Oggetto del Consiglio n. 687 del 24 settembre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 687/XIV - Interpellanza: "Interventi per la riorganizzazione del personale della Casa da gioco di Saint-Vincent".
Presidente - È rientrato l'Assessore Perron, riprendiamo il punto 10 all'ordine del giorno. Darei la parola al Consigliere Ferrero, che l'ha chiesta; ne ha facoltà.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Abbiamo già visto, Assessore Perron, il buco del Casinò di Saint-Vincent, non sono proprio 21 mila euro, stavolta non vorrei sbagliarmi al ribasso, mi sembra che siano 21 milioni, no? Ogni tanto do un po' i numeri, ma qui i numeri li ha dati forse qualcuno all'interno del Casinò, nella gestione. Con questo risultato che non si può definire propriamente "entusiasmante", la prima cosa che farebbe qualsiasi imprenditore è ridurre gli sprechi e utilizzare al meglio il personale che è assunto a tempo indeterminato. Perché lo sappiamo tutti: i volumi di giocatori sono diminuiti e, di conseguenza, c'è la possibilità che in alcuni settori effettivamente ci sia una sottoutilizzazione del personale. Paradossalmente, invece, vediamo che vengono spesi tantissimi soldi dei contribuenti per assumere del personale esterno che proviene da società interinali. Quindi sono persone che arrivano lì, a tappare i buchi, in generale arrivano sia per quanto riguarda l'attività della Casa da gioco, che per quanto riguarda l'attività ricettiva degli hotel, e c'è un problema evidente, riscontrabile, che quando tu metti persone che non hanno una professionalità consolidata, stanno lì solo per un periodo, il livello in hotel che dovrebbero essere top di gamma ovviamente difficilmente può essere garantito.
Con questa interpellanza noi vorremmo capire...abbiamo aperto, diciamo, un settore, in quanto da testimonianze che ci sono arrivate e che magari saranno smentite da lei, Assessore, esiste un piccolo, uno dei tanti piccoli "angoli di paradiso" all'interno della Casa da gioco che sarebbe rappresentato dal reparto dello Chemin de fer. Spero che lei possa fare un quadro veramente reale, con dati che sono attendibili, riguardo a quanto noi abbiamo chiesto e noi abbiamo chiesto, in pratica, quanti sono i lavoratori che sono occupati nel reparto, per quante ore di servizio alla settimana lavorano, quanti giorni di ferie hanno e, sostanzialmente, quanto si "beccano" a fine mese nel portafoglio. Le chiedo solo: non mi risponda velocissimamente in un francese bisbigliato come fa qualcuno dei suoi colleghi della Giunta, ecco, io vorrei avere i dati e poterli riscrivere, così almeno vedo se le informazioni che mi sono arrivate sono giuste o sbagliate, per poter fare i raffronti. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Perron, ne ha facoltà.
Perron (UV) - Grazie Presidente, anche per aver accolto questo piccolo spostamento del quale mi scuso. Mi riservo, collega Ferrero, di fare delle valutazioni più complessive sull'andamento della Casa da gioco quando avremo atti che porteranno a discutere di questo.
Io cerco di rispondere puntualmente alle domande che lei ha posto nell'interpellanza. Sul punto 1: "quante sono le unità", attualmente l'organico del reparto Chemin de fer è di 13 unità, che diventeranno 12 entro la fine dell'anno, esattamente compongono il reparto: 2 Commissari, 2 Vicecommissari, 4 croupiers, 4 changeurs e 1 allievo changeur. Nel 2013 la forza del reparto è stata di 15 unità.
Sul punto 2, le ore di presenza settimanale effettiva risultante dalle timbrature sono di circa 17 e mezza per questo reparto. Per precisare, lei conoscerà certamente sia il contratto ex SITAV sia il contratto ex SIDER, che mentre prevedono un orario di lavoro effettivo di 36 ore settimanali per il personale amministrativo, cioè tipicamente di ufficio, prevedono, invece, un orario massimo settimanale di 36 ore per il personale di sala. La differenza qual è? La differenza è che una prestazione inferiore alle 36 ore del personale amministrativo di ufficio determina una decurtazione dalla retribuzione, mentre la stessa cosa non avviene nel caso di personale collegato alla sala. Io penso che tale differenza trova probabilmente anche delle ragioni storiche, insomma, nel particolare regime di rotazione e di copertura di orario, anche notturno, dei turni di lavoro, oltre che delle modalità di impiego del personale collegato all'apertura dei tavoli, quindi alla presenza della clientela. In questo quadro, preciso che il reparto Chemin de fer, per la caratteristica del gioco che non consente una previsione della durata delle partite, ha...come dire? un'autonomia contrattualmente riconosciuta nella programmazione dei servizi. Per questo reparto, come per tutti i reparti tecnici, le ferie sono contrattualmente pari a 35 giorni annui, a cui si aggiungono 15 giorni annui corrispondenti a festività non godute; quindi il totale tra riposi, ferie, chiusura aziendale, recupero festività, raggiunge, nell'arco dell'anno, un totale di 355 giorni. Se si aggiunge un assenteismo medio stimato intorno al 10 percento, prodotto da assenze per malattia, per congedi vari, congedi sindacali, la prestazione media annuale di ogni dipendente della Casa da gioco è pari a 189 giorni lavorativi e 176 di astensione dal lavoro.
