Oggetto del Consiglio n. 587 del 12 novembre 1980 - Verbale

OGGETTO N. 587/80 - APPROVAZIONE DI UN PROGRAMMA DI INTERVENTI PRIORITARI PER IL RISANAMENTO DELLE ACQUE. LEGGE 10 MAGGIO 1976, N. 319 E LEGGE 24 DICEMBRE 1979, N. 650.

Il Presidente DOLCHI dichiara aperta la discussione sulla seguente proposta relativa all'oggetto: "Approvazione di un programma di interventi prioritari per il risanamento delle acque. Legge 10 maggio 1976, n. 319 e legge 24 dicembre 1979, n. 650", proposta trasmessa in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza in corso.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

- vista la legge 10 maggio 1976, n. 319;

- visto l'art. 4 comma 4° della legge 24 dicembre 1979, n. 650, ai sensi del quale la Cassa DD.PP. è autorizzata a concedere, fino all'ammontare complessivo di £ 2.000 miliardi, mutui ammortizzabili in un periodo massimo di 35 anni ai comuni, ai consorzi intercomunali, alle comunità montane per le finalità di cui alla legge stessa;

- richiamata la propria deliberazione n. 200, in data 3.4.1980, con la quale veniva approvato un primo programma per il risanamento delle acque in attuazione delle leggi sopracitate;

- preso atto che con delibera in data 11.7.1980 il CIPE ha approvato, tra l'altro, la ripartizione tra le Regioni delle quote minime dei mutui da concedere ai sensi del summenzionato art. 4 comma 6° della legge 650/79,nel limite del 60% delle disponibilità sopra citate, pari a £ 1.200 miliardi, e che alla Valle d'Aosta spetta una quota minima ammontante a £ 4.632.000.000=;

DELIBERA

di approvare il seguente programma di interventi prioritari per il risanamento delle acque per un importo di spesa previsto complessivamente in £. 10.850.000.000= a valere per £. 4.632.000.000= sulla quota minima assegnata alla Valle d'Aosta dal CIPE e per lire 6.218.000.000= sulla residua quota ancora disponibile:

1) impianto di depurazione del Consorzio intercomunale Aosta, Saint-Christophe, Quart, Pollein, Gressan, Villeneuve, Saint-Pierre, Sarre, Aymavilles, Jovençan, Charvensod, Brissogne, per un importo previsto in £. 6.000.000.000=, di cui £. 3.000.000.000= per l'impianto di depurazione e £. 3.000.000.000= per i collettori;

2) impianto di depurazione di Valtournenche-Breuil per un importo previsto in £. 1.250.000.000=;

3) impianto di depurazione di Valtournenche-Capoluogo per un importo previsto in £. 3.600.000.000=.

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L'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale ROLLANDIN, rammentando che del piano di risanamento delle acque se ne era già accennato in Consiglio in occasione della discussione del piano generale che prevede un intervento globale su tutto il territorio regionale, fa presente che con questo provvedimento si intende semplicemente attuare quanto previsto dalle leggi statali n. 319 e n. 650, e quindi poter utilizzare dei mutui che le suddette leggi prevedono in favore di queste strutture.

Riferisce che la suddivisione dei tre punti del deliberato proviene da quelle che erano le priorità individuate nel programma di intervento presentato a suo tempo in Consiglio e che, tenuto conto dell'impossibilità di avere in tempo utile le progettazioni di alcuni Comuni, nonché di eventuali accorpamenti di taluni impianti di depurazione ai fini di una diminuzione della spesa complessiva, ritiene necessario proporre una modificazione al punto 3) della suddetta deliberazione sulla base del progetto di massima, ora aggiornato, e l'aggiunta dell'impianto di depurazione del Comune di Brusson.

