Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 689 del 24 settembre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 689/XIV - Interpellanza: "Azioni da intraprendere per il mantenimento della solidità economica del Gruppo CVA".

Presidente - Chiede la parola il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

A nostro avviso, è importante che se ne discuta in quest'aula, che si sappia e che si affronti nel merito forse la società più importante a partecipazione pubblica che abbiamo, colosso che si occupa di energia, il gruppo CVA. Nella passata legislatura, e anche in questa, più volte abbiamo cercato di chiedere informazioni per conoscere, capire dal punto di vista gestionale come opera, quali sono le opportunità che mette in campo, quali sono le azioni e quali sono anche...diciamo i percorsi che in questi anni tale società ha prodotto e operato nel sistema socio-economico valdostano. Questa nostra iniziativa, invece, va in un'altra direzione, oggi.

Abbiamo analizzato il bilancio consolidato del 2013, noi con la proposta di questa iniziativa, non vorremmo entrare nella parte ispettiva, ma vorremmo, invece, sapere, conoscere il domani, il futuro di questa società nel breve periodo e nel lungo periodo...perché? Sintetizzo in poche parole. Il Presidente del Consiglio di amministrazione, nel bilancio consolidato del gruppo 2013, nella lettera degli azionisti termina così le sue premesse, le sue considerazioni di ordine generale: "È stimabile che, pur rimanendo le redditività del gruppo entro livelli significativi - quindi vuol dire che anche per il 2014 ci saranno comunque degli utili nel comparto del gruppo CVA - non si ripeterà il risultato dell'esercizio 2013". Sintetizzo, perché penso che questa frase, scritta nero su bianco sul bilancio consolidato, debba obbligatoriamente far discutere questo Consiglio, permettere un confronto, consentire di conoscere per poter proiettare, come dicevo prima, il breve periodo e il lungo periodo. Apro solo una parentesi: c'è un refuso all'interno delle premesse, nel "Preso atto che la gestione finanziaria"...no, è la gestione economica, non è quella finanziaria, ma detto questo, all'interno del bilancio consolidato e delle premesse che il Presidente Trisoldi scrive nero su bianco nella lettera agli azionisti - si rivolge a Finaosta e, indirettamente, all'Amministrazione regionale - vengono elencate tutta una serie di criticità, come per dire: "è finito un mondo". E lo scrive nero su bianco, dicendo che è un gruppo consolidato, il gruppo CVA: 579 sono i dipendenti, 3 sono i dirigenti, 52 sono i quadri, 329 gli impiegati e 195 gli operai. Ci mette un altro dato a mio avviso, a nostro avviso molto importante: in 5 anni 169 milioni di euro sono stati spesi per lavori che sono stati fatti all'interno della propria Regione e sugli impianti idroelettrici della società.

Ma, come vi dicevo, l'obiettivo di questa iniziativa non va nella parte ispettiva, va invece nel merito, cioè quale sarà il futuro del gruppo. Analizzando sempre la lettera agli azionisti, gli amministratori indicano un forte calo della domanda di energia e una sensibile caduta dei prezzi, quindi delle criticità; poi declinano che c'è stato comunque in questi ultimi anni l'incremento di produzione, che però si accompagna ad un calo del valore della produzione e, sempre nel bilancio consolidato, si vede molto bene, nello schema che riassume gli ultimi 5 anni, i dati economici, i dati patrimoniali e gli indicatori economico-finanziari: passiamo dall'utile netto di pertinenza del gruppo del 2009, che era di 82 milioni di euro, a circa 65 milioni di euro, che è l'utile netto di pertinenza del gruppo al 2013. Al di là di quello, comunque, certi indicatori sono interessanti, sono positivi, il margine operativo lordo comunque dà dei segni positivi, come dire: da una parte si cresce, quindi aumenta la produzione, la domanda cala, i prezzi sì, cadono direttamente, quindi comunque, alla fine, a livello di conto economico gli utili sono inferiori. È di ieri che il gruppo su Il Sole 24 Ore a tiratura nazionale fa una grossa pubblicità, dove riassume molto bene la potenza di questo gruppo: "Il gruppo CVA, Compagnia Valdostana delle Acque, rappresenta una realtà di primo piano nel settore nazionale dell'energia, lo testimoniano i numeri: oltre 3 miliardi di kilowattore di energia da fonti rinnovabili prodotti mediamente ogni anno, oltre 1.207 milioni di euro di valore di produzione, 917 milioni di euro di patrimonio netto e oltre 1.486 milioni di euro di attivo netto investito". Questo per dire che probabilmente è finita, anche per quanto riguarda questa società, un'epoca, ma lo sottoscrivono gli amministratori e mettono in guardia gli azionisti: Finaosta e, di conseguenza, il Consiglio regionale.

