Oggetto del Consiglio n. 691 del 24 settembre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 691/XIV - Interpellanza: "Mancata partecipazione della società C.V.A. alla gara di appalto indetta dalla Comunità montana dell'Evançon per la fornitura di energia elettrica".
Presidente - La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Non c'è stata nessuna regia, ma il caso ha voluto che questa interpellanza sia una conseguenza di quella che il collega Chatrian ha precedentemente illustrato...poi qualcuno si preoccupa...
Detto questo, il Presidente ha già risposto prima all'interpellanza del collega citando tutta una serie di passaggi che, peraltro, sono molto ben evidenziati nella lettera agli azionisti nel bilancio consolidato del 2013. Ha aggiunto alcuni passaggi, ma diciamo che ha già dato, nella risposta al collega Chatrian, il grosso dei dati. Dicevo che è una diretta conseguenza, perché se quanto lei Presidente ha confermato, vale a dire che tutte queste difficoltà - torno a dire: molto ben evidenziate nel bilancio consolidato 2013 - dove si parla di un calo di domanda a livello nazionale, con addirittura delle previsioni per il 2018 che sarà di ulteriori cali, con la prospettiva 2014 di CVA che parla di un calo ulteriore di quello che può essere l'utile aziendale, su un prezzo assestato del calo del 16,6 rispetto al 2012, ora io chiedo come mai una società, che è di totale partecipazione pubblica, non abbia partecipato all'aggiudicazione e all'appalto per la fornitura di energia elettrica (bando emesso dalla Comunità montana che prevede la fornitura di energia elettrica per 19 mesi a partire dalla data del 1° giugno 2014) proprio in questo periodo di grande difficoltà, come lei ha evidenziato. È un bando che riguarda la fornitura sia per la Comunità montana, ma anche per 6 Comuni che hanno aderito, con un importo di 1.650.000 euro, esclusi oneri di IVA. Tutto questo tenuto conto che - lo leggiamo molto bene a pagina 10 del bilancio consolidato - si dice che nel 2013 il livello di over capacity (vale a dire di sovrapproduzione), è del 35 percento rispetto ad un 2008 in cui si parla di over capacity strutturale pari al 20 percento.
Ora, con un 15 percento di sovrapproduzione, viene difficile capire perché una società totalmente partecipata, che dovrebbe fare anche gli interessi della Regione - perché è chiaro che se questa fornitura viene erogata da una società regionale anche la parte dei tributi è un'entrata in più per la Regione - come mai non abbia neanche partecipato...poi gli appalti si possono vincere e perdere, ma neanche partecipare veramente ci pare un po' assurdo! Ora è interessante capire quali sono i veri motivi per cui CVA non ha partecipato a questa gara d'appalto. Perché dico questo? Perché non mi si venga a rispondere che CVA non lo sapeva, ecco, non ditelo, perché io ero ancora Presidente del CELVA quando CVA, preoccupata dal fatto che i Comuni valdostani non potessero più fornirsi direttamente per l'ovvio problema legato al discorso CONSIP, chiese un incontro e, su quel tavolo, disse: "bene, predisponiamo dei capitolati tipo, in modo che possiamo partecipare". Perché l'assurdo era questo: era che già a quella data i prezzi di energia elettrica forniti da CVA erano comunque inferiori a CONSIP; però, per un meccanismo che chiaramente a livello nazionale è stato applicato e che è difficile da spiegare in una razionalità e in una logica di dire "i Comuni devono spendere meno", non bastava che si pagasse meno, per cui sarebbe stato sufficiente che CVA avesse garantito gli stessi prezzi che garantiva allora, sarebbero stati prezzi più economici rispetto alla CONSIP e si sarebbe garantita la fornitura. Ora è difficile, dicevo, capire come mai una strategia di questo...come mai la cosa non abbia avuto un seguito, come mai, se CVA ha cambiato idea in merito a questo, se questa è la strategia aziendale oppure se l'Amministrazione regionale era a conoscenza di queste scelte che danneggiano sicuramente gli Enti locali, ma anche le entrate tributarie regionali e il bilancio della Valle d'Aosta. E, ultimo quesito che pongo, è capire qual è l'intendimento dell'Amministrazione regionale, se ha eventualmente intenzione di dare delle disposizioni diverse, ecco...poi non ci illudiamo sicuramente che possa essere questo Consiglio a dare eventualmente delle indicazioni di questo genere, perché abbiamo sentito prima, nella risposta, che addirittura la valutazione se entrare in Borsa o meno si sta decidendo su tavoli molto ristretti. Ma, attenzione, può darsi che questa strategia di decisioni tra pochi, decisioni che non vengono condivise da quest'assemblea, può darsi che poi, alla fine, cozzi anche con alcune disposizioni che stanno emergendo a livello nazionale (parlo del "114" del mese di agosto), che daranno un taglio diverso alla gestione di queste società. Allora è meglio prepararsi, è meglio prepararsi, è meglio evidentemente provare a condividere quei passaggi prima che siano la legge o l'imposizione dello Stato o le decisioni dello Stato a imporlo. Grazie.