Riassume pertanto la suddivisione degli impianti e la ripartizione della spesa nel modo seguente:

1) Aosta e Comuni limitrofi per un importo di £. 6.000.000.000 (di cui 3.000.000.000 per l'impianto di depurazione e £. 3.000.000.000 per i collettori), importo con il quale si copre già il 50% di quella che è l'utenza generale della regione, in quanto punto fondamentale di depurazione e che rimane invariato;

2) Valtournenche-Breuil per un importo di £. 1.250.000.000 che rimane invariato;

3) Valtournenche-Capoluogo per un importo di £. 2.400.000.000 anziché di £. 3.600.000.000;

4) Brusson-Capoluogo per un importo di £. 1.200.000.000.

Sottolinea che questo primo progetto di Brusson-Capoluogo non vuole essere discriminante rispetto agli altri Comuni, ma tende semplicemente ad evitare che i miliardi messi a disposizione dallo Stato non vengano utilizzati solo per la mancanza di parte della documentazione richiesta e ricorda che il 4° comma dell'articolo 4 della legge n. 319, stabilendo che l'onere dei mutui sopra richiamati è interamente assunto a carico dello Stato, agevola di parecchio le procedure e gli interventi a livello comunale.

Il Consigliere MAFRICA, premettendo che le acque sono una delle risorse fondamentali sia dal punto di vista dell'utilizzazione idroelettrica, sia da quello della salvaguardia dell'ambiente, ritiene apprezzabile il tentativo dell'Assessore di rispettare le scadenze, ma esterna alcuni dubbi sullo storno proposto a scapito del Comune di Valtournenche e a favore del Comune di Brusson, luogo ed abitazione dello stesso Assessore e, per tale ragione, chiede maggior attenzione e programmazione.

Anticipando il voto favorevole del suo gruppo a tale provvedimento, invita l'Assessore a definire congiuntamente alcune pratiche riguardanti anche altri provvedimenti, quali ad esempio quelli inerenti la gestione del sistema fognario e la meccanizzazione regionale dei relativi dati.

Il Consigliere MARTIN pone due quesiti, e precisamente se il Consorzio intercomunale Aosta/Saint-Christophe/Quart/Pollein è già legalmente costituito e se le fabbriche che vi sono in detti Comuni rientrano in questo discorso della depurazione, oppure se sono comprese nella legge Merli e quindi devono provvedere in modo autonomo alla depurazione delle loro acque.

Il Consigliere VIBERTI chiede se vi sono novità circa i tipi di impianto che si intendono installare, se si è a conoscenza dei progetti relativi ai quattro punti citati in delibera e se ve ne sono altri di definitivi; chiede inoltre come mai nella parte dispositiva del deliberato sono previsti due punti per il Comune di Valtournenche, considerato che il Consorzio intercomunale di Aosta/Saint-Christophe raccoglie quasi il 50% della popolazione.

Il Consigliere FOSSON domanda per quanti abitanti è previsto l'impianto di depurazione di Valtournenche-Breuil, per quanti quello di Valtournenche-Capoluogo, e come sono rapportati i costi rispetto al Consorzio intercomunale di Aosta che di abitanti ne ha 50 mila.

L'Assessore ROLLANDIN, replicando, evidenzia che trattasi solo di una prima tranche di finanziamenti statali e che la nostra Regione è stata l'unica ad aver presentato a tempo debito un programma globale benché in continuo aggiornamento, poiché si è tenuto conto di piani regolatori comunali approvati e degli insediamenti previsti fino a quel momento. Fa presente che tutti i progetti depositati sono stati presi in considerazione, ragione per la quale ha ritenuto di includere anche la propria zona.

Comunica che è già stato avviato il programma meccanizzato per la gestione dei dati, come richiesto dagli amministratori comunali, che permetterà di trascrivere gli stessi su disco e di cui si fornirà copia ai Comuni e all'interessato; una copia la si manterrà anche ai fini dell'archiviazione per potervi accedere in caso di ulteriori interventi di depurazione.

