Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 834 del 5 novembre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 834/XIV - Interrogazione: "Iniziative per la valorizzazione dei beni architettonici e artistici a fini culturali e turistici".

Président - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Rini.

Rini (UV) - Merci Monsieur le Président.

Per quanto riguarda la prima domanda in relazione ai dati relativi alle mostre temporanee, all'apertura dei castelli negli anni 2012, 2013 e 2014, si rileva nel complesso una contrazione del numero di mostre realizzate e una riorganizzazione degli orari di apertura dei castelli, entrambi resisi indispensabili a causa delle minori risorse finanziarie assegnate.

Per quanto riguarda le mostre, nel 2012 sono state realizzate 21 esposizioni che hanno registrato nel complesso 81.680 visitatori, le sedi espositive aperte al pubblico erano: il Museo archeologico regionale, il Centro Saint-Bénin, la Chiesa di San Lorenzo, Espace Porta Decumana, Hôtel des États e il Castello d'Ussel; nel 2013 sono state realizzate 12 mostre per un totale di 33.165 visitatori nelle stesse sedi espositive, si registra dunque una sostanziale riduzione del numero delle mostre; nel 2014 sono state finora realizzate 7 esposizioni che hanno registrato 25.000 visitatori, dato aggiornato alla fine del mese scorso. Si rileva che per l'anno in corso, oltre ad essere stato ridotto il numero di mostre, le sedi dell'Espace Porta Decumana e del Castello d'Ussel sono rimaste chiuse. Dai dati emerge che la spesa per il personale di assistenza richiesto alla Società di Servizi Valle d'Aosta S.p.A. per le esposizioni ha subito una contrazione sensibile passando dai 612.000 euro del 2012 ai 449.300 euro del 2013, ai 154.208 del 2014. Si rileva infatti che per il periodo estivo le mostre sono state tenute aperte dal personale di ruolo dipendente dall'Amministrazione. Le sedi espositive sono aperte al pubblico con orario 9,30-12,30 e 14,30-18,30, chiuso il lunedì; il Museo archeologico dalle 10 alle 18, sempre chiuso il lunedì.

I castelli oggi aperti al pubblico sono sette: il Sarriod de la Tour a Saint-Pierre, quello di Sarre, quello di Fénis, il Gamba di Châtillon, quello di Verrès, quello di Issogne e il Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean, di questi il castello Gamba è stato aperto a fine ottobre del 2012. Gli ingressi ai castelli sono stati 202.683 per il 2012, 193.383 per il 2013 e 166.512 fino al 30 settembre del 2014; sono attesi al 31 dicembre del 2014 194.950 ingressi, se risulta confermato il trend in corso, poi magari le farò avere la risposta con i numeri precisi. La spesa annua per il personale di gestione affidato con contratto alla Società di Servizi Valle d'Aosta S.p.A. ammonta ad euro 1.762.429 per il 2012, 1.750.646 per il 2013 e 1.601.860 per il 2014.

Si dà atto che dalle ore 10,02 riassume la presidenza il Presidente Viérin.

