Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 659 del 29 luglio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 659/XIV - Interpellanza: Modalità di applicazione per gli enti locali e le società partecipate delle disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili di cui al D.Lgs. 118/2011.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin. Prego.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Questa interpellanza nasce dal fatto che in data 3 aprile del 2014, in conferenza unificata, è stata sancita l'intesa concernente il decreto legislativo correttivo integrativo del decreto legislativo 118 del 2011 che introduce l'armonizzazione per tutto quello che riguarda il risanamento, il coordinamento della Finanza Pubblica. Ora, la cosa penso preoccuperà non poco il sistema valdostano. Perché come tutti sappiamo la Valle d'Aosta gode del suo sistema di contabilità, soprattutto per gli Enti Locali, del tutto particolare. Ha una contabilità che non ha nulla a che fare con il 118 che è la contabilità dello Stato...e preoccupa che questa Conferenza Unificata abbia dato il via libera a partire dal 1° gennaio 2015. Ora, cosa significa questo sistema di contabilità unica? Significa...i presupposti, almeno, i motivi per cui nasce questo è il consolidamento dei conti delle amministrazioni pubbliche, anche ai fini del rispetto delle regole comunitarie. E nasce con la volontà di conoscere i debiti effettivi degli enti territoriali, nel fare pulizia nei bilanci di questi riducendo in maniera consistente la mole dei residui, l'introduzione del bilancio consolidato con le proprie articolazioni organizzative e i propri enti strumentali e le proprie società controllate e partecipate, e l'adozione dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale, anticipando l'orientamento comunitario in materia di sistemi contabili pubblici. Per gli enti locali sicuramente si tratta di un capitolo, di un mondo completamente nuovo, completamente diverso. Anche perché, da quel poco che si riesce a capire, perché un'altra delle cose un po' particolari è che questo argomento è stato taciuto o comunque volutamente non portato a conoscenza, ci risulta che siano già saliti dei funzionari romani, però si son fatte delle riunioni tra pochi intimi.

Il messaggio sembrava quello di dire...ne discutiamo tra di noi poi vi diremo qualcosa. Probabilmente qualcosa è sfuggito e ha creato non poco allarmismo, soprattutto negli enti locali. Questo perché? Perché è stato individuato un sistema di codifica delle voci di spesa, che hanno dei conti molto più dettagliati dei nostri attuali fattori produttivi, da applicarsi a tutti gli enti del comparto pubblico, enti locali e loro strumentali o partecipati, università, sanità e altro. Questa operazione risulterà particolarmente gravosa nel primo anno di adozione della nuova contabilità perché, approvato il consuntivo con il vecchio sistema, noi approveremo ancora il consuntivo con il sistema vecchio, Consuntivo 2014...occorrerà procedere a un riaccertamento straordinario dei residui, attivi e passivi, per spostarli con le nuove regole negli anni in cui verrà una scadenza. È necessario sapere cosa succederà, perché bisognerà pensare a un nuovo software, magari lo stesso adottato dalla Regione, soprattutto se vogliamo tenere il controllo di gestione che ci permette di determinare dei costi, se non standard quantomeno medi. E va nel senso anche del disegno di legge che andremo ad approvare, perché se andremo a introdurre i costi di riferimento, i costi standard, sarebbe veramente deleterio buttare a mare il nostro sistema che ci ha permesso in questi anni di avere e di creare questa banca dati che sarà propedeutica all'applicazione della nuova gestione associata.

Questo è un quadro non molto confortante, che rischia di mandare in tilt non solo gli enti locali, ma nella generalità tutti quelli che hanno l'esperienza dell'attuale contabilità e che abbiano i bilanci in ordine. Per cui non è mirato a scoprire chissà che tipo di evasione o di...negli enti locali. Stesso ragionamento si estende alle controllate e partecipate. Io non immagino come o con cosa o con che spirito, con che tempistica o con che volontà questo sistema di contabilità venga esteso alle società partecipate, alle società controllate regionali. La mia domanda era proprio questa...come si intende procedere? Quali sono i tempi, come si intende approcciarsi per quello che riguarda il discorso degli enti locali che hanno questo sistema di contabilità tutto loro? Come si vuole approcciarsi sull'intero sistema delle controllate e partecipate regionali?