Qual è il nostro obiettivo, colleghi? Il primo è: vorremmo sapere, dato che il bilancio consolidato è stato chiuso nel mese di maggio-giugno, sapere quali sono le azioni concrete che il gruppo, a seguito dell'approvazione del bilancio, ha messo in campo subito, a breve termine, sul fronte del valore della produzione, sia su quello del controllo e del contenimento dei costi, per evitare un'ulteriore perdita di redditività per il 2014, annunciato già all'interno del bilancio consolidato 2013.

Il secondo quesito, che è più politico e più per il Presidente Rollandin che conosce molto bene il "colosso CVA": quali azioni intende invece avviare il Governo...ma per quale motivo? criticità che gli amministratori scrivono nero su bianco sul bilancio...per ovviare al venir meno degli incentivi destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, che oggi concorrono in modo non marginale, quindi in maniera pesante, alla creazione del valore positivo del gruppo CVA, cioè all'interno delle premesse gli amministratori scrivono, a noi azionisti, indirettamente, prima a Finaosta e indirettamente a noi, che comunque ci potrebbero essere delle variazioni per quanto riguarda gli aiuti indiretti relativi agli incentivi destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il terzo quesito, invece, la domanda finale: quale strategia si intende sviluppare per mantenere la solidità patrimoniale attuale, che però permette di affrontare le sfide dei prossimi anni, con una parentesi importante, ma che è messa a rischio dal peggioramento non congiunturale delle performance del gruppo CVA.

In sintesi, noi cosa chiediamo nelle tre domande? Che alla fine probabilmente l'obiettivo principale di questo colosso deve essere quello di una maggiore efficienza per compensare probabilmente il mancato ricavo e, come dicevo prima, tutta una serie di criticità che sono state espresse direttamente dagli amministratori. Nel mese di maggio non se ne è parlato, durante il mese di maggio, giugno, luglio, quando il gruppo, e quindi l'assemblea, ha approvato il bilancio consolidato...perché sì, l'utile è stato positivo ancora di 65 milioni, ma come vi dicevo probabilmente la proiezione 2014 e il futuro non sarà più così.

Ad un'intervista su un giornale locale, il Presidente del gruppo CVA risponde così a dei quesiti puntuali: "Un crollo dei prezzi medi nazionali dell'energia che, per il 2013, si sono attestati...secondo il Presidente il calo dei prezzi continuerà, fino al 2016, con i primi tre mesi di quest'anno che hanno confermato l'andamento negativo, e il tutto viene esplicitato molto bene all'interno del bilancio consolidato, dove si evince che, per la prima volta, il valore si è attestato intorno allo zero, per dire la volatilità comunque del settore...nonostante un aumento record della produzione, l'utile netto è sceso a 110 milioni di euro in un anno, dai 133 del 2012". E poi, sempre il Presidente del Consiglio di amministrazione, in questa intervista si chiede se la società debba essere quotata in Borsa sì o no? Questione che in quest'aula noi non abbiamo mai affrontato e, secondo sempre il Presidente, comunque una quotazione in Borsa sarebbe vantaggiosa per l'azionista che potrebbe in questo modo fare cassa. Questi sono quesiti diretti al Presidente del Consiglio di amministrazione nel mese di maggio-giugno che noi, in quest'aula, non abbiamo mai affrontato. Quindi, come vi dicevo prima, l'obiettivo di questa iniziativa è iniziare a discuterne per poter affrontare serenamente il futuro, ma probabilmente, come ci hanno scritto nero su bianco gli amministratori per questa società non sarà più come prima. Grazie.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

Le sollecitazioni del collega sono sicuramente interessanti. Per quanto riguarda la società, credo che molto ha già detto lui stesso, nel senso che la relazione del Presidente anticipava alcune situazioni, però darò adesso delle risposte puntuali sulle domande del collega.

