Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 700 del 24 settembre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 700/XIV - Interpellanza: "Rifinanziamento delle attività della "Fondazione Film Commission Vallée d'Aoste"".

Presidente - La parola al collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Da cosa scaturisce quest'interpellanza? Da un articolo di giornale pubblicato qualche giorno fa su La Stampa in cui la Direttrice della Film Commission della Valle d'Aosta lamentava la difficile situazione economica della fondazione, la Film Commission è infatti una fondazione istituita con apposita legge regionale: la n. 36 del 2010, che vede come promotore e finanziatore principale la Regione Valle d'Aosta. Pare una cosa per addetti ai lavori questa storia della Film Commission VdA, io stesso prima di diventare Consigliere regionale ne ignoravo l'esistenza. Ho approfondito poi la questione e mi sono persuaso, come direbbe Montalbano, pensate a proposito quanta visibilità ha acquistato la Regione Sicilia con questa serie televisiva...dicevo, mi sono persuaso della sua importanza al di là degli ambiti e degli aspetti di cui si occupa nello specifico la Film Commission. Intanto diciamo che cosa dovrebbe fare la Film Commission VdA ai sensi di legge, giusto per dare qualche informazione ai non addetti ai lavori e a chi ci ascolta. Come recita la legge regionale 36 del 2010, la Film Commission VdA dovrebbe promuovere, sostenere anche economicamente e coordinare "iniziative finalizzate alla scelta del territorio regionale quale luogo di produzioni cinematografiche, televisive e audiovisive". In più dovrebbe svolgere funzione di consulenza per aiutare le produzioni ad accedere ai fondi regionali, statali ed europei; dovrebbe intrattenere contatti con le società di produzione che intendono operare in Valle per quanto concerne gli aspetti logistici, organizzativi e anche l'ospitalità dovrebbe rientrare all'interno di queste funzioni; dovrebbe coordinare e incentivare le manifestazioni artistiche a carattere cinematografico che si svolgono sul territorio, tipo i festival cinematografici e dovrebbe anche curare i rapporti tra le istituzioni ed Enti locali con le società di produzione. Insomma, la Film Commission è un organismo finanziato dalla Regione che ha come scopo principale quello di incentivare l'uso del nostro territorio come set per produzioni cinematografiche e documentaristiche, con l'obiettivo appunto di promuovere il nostro territorio. Tutto ciò con indubbie ricadute positive sull'occupazione, dicevo delle maestranze, degli attori, delle comparse e sull'indotto economico. Ogni produzione, piccola o grande che sia, necessita di ospitalità, ma non sono certo da sottovalutare anche gli introiti derivanti dalle altre attività commerciali, quali negozi, ristoranti, anche gli impiantisti, i manutentori, gli installatori, i distributori di carburante, chi più ne ha più ne metta, insomma. Per capirci, la Film Commission dovrebbe attirare produzioni che, oltre a promuovere il territorio, attraverso il loro lavoro, portino anche soldi che si riversano sul tessuto economico e produttivo locale. Guardate, ad esempio, che cosa hanno mosso gli Avengers: quasi 2 milioni e mezzo di euro di ricadute certificate sul territorio. Ecco, da queste poche notizie, potete capire quanto sia importante per una Regione come la nostra che ci sia una sorta di agenzia pubblica che sappia tenere i contatti giusti ed incentivare le produzioni più significative.

Mi dimenticavo di dire che compito della Film Commission è anche sostenere economicamente, logisticamente, incoraggiare i cineasti locali a produrre delle opere proprie, è anche questo un modo per far conoscere la Valle d'Aosta al di fuori dei nostri confini. Non so...guardate, ad esempio, il successo di Alessandro Stevanon con il suo corto America che sta facendo incetta di premi un po' ovunque o della nostra brava Alessandra Celesia, che con il suo Mirage à l'italienne ha confermato di essere un'artista di caratura internazionale o ancora il documentario di Hervé Barmasse, quello intitolato: Non così lontano, tra i più premiati del genere. Per la cronaca, la Film Commission attraverso il suo fondo ha contribuito a che le tre produzioni potessero realizzarsi, rispettivamente, con 11 mila euro per America, 10 mila euro per Mirage à l'italienne e 8 mila euro per il documentario di Hervé Barmasse.