Presidente - Grazie Consigliere Gerandin. Ha chiesto la parola l'Assessore Perron. Ne ha la facoltà.

Perron (UV) - Merci Monsieur le Président.

Innanzitutto colleghi grazie per aver posto questa interpellanza e spero di poter fare un po' di chiarezza su questo argomento. Inizio con l'idea e la speranza di tranquillizzarla e tranquillizzarvi, precisando che l'applicazione del bilancio armonizzato per quello che riguarda le Regioni a Statuto speciale non è prevista obbligatoriamente per il primo gennaio 2015, ma molto probabilmente verrà fissata al primo gennaio 2016. Nel senso che siamo anche su questo argomento in una fase interlocutoria con lo Stato, in una fase di dibattito, in riferimento al quale si ritiene che il primo gennaio 2016 per entrambe le parti sia in qualche modo, come dire, un obiettivo sfidante, ma certamente raggiungibile, mentre il primo gennaio 2015 non appare tecnicamente fattibile per nessuno. Voglio sottolineare, peraltro, che la normativa prevede, per le Regioni e le Pubbliche amministrazioni a Statuto speciale, una specifica clausola di salvaguardia che è contenuta nell'articolo 37 del d.lgs. 118 che lei citava e che lei certamente conosce, non sto a elencarlo. Dalla lettura della norma, quindi, il percorso per la definizione della data di entrata in vigore dell'armonizzazione è quello della norma di attuazione. Entrando nel merito, ritengo che dall'armonizzazione dei bilanci pubblici in linea generale non si possa prescindere, per certi aspetti non è più accettabile - faccio un ragionamento di carattere generale - che i bilanci, come dire, di quasi ventimila pubbliche amministrazioni italiane spesso non riescano a dialogare tra di loro, perché in tanti casi sono prive di un linguaggio comune. Peraltro, per quello che ci riguarda, il passaggio a un bilancio armonizzato è già stato fatto in riferimento alle imprese private. Questo in attuazione della quarta direttiva CEE.

Per quello che riguarda le modalità, certamente il d.lgs. 118 non affronta tutte le problematiche delle Regioni a statuto speciale: a questo proposito le Regioni hanno già incontrato tutte insieme, da un punto di vista tecnico, i dirigenti responsabili del Ministero dell'economia e delle finanze e da quell'incontro è emerso un primo documento sui principali ostacoli tecnici, non politici, ma tecnici, che è necessario indirizzare prima dell'adozione di nuovi sistemi. In generale, quando parliamo di armonizzazione facciamo riferimento a sei temi, credo che lei conoscerà: il punto primo è la previsione in aggiunta alla contabilità finanziaria della contabilità economico-patrimoniale; il secondo è un nuovo concetto di competenza finanziaria "potenziata"; il terzo è il bilancio pluriennale autorizzatorio; il quarto sono i nuovi schemi di bilancio; il quinto è il bilancio consolidato; il sesto è il sistema di indicatori di risultato. L'armonizzazione, quindi, non riguarda solo la struttura del bilancio in termini di articolazioni, immissioni e programmi, un passaggio che la Regione ha già fatto, come lei sa, nel 2010. Le attuali strutture, ci tengo a dirlo, del nostro bilancio regionale sono abbastanza vicine, sotto questo aspetto, a quello che sarà il bilancio armonizzato.

Rispetto a questi sei temi, certamente il più significativo in termini di impatto sui processi e sugli utenti interni è il punto due, cioè il nuovo concetto di competenza finanziaria potenziata. Questo nuovo concetto è quello guidato dalla scadenza dell'obbligazione, anche su questo punto la nostra legge di contabilità è già molto allineata. Questo nuovo concetto, quindi, si ritiene avrà un impatto significativo per quello che riguarda la registrazione dei residui, in questo caso parliamo di residui sia attivi che passivi, che potranno essere mantenuti solo se la scadenza è prevista nell'anno. Gli impegni, quindi, il cui pagamento non scade nell'anno dovranno, invece, essere accantonati in un apposito fondo. Ecco la diversità.

