Oggetto del Consiglio n. 661 del 29 luglio 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 661/XIV - Sostituzione di un componente in seno alla II Commissione consiliare permanente.
Presidente - Questo punto è stato trattato anche nella conferenza dei Capigruppo di ieri, è stato proposto in quella occasione il collega Farcoz a sostituire la Consigliera Marilena Péaquin Bertolin. C'è qualche obiezione? Si passa alla votazione? La parola alla collega Péaquin Bertolin.
Péaquin (UV) - Merci le Président.
Des motivations personnelles m'ont poussée à démissionner de mon poste au sein de la II Commission. J'ai réfléchi beaucoup avant d'en arriver là, mais des raisons liées aux difficultés de participer à quatre commissions du Conseil avec une préparation spécifique pour chaque sujet traité, m'ont amenée vers cette décision. Je tiens à remercier le Président de la II Commission, ainsi que tous les membres avec lesquels je me suis toujours confrontée avec respect et franchise. Et je renouvelle mon engagement de participation active au sein de la I, IV et V Commission permanente du Conseil. Voyez, ce n'est pas un problème de temps à dédier à la politique, je suis bien consciente et responsable de la confiance qu'on m'a donnée et ce n'est même pas l'engagement de mon entreprise qui est très bien gérée par mes fils, c'est plutôt comme j'ai déjà dit l'envie d'une préparation plus complexe dans les trois commissions où je suis présente, pour mieux travailler.
Presidente - Colleghi non vedo prenotazioni, quindi passerei alla votazione per la sostituzione della collega Bertolin. La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Président.
Seulement quelques réflexions sur ce remplacement, qui fait suite, pendant ces jours, à d'autres changements à l'intérieur de la majorité. Nous n'entrons pas dans le mérite des équilibres politiques, de rancunes, des problèmes personnels, qui sont tous internes à votre coalition. Nous avons lu, nous n'avons pas fait des commentaires, nous avons lu dans les journaux qu'il y avait eu des problèmes plus de type...d'un côté de procédure et de l'autre personnels, probablement, entre vous.
Nous prenons acte que encore une fois la conformation géopolitique que vous vous êtes donné au début de cette législature voit un changement. C'est-à-dire qu'au début de la législature vous aviez, comme nous avons nous-même le choix des commissions, et vous avez à l'intérieur des commissions choisi d'insérer des membres. Bien évidemment on était conscients de le faite de voir une majorité à 18 et presque tout le monde dans le Gouvernement régional obligeait les conseillers, à être présents dans presque toutes les commissions, ce n'est pas une nouveauté, on avait même dit au début de cette législature que c'était quelque chose effectivement de difficile application, mais tout le monde aillant eu...au presque, aillant eu un rôle dans le Gouvernement régional, bien évidemment quelqu'un devait faire ce travail.
Quello che più ci dispiace è che queste dimissioni abbiano ritardato un atto importante, questo sì, perché Presidente Rollandin è chiaro che lei saprà che questo problema con delle dimissioni che sono arrivate, che potevano...sono scelte personali, oltre che probabilmente politiche, magari la tempistica nel rassegnare queste dimissioni avrebbe evitato che un importante atto fosse arenato in commissione. E non tanto poi nel cercare la sponda delle opposizioni per dire "eh però bisogna approvare questo atto perché è importante". La considerazione, quindi, ripeto senza entrare nel merito delle scelte, che sono personali, politiche, di tipo caratteriale, di rapporti tra di voi non devono inficiare l'efficienza amministrativa, perché tante volte parliamo di ritardi, veniamo fuori da una crisi che ha ritardato tutta una serie di atti, poi vi mettete anche tra di voi a bisticciare e a dar le dimissioni, poi a ritirarle, il giorno prima uno dà le dimissioni, il giorno dopo non accetta...ecco, noi chiediamo semplicemente, perché credo che questo la gente chieda alla politica, che ci sia un po' di serietà nel ruolo che si svolge.