Torniamo alla questione finanziamenti, che è un po' l'oggetto di quest'interpellanza, la Film Commission Valle d'Aosta o Vallée d'Aoste funziona, come ho detto, attraverso contributi stanziati anno per anno, sulla base di un piano previsionale di attività, che dovrebbero servire a coprire le spese di struttura, quindi l'affitto della sede, i materiali, le trasferte, gli stipendi ed alimentare un fondo per l'incentivazione e il sostegno alla produzione cinematografica, fondo che si chiama Film Fund. Con le risorse derivanti da questo fondo, tanto per dare un'altra informazione, 30 mila euro, se non erro, si è contribuito, ad esempio, a sostenere il film ambientato a Gressoney: Il peggior Natale della mia vita, quello con Diego Abatantuono, film che al botteghino ha totalizzato 8 milioni di euro nella stagione 2012-2013 con indubitabili ricadute d'immagine o comunque promozionali sicuramente sulla località.

La legge regionale individuava contributi per lo start up della Film Commission nella misura di 300 mila euro per i sei mesi di attività del 2011 e di 620 mila euro per gli anni successivi, cioè dal 2012 in poi. Vuoi per la crisi, vuoi per decisioni politiche che evidentemente hanno privilegiato altri capitoli, la Film Commission VdA si è vista ridurre i finanziamenti praticamente da subito: i 620 mila euro per gli anni 2012 in avanti, previsti per legge, sono diventati 430 mila nel 2012, 350 mila nel 2013, 280 mila nel 2014. Di sicuro questa contrazione della disponibilità economica di ben oltre il 50 percento di ciò che era previsto e che è previsto dalla vigente legge regionale, ha depotenziato la struttura mettendola in condizione di operare non al massimo delle sue potenzialità. Peraltro, la recente presa di posizione del Direttore della Film Commission, che abbiamo letto sui giornali...non mi pare criticasse la riduzione dei finanziamenti, ma il fatto che, a fronte di una cifra individuata con legge finanziaria di 280 mila euro, cioè oltre la metà di quanto previsto dalla legge 36, fino ad ora ne siano arrivati 126 mila, cioè meno della metà, quindi rispetto ai 620 mila. Leggo la risposta dell'Assessore Rini sul giornale, che dice: "in tempi in cui le certezze non ci sono, la Regione ha già stanziato la prima tranche dei finanziamenti che complessivamente sono di 280 mila euro". Beh, vorrei farle notare, Assessore, che la legge regionale prevede un'erogazione in due tranches, di cui la prima è pari al 90 percento dello stanziato, in questo caso avrebbe dovuto essere poco più di 250 mila e non i 126 mila stanziati. È tanto, è poco...qualcuno potrà pensare che 126 mila euro sono comunque una bella cifretta, ma diciamo pure che, se raffrontata con quanto è stato speso per manifestazioni come l'Aosta Sound Festival, tanto per rivangare un argomento che abbiamo già affrontato, 160 mila euro di contributi pubblici tra Comune, Regione, più location e tutto il resto, generosamente offerti dal pubblico, direi che è davvero irrilevante.

Se poi raffrontiamo quest'impegno economico con i contributi dati alle altre Film Commission per il loro funzionamento e per il Film Fund, beh, allora mi viene proprio da pensare che la Valle d'Aosta ha una non scarsa, ma pressoché nulla sensibilità verso le potenzialità promozionali, occupazionali ed economiche dell'audiovisivo. Vorrei capire com'è che una Regione come la Puglia, oltre ai fondi FESR, che nel 2012 hanno finanziato ben 12 progetti, stanzia annualmente 4 milioni di euro tra contributo ordinario e Film Fund...tenete conto 126 mila euro nostri... Com'è che la Regione Campania ha messo a disposizione 6 milioni di euro? Com'è che la Regione Lazio dispone per gli anni 2011-2013 di un fondo di 45 milioni di euro e di una dotazione di 650 mila? Com'è che la Provincia di Trento stanzia 1.200.000 euro l'anno, stipendi esclusi? Il Piemonte 3 milioni di euro, oltre a 6 milioni di euro di fondi di investimento; la Toscana 3 milioni e mezzo di euro; la Sardegna addirittura 4,6 milioni di euro e non parliamo della Basilicata, che sta investendo risorse enormi in questi settori, poi non li elenco tutti per mancanza di tempo. Fa impressione poi pensare all'Alto Adige, che ha un fondo di 5 milioni di euro, più un budget di 800 mila euro per la gestione della struttura.

