla scuola e azioni attivate in collaborazione con enti ed associazioni. L'Istituzione Lexert, in particolare, nel quartiere ha previsto un'offerta formativa che consente agli studenti di essere occupati in attività anche al pomeriggio, offerta unica sul territorio del Comune di Aosta. Questo progetto prevede il tempo pieno e offre pertanto un rientro pomeridiano di tre moduli al martedì; un altro rientro è previsto al giovedì di due moduli e tutti i pomeriggi della settimana si svolge per gli iscritti all'indirizzo musicale la lezione di strumento di musica. Le famiglie sono invitate a concordare con i docenti i contratti formativi; come dicevo il coinvolgimento delle famiglie è sempre più attivo. Direi che, anche se le forze non sono molte, cerchiamo di coordinare e lavorare in questo senso. C'è stato anche in questa commissione, in questo protocollo per il disagio giovanile un'attiva presenza del Comune di Aosta, che, tra l'altro, anche dal punto urbanistico si rende conto di questi disagi che lei ha segnalato, per i quali bisogna comunque cercare di creare una presenza maggiore delle istituzioni sociali e familiari in un agglomerato così che ha cambiato completamente l'identità e la cultura del quartiere.
Presidente - Grazie Assessore. La parola alla collega Fontana.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Ringrazio l'Assessore per le risposte che mi ha fornito e per le attività che sono in corso. Con questo non voglio incolpare nessuno, anzi voglio ringraziare le scuole per il lavoro che svolgono, perché effettivamente stanno facendo un lavoro grandioso, ringrazio anche le forze dell'ordine, perché so che sono molto presenti. Qui forse il problema è un altro, visti tutti gli sforzi che stiamo facendo, questo quartiere veramente sta creando dei grossi problemi già quand'ero al Comune di Aosta - se ne ricorderà l'Assessore Baccega - avevo detto che ci stavamo sbagliando con l'emergenza abitativa ad inserire tutti i casi sociali al quartiere Cogne, perché, quando inserisci tante persone che hanno problemi, poi alla fine diventa difficile gestire. Magari sarebbe il caso di fare una riflessione, visto che lei mi ha detto che c'è una commissione, bisogna vedere di trovare delle strategie innovative integrate, lo so che non è facile, perché il lavoro che si sta facendo è tanto, mancano punti di aggregazione, che il fenomeno stia diventando sempre peggiore lo vedete anche dai titoli dei giornali: hanno dato fuoco ad un'auto, droga...cioè i cittadini non riescono a vivere sereni e ogni giorno è sempre peggio, vuol dire che quello che si sta facendo non dà i risultati che ci aspettavamo.
Se lei, Assessore, è disponibile magari a fare un passaggio in commissione, invitiamo tutte le parti che sono coinvolte, poi magari lo vedremo dopo...e valutare se riusciamo a trovare delle strategie nuove che diano aiuto anche agli insegnanti, perché noi non possiamo "scaricare" sulla scuola...sappiamo che c'è, anche la mancanza delle famiglie, magari tante volte non per colpa loro, magari problemi che hanno per...sono tante le motivazioni, io non sono qui per giudicare nessuno, ma quello che mi interessa è veramente trovare una soluzione per far ritornare in quel quartiere almeno quella tranquillità che c'era prima, sapendo che adesso veramente ci sono...daranno quelle case dietro il CRAL Cogne, diventerà un quartiere enorme e, se noi veramente non partiamo in tempo a fare qualcosa, non lo so che cosa succederà, perché stiamo vedendo che la situazione sta peggiorando giorno per giorno. Con questo devo dare merito veramente che, se non ci fossero le forze dell'ordine, che sono sempre presenti, e non solo loro, non so dove si sarebbe arrivati, però dobbiamo dare una mano in più, non so come, magari parlando in commissione, vediamo se riusciamo a trovare una sinergia insieme e provarci, almeno provarci. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Punto 13 all'ordine del giorno.