Con l'entrata delle nuove regole, quindi, sarà necessario prevedere un processo di cut-off di determinazione dei saldi contabili, alla data del passaggio al nuovo sistema. I saldi contabili dovranno essere rideterminati ex post, in particolare con un processo di riaccertamento straordinario dei residui, ancora qui sia attivi che passivi. Gli uffici hanno contezza, e stiamo lavorando su quanto dovrà avvenire; già nel 2012 e anche nel 2013 è stato costituito un gruppo di lavoro che ha coinvolto le strutture dirigenziali dell'Assessorato e la struttura finanza e contabilità Enti locali della presidenza della Regione, che ha analizzato tutti gli impatti, tutte le problematiche relative alla riforma della contabilità, sia della Regione sia degli Enti locali valdostani. Alcuni componenti del gruppo hanno anche partecipato a corsi di formazione organizzati dalle Regioni Piemonte e Emilia Romagna, che sembra che su questo tema siano particolarmente avanti.

Ancora, per trattare il tema dei rapporti con le autonomie speciali sono stati contattati i responsabili dei servizi contabili della Regione Friuli, della Provincia autonoma di Trento, per verificare in che modo, in quale misura le altre speciali si stanno attivando nei confronti delle disposizioni che sono previste dall'armonizzazione. A giugno è stato organizzato un corso ad un gruppo ristretto di rappresentanti degli Enti locali, nonché un corso che ha coinvolto tutti i dirigenti e tutto il personale che si occupa di bilancio, i cosiddetti referenti. Un corso simile è stato organizzato anche dal Celva per tutti gli Enti locali, che si terrà a settembre prossimo.

La Giunta, inoltre, prevedendo per un numero significativo di dirigenti di collaborare, ha in qualche modo voluto dare un chiaro segnale, dal nostro modo di vedere, quanto il tema dell'armonizzazione sia un tema centrale. Il progetto, quindi, è seguito dalle strutture del dipartimento, come le ho detto le problematiche sono adeguatamente indirizzate e sostanzialmente ho risposto anche alla domanda numero quattro che lei faceva. Le partecipate: l'armonizzazione non prevede uno stravolgimento delle metodologie di contabilità di base delle società partecipate, si immagina che il principio di consolidamento abbia come input il bilancio delle partecipate, come viene esattamente elaborato ora. Ci sono, ovviamente, alcune operazioni da impostare, gli uffici valutano meno impattante questa operazione rispetto all'armonizzazione nel suo complesso del bilancio regionale. Peraltro, la scadenza per il consolidamento con le partecipate è rinviato di un anno, rispetto alla decorrenza dell'armonizzazione complessiva del bilancio. Sul punto due l'armonizzazione delinea, quindi, un'architettura dell'impianto contabile profondamente modificata, questo lo riconosciamo rispetto al sistema attuale e il piano dei conti, non è che uno degli elementi fondanti del nuovo sistema. Altre novità riguardano i principi contabili, una nuova gestione dei residui, lo schema di bilancio, articolato qui per missioni e programmi per evidenziare le finalità di spesa, il bilancio di cassa, la contabilità economico-patrimoniale, che affiancherà la contabilità finanziaria per rilevare costi, oneri, ricavi e proventi e il bilancio consolidato con i propri enti, aziende, società controllate e partecipate. Con riferimento, quindi, a tutte queste novità gli uffici stanno valutando se e in che modo è possibile preservare tutto o parte del sistema contabile che è in uso presso gli enti locali, sistema che non si discosta molto da quello utilizzato nel complesso dagli enti locali del resto d'Italia. La questione è stata affrontata in numerose riunioni, anche da parte della Sezione contabilità del Comitato finanza degli enti locali, costituito da un accordo tra la Regione e il Consiglio permanente degli enti locali, che sta prendendo in considerazione le varie ipotesi di soluzione.

