Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 669 del 30 luglio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 669/XIV - Disegno di legge: "Modificazioni alla legge regionale 13 febbraio 2013, n. 3 (Disposizioni in materia di politiche abitative)".

Presidente - Qualcuno chiede la parola? La parola al collega Borrello.

Borrello (SA) - Grazie Presidente.

Il presente disegno di legge reca modificazioni alla legge regionale n. 3 del 2013, con particolare riferimento all'articolo 19...

Presidente - Un po' di silenzio, per cortesia!

Borrello (SA) - ...al fine di recepire la sentenza della Corte costituzionale n. 168 dell'11 giugno 2014, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della lettera b) del comma 1 di tale articolo nella parte in cui prevedeva, tra i requisiti di accesso all'edilizia residenziale pubblica, la residenza nella regione da almeno otto anni, maturati anche non consecutivamente. A tal fine, anche in relazione alle recenti modificazioni legislative con cui la Regione Friuli Venezia Giulia ha positivamente risolto una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea, si inserisce il requisito della residenza nel territorio regionale da almeno 24 mesi per i cittadini italiani o di altri Stati appartenenti all'Unione europea regolarmente soggiornanti in Italia e per i titolari di permesso di soggiorno nella Comunità europea per soggiornanti di lungo periodo.

Nel dettaglio, il presente disegno di legge si compone di 7 articoli. L'articolo 1, che spiego velocemente: il riferimento all'indicatore regionale della situazione economica (IRSE) è sostituito con l'indicatore della situazione economica (ISE), ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio n. 159 del 2013. L'articolo 2 modifica il comma 1 dell'articolo 34 della legge 3/2013, quella di riferimento, limitando ai coniugi e ai parenti di primo grado dell'assegnatario e del suo coniuge la possibilità di ampliare senza autorizzazione il nucleo familiare nell'alloggio assegnato. L'articolo 3 sostituisce la lettera d) del comma 1 dell'articolo della legge di riferimento al fine di aggiornare il riferimento all'indicatore della situazione economica ISE previsto in ambito statale... L'articolo 4 modifica l'articolo 51 della legge di riferimento, definendo in modo più funzionale il momento di determinazione del prezzo di vendita e introducendo, per il pagamento in un'unica soluzione, una riduzione pari al 10 percento rispetto al prezzo determinato ai sensi dello stesso articolo. L'articolo 7 reca le disposizioni di coordinamento e transitorie volte in particolare a disciplinare l'aggiornamento straordinario delle graduatorie vigenti alla luce della modificazione del requisito di anzianità di residenza in Valle d'Aosta, introdotto dal presente disegno di legge in adeguamento alla predetta sentenza della Corte costituzionale.

Per tutto quanto sopra espresso, vi chiedo di votare a favore in merito a questo disegno di legge. Grazie.

Presidente - Altri che chiedono la parola? La parola alla collega Fontana.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Il disegno di legge n. 28 reca delle modifiche alla legge regionale 13 febbraio 2013 n. 3: "Disposizioni in materia di politiche abitative". La sentenza della Corte costituzionale n. 168 dell'8 giugno 2014 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della lettera b) del comma 1 di tale articolo nella parte in cui prevedeva tra i requisiti di accesso all'edilizia residenziale pubblica...imponendo la modifica del requisito di residenza sul territorio regionale, facendolo passare da otto a due anni per poter accedere alle graduatorie delle politiche abitative. L'articolo 2 modifica il comma 1 dell'articolo 34 della legge regionale n. 3/2013, dà la possibilità ai coniugi e ai parenti di primo grado dell'assegnatario e del suo coniuge di ampliare senza autorizzazione il nucleo familiare ospitato nell'alloggio assegnato. L'articolo 4 modifica l'articolo 51: laddove il pagamento viene fatto in un'unica soluzione fissa, un ulteriore sconto del 10 percento rispetto al prezzo determinato. Ora, queste modifiche sicuramente apportano miglioramenti alla legge preesistente, anche se le modifiche all'obbligo di residenza sono state imposte dalla Corte costituzionale, la quale ha dichiarato l'illegittimità in particolare all'articolo 19.