In primo luogo, il calo della domanda di energia a cui si fa riferimento è quello riferito al panorama economico italiano, quindi nel suo complesso. A tal fine si segnala che Terna S.P.A., a cui è demandata la sicurezza del sistema elettrico italiano, nel proprio rapporto mensile sul sistema elettrico del gennaio 2014, evidenziava come il 2013 si sia concluso facendo registrare una richiesta complessiva di energia elettrica di 317 Terawattora, in calo del 3,4 percento rispetto al 2012; è il calo più consistente praticamente dal 2009, quindi nella linea che lei diceva. Sempre Terna, nelle "previsioni della domanda elettrica in Italia del fabbisogno di potenza necessario anni 2013-2023", formula come previsione per lo scenario base "un percorso verso livelli decrescenti, così, con una domanda che raggiungerà i 332 Terawattora nel 2018", quindi con queste progressioni. In tale scenario negativo, si segnala che il gruppo CVA, come desumibile dal bilancio che lei ha ricordato, nel 2013 ha mantenuto incrementandoli del 27 percento rispetto ai consuntivi del 2012, i volumi di energia dallo stesso commercializzati verso i consumatori finali di energia, quindi c'è stato un grosso aumento della vendita.

Per quanto riguarda la caduta dei prezzi, la stessa Autorità per l'energia elettrica, il gas e il servizio idrico, nel rapporto annuale riferito al 2013 afferma che il prezzo medio di acquisto dell'energia nella Borsa elettrica nazionale nel 2013 si è attestato al livello più basso dal 2006, con un calo del prezzo del 16,6 percento rispetto al 2012. Si capisce quindi che, malgrado l'aumento della vendita di energia, questo 16,6 percento ha influito negativamente ancora di più perché sono aumentate anche le vendite. Tale flessione - dice il rapporto - deriva dall'effetto combinato di vari fattori, quali il perdurare della crisi, il mutamento del mix produttivo dovuto alla forte penetrazione delle fonti rinnovabili e il calo del prezzo medio offerto dagli impianti a ciclo combinato. Il gruppo CVA, in questo contesto di mercato, non può che subire la contrazione dei prezzi di vendita dell'energia, così come gli altri operatori di mercato"...cioè non ha possibilità di influire purtroppo su questo... Si segnala a proposito che la società Enipower, il cui socio unico è ENI, per effetto di tale andamento negativo dei prezzi si è trovata costretta, in sede di predisposizione del bilancio 2013, a svalutare le immobilizzazioni materiali riferite alle centrali elettriche di Brindisi, Ferrera Erbognone, Ravenna e Livorno per 213 milioni di euro. Per effetto di quanto appena detto, la maggiore produzione elettrica realizzata nel 2013 è stata ceduta a prezzi inferiori rispetto a quelli consuntivati negli anni precedenti, realizzando un minore valore della produzione. Infine, nel 2013 il "peggioramento" della gestione finanziaria del gruppo CVA, che passa da un saldo di oneri e proventi finanziari pari a euro 7 miliardi 946 milioni ad un saldo positivo di 4 miliardi e 838 milioni, è essenzialmente conseguente all'andamento del mercato dei tassi e alla più aggressiva politica dei dividendi (nel 2013, tenendo conto che l'azionista ha distribuito 65 milioni di euro oltre gli utili di 30 milioni di euro). Questo è un altro aspetto che sappiamo, ma non è direttamente influente con la domanda che ha fatto.

Il peggioramento della gestione economica che passa da un utile consolidato - come ha ricordato da 73 a 66-65 e qualcosa milioni di euro - è essenzialmente conseguente a questo andamento dei ricavi - il valore della produzione - e rispecchia il profilo di una società industriale ad alta intensità di capitale con prevalenza di costi fissi e con costi variabili difficilmente comprimibili. Per quanto riguarda quindi la domanda di quali azioni concrete sono da mettere in atto, le condizioni di mercato venute a verificarsi nel 2013 e nel 2014, unitamente al rischio di mutamento dello scenario normativo per le fonti di energia rinnovabile - come già richiamato nella relazione - erano già state ampiamente previste dal management del Gruppo che, proprio con l'intento di anticipare tali eventi, aveva posto in essere azioni volte a aumentare i ricavi e a controllare i costi delle società del Gruppo.

