Oggetto del Consiglio n. 684 del 24 settembre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 684/XIV - Interrogazione: "Proroga del piano degli interventi per il contenimento dei corvidi".
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Testolin, ne ha facoltà.
Testolin (UV) - Grazie Presidente e buongiorno ai colleghi.
In merito all'interrogazione in oggetto, mi permetto di segnalare come i presupposti della stessa appaiano non esattamente corretti. I Consiglieri regionali interpellanti, infatti, dichiarano che la Giunta regionale ha prorogato per altri cinque anni i piani di controllo in periodo di nidificazione a difesa delle colture di mele. Al riguardo, si precisa che le azioni finalizzate alla difesa delle colture previste dal piano di controllo possano essere attuate solo nei comprensori maggiormente interessati dai danni e nel periodo compreso tra il 1° giugno e il 30 settembre, evitando quindi proprio le zone del periodo di nidificazione della specie. La ghiandaia, infatti, costruisce i nidi tra i rami degli alberi in bosco, e il periodo di cova va dalla fine di aprile all'inizio di giugno. I Consiglieri interpellanti inoltre ritengono che i risultati finora ottenuti siano da considerarsi negativi. Si ritiene, al contrario, che le attività di controllo delle popolazioni di corvidi attuata negli ultimi 10 anni abbiano ottenuto risultati concreti e positivi, proprio per quel che attiene alla diminuzione dei danni. Tale è infatti l'obiettivo perseguito, cioè la riduzione dei danni e non già la loro completa eliminazione.
Fatte queste premesse, e passando all'esame dell'interrogazione per quanto riguarda il primo punto, cioè: "se il piano quinquennale approvato è stato effettuato sulla base di una revisione critica dell'attività finora svolta", si conferma a questo proposito che il nuovo piano di controllo numerico dei corvidi è stato elaborato sulla base di un'attenta analisi da parte delle strutture competenti delle attività svolte nell'ambito del piano precedente, al fine di verificare l'efficacia dello sforzo profuso e la dinamica dei danni contestualmente registrata. In particolare, gli elementi oggetto dell'analisi sono stati il numero dei capi eliminati, il numero di gabbie e di operatori impiegati, l'efficacia del sistema espressa come rapporto catture-operatore e catture-gabbie. I suddetti dati hanno permesso di elaborare il nuovo piano confermando le azioni giudicate più performanti ed inserendo eventuali aggiustamenti o modifiche riguardanti i vari aspetti operativi. La relazione è stata esaminata dall'ISPRA e, considerato il buono status delle popolazioni regionali di corvidi, visto il perdurare del prelievo esercitato dalle stesse a carico delle produzioni di mele, e stante la non duratura efficacia dei mezzi impiegati per la prevenzione degli stessi (i cosiddetti "metodi ecologici"), ha espresso parere favorevole al prosieguo del piano regionale di controllo dei corvidi per il quinquennio 2014-2018, all'interno delle stazioni forestali dove maggiori sono i danni.
In merito al 2° punto: "se nei confronti della dirigenza responsabile del competente servizio siano state effettuate delle riduzioni della retribuzione, legate al mancato raggiungimento dell'obiettivo", si segnala, alla luce di quanto sopra, come le azioni predisposte dalla competente struttura regionale, approvate dall'Amministrazione regionale e attuate dal personale del Corpo forestale con la collaborazione volontaria e a titolo gratuito di cacciatori appositamente formati, abbiano effettivamente raggiunto l'obiettivo di ridurre i danni causati dai corvidi, e come non si ritenga dunque opportuno adottare eventuali provvedimenti a carico della struttura competente. Merci.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Ferrero, ne ha facoltà.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente. Ringrazio l'Assessore per averci dato delle nozioni riguardo alle abitudini di accoppiamento e di gravidanza delle ghiandaie, che sicuramente ci saranno utili.
Devo però dire che, sia dal punto di vista mediatico, che dal punto di vista dei risultati, questa questione è stata gestita veramente in maniera penosa! Noi, tutti i Consiglieri, abbiamo ricevuto centinaia di messaggi di posta elettronica da parte di turisti che erano infuriati e che guardavano appunto questo piano di contenimento delle ghiandaie; così com'è successo per i cinghiali, anche in questo caso, per le ghiandaie, dopo anni di piani di studio, interventi specifici e tavoli di lavoro, si è ottenuto un unico risultato: che dove prima c'era una ghiandaia adesso ce ne sono tre! Non parliamo poi, appunto, di questa gestione a livello comunicativo che veramente è stato un boomerang per l'Amministrazione regionale e per il nostro turismo! Io vi leggo solo una parte di una mail che è arrivata: "In qualità di consumatore consapevole farò attenzione al consumo di mele prodotte e derivanti da provenienza valdostana, nonché a scegliere la Valle come meta per le mie vacanze e gite"...sono arrivate 470-480 mail, e le mail, la maggioranza dei messaggi di posta elettronica erano di questo tenore! Quindi altro che l'Assessore Marguerettaz che minaccia di denunciare il fotografo Unthertiner che avrebbe leso l'immagine della Valle d'Aosta, chiedendo appunto il boicottaggio dei turisti! Qui chi dovremmo querelare, accidenti, se andiamo a vedere la botta che è stata data a livello di immagine alla Valle? E allora, forse, secondo noi ci vuole un pochino meno di boria e di presunzione e bisogna lasciar perdere quel vecchio ritornello di "tout va bien, Madame la Marquise" e "abbiamo fatto tutto il possibile che poteva essere fatto", perché in questo caso non è stato fatto.
Noi riteniamo veramente, Assessore, che forse bisogna iniziare a riflettere e dobbiamo smetterla di impallinare le ghiandaie e i corvi e iniziare la "caccia agli allocchi", e gli allocchi non sono quei graziosi volatili che assomigliano ai gufetti, ma gli allocchi sono una parte degli Amministratori regionali e una parte di quei dirigenti che in questi anni non sono stati in grado di svolgere il loro lavoro. Questo bisogna riconoscerlo, una volta per tutte: i cinghiali continuano a proliferare, le ghiandaie e i corvidi dappertutto continuano a proliferare come se nulla fosse stato fatto. E allora io vorrei che qui, in quest'aula, lei, Assessore, dichiarasse aperta ufficialmente la caccia agli allocchi, senza restrizione sul numero di capi da abbattere e sui periodi di caccia e vedrete che i problemi di riduzione dei danni, secondo noi, si risolveranno quasi istantaneamente, andando ad individuare bene le responsabilità di chi ha mal gestito in questi anni questi piani e tutti gli interventi. Quindi auspichiamo un provvedimento, magari un decreto assessorile di apertura a questo tipo di caccia. Grazie.
Presidente - Grazie Consigliere Ferrero. Punto 9 all'ordine del giorno.