Relativamente al Consorzio intercomunale Aosta/Saint-Christophe/Quart/Pollein, conferma che la pratica portata avanti in maniera univoca dallo stesso è comprensiva di tutti i Comuni aderenti; altro discorso è invece quello per le industrie ivi localizzate, in quanto le stesse, proprio in rispetto della legge Merli, devono provvedere autonomamente a depurare, tant'è che a breve approderà in Consiglio un progetto di legge per la ripartizione della quota parte assegnata alle industrie per la riconversione e l'ammodernamento di questi impianti, nonché per l'adeguamento alle norme previste.

Rende noto che al momento non sussiste una scelta definitiva per un impianto di depurazione definito standard e che lo stesso C.N.R., interpellato in quanto competente in materia, non è in grado di dare indicazioni precise al riguardo.

In merito al Comune di Valtournenche informa che sono emerse delle difficoltà tecniche tali per cui si è reso necessario provvedere con due impianti differenziati, e che il dimensionamento di detti impianti è stato effettuato sulla base degli abitanti attualmente residenti, nonché sulle previsioni di insediamento rispetto ai piani regolatori.

Infine, circa le perplessità manifestate sulla sproporzione della spesa tra i vari Comuni, fa presente che il costo dell'impianto di depurazione, essendo elevato, si nota maggiormente in quelli a dimensionamento piccolo aventi necessità di concentrazione, e conclude aggiungendo che analoga cosa si verificherà per l'utenza relativamente ai costi di gestione.

Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in questione, dichiara chiusa la discussione ed invita il Consiglio a procedere all'approvazione della proposta, ponendo direttamente ai voti il testo del deliberato comprensivo dell'emendamento testé illustrato dall'Assessore Rollandin.

IL CONSIGLIO

- preso atto di quanto riferito dall'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale, ROLLANDIN, e concordando sulle proposte della Giunta;

- vista la legge 10 maggio 1976, n. 319;

- visto l'art. 4 comma 4° della legge 24 dicembre 1979, n. 650, ai sensi del quale la Cassa DD.PP. è autorizzata a concedere, fino all'ammontare complessivo di L. 2.000 miliardi, mutui ammortizzabili in un periodo massimo di 35 anni ai Comuni, ai Consorzi intercomunali, alle Comunità Montane per le finalità di cui alla legge stessa;

- richiamata la propria deliberazione n. 200, in data 3.4.1980, con la quale veniva approvato un primo programma per il risanamento delle acque in attuazione delle leggi sopracitate;

- preso atto che con delibera in data 11.7.1980 il CIPE ha approvato, tra l'altro, la ripartizione tra le Regioni delle quote minime dei mutui da concedere ai sensi del summenzionato articolo 4 comma 6° della legge 650/79, nel limite del 60% delle disponibilità sopracitate, pari a L. 1.200 miliardi, e che alla Valle d'Aosta spetta una quota minima ammontante a L. 4.632.000.000;

- ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: venticinque);

DELIBERA

di approvare il seguente programma di interventi prioritari per il risanamento delle acque per un importo di spesa previsto complessivamente in L. 10.850.000.000 a valere per L. 4.632.000.000 sulla quota minima assegnata alla Valle d'Aosta dal CIPE e per L. 6.218.000.000 sulla residua quota ancora disponibile:

1) impianto di depurazione del Consorzio intercomunale Aosta, Saint-Christophe, Quart, Pollein, Gressan, Villeneuve, Saint-Pierre, Sarre, Aymavilles, Jovençan, Charvensod, Brissogne, per un importo previsto in L. 6.000.000.000, di cui L. 3.000.000.000 per l'impianto di depurazione e L. 3.000.000.000 per i collettori;

2) impianto di depurazione di Valtournenche-Breuil per un importo previsto in L. 1.250.000.000;

3) impianto di depurazione di Valtournenche-Capoluogo per un importo previsto in L. 2.400.000.000;

4) impianto di depurazione di Brusson-Capoluogo per un importo previsto in L. 1.200.000.000.

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