Già all'inizio della legislatura esser presenti in quattro commissioni e altri quasi nessuna commissione, è chiaro che poi questo comporta sovrapposizioni di riunioni di commissione che si svolgono quasi nello stesso momento, insomma, a cadenza sostenuta. Quindi noi speriamo che questo nuovo cambiamento sia l'assetto definitivo di questo vostro rimpasto, perché altrimenti siamo ogni volta a ratificare delle dimissioni, a fare dei cambiamenti, e questo...magari anche essere accusati noi di aver causato dei ritardi, com'è avvenuto nella scorsa data del Consiglio. Vi chiediamo veramente che questo sia una soluzione tutta interna vostra che faccia trovare una collocazione definitiva a qualcuno di voi e che possa effettivamente ridar corso a queste commissioni, anche se siamo alla vigilia della pausa estiva e anche per questo il ritardo si è aggiunto e di fatto perdiamo tutta la pausa estiva per il piano INVA che è comunque un qualcosa che - soprattutto per quanto riguarda il Governo, ma poi alla fine in generale - era un atto abbastanza urgente. Affaire à suivre, collega Péaquin, noi le auguriamo che appunto con il fatto di avere le tre commissioni, sarà sicuramente più funzionale nel ruolo che si va a svolgere, sapendo che un'altra delle remore, soprattutto delle indicazioni che ci dobbiamo dare, è quella che tutte le commissioni possano funzionare appieno, abbiamo modificato durante questa legislatura la questione delle sostituzioni, anche per chiedere un impegno ulteriore ai Consiglieri di essere presenti, al di là di tutto quello che poi uno può avere giustamente come altre attività, ma che ci possa essere una garanzia di presenza perenne dei Consiglieri regionali, che possa garantire all'Amministrazione il suo iter rapido ed evitare che si addossino alla politica dei ritardi che spesso non sono della politica e cercando il massimo impegno nel portare avanti i dossier importanti per la Valle d'Aosta. Grazie.
Presidente - La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Niente di personale, sono membro della II Commissione, cerco di portare il contributo come ALPE, tutte le volte che affrontiamo dossier importanti o meno importanti. Presidente Rollandin, vorrei sinceramente su questa modifica - come dicevo, nulla di personale - la scorsa settimana noi, con tanto senso di responsabilità, siamo rimasti in Commissione, abbiamo approvato diverse delibere tra le quali quelle che andavano a finanziare le leggi di settore, le ex leggi di settore, perché in parte erano stati reperiti altri 10 milioni di euro per finanziare; e dato che in quest'aula diverse volte, diversi colleghi hanno le orecchie ai membri di opposizione, in senso di responsabilità, ecco, le vostre questioni personali a me, a noi non interessano, mettetevi d'accordo. Trovate le soluzioni, se ci sono troppe commissioni o poche commissioni sinceramente a noi non interessa; non entro neanche nel merito, a noi interessa però che più volte in quest'aula, mi sembra anche in questa legislatura, ci siamo detti che questa macchina è lenta e tutti insieme dovremmo velocizzarla, essere credibili, portare il nostro apporto. Chiederei solo, sinceramente, se avete questioni, risolvetele fuori dalle sedi delle commissioni, dal Consiglio e trovate una formula, una quadra, un modus operandi vostro; ma per favore non scaricate sull'opposizione, sulla minoranza, se un provvedimento comunque di tale importanza non è stato approvato la scorsa commissione, come il provvedimento sulla società informatica INVA, perché la maggioranza non aveva neanche il numero per poter approvare tale documento. Chiederei al Presidente Rollandin che le vostre questioni politiche, interne, spartizioni, piuttosto che mal di pancia, gestitevele, create le condizioni diverse, a noi non interessa sapere se uno fa l'imprenditore o non fa l'imprenditore, abbiamo un ruolo all'interno di questo Consiglio diverso. Siamo stati eletti e, quindi, sinceramente direi di non scrivere una brutta pagina nuovamente per dei problemi interni. Cerchiamo, invece, di affrontare i dossier nel merito, se siamo d'accordo nel merito, se vogliamo modificare tali dossier, più tardi andremo a parlare di riforma degli enti locali, andremo a parlare di pianificazione energetica, dietro ci sono settimane di studio, non basta essere presenti fisicamente.
