Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 703 del 24 settembre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 703/XIV - Interpellanza: "Carenze nell'erogazione di servizi ai pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere della regione".

Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Fontana, ne ha la facoltà.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Venuti a conoscenza diretta delle difficoltà che incontrano alcuni pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere; ritenuto che non sia ammissibile che i pazienti debbano portarsi carta igienica, bicchieri di plastica, o, ancora peggio, pannolini e pannoloni direttamente da casa loro, con la scusa che nei reparti gli effetti della spending review hanno determinato la riduzione drastica di questi supporti agli ammalati; verificato come nel Reparto di Ostetricia e Ginecologia le pazienti siano a volte chiamate a portare da casa loro i materiali di consumo di cui sopra e ciò anche in presenza di patologie importanti che comportano il cambio frequente di pannoloni; ricordato che l'Assessore alla sanità ha garantito che il taglio alla spesa sanitaria regionale non avrebbe inciso sulla qualità dei servizi erogati all'utenza; richiamati altri episodi simili già verificatisi nel recente passato anche strutture di ricovero presso l'Ospedale Parini o microcomunità, vogliamo sapere dall'Assessore competente: "se è a conoscenza di quanto descritto in premessa; cosa si intende fare per evitare che tali episodi di "scarsa attenzione" ai bisogni dell'utenza abbiano a ripetersi nel futuro; se vi è la disponibilità di affrontare il tema della razionalizzazione delle spese e del contenimento dei costi in commissione consiliare". Grazie.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Sì, grazie.

Guardi, io in questa risposta spero che lei vorrà credere a quello che le dirò e che ci sia veramente un desiderio di costruire, perché in un ospedale come il nostro, che è sotto accusa perché non ha fornito i bicchieri o cose del genere mi sembra veramente non ammissibile, come dice lei. Rispondo sul mio onore e creda a quello che le dico. "Se sono a conoscenza di questo disservizio", no, assolutamente no. Ho lamentele in questo periodo sulle liste d'attesa, sul pronto soccorso, ma le rispondo che mai nessuno è venuto a dirmi che mancava la carta igienica o che mancava il bicchiere. Per approfondire il discorso, perché non è da poco quello che lei dice, non si può ridicolizzare il fatto in questione. Uno fa una grande operazione, va tutto bene e poi magari contesta tutto perché c'è una difficoltà, la mancanza di un bicchiere, di un catetere, eccetera, per cui sono andato a verificare con la caposala del reparto che lei ha citato, e anche lei mi ha detto che non era mai stata a conoscenza di questo; vorrei che l'ascoltassimo insieme, e so che lei è onesta, però delle volte ci vengono a riferire delle cose non corrette e io forse ho più possibilità di verificarle. Con quest'interpellanza sono partito, sono andato in questo reparto e la caposala mi ha assolutamente negato che esistesse questo problema, che non è marginale. D'altronde lei lo ha citato molto bene, correttamente, che quest'indagine che è stata fatta sul gradimento, riporta un altro disservizio che io affermo di conoscere e che lo stiamo affrontando e migliorando: quello della mensa, ne parlavo prima col Consigliere Fabbri, ma nessuno riferisce di questo.

D'altronde io le do i dati, che sono significativi, in questo senso, sui costi dei bicchieri, per esempio. Io penso che ci sia un po' di spreco, se le devo dire, sui bicchieri di carta, perché ad esempio ogni pastiglia viene messa in un bicchierino nuovo. Va bene, ma non è quello il problema, perché, guardi, nel 2013 sono stati utilizzati 641 mila bicchieri di plastica, che ci costano 4.437 euro. Se noi diminuissimo il 10 percento di questi bicchieri, dando un disservizio risparmieranno 400 euro, capisce? E lo stesso sulla carta igienica: nel 2012 abbiamo speso 24 mila euro e nel 2013 25 mila euro. Voglio solo di dire una cosa: non è questione di spending review. Ho parlato anche dei pannolini con la caposala e mi riferisce che da tanti anni i primi due giorni dopo il parto, dopo il cesareo vengono dati automaticamente, dal reparto poi, quando la paziente va a casa successivamente, non vengono dati. Non è la spending review, mi creda, perché non c'è nessun taglio su questo.