A titolo esemplificativo, si segnala che sul fronte del valore della produzione, per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, si è proceduto:

- ad anticipare al 2012, al fine di sfruttare il precedente regime agevolativo, gli investimenti di rifacimento degli impianti di Champagne II, di Gressoney - si è anticipato per poter ancora fruire di questi benefici - Nus, e sono state realizzate tramite la controllata Valdigne Energie le centrali di Faubourg e Torrent. Sono inoltre stati realizzati, tramite altre società, i campi fotovoltaici di Alessandria e Valenza e il Parco eolico di Piansano". Le azioni intraprese hanno comportato un incremento di valore della produzione medio annuo del Gruppo pari a circa 40 milioni di euro, che si prevede verrà mantenuto per tutta la durata del periodo di incentivazione (questo è il valore aggiunto dell'aver potuto fare gli investimenti anticipatamente);

- sono stati affinati e perfezionati i supporti informatici e la definizione di "modelli di ottimizzazione" in ottica di pianificazione e gestione della risorsa idrica, al fine di ottimizzare il funzionamento degli impianti in funzione dei prezzi orari di mercato che, come lei sa, cambiano, quindi si è fatto in modo da essere molto attenti a come si utilizza questo, in funzione del valore massimo che si può ottenere, quindi di non sprecare energia, e dei fabbisogni di energia dei clienti, anche formando e sviluppando, in capo al personale dipendente, specifiche professionalità;

- sono state potenziate le attività di manutenzione preventiva sulle componenti produttive critiche al fine di limitare gli sfiori non programmati. Trend, quest'ultimo, in costante miglioramento negli anni.

Per quanto riguarda le strategie di vendita, ormai fin dal 2011 il Gruppo mira a stabilizzare i ricavi e i margini prevedendo il ricorso alla contrattualizzazione anticipata dell'energia prodotta, mediante contratti a lungo, medio e breve termine, operando sui mercati a termini fisici e finanziari, con l'obiettivo di diminuire la propria esposizione alla volatilità dei prezzi dell'energia.

A tal fine, tra l'altro, CVA ha sviluppato internamente un software apposito che permette di avere sempre costantemente sotto controllo non solo la situazione economica dell'esercizio in esame, ma anche l'entità del rischio di scostamento.

Questo insieme di attività ha comportato l'assunzione di risorse umane di elevato profilo e lo sviluppo in capo alle stesse di professionalità uniche sul territorio. Inoltre l'evoluzione verso un unico mercato europeo dell'energia e lo sviluppo della specifica normativa comporta l'acquisizione costante di conoscenze sui mercati continentali dell'energia. A tale riguardo, il Gruppo ha già avviato operazioni pilota di trading sui mercati francese e svizzero.

Per quanto riguarda il controllo e il contenimento dei costi, il principale obiettivo del Gruppo è relativo all'ammontare dei costi di investimento di impianti di produzione ed al rispetto dei tempi di realizzazione degli stessi, in quanto tali costi riverberano annualmente in conto economico come ammortamenti. Oltre a formare figure professionali di management...taglio, perché non ho tempo, poi le darò la copia, eh...

Per quanto riguarda il costo del personale, il gruppo CVA, come testimoniano tutti i rapporti in bilancio raffrontati agli altri operatori di mercato, ha sempre posto attenzione al controllo dei costi.

Per quanto riguarda il canone per l'utilizzo delle acque che rappresentano...ecco, questo è un dato che è da guardare...una delle principali voci del conto economico del Gruppo, tale voce di costo non è governabile dalla società ed è passato da 16 milioni nel 2009 a 26,7 nel 2013"...piangono loro, piangiamo un po' meno noi, perché questo vuol dire che una parte di questi sono naturalmente legati a introiti per il bilancio regionale, ecco, non sto a dirlo, ma...e in più ci sarà la possibilità di aumentare ancora di 1.9.

Per quanto riguarda la seconda domanda: "quali azioni intenda avviare la Giunta per ovviare al venir meno"...chiedo due minuti...per quanto riguarda questo punto, il management del gruppo CVA è costantemente presente in tutti i principali tavoli di lavoro tecnici delle principali associazioni nazionali di categoria, al fine di monitorare le evoluzioni delle tematiche. E credo che la Giunta ha sempre seguito con attenzione le proposte di...prima di tutto, di intervenire nei vari settori, diversificando...cosa che è stata fatta con grande successo e che si stava facendo anche per altri temi, purtroppo la concorrenza adesso è spietata, non tanto più sull'idroelettrico, ma sull'alternativo, e quindi diventa difficile...comunque le indicazioni sono proprio di continuare con questa possibilità di diversificare, oltre che utilizzare al meglio le centrali che ci sono.