Lei, Assessore, sa bene che alla Film Commission Valle d'Aosta i 126 mila euro fino ad ora assegnati non basteranno neppure a coprire le spese fisse - chiedo ancora un minuto -, altro che sostegno alle produzioni! Qui rischiamo di perdere produzioni importanti, Assessore! È stato scritto del film di Daniele Vicari, il regista di Diaz per capirci, quello sull'avventura di Walter Bonatti sul pilone centrale del Monte Bianco, film che potrebbe portare, oltre l'enorme impatto promozionale, anche decine di persone a Courmayeur per tutta la durata delle riprese...beh, pare che, a causa di queste incertezze in cui versa la Film Commission Valle d'Aosta, andranno a fare le cosiddette "riprese strette", quelle che non necessitano dei panorami, sulle Dolomiti, perché lì gli danno i contributi necessari. Non mi intendo di cinema - e qui concludo - e non ho quindi idea dei meccanismi che stanno dietro alla scelta delle produzioni, dei set, dei luoghi in cui girare i film e i documentari, ma so, Assessore, che senza risorse non si va da nessuna parte. Non sono un esperto di audiovisivi, ma sono convinto che il rilancio della nostra Regione parta dalla promozione e dalla valorizzazione del territorio anche attraverso questi strumenti. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore Rini.

Rini (UV) - Grazie Presidente.

Con i vertici della Fondazione della Film Commission Vallée d'Aoste, ovvero con i consiglieri di amministrazione e con il Direttore stesso della fondazione c'è un dialogo costante, non dimentichiamoci, peraltro, che nel Consiglio di amministrazione della fondazione siedono i Coordinatori delle strutture regionali in materia di cultura e di turismo, quindi sia la sottoscritta - per rispondere anche alla domanda - che le strutture dell'Amministrazione sono perfettamente a conoscenza della situazione economica e finanziaria della Fondazione Film Commission.

Per quanto riguarda l'aspetto contributivo, il bilancio di gestione 2014-2016 prevede per la Fondazione Film Commission, come giustamente ricordato, un importo di 280 mila euro. Ad oggi la somma, che si è però effettivamente potuta impegnare, con delibera di Giunta del 18 luglio 2014, è pari a 126 mila euro. Una limitazione di spesa dettata dai punti 8 e 9 della delibera di Giunta del 31 dicembre 2013, nelle more della definizione dell'accordo con lo Stato proprio per il Patto di stabilità. Conseguentemente l'elargizione di tutti i 280 mila euro è legata alla definizione dell'intero quadro finanziario regionale. È stata quindi liquidata, come ha ricordato anche lei, collega, ad oggi una parte, circa la metà, del contributo previsto. Sottolineo inoltre che questa cifra è stata peraltro concordata con la Direttrice stessa della Film Commission proprio per garantire il funzionamento dell'istituto stesso.

Ho letto, come ricordava lei, anch'io con estremo stupore le dichiarazioni della Signora Miletto, perché la stessa è perfettamente a conoscenza di quanto l'Assessorato, tutta la Giunta regionale si stia impegnando al fine di reperire i fondi necessari al corretto funzionamento di quest'istituto nel quale l'Amministrazione ha creduto, ma soprattutto continua a credere.

Per quanto riguarda invece l'ultimo punto dell'interpellanza, si ricordano i disposti della legge regionale 9 novembre 2010, n. 36, che, per il perseguimento delle finalità di cui alla medesima, ha promosso soltanto l'istituzione della Fondazione Film Commission Vallée d'Aoste, consentendo tuttavia alla Regione di concedere contributi a soggetti pubblici e a privati che svolgono con continuità attività di alto livello qualitativo nel settore cinematografico per la realizzazione di progetti sul proprio territorio.

Presidente - La parola al collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Presidente, lei ha fretta di cenare evidentemente...