Credo che quest'occasione di rimaneggiamento della legge avrebbe potuto servire, magari con un po' più di coraggio, a rivedere la norma nel suo complesso, viste le tante criticità che la legge 3 contiene. Più volte il PD-Sinistra VdA ha sollecitato delle modifiche, con emendamenti e suggerimenti in commissione, penso ad una fra tutte: alla necessaria riduzione degli anni di prelazione, che oggi risultano molto penalizzanti per i cittadini che hanno acquistato il proprio alloggio. Mi auguro che al più presto ci sia la volontà politica di rivedere il disegno di legge nel suo complesso, per apportare i miglioramenti che non sono più rinviabili e che la situazione attuale richiede con forza e con urgenza. Il PD-Sinistra VdA, com'è sempre stato su questo tema della casa, che per noi è assolutamente prioritario, è disponibile a dare il suo contributo, soprattutto nella direzione di una maggiore semplificazione procedurale. Per queste motivazioni, ci asterremo.

Presidente - Altri che chiedono la parola? La parola al collega Fabbri.

Fabbri (UVP) - Grazie Presidente.

Semplicemente per dire che anche il nostro gruppo si asterrà nella votazione di questa legge, i motivi... Noi capiamo che chiaramente che queste modifiche sono state fatte soprattutto per quanto riguarda la possibilità di aderire a queste classifiche, diciamo, scusi il termine...sono state fatte perché è stata un'imposizione da parte...un adeguamento alla legge europea. Purtroppo anche qui ancora una volta ci vediamo penalizzati e vediamo le nostre famiglie penalizzate per un'imposizione che ci viene dall'Europa e che, come dicevo, penalizza le nostre famiglie. Ci vediamo qualche aspetto positivo, come già è stato rilevato dalla collega Fontana, laddove si dà diritto ai coniugi e ai parenti di primo grado di...la possibilità di ampliare senza autorizzazione il nucleo familiare. L'articolo 4 anche in qualche modo favorisce coloro che già abitano in questi alloggi nell'acquisto dell'alloggio stesso. L'aspetto che non condividiamo - e che purtroppo, ripeto, capiamo che è stato dovuto ad un adeguamento della legge europea - è proprio quello di vedere penalizzate le famiglie dei residenti. Grazie.

Presidente - La parola al collega Roscio.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.

Per il gruppo ALPE...è già stato detto bene dalla collega Fontana, questa legge sostanzialmente fa un adeguamento della precedente legge regionale, che è stata bocciata con la sentenza della Corte costituzionale, adeguandosi meramente ai dettami delle leggi europee, cercando di trovare una formula e in questo caso riprendendo delle norme della Regione Friuli per riuscire ad adeguarsi ai dettami della Corte costituzionale. Ecco, forse era questa l'occasione per riuscire a mettere mano a questa legge in maniera più completa, in maniera più organica per riuscire a ribadire alcune peculiarità valdostane e non si è fatto, si è trovato solo un adeguamento, diciamo, tecnico, per cui il gruppo ALPE in commissione si è astenuto e si asterrà anche su questa parte di legge. Grazie.

Presidente - Grazie collega. La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Per segnalare anche l'astensione del gruppo del Movimento Cinque Stelle, una legge che richiedeva sicuramente un approfondimento maggiore, sappiamo che l'Europa ha posto solo dei vincoli, noi abbiamo subito tutti i vincoli e sostanzialmente quindi a noi l'Europa...è qualcosa che ci ha sostanzialmente penalizzati.