"Quale strategia si intenda sviluppare per mantenere la solidità patrimoniale": per quanto riguarda questo, si precisa, innanzitutto, che il peggioramento rilevato nei risultati di conto economico è conseguente, com'è stato detto, al ciclo negativo che investe tutta l'Europa. In questo contesto di mercato, un aumento dei valori che risulta operativo può derivare da un'accorta politica di contenimento dei costi, una politica di crescita della capacità produttiva non attuabile sul territorio regionale, stante lo sfruttamento ormai totale della risorsa idrica (e questo lo abbiamo anche detto noi), attraverso una diversificazione sia di carattere geografico, Italia ma anche Europa, e sia di fonti rinnovabili, che consenta di ricercare un maggior rendimento delle risorse aziendali, spostandosi da investimenti di natura finanziaria ad investimenti di natura industriale. Si segnala, peraltro, che sia posta in essere dal gruppo...la politica comporta la consapevolezza di interiorizzare rischi di impresa che ne sono conseguenti. A riguardo ricordo che, per quanto concerne la strategia di crescita esterna per il tramite di acquisizioni, questa dipende dalla capacità del Gruppo di individuare e cogliere le opportunità. L'eventuale non efficace integrazione delle attività acquisite e l'insorgere dei maggiori costi o perdite non previste. Per limitare questi rischi, il Gruppo si è dotato di un Ufficio sviluppo, a cui è demandato il compito di analizzare e gestire i processi di valutazione dei progetti di acquisizione e si è strutturato con una serie di processi...ho quasi finito...utilizzando anche primarie società esterne, che prevedono due diligence, cioè fanno naturalmente un'analisi, contratti vincolanti, con meccanismi legati alla performance del progetto.

In merito alle entrate fiscali riferibili alle attività del Gruppo, si segnala che le società hanno versato in Valle d'Aosta oltre 123 milioni di euro nel 2011, 131 nel 2012, 151 nel 2013, e che dal gruppo, dal 2001 al 2013, l'ammontare delle imposte versate ammonta a 1,5 miliardi di euro...sì, versati in senso globale...tasse, sì, tutto...ecco, l'ultima parola è sulla...no, solo perché poi avremo altre occasioni per tornare, non vorrei...però le darò anche la copia, in modo che possa guardarsela, perché su alcuni punti ho sorvolato, ecco... Per quanto riguarda il tema che è molto delicato e su cui stanno lavorando da un po', il discorso di entrare o non entrare in Borsa...è un discorso che, come lei sa, è delicato per tanti ragioni, però ha anche dei punti molto positivi, la valutazione si sta facendo. Quindi non ci sono decisioni prese, ma si sta lavorando per riuscire a capire i vantaggi che questo potrebbe portare anche per il futuro, per tenersi in una posizione che, in qualche modo, tuteli il gruppo per quelle che sono le posizioni da acquisire in altri ambiti a livello europeo, perché questo darebbe una visibilità di alto profilo. Per il momento mi fermo qui. Darò al collega le indicazioni che ho appena letto. Grazie.

Presidente - Grazie Presidente. Per la replica, chiede la parola il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Sapevamo di aver presentato un'iniziativa pesante dal punto di vista dell'argomento, dei contenuti, e soprattutto molto delicata. Penso che abbiamo ascoltato tutti attentamente le parole del Presidente, Presidente che conosce nel merito la società...sono andato a rivedermi quando lei è stato nominato, le polemiche scoppiate nel giugno 2006. Lei conosce molto bene i passaggi che sono stati fatti dal colosso in questi ultimi 8 anni.

Cerco di sintetizzare la nostra posizione e la nostra preoccupazione. Avete capito tutti, penso, che è finita un'epoca, anche per il gruppo CVA. Il Presidente ci ha giustamente elencato quante sono le risorse che sono state pagate all'interno del sistema Valle d'Aosta, dal 2001 al 2013, e sono centinaia di milioni di euro, ma non sarà più così dal 2014 in avanti. Ecco il perché di questa nostra iniziativa: perché siamo molto molto preoccupati, sapevamo che il gruppo comunque chiudeva i bilanci con degli utili molto alti, viste tutte le criticità, vista la volatilità del mercato, vista la crisi del mercato, tutte cose che avevamo ben analizzato all'interno di questo bilancio consolidato. Cosa fare, Presidente Rollandin? Ma io penso che, innanzitutto, una parte delle sue risposte siano da analizzare nel merito: uno, in commissione e, due, in questo Consiglio! E poi in 20 minuti non si chiude un argomento di tale portata, il discorso se il gruppo debba entrare in Borsa oppure no...potremmo dire qualcosa come Consiglio regionale, non sarebbe auspicabile dirlo? Non sarebbe chiaro dire ai valdostani che probabilmente il bilancio consolidato 2014 chiuderà con utili nettamente inferiori rispetto al 2013? Probabilmente di un 40 percento in meno? 45 o 35? Parliamo di decine di milioni di euro in un anno, figuriamoci poi nel 2015-2016!