Magari ognuno di noi si prepara, studia, cerca di confrontare i vari dossier e di portare il proprio apporto. Ecco, chiederei sinceramente alla maggioranza e nella persona del Presidente Rollandin di mettervi d'accordo sulle vostre cose interne, sulle vostre prese di posizione. Vi chiedo però, gentilmente, non scaricate su di noi la vostra responsabilità, perché così è andata non solo nell'ultimo caso, così è andata in questo anno in commissione, nei documenti importanti, senza il foglio bianco, ma con documentazione, approfondimenti, studi, raffronti, in modo da arrivare in aula e confrontarci dal punto di vista politico, cercando delle soluzioni, perché fuori la situazione è drammatica. Il teatrino, quindi, lasciamolo a qualcun altro, se avete qualche problema al mattino alle 6, alle 7, trovate l'accordo per vari posizionamenti al vostro interno, ma non portiamo in aula e in commissione gli eventuali mal di pancia. Grazie.
Presidente - Grazie collega. La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Al di là della questione personale, per cui è chiaro che se si svolgono altre attività oltre a quelle della politica, come prevede la legge, tutto è possibile...uno può decidere di fare l'avvocato o il medico, l'imprenditore, e nel tempo libero dedicare qualche ora alla politica, queste sono scelte. Sono gli elettori che poi valutano e decidono se vogliono, preferiscono persone che a tempo pieno si dedicano alla politica o se gli va bene chi ritaglia un po' di tempo libero per seguire i loro problemi. Queste sono scelte personali, su cui non entro più di tanto, spetta agli elettori valutare.
Intervengo, invece, sulla questione di come sono ripartiti i posti all'interno delle commissioni. Intanto, in passato le maggioranze bulgare consentivano appunto di avere il controllo delle commissioni e in modo anche un po' irriverente, tant'è che su questo come PD-Sinistra VdA facemmo una battaglia molto dura in passato. C'erano forme di assenteismo, anche smaccato da parte della maggioranza, ma c'erano comunque i numeri per imporre, in commissione, il voto e far procedere i lavori. In questa legislatura parve evidente a tutti che era difficile, salvo appunto uno sforzo straordinario dei pochi che non avevano incarichi nell'ufficio di Presidenza o visto che avevate riempito otto assessorati, quindi non avevate fatto il pieno tra Presidenza della Giunta e assessorati, si poteva decidere di fare una Giunta di cinque o sei, si recuperavano due persone per il lavoro da Consigliere, ma ovviamente quello è meno remunerato, quindi, per scelta politica della maggioranza si è deciso di mettere poche persone a disposizione delle commissioni. Anziché fare un accordo con le forze di minoranza e dire gestiamo in modo più equilibrato le commissioni - posso capire il controllo della I, della II, per ragioni istituzionali, della II sicuramente, perché molti provvedimenti economici richiamano un diretto controllo del Governo - in modo diverso sulle altre commissioni, avere una posizione più equilibrata, perché avete bisogno di avere il controllo e la maggioranza assoluta in commissioni come la III dove alcuni atti sono approvati praticamente all'unanimità in aula. Perché lì volete garantire l'idea che avete la logica dell'urgenza, del provvedimento buttato lì all'ultimo minuto, non volete che la minoranza intervenga. Tanto poi a votare è il Consiglio regionale, qui ci sono i 18 e quindi qui potreste far valere le ragioni che non valgono di là.
Invece, la logica di usare la commissione come quel luogo dove la maggioranza impone le sue scelte, stringe i tempi, andare avanti, che poi non vi è servito a niente perché nella prima parte di legislatura nonostante abbiate potuto usare l'urgenza non l'avete poi di fatto usata, perché il Governo non è in grado di produrre leggi. Di fatto, quindi, questa logica non è stata produttiva, e allora ci si rende conto che se per scelta politica si riserva il lavoro delle commissioni a poche persone, queste corrono come delle trottole, senza contare che poi, al di là che uno ne abbia quattro o tre, non so con che approfondimento possa studiare i dossier enormi che arrivano.