Non rinuncio alla replica, anche perché la risposta ovviamente non mi soddisfa, lei non ha in nessuna maniera risposto all'interpellanza, tra le altre cose, ha evaso alcune domande precise che io, per questioni di tempo, non ho evidenziato nella mia introduzione. La fondazione è il solo soggetto finanziato con denaro pubblico deputato al perseguimento delle finalità, esistono in Valle altri soggetti controllati o partecipati dal pubblico che perseguono analoghe finalità, mi interesserebbe capire - e sarebbe stato bello che lei lo dicesse a chi ci ascolta - se, oltre a quest'organismo che è stato appositamente istituito per seguire, coordinare e per in qualche maniera tenere, diciamo, i contatti con le produzioni, c'è qualcun altro...lei mi dice di no, sono contento, io leggo i giornali come li legge lei e vedo che qualche tempo fa ci furono delle polemiche, per esempio, in relazione agli Avengers che tutto il lavoro di supporto logistico-organizzativo fu fatto dalla Film Commission, poi fu affidato all'Associazione Forte di Bard, quest'associazione un po' "prendi tutto", che, diciamo, si occupò poi degli aspetti più belli, cioè degli aspetti poi della selezione delle comparse, le conferenze stampa e via dicendo.

Lei quindi non ha risposto a questo, non mi ha risposto se vi è l'intenzione di provvedere ad un adeguato rifinanziamento, mi ha detto che ci sono dei problemi legati al Patto di stabilità. Io leggo le delibere, Assessore Rini e Presidente Rollandin, vedo che il Consiglio regionale, la Giunta regionale finanzia, diciamo, a piene mani delle manifestazioni, ho citato l'Aosta Sound Festival, e lo ricito: 160 mila euro finanziati in un periodo in cui il Patto di stabilità insisteva allo stesso modo in cui insiste oggi con la Film Commission, per fare una manifestazione di cui nessuno si ricorda, compresi tra le altre cose i gazebo, 500 sedie, il palco gratis e i vigili urbani che direzionavano le persone, che ovviamente dovevano in qualche maniera andare allo stadio, alla Cittadella dei giovani, tra l'altro, appunto, parlavamo prima di Cittadella dei giovani...caso strano, anche questa manifestazione così ben finanziata è organizzata da quest'associazione, da questa società 3Bite che anche, per esempio, nel caso de La Donna dell'anno è stata a larghe mani finanziata per quanto riguarda, per esempio, la parte luci, audio...mi pare con 60 mila euro.

Com'è quindi che si trovano tutti questi soldi per finanziare certi capitoli e per altri esce fuori questo fantomatico "Patto di stabilità"? Di cui peraltro si sa molto poco, perché non si sa...è bloccato, sbloccato, quali sono gli accordi, e non finanziamo una roba che avete messo in piedi voi nel 2010, che avete votato voi, che mi risulta abbiano votato anche i colleghi che sono in minoranza, mi sembra anche il PD e ALPE votarono questa legge, in cui è previsto un finanziamento preciso ogni anno di 620 mila euro, finanziamento calcolato su dei parametri precisi: numero di abitanti, territorio, necessità, eccetera, quando nel resto d'Italia, ricordo la Puglia, ad esempio, investono un fracco di soldi in questi organismi, che sono organismi che hanno il puro scopo di utilizzare il territorio come set cinematografico, citavo prima Montalbano, posso citare molte altre produzioni sul territorio che portano indirettamente l'immagine del territorio nelle televisioni, nei cinema e via dicendo. Questo è un settore in cui non si può non investire e soprattutto è un settore, Assessore Rini, che non può essere lasciato abbandonato, magari per questioni altre e per scelte politiche altre che io non conosco. Questo è un settore che va alimentato, va coordinato, va parametrato, esistono sicuramente delle valutazioni in termini di ricaduta sul territorio, in termini di ricaduta sull'indotto sia occupazionale che economico, ma non è un settore che ci possiamo permettere di finanziare con 126 mila euro l'anno, piuttosto togliamoli all'Aosta Sound Festival, mi faccia la cortesia, Assessore, grazie.

Presidente - Grazie. Punto 25 all'ordine del giorno.