Sul discorso degli incentivi, Presidente Rollandin, la seconda questione era molto politica; il Presidente Trisoldi lo esplicita nella sua relazione, torna quindi attuale la possibilità che gli incentivi agli impianti rinnovabili vengano rivisti, si rivedano le carte o probabilmente anche, sì, a livello nazionale...cosa possiamo fare? Cosa vogliamo fare? Io penso che siano tutti temi che questo Consiglio debba affrontare. Sempre nella relazione, e il Presidente lo citava: "Per la prima volta nel 2013 il mercato elettrico ha espresso in alcune ore un prezzo unico nazionale pari allo zero", pari allo zero! ...è inserito direttamente nella relazione del gruppo. Poi c'è un dato comunque importante: i livelli di domanda sono inferiori a quelli di 10 anni fa, ai livelli del 2003.

E poi, per quanto riguarda l'efficienza, invece, più volte noi avevamo richiesto delle informazioni per conoscere, per sapere, per poter affrontare. Piansano Energy, Viterbo...noi non possiamo avere nessuna iniziativa milionaria, per un discorso di privacy ci si nasconde dietro il discorso di informazione o imprenditoriale...noi non possiamo sapere nulla, Presidente Rollandin, di operazioni da 100 e più milioni di euro, ma nel bilancio consolidato pubblico gli amministratori scrivono questo: "I 21 aerogeneratori del Parco eolico di Piansano, con una potenza complessiva di 42, hanno prodotto, nel corso del 2013, energia a volumi inferiori rispetto al valore stimato". Ecco, vorremmo affrontare se ci sono delle criticità, vorremmo saperle per poter indubbiamente anche dare un nostro contributo.

Termino dicendo questo: io penso che questa nostra iniziativa voleva innanzitutto rendere edotti e rilevare anche, per quanto riguarda la società partecipata più importante che abbiamo, che non sarà più come prima dopo tutta una serie di criticità; due: noi immaginiamo che il Consiglio, debba affrontare tale tema; tre: io spero che sia il Consiglio a decidere, o quanto meno ad approvare documenti per il discorso se tale società debba entrare in Borsa oppure no e non, invece, solo pochissime persone in Valle d'Aosta; quattro: lei sa molto bene, Presidente Rollandin, da quando lei si è occupato direttamente di questo colosso, che le assunzioni sono state 217, 217! Noi siamo contenti, da una parte, per i posti di lavoro che lei o chi per lei ha creato, però, sinceramente, dobbiamo mettere forse qualche paletto, qualche criterio e un po' di trasparenza. Allora, stiamo parlando di numeri importanti, stiamo parlando di fatturati importanti, ma soprattutto stiamo parlando di fatturati che non saranno più come prima.

Io spero, e chiedo al Presidente della II Commissione, nel prosieguo del dibattito avvenuto prima in quest'aula sulla finanziaria, di prendere in mano tale dossier, soprattutto legato al futuro, soprattutto legato al futuro, in modo che sia questo Consiglio a prendere delle decisioni da mettere in campo, a dare degli indirizzi, senza entrare nel discorso gestionale, perché ad oggi, noi, Consiglieri di opposizione, non possiamo avere tantissime informazioni su questo gruppo (non ho ancora capito perché!), nonostante tutte le richieste che abbiamo fatto in questi 6 anni, ma in questo momento lo riteniamo importantissimo e indispensabile, visto e considerato che il bilancio consolidato 2014 di tale gruppo chiuderà con un utile ben inferiore, e soprattutto le proiezioni, le prospettive hanno un grosso punto interrogativo. Io penso che, dato che è una partecipata al 100 percento, questo Consiglio non solo debba essere edotto, dobbiamo essere edotti, ma probabilmente dobbiamo mettere in campo anche noi delle azioni. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 12,02 riassume la Presidenza il Presidente Marco Viérin.

Viérin M. (Presidente) - Grazie Consigliere. Punto 14 all'ordine del giorno.