Si chiede, quindi, il lavoro extra agli altri e non si va nella logica di dire c'è un rapporto 18 a 17 in Consiglio regionale, proviamo a riequilibrare le commissioni. Non c'è la volontà, si ragiona in termini personalistici: oggi non ho tempo, quindi mi ritiro da questa commissione, scarico il fardello su un altro, ma la sostanza del lavoro in commissione non cambia, le persone sono quelle. Da questo punto di vista, quindi, non è tanto il fatto personale della sostituzione che mi colpisce, ma è l'incapacità politica di questa maggioranza di costruire intorno a fatti personali delle scelte politiche che poi diano delle risposte nell'interesse dei cittadini. Qui non si fa un passo verso il dialogo, verso un miglior funzionamento delle commissioni, si riduce tutto a una questione personale, si dice "uno ha tanto lavoro fuori, nella sua vita privata ha tanto da fare e quindi lo alleggeriamo un po'": un'immagine bruttissima che diamo tutti della nostra attività politica.
Presidente - Non ci sono altre richieste di colleghi Consiglieri, quindi passiamo alla votazione della sostituzione...la parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.
Vorrei dire solo due parole per chiarire da una parte l'intervento della collega Péaquin. Mi sembrava molto chiaro e onesto, lei ha detto io avevo quattro commissioni, ritengo che sia produttivo mantenerne tre, dandomi la possibilità di approfondire meglio i temi. Questa è stata la spiegazione. Il fatto che poi lei abbia un percorso da imprenditrice, credo che come altri sono professionisti, altri sono interessati, questo non significa nulla. Il fatto di avere dato questa sua disponibilità all'inizio e adesso come ha spiegato c'è questa esigenza, credo che sia legittima, c'è la possibilità di sostituirla, quindi non credo che questo sia da interpretare in altri modi, e l'ha detto, questa è la logica con cui oggi si viene a sostituirla.
Credo che le commissioni, do atto di quello che dicevano che c'è stata ultimamente la disponibilità a discutere di tutta una serie di problemi per arrivare oggi ad avere la possibilità di discuterne in Consiglio. Di questo ne do assolutamente atto, credo che non ci siano assolutamente problemi sotto questo aspetto, e io non ho mai detto che ci sono atteggiamenti diversi da parte delle commissioni competenti, che ringrazio, però in questo cambio io credo che bisogna attenersi a questa chiave di lettura, che è quella che è stata detta e riferita direttamente dall'interessata.
Non credo, quindi, di dover su questo almeno avere altre interpretazioni. In questa fase credo che ci sia la possibilità e la capacità di tutti di partecipare, sono tutti impegnati, credo che tutti quelli che sono in questo Consiglio hanno l'impegno di portare avanti il proprio mandato, naturalmente con l'organizzazione che ognuno si dà. Ognuno può avere diverse altre logiche, personali, che non sono messe in dubbio nel momento in cui uno mantiene il proprio impegno nell'ambito della funzione che ognuno di noi, nel proprio ruolo, porta avanti. Credo, quindi, che la sostituzione debba ritenersi finalizzata e collegata con questo. Ringrazio, comunque, la collega Péaquin per il lavoro svolto durante questo periodo con grande attenzione, anche con grande dedizione, e la ringrazio per quello che ha fatto fino adesso e le auguro di continuare così. Grazie.