Per quanto riguarda la legge in particolare, volevamo, sarebbe stato il caso di effettuare anche degli approfondimenti sui periodi che sono stati minimi, che sono stati indicati, proprio per andare incontro a quelle che erano le esigenze segnalate dalla sentenza della Corte, anche perché qui si rischia veramente, se non si analizza in maniera compiuta tutta la legislazione, di creare un razzismo di ritorno verso coloro che poi arrivano nel nostro Paese e sostanzialmente - tra virgolette - "prevaricano" quelli che sono gli interessi degli italiani e dei valdostani. Ecco, questa questione, secondo noi, dev'essere analizzata in maniera veramente approfondita, riguarda tutta una serie di emolumenti che vengono dati dalla Regione, tutta una serie di criteri nell'assegnazione di alcuni beni, dobbiamo fare un'analisi veramente approfondita. Lo so che è un territorio difficile, perché si va a scontrare con quelle che sono regole generali, però dobbiamo fare attenzione perché se, da un lato, c'è l'esigenza comunque di assicurare i diritti anche a chi viene dall'estero, dall'altro lato, c'è l'esigenza di tutelare i diritti dei valdostani e degli italiani, il cui stato sociale, il cui tipo di famiglia è cambiato e, di conseguenza, si trova in una situazione di concorrenza sleale nei confronti di chi arriva, perché noi non abbiamo più le famiglie di 4-5-6-7-8 persone, abbiamo spesso famiglie che sono fatte da single, da genitori separati con un figlio e che si trovano a concorrere per, diciamo, certi aiuti sociali con delle condizioni che sono penalizzanti per loro.

Qui quindi c'è da fare un'analisi, ci sono da fare tutta una serie di controlli nel momento in cui vengono erogati degli emolumenti a coloro che non sono cittadini italiani, come ai cittadini italiani, perché sennò andiamo incontro a fenomeni come quelli che ci sono nel quartiere Cogne a noi segnalati di persone che percepiscono l'indennità di disoccupazione, extracomunitarie, lavorando in Francia, avendo rimandato nel Paese di origine alcuni dei figli e avendo diritto all'alloggio di edilizia residenziale pubblica. Stiamo attenti quindi, perché il rischio più grave è di generare razzismo e di mantenere delle condizioni che comunque non sono eque nell'erogazione dei contributi tra gli italiani e i cittadini extracomunitari, che l'italiano abbia pari dignità, noi chiediamo che sia garantito questo. Su questo torneremo ed è per questo che ci asteniamo, perché, secondo noi, ci voleva uno studio più approfondito anche da questo punto di vista sulla normativa che andate ad approvare. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Altri? Allora, se non ci sono altri, passerei all'esame dell'articolato. Chiudo la discussione generale, prima dell'articolato la parola all'Assessore Baccega.

Baccega (SA) - Grazie Presidente.

Direi che è opportuno fare alcune precisazioni rispetto al provvedimento che il Consiglio si appresta a votare, per il quale ci sono già state da parte di alcuni gruppi le dichiarazioni di voto.

Faccio una premessa: noi abbiamo una buona legge sulle politiche abitative, non tanto perché nel 2013 ho partecipato alla stesura della legge 3 in qualità di Assessore al Comune di Aosta, ma proprio perché ho visto il lavoro che si è sviluppato in quell'ambito e che ha dato dei risultati importanti. Sapevamo all'epoca, perché seguii l'approvazione della legge, che ebbe 29 voti su 29 presenti, quindi all'unanimità del Consiglio...seguii all'epoca i lavori e si disse proprio che probabilmente da qui ad un anno, per effetto di quel parametro di residenza individuato, residenza di otto anni in Valle d'Aosta, avremmo dovuto ritornarci sopra. La sentenza è arrivata ed eccoci qua. Andiamo a lavorare in una direzione corretta, abbiamo i tempi brevi e tempi molto ristretti, è vero, ma abbiamo fatto degli interventi minimi ed efficaci, ma va sottolineata quella che era la ratio di allora, gli otto anni di residenza in Valle d'Aosta significava dare più attenzione ai nuclei familiari valdostani, più attenzione ai nuclei familiari che risiedevano da più tempo in Valle d'Aosta, più attenzione a quei nuclei familiari che avevano prodotto PIL, reddito e pagato le tasse in Valle d'Aosta. Questo non è stato possibile e allora abbiamo operato in un'altra direzione, chiedendo ovviamente a coloro che vengono da Paesi extraeuropei il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo. Questo è un elemento che va chiarito e ribadito: come si ottiene il permesso di soggiorno, che sostituisce la vecchia carta di soggiorno? Lo si ottiene dopo cinque anni di residenza nello stesso Paese e poi, dopo il quinto anno, scatta tutta la procedura per arrivare ad ottenerlo...e avendo i due anni di residenza in Valle d'Aosta ovviamente, questo è il limite che ci impone...