Viérin M. (Presidente) - La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Intanto ringrazio sentitamente l'Assessore per le indicazioni che ci ha fornito, la precisione dei dati e poi magari le chiederò una copia scritta di questi dati, perché mi farò carico io personalmente di consegnarli sul tavolo dell'Assessore al bilancio e del Presidente della Regione affinché si prenda atto del fatto che pochi giorni fa noi non l'abbiamo votato, ma qualcuno si è appassionato nel votare un finanziamento per l'EXPO, che, sommando tutti i pezzettini, è di oltre due milioni di euro e noi stiamo giocando una partita sui nostri beni architettonici che partiva da 610 mila euro e si è più che dimezzata, cioè vuol dire che noi andiamo a cercare fuori dei turisti per portarli a vedere porte chiuse chez-nous. Questa è la prima considerazione, che non è solo in capo a lei, ma che è in capo al Governo regionale, per una riflessione. Noi cioè abbiamo dei dati che ci confermano che questi siti sono apprezzati, in particolare i castelli, e ovviamente non è responsabilità di chi gestisce...in questo caso lascio perdere la gestione della Società dei Servizi, mi limito a guardare...non entro nel merito di questa società, perché è stata creata, eccetera. Noi abbiamo sempre espresso dubbi su questo modo di procedere, però sostanzialmente chi deve gestire con meno risorse quel servizio cosa fa? Riduce il personale all'osso e chiude gli orari e così l'interrogazione nasce dal fatto che, come già altri colleghi avevano rilevato in passato, siamo di fronte ad una situazione che non funziona, lo dice anche il fatto, com'è riportato nell'interrogazione, che le stesse guide turistiche si lamentano di avere dei turisti, ma di non avere possibilità di portarli nei castelli, perché gli orari sono troppo ristretti. Tra l'altro, anziché andare a creare eventi specifici nella stagione invernale, che registra ancora il boom di turisti in Valle d'Aosta, noi nella stagione invernale chiudiamo i castelli alle 15,30, così uno che va a sciare sicuramente non può visitare nessun castello, perché il castello è chiuso: questo lo dicono gli orari di apertura. Certamente allora è inutile dire: "vieni in Valle d'Aosta che, oltre allo sci, c'è anche il turismo culturale", che poi ti trovi la sede del castello chiusa se vai a sciare, quindi o rinunci allo sci, o rinunci al castello, le due cose insieme in Valle d'Aosta non si danno.

Ci sono poi altri problemi, doveva essere aperto già un anno fa il Castello di Quart e invece noi abbiamo chiuso Ussel nel frattempo, quindi poi l'idea che certi lavori non finiscano mai comincia a girarmi nella testa, come dire: "speriamo che non finiscano mai, perché poi se finiscono, non sappiamo se li apriamo, facciamo la fine di Pondel, che, quando è pronto, poi è "colpa tua", "è colpa mia", "è colpa sua" e non lo si può visitare", no?

Altro problema ancora più grave e che porrò appunto al Governo regionale è la questione dell'area megalitica. È durato un tempo megalitico il tempo di quei lavori, adesso doveva essere pronta e di nuovo ci farete lo scherzetto che non l'aprirete nel 2015, no? Il problema dei precari delle mostre, dei castelli di cui mi sto occupando quindi non è semplicemente "ecco la sinistra che si occupa di dare lavoro così...", è che idea di sviluppo c'è in Valle d'Aosta? Il turismo cioè è davvero il motore che noi vogliamo sfruttare a trecentosessanta gradi o di tanto in tanto ci inventiamo carrozzoni come società di scopo per attirare turisti in Valle d'Aosta e dopo, quando il turista viene qui, non c'è la qualità dell'offerta? Perché non c'è più la qualità dell'offerta. Se io riduco i tempi di apertura, che una volta erano decisamente più adatti alla flessibilità che può avere un turista, c'è quello che preferisce visitarli alla sera, c'è quello che preferisce visitarli prima al mattino...noi abbiamo compresso, abbiamo addirittura inventato la chiusura in pausa pranzo, che quasi da nessuna parte c'è più questa cosa, perché è arrivata la cultura del panino, del non fermarsi, comunque uno può mangiare a mezzogiorno e visitare il castello all'una... Stiamo quindi gestendo male un patrimonio straordinario, nella mala gestione di questo patrimonio si crea anche un problema occupazionale serio che riguarda i precari.

Mi avvio a concludere perché, rispettando naturalmente l'utilizzo di quello che è previsto dalle norme contrattuali e quant'altro...l'utilizzo di persone disabili che non hanno altra possibilità di occupazione...mi chiedo se davvero non hanno altra possibilità di occupazione...giovani laureati che sanno più lingue, che hanno vinto un concorso e che sono nelle graduatorie sono a casa senza lavoro e noi abbiamo strutture come la Torre del Lebbroso chiusa mentre il riscaldamento gira, perché ovviamente...probabilmente ci sono dei tubi, non vogliamo farli scoppiare e non vogliamo allagare la Torre del Lebbroso, spendiamo soldi per strutture che non servono a nessuno. Da questo punto di vista, quindi questa è un'interrogazione pre-bilancio regionale, datevi una regolata perché così non va!

Presidente - Grazie collega Donzel. Punto 8 all'ordine del giorno.