Président - La parole au Conseiller Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Ma scusi Presidente, ma un punto iscritto all'ordine del giorno, come ha avuto diritto nello spiegare la collega Péaquin, credo che anche i Consiglieri di opposizione abbiano il diritto di commentare politicamente il fatto. La ringraziamo, quindi, per l'interpretazione esplicativa all'intervento della Consigliera Péaquin, ma vorrei ribadire alcuni concetti. Siete liberi di dimettervi, di assumere incarichi, di non accettarli, di fare quello che volete, noi non entriamo nel merito, però almeno...ieri si è cercato di minimizzare, il voto è probabilmente uno sbaglio, dopo un anno voglio dire dieci volte che sbagliate, andate sotto, e si viene in aula e si minimizza la questione.
Sull'intervento di oggi della Consigliera Péaquin non abbiamo detto niente, abbiamo semplicemente per quanto mi riguarda detto che forse da un punto di vista della tempistica si poteva accorgere prima che quattro commissioni non si riuscivano a seguire e potevate anche consigliarla meglio voi una volta di più, all'inizio della legislatura. Vi siete messi tutti in Giunta, tutti, non c'era più nessuno che poteva andare nelle commissioni: allora questo ho cercato di dire, Presidente, va bene che lei deve interpretare quello che gli altri dicono, ma noi interpretiamo noi stessi il nostro pensiero, e il nostro pensiero è questo. Sul ruolo ognuno ha la sua idea, noi sappiamo che in questi mesi ci sono stati dei problemi a mandare avanti le commissioni, e non a dire nostro, a dire di vostri Presidenti di commissione.
Allora, oggi arrivate per sfinimento alle dimissioni perché la Consigliera Péaquin non riusciva a seguire quattro commissioni: ma allora, noi siamo qui a dire che potevate pensarci prima, perché nella distribuzione delle commissioni si sapeva benissimo che era una cosa di difficile applicazione, quello che ho detto dieci minuti fa.
Seconda cosa: questa situazione poteva arrivare dal punto di vista della tempistica in un altro momento, perché c'è stato un litigio, tanto per dirla tutta, tra la Consigliera Péaquin e il Presidente La Torre su un'assenza. La Consigliera non era venuta, lei dice che aveva avvisato, l'altro dice che era un'assenza ingiustificata, alla fine il piano INVA non è potuto andare avanti. Questo non l'abbiamo tirato fuori, ma visto che lei vuole che ci siano le note esplicative le spieghiamo bene. Quello che noi ci permettiamo di dire è che ognuno di noi è responsabile di ciò che fa e non entriamo nel merito, ma visto che c'è stata una spiegazione, noi abbiamo semplicemente commentato chiedendo maggiore senso di responsabilità, che spesso non arriva direttamente da chi è coinvolto, ma dai consigli animosi di qualcuno che dice "ma mettiti lì, che poi vediamo" o magari "non accettare perché lì ci deve andare qualcun altro", dopodiché ci sono questi problemi.
Allora, bene, avete fatto il rimpasto e quando lo avete fatto, ma era un mese fa, non vi potevate accorgere che già non si sarebbe riusciti andare avanti con questa cosa? Qualcuno è stato declassato da assessore a Consigliere, poteva prendersi anche quella commissione, probabilmente avverrà così, ci sono altri Consiglieri, è solo questo che noi...però, allora, la prossima volta avvisate prima che non si può commentare, perché secondo noi, al di là delle scelte personali, questo è un altro piccolo fatto politico, di una maggioranza che arranca, che non riesce a trovare questo equilibrio - che è precario - che già non aveva, e se poi aggiungiamo ancora che arriva nei giorni in cui non sappiamo se c'è il vice-Presidente, se non c'è più, se dovrà essere messo per altre questioni, decidete una volta per tutte chi deve fare che cosa, noi ci asterremo o voteremo contro o voteremo a favore a seconda dei casi, ma almeno, voglio dire, avremo la decenza di poter anche noi dire la nostra su qualcosa che sta diventando una farsa.
Presidente - Altri? Non vedo altre richieste. Passerei alla votazione per la sostituzione della collega Bertolin col collega Farcoz. Prego votate. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 18
Favorevoli: 18
Astenuti: 17 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Fontana, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset e Laurent Viérin)
Il Consiglio approva.
Punto 34 all'ordine del giorno.