Presidente - La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Vorrei solo sottolineare che il sistema di vendita della CVA Trading è legato a delle programmazioni annuali, cioè non è che non ha venduto l'over di produzione, è che aveva venduto tutto, aveva già venduto prima; il problema che abbiamo spiegato è che il mancato ricavo o la riduzione è legata al prezzo che è stato ridotto del 16,6 percento, perché le vendite sono aumentate del 20 percento. Solo per spiegare che il meccanismo era collegato con il sistema dei prezzi, che non è a nostra disposizione...
Venendo alle domande più puntuali che lei ha posto. Per quanto riguarda la prima, la società di vendita CVA Trading, il 21 ottobre 2013, quindi precedentemente all'indizione della gara della Comunità montana, si è iscritta alla piattaforma informatica del mercato elettronico valdostano, al MEVA. Essendo ben noto che la società INVA, in quanto Centrale Unica di Committenza regionale per l'acquisto di beni e servizi, avrebbe indetto una gara per l'acquisto complessivo di energia per tutti gli Enti locali, attualmente ancora in fase di espletamento (era ancora in fase di espletamento alcuni giorni fa), CVA Trading, al fine di ottimizzare la propria attività commerciale, si era appunto iscritta al MEVA e sapeva che ci sarebbe stata questa gara. Al fine di evitare sovrapposizioni, ha ritenuto non opportuno partecipare alla gara della sola Comunità montana, che riguardava un quantitativo di energia - come lei ha ricordato - di 5,3 GWh ma di attendere la pubblicazione del bando di INVA e dedicarsi a quest'ultima gara che comprende anche i Comuni della Comunità Evançon. Per completezza, si fa presente che, come risulta dal bilancio 2013, CVA Trading ha realizzato ricavi dalle vendite - come avevo già ricordato - per 1 miliardo 132 milioni di euro, per un totale di energia venduta di 4 milioni e 500 GWh, di cui 157 sul mercato di maggiore tutela e, il resto, sul mercato libero. Tra i clienti del mercato libero figurano primari gruppi, come le banche, le società appartenenti alla grande distribuzione che garantiscono profili di solvibilità elevati; tali profili fanno sì che la società abbia una percentuale limitatissima di perdite su crediti. Naturalmente il mantenimento dei rapporti commerciali con questa tipologia di clientela richiede un'impegnativa e attenta gestione del cliente da parte della società, ragion per cui, al fine della suddetta ottimizzazione della propria attività commerciale e al fine di evitare inutili sovrapposizioni, si ribadisce la scelta che è stata fatta, quindi non per rinunciare, perché si sapeva che c'era questa gara...quindi con l'intenzione di partecipare.
"Se non partecipare alla gara di fornitura di energia elettrica per gli Enti faccia parte di una strategia e da chi è decisa": la scelta di partecipare alla gara indetta da INVA dimostra che non esiste nessuna strategia aziendale finalizzata a non partecipare alle gare di fornitura di energia elettrica per gli Enti locali della Valle d'Aosta. Si fa presente che attualmente CVA Trading sta rifornendo circa il 57 percento delle pubbliche amministrazioni della Valle d'Aosta, come lei sa sicuramente.
Per quanto riguarda le altre due domande: "se l'Amministrazione era a conoscenza" e "se, e come, intende procedere", allora, una società di vendita che opera sul mercato della concorrenza non è che informa l'Amministrazione regionale sulla sua partecipazione, quindi personalmente non ero a conoscenza se avesse o no partecipato, anche perché non sono tenuti, com'è normale, a dare queste informazioni. Si fa presente che la mancata partecipazione al bando non risulta che abbia danneggiato in alcun modo le entrate tributarie della Regione, perché sono state versate dal gruppo - come ho già ricordato al collega - le imposte per più di 100 milioni, e così via, quindi non c'è stato nessun danneggiamento.
Infine, a proposito di Enti locali e di entrate tributarie, vorrei segnalare che ieri, martedì 23 settembre, è stata aggiudicata in via provvisoria a CVA Trading la gara indetta da INVA per la fornitura di energia elettrica alle pubbliche amministrazioni valdostane, quella gara che, dicevo, si stava svolgendo, è terminata quindi con l'aggiudicazione provvisoria, e credo che sia una buona notizia, che va nella logica che lei auspicava, quindi sotto questo profilo il problema per fortuna è risolto. CVA Trading si è aggiudicata la gara con un ribasso del 4,52 percento rispetto ad un ribasso dell'1,43 proposto da Edison e al ribasso di 0,20 proposto da Gala (Gala è quella che aveva vinto temporaneamente per questo periodo l'altra gara). Quindi credo che questo sia sicuramente quello che lei auspicava, è la migliore risposta all'attenzione nei confronti giustamente del fatto dei Comuni che lei ricordava, già prima si era preoccupato, e quindi credo che ci sia da parte di CVA tutta l'attenzione necessaria sulla gestione collegata con gli Enti locali e le differenti Amministrazioni. Grazie.