Le conclusioni di tali approfondimenti, quindi, sono state presentate anche a un funzionario della ragioneria generale dello Stato nel corso di una visita ad Aosta, non con lo spirito che diceva lei, di voler nascondere qualcosa, ma con uno spirito di reciproca collaborazione con un ente sovraordinato, che credo sia nella natura delle cose. Un ultimo aspetto a cui lei faceva espresso riferimento: il software di supporto alla nuova contabilità. Le strutture hanno già interessato i funzionari del Celva, che ha tra le proprie funzioni anche quella di gestire, lei lo sa meglio di me, e sviluppare l'esercizio in comune di sistemi informatici, compresa la scelta, la produzione, la distribuzione di hardware e software per poter definire quale possa essere la soluzione migliore per gli Enti, sia sotto il profilo funzionale che sotto il profilo economico. Per quello che riguarda il controllo di gestione e il bench-marking, quindi, si stanno mettendo in campo tutti gli sforzi possibili al fine di garantire la prosecuzione verificando anche se e in quale modo sia possibile collegare tali attività al nuovo sistema contabile senza cercare di gravare troppo sull'attività di gestione della contabilità dei comuni. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 10,12 assume la presidenza il Presidente Marco Viérin.

Viérin M. (Presidente) - Grazie Assessore. La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.

Mi fa piacere che ci sia...che lei Assessore ci abbia resi partecipi di questa fase interlocutoria con lo Stato e che forse ci porterà a spostare a gennaio 2016. Io voglio solo dire che per quanto riguarda la conferenza unificata, leggo perché non voglio sbagliarmi, "pertanto le Regioni e le Province autonome esprimono intesa allo schema decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo. Condizionano l'accoglimento all'emendamento n.1 relativo all'ambito di applicazione del Titolo I e del Titolo secondo".

Non mi pare che ci siano dei percorsi particolari. Io mi auguro che le Regioni e Province autonome abbiano la forza di portare a casa questo, me lo auguro veramente perché sarebbe un grosso guaio per il sistema contabile. Mi risulta che il Trentino e, diciamo, Trento e Bolzano, che forse si sono occupati del problema un po'prima, abbiano provato a fare la voce grossa, però non so con che, non so portando a casa cosa, con evidenti difficoltà. Per cui la cosa non mi tranquillizza per quello che riguarda la possibilità. Mi auguro che nel sistema globale ci sia qualcuno che metta buon senso e si riesca a capire che di fatto questo sistema per il 2015 è inapplicabile, non è applicabile, neanche volendo, questa è la mia preoccupazione.

Per quello che riguarda il sistema di contabilità, Assessore, noi, gli enti locali hanno un sistema di contabilità totalmente diverso, non cerchiamo di confondere le idee su questo, perché la 118 e il sistema di contabilità degli enti locali è come, non so io, la Terra e la Luna, tanto per essere chiari, per cui non c'è la possibilità di dire "non so con quattro correzioni va bene il 118". Noi abbiamo una contabilità dove per nostra fortuna abbiamo semplificato tanto e tutto, le variazioni di bilancio si contano sulle dita di una mano, abbiamo la possibilità di spendere in maniera totalmente diversa rispetto al 118, e questo farà sì, Assessore, - io le dico veramente di muoversi da subito, anche se il problema dovesse essere per il 2016, affinché il nuovo software dia la possibilità di avere una sorta di ribaltamento - di continuare a gestire la nostra contabilità col vecchio sistema, trovare qualcuno che faccia un ribaltamento in automatico coi sistemi con cui dovremo rendicontare, altrimenti rischiamo veramente di perdere un patrimonio, legato a tutta la parte di questa contabilità analitica e a questi costi di gestione di riferimento.

Questa è la preoccupazione, non sono così tranquillo come lei per quello che riguarda le partecipate o le controllate. Su questo penso che cambierà un mondo, avremo un po' finito di fare i giochini, dove si affida magari alle partecipate per poi far transitare solo una parte sul bilancio regionale. Fine del gioco, fine del gioco e della partita, per cui anche su questo che ci si muova prima, che non capiti, non ci caschi addosso la mannaia per poi magari venire tutti assieme, come purtroppo stiamo facendo in questo momento sul Patto di stabilità per delle responsabilità che non sono assolutamente vostre, ci mancherebbe, però, se riusciamo ad anticipare e prevenire, direi che è molto meglio. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere. Passiamo al punto 32.1 dell'ordine del giorno.