Sul punto 3: "qual è lo stipendio annuale lordo", voglio ricordare che le mance non costituiscono retribuzione, e che tuttavia sono soggette a una contribuzione fiscale contributiva per il 75 percento; il reddito medio annuale lordo del personale dello Chemin de fer su cui la società ha operato ovviamente come sostituto d'imposta ammonta a 50.344 euro.
Sul punto 4, certamente collega ne parleremo; io ritengo che una riorganizzazione generale del personale volta al suo impiego ottimale certamente è necessaria, su questo si sta lavorando, anche nel quadro delle riduzioni di personale in corso e programmate (lei lo citava nella premessa). Io voglio ricordare che il Casinò, a partire dal 2008, ha già assunto numerose iniziative in tal senso, passando dalle 778 unità alla data del 31 dicembre 2007, alle circa 600 previste per la fine del corrente anno, quindi sono 178 unità di personale in meno nell'arco di 5-6 anni. Questo percorso ovviamente è stato accompagnato da una nuova organizzazione e ottimizzazione delle risorse, cercando di lavorare sulla formazione del personale impiegatizio in eccesso e adibito all'attività di gioco. Questo percorso continua attualmente anche come definito nel piano industriale. Innanzitutto è necessario addivenire ad una moderazione salariale per garantire continuità aziendale. È di fondamentale importanza aumentare la produttività, attraverso un maggior apporto orario, quando necessario, delle maestranze, come anche lavorare su una maggiore flessibilità nella disponibilità delle prestazioni lavorative, che possa anche garantire una giusta offerta di prodotto rispetto alle esigenze che, nel tempo, oggettivamente sono cambiate e stanno cambiando.
Oggi questo progetto di riorganizzazione si trova ad affrontare temi difficili, temi spinosi di confronto, che necessariamente richiedono modifiche contrattuali e quindi impongono consultazioni e intese anche sindacali, queste non sempre agevoli, basta ricordare quanto è accaduto nell'ultima primavera e le tensioni che ne sono scaturite. Io voglio ricordare che in azienda sono presenti 3 contratti di lavoro, 2 per il Casinò e 1 per il Billia, per la parte alberghiera, all'interno sono presenti 6 organizzazioni sindacali operanti nella Casa da gioco, 5 organizzazioni sindacali operanti nel Billia, 35 rappresentanti sindacali interni, escludendo da questo conteggio i lavoratori che hanno incarichi territoriali sindacali. Ciò nonostante, insomma, il lavoro di proposta di confronto - ed è l'indirizzo sul quale si è lavorato e si sta lavorando - è quello della collaborazione, mi pare che qualche risultato sui servizi sia stato ottenuto, questo ha comportato un risparmio sui costi. Oggettivamente delle difficoltà maggiori si incontrano laddove bisogna confrontarsi sul reparto dei giochi: basti pensare, come ho detto, allo sciopero dimostrativo.
C'è una tematica che la riguardava, credo facesse allusione alla tematica del Poker Cash: proprio con l'obiettivo di utilizzare il personale interno eventualmente disponibile, la società ha provveduto a organizzare corsi di formazione per i dipendenti. Cinquantasei lavoratori hanno partecipato e sono risultati idonei, di questi solo 7 del reparto Chemin de fer, ridotti a 5 dopo alcuni trasferimenti interni, attualmente in via di affiancamento in quanto il gioco del poker è obiettivamente molto diverso rispetto al gioco dello Chemin de fer. Gli altri lavoratori non sono stati ancora utilizzati perché impiegati nelle attività di reparto. Infatti, oltre alla difficoltà del distacco di personale adibito a giochi produttivi, la richiesta del dealer per il poker è maggiore durante i periodi di grande affluenza, quando proprio il personale adibito ad altre mansioni in qualche modo non può essere distaccato se non a discapito della produttività (ecco il ragionamento per cui si è fatto riferimento a delle assunzioni esterne in collaborazione con il dealer che organizza il torneo di poker). In generale, io credo che la società ha dei margini per essere più incisiva nell'organizzazione del lavoro, in quest'ottica stiamo lavorando e cercando di capire cosa può fare la direzione del Casinò; ovviamente qui ci si espone a rischi di scioperi e contenziosi legali, oltre che ad una continua - questo è palese riscontrarlo nel Casinò - diatriba sindacale. Sino ad oggi è stata cercata - e su questo credo che bisognerà continuare - la via del confronto, la via della concertazione, che ha comunque prodotto importanti accordi che consentono allo stato attuale significative riduzioni di organico e anche di costo del lavoro. Tuttavia, il contesto competitivo e la situazione aziendale richiedono - in questo senso convengo con lei - per il futuro un'accelerazione nella revisione dei complessivi assetti organizzativi, ma anche delle regole contrattuali che sono in essere. Per fare questo l'indirizzo che è stato dato alla società, è di un forte impulso, una forte volontà dell'azienda, ma anche una forte responsabilità di collaborazione dal fronte sindacale degli operatori e dei dipendenti che operano all'interno della Casa da gioco. Grazie.