L'altra volta rispetto a quanto lei mi disse, sono andato in ospedale a trovare un malato e questo malato stava facendo un'angioplastica primaria, cioè gli stavano disostruendo le arterie, ecco, che è una cosa che - mi permetta - da noi facciamo a tutte le ore, tutti i giorni. L'ospedale di Ivrea, per esempio, la fa solo adesso, ha un'utenza di 450 e li manda anche a Torino. Un esame così costa 3.500 euro. Se volessimo fare dei risparmi, tagliare dei servizi, che non abbiamo tagliato lo potevamo fare sui servizi più costosi; stiamo cercando di comprare di nuovo un robot che costa un milione, ma per me e lei sarebbe assurdo che noi andassimo a tagliare 4 mila euro di bicchieri, il 10 percento non sarebbe un risparmio per nessuno, sarebbe una cattiva offerta al paziente, quindi non è assolutamente logico. Chi dice: "c'è un problema organizzativo", nel senso che è stato detto: "tu non fai l'ordine all'inizio dell'anno perché poi li metti in un armadio, ma non è così! Qualcuno non si è organizzato bene, ma dire che questa è colpa sua o colpa mia, perché non abbiamo vigilato o della spending review non è vero, perché i costi sono questi, come ha visto, i bicchieri sono perfino aumentati, non andiamo a fare dei tagli che non avrebbero nessun significato. È una cattiva organizzazione di qualche reparto, su cui dobbiamo vigilare, ma mai nessuno ha pensato di tagliare quanto da lei denunciato.

Tra l'altro, lei lo sa, non abbiamo tagliato nessun servizio e non abbiamo tagliato sul personale. Quest'estate c'è stato questo grande rischio per la nostra sanità, perché il Governo ha presentato questo Patto della salute, per cui si prevedeva che gli ospedali da 80-150 mila abitanti, quindi il nostro, fossero ospedali di fascia A, cioè avessero Medicina, Chirurgia e Ortopedia, neanche la Ginecologia. Abbiamo battagliato contro lo Stato con la Presidenza e tutta la Giunta ed è stato accettato un emendamento che diceva: "li organizziamo noi i servizi", quindi io vorrei soltanto assicurarle che non è assolutamente un problema di tagli in queste bazzecole. Ripeto, probabilmente qualcuno non si organizza bene, non fa i rifornimenti e poi dice che è colpa sua o è colpa mia.

Sul fatto della commissione verrò tante volte in questa commissione e mi piacerebbe che queste persone che riferiscono questi problemi potessimo incontrarle insieme, con la caposala, anche con la commissione, per verificare tutti insieme se è vero. Se è una cattiva organizzazione e se chi gli ha detto che è colpa mia e sua, le assicuro che mai nessuno mi aveva riferito quanto emerso dalla sua interrogazione. Grazie.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la Consigliera Fontana, prego.

Fontana (PD-SIN.VDA) - La ringrazio, Assessore, ci mancherebbe altro che non la creda, però se le dico queste cose, è perché ho avuto delle lamentele. È vero che è stata fatta un'indagine e che tutti hanno detto che le cose andavano bene, lei sa benissimo...beh, diciamo, che nell'intervista che è stata fatta quasi tutti dicevano che andava bene, a parte il mangiare. Le avevo già detto tempo addietro che bisognava veramente intervenire...ma sto dicendo le cose come sono. È vero queste sono piccolezze, magari è vero anche che qualcuno non si è organizzato bene e dice queste cose, perché effettivamente sono mancati specialmente i pannoloni, anche nelle microcomunità, glielo dico perché me l'hanno detto figli di pazienti ricoverati. È vero poi che li posso fare incontrare con lei, però hanno un pochino paura che poi si ritorce contro di loro...effettivamente, queste cose le avrebbero dette. Anche perché quando le ho detto che era successo all'Ospedale Parini, se lei si ricorda, lei aveva detto, naturalmente, che non era vero, so che lei si è interessato, è andato in reparto e le cose sono cambiate. Glielo volevo dire, effettivamente bisogna dire le cose come stanno. Mi hanno detto: "guarda che l'Assessore si è interessato, da quel giorno in poi qualcosa è migliorato": questo mi è stato detto una settimana fa, che tante volte danno il fogliettino con le cose che mancano da portarsi da casa.

Io non è che mi sono inventata una...poi con questo io non dico che sono sicura che è vero, io se faccio le interpellanze, le faccio per chiarire, anche perché ho detto se è riferito alla spending review, visto che si è sempre detto che i servizi non vanno tagliati, allora facciamo un incontro in commissione e vediamo...mi rendo conto che i tagli sono stati tantissimi e non è che si può fare tutto come prima, però si possono fare delle scelte. Come ha detto lei, mi sembra una bazzecola andare ad attaccarsi a queste cose e dare dei cattivi servizi, forse bisognerebbe essere un pochino più attenti all'ammalato, capisco che magari c'è poco personale, capisco che magari sono stanchi, però delle volte dobbiamo metterci nei panni dell'ammalato che una parola detta diversamente...magari non succedono queste cose...comunque la ringrazio, mi rassicura e speriamo che questi inconvenienti non succedano più. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliera Fontana. Passiamo al punto 28.