Presidente - La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président. Parto dall'ultima buona notizia, che indubbiamente è assolutamente una buona notizia.
Io sono ben felice, ecco, che sia CVA Trading ad essersi aggiudicata la fornitura per gli Enti locali; ciò non toglie che gli appalti in essere rimangono, Presidente! Ebbè, 19 mesi di fornitura per noi sono 19 mesi di fornitura persa, per cui 1 milione e 650 mila euro, più IVA, sono forniture perse! Forniture perse perché...lei ha detto che CVA si è dotata di un ufficio sviluppo...probabilmente, se si prestava un po' più di attenzione da parte dell'ufficio appalti avremmo anche questa fornitura, perché era sufficiente...lei l'ha ben ricordato che il ribasso di gara è stato inferiore rispetto al ribasso di CVA...era sufficiente che presentasse l'offerta e portava a casa anche questa fornitura! Io penso che in questa situazione che sta vivendo la Valle d'Aosta, in questo momento, anche 1 milione e 650 mila euro, più IVA, per 19 mesi, non siano delle risorse così insignificanti! Questo è per dire che...e non mi tranquillizza neanche il fatto che dica che al momento CVA fornisce il 57 percento delle pubbliche amministrazioni...significa che l'altro 43 percento, in questo lasso di tempo, fino a quando sarà a regime la fornitura che è stata aggiudicata ieri, questo 43 percento comunque viene fornito da altri, sono forniture fuori Valle! Ora, se 6 Comuni di una Comunità montana, per 19 mesi, incidono per 1 milione e 650, bene, il resto del 43 percento probabilmente sono delle risorse importanti in questo momento!
Per la carità, è vero che CVA versa imposte importanti, ma se avesse anche queste forniture, probabilmente queste imposte che versa alle casse regionali sarebbero anche superiori, perché sappiamo bene che per le forniture di fuori Valle, comunque, il discorso di tutta una parte di fiscalità...non viene riversata nelle casse regionali. Ecco, questo era il senso dell'interpellanza. È che a volte sono le piccole gocce che, magari, riempiono un recipiente. Noi, queste piccole cose...ormai siamo grandi, non importa! E noi, in questo lasso di tempo, per poca attenzione di CVA, abbiamo perso - e lei l'ha confermato - il 43 percento! Auguriamo e sono ben felice che lei ce l'abbia detto oggi, in diretta, in Consiglio, che ci sia questa fornitura, ma...ma, e lo sottolineo, attenzione, perché gli appalti in essere fino alla scadenza vanno rispettati. E mi dispiace sinceramente, ecco, perché l'ho sempre detto: ritengo che CVA sia un gioiello, un gioiello da mantenere, un gioiello che può veramente essere una delle ancore di salvezza per le risorse in Valle d'Aosta.
Mi dispiace che ci sia questa poca attenzione, poca attenzione, perché, per la carità, lo ribadisco, ben felice dell'esito dell'appalto, ma ritengo che in questo periodo sia stato fatto comunque un danno agli Enti locali perché hanno pagato più caro, ma comunque un danno anche all'Erario regionale e comunque un danno anche alla CVA, ecco, perché quando parliamo di over capacity mi dispiace, ma viene detto come...non è che ha venduto tutta l'energia, perché l'over capacity significa che ha un over produzione...almeno, così è stato detto, perché, quando si parla di...ma non lo so, può darsi che abbia svenduto il resto, non lo so, ecco, può darsi, immagino...però avere delle forniture.
Mi dispiace anche che si parli di Enti solvibili. Io penso che più solvibili degli Enti locali valdostani non ce ne siano, ecco, attenzione! Su questo almeno mettiamoci tutti d'accordo, che non è un problema di solvibilità, è un problema di scarsa attenzione e, a nostro modesto parere, di fatto che la situazione sia stata sottovalutata. Tenete conto, e concludo, che, per quello che riguarda gli Enti locali, la possibilità di appaltare con delle aggregazioni superiori a 5.000 abitanti è stata resa possibile fino a fine anno. Questo è quanto, per cui è stato modificato nella legge di assestamento, la n. 8. Quanto dovevo dire è questo: mi dispiace, mi dispiace che delle risorse vadano fuori Valle per scarsa attenzione. Grazie.
Presidente - Punto 16 all'ordine del giorno.