Presidente - Grazie Assessore. Per la replica, la parola al Consigliere Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente e grazie all'Assessore per la risposta.
Devo dire che io non riesco neanche più ad arrabbiarmi, sono semplicemente molto amareggiato a sentire che ci sono, comunque, con un buco di milioni di euro, ci sono 13 persone, 12, 10, quelle che sono rimaste, che fanno 17 ore e mezzo settimanali, che hanno 50 giorni di ferie all'anno e che si prendono 50.344 euro lordi all'anno...17,5 ore settimanali! Sono stato, siamo stati, con altri componenti dell'opposizione anche alla Casa da gioco, una sera, abbiamo parlato, ci siamo resi conto, lavoratori che nell'ambito di un reparto come lo Chemin de fer, alle volte, alle volte, lavorano una serata, quando va bene, alla settimana. Il resto del tempo lo passano, l'abbiamo visto, ci siamo resi conto, eravamo lì, ad allenarsi per non perdere la manualità con delle fiche che alle volte sono ancora in lire o comunque a distribuire le carte. È difficile, penso anche per voi, non dare questi dati senza avere un minimo di imbarazzo, perché questi dati avevano già poco senso prima, ma adesso veramente gridano vendetta! Gridano vendetta perché noi non dobbiamo dimenticare - e non se lo devono dimenticare soprattutto i valdostani - che il Casinò non è un'azienda privata che fa il buco e poi il buco in qualche maniera il privato lo ripiana, tutti questi soldi sono i soldi che...sono stati tagliati ai contributi alle badanti, sono i soldi che sono stati tagliati ai contributi all'agricoltura, ai contributi del commercio...quante cose avremmo potuto fare con questi 21 milioni di euro? Certo, il mercato e la congiuntura economica attuale non è positiva, i giocatori sono diminuiti, ma se noi non andiamo a intaccare queste sacche, veramente di privilegio, ma è logico che la Casa da gioco non sarà mai...non dico in attivo, ma nemmeno vicina al pareggio!
Qualche personaggio con la sua bella, grande faccia da beauty farm continua a dirci: "ma non preoccupatevi, la ripresa arriverà, la congiuntura è negativa, ma le cose si metteranno a posto", ma intanto qui si continua a perdere e i soldi li tira fuori l'Amministrazione regionale! E prima o poi, taglia da una parte, taglia dall'altra, bisognerà fare un'altra ricapitalizzazione anche per la Casa da gioco. Questi sono privilegi che, secondo noi, in questa situazione, non possono aspettare a essere tagliati, bisogna tagliarli immediatamente. Diversamente, il prossimo passo, perché secondo noi la misura è colma, dev'essere uno sciopero fiscale, ma che andremo a proporre noi, come Movimento Cinque Stelle, qui, in Valle d'Aosta, perché i valdostani non danno più dei soldi per mantenere delle persone che lavorano 17..."lavorano", lavorano è una parola grossa, lavorano 17,5 ore alla settimana a 50 mila euro lordi all'anno!
Noi non vogliamo che i soldi del commercio che è stato taglieggiato, taglieggiato veramente dai provvedimenti della Giunta regionale, dell'agricoltura e tutti finiscano in questo ambito. Questa è veramente una vergogna! E questa vergogna noi vi chiediamo di porre rimedio immediatamente...perché? Perché sennò i 35 Consiglieri del Consiglio Valle ne escono veramente male, perché alla fine sembra che qualcuno, qui, all'interno, voglia mantenere queste posizioni di privilegio. I sindacati...sì, ha detto ci sono resistenze anche da parte dei sindacati. Ecco, io voglio vedere, voglio vedere, chiederei di partecipare a una riunione in cui un rappresentante sindacale "osi" solamente difendere queste posizioni di privilegio, voglio vederlo in faccia e voglio guardarlo negli occhi, perché in questo periodo qualcuno che rappresenta un'organizzazione che si chiama "sindacato", se facesse una cosa del genere si assumerebbe una responsabilità che è una responsabilità gravissima!
Presidente - Grazie Consigliere Ferrero. Siamo al punto 12 dell'ordine del giorno.