Abbiamo fatto un lavoro importante per andare a salvaguardare quel principio: il principio che voleva andare a tutelare in qualche modo gli abitanti della Valle d'Aosta. Come funziona e come funzionerà? Ci saranno due fasi di accesso all'edilizia residenziale pubblica: la prima fase è quella di presentazione delle domande, dove appunto potranno presentare le domande i cittadini italiani, i cittadini europei, i cittadini extraeuropei, ma in presenza di quel permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo. Ci sarà poi una seconda fase, che è la fase istruttoria, dove si andranno ad assegnare i punteggi e, in quella fase, i Comuni che hanno determinato i bandi daranno il punteggio sulla base della maggior residenza all'interno del comune stesso.

Posso quindi tranquillamente affermare che - ed ecco perché l'urgenza - si voleva salvaguardare le graduatorie in essere, si voleva salvaguardare gli aggiornamenti delle graduatorie in essere, salvaguardare le assegnazioni fatte, perché altrimenti avremmo avuto uno stravolgimento ed ecco che in questi termini siamo riusciti a produrre una legge che in qualche modo dà risposte importanti, dà risposte al Comune di Valpelline, al Comune di Chambave, ai 176 nuclei familiari che sono nella graduatoria del Comune di Aosta e ai 306 nuclei che hanno fatto domanda di aggiornamento. L'unico limite di questa legge - perché difficilmente chi farà domanda passerà davanti agli altri, proprio per effetto degli anni di residenza - sarà che avremo delle graduatorie come c'erano 10 anni fa, di più nuclei familiari iscritti, però che vedranno l'accesso all'edilizia residenziale pubblica, ahimè, con grande difficoltà, perché il numero di alloggi che saranno disponibili non saranno mai tali da poter accontentare tutti. Questo quindi è un concetto che andava chiarito.

Io voglio ringraziare gli uffici soprattutto che hanno lavorato con intensità, l'Ufficio legale dell'Amministrazione regionale, voglio ringraziare la commissione che si è adoperata per approfondirlo, seppure in tempi brevi, e vi ringrazio per l'attenzione.

Presidente - Altri? Per richiesta di voto, altrimenti passiamo all'articolato. Articolo 1...la parola al collega Fabbri.

Fabbri (UVP) - Volevo solo precisare una cosa per quanto riguarda quanto ha detto l'Assessore Baccega, cioè i cinque anni sono la residenza nella Nazione, non in Valle d'Aosta, per cui rimangono sempre due anni quelli della residenza in regione, quindi sostanzialmente non è stato quel grosso...va beh, grazie.

Presidente - Siamo all'articolo 1, che pongo in votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 16 (Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Fontana, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)

Il Consiglio approva.

Articolo 2. Stesso risultato. All'articolo 3 c'è l'emendamento n. 1 della III Commissione, che sostituisce l'articolo. Posso dare lo stesso risultato per l'emendamento? Stesso risultato. Articolo 3 nel suo complesso emendato. Stesso risultato. Articolo 4. Stesso risultato. Articolo 5. Stesso risultato. Articolo 6. Stesso risultato. Articolo 7. Stesso risultato.

Metterei in votazione il disegno di legge nel suo complesso. Siete pregati di votare. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 16 (Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Fontana, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)

Il Consiglio approva il disegno di legge.

Colleghi, chiederei solo un minuto di sospensione solo per procedere a quella che è la discussione dell'ordine del giorno...

(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

...allora, mi si dice che si è concordato tra i Capigruppo e i colleghi di discutere il punto 34.02.