Oggetto del Consiglio n. 650 del 28 luglio 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 650/XIV - Interpellanza: "Approfondimento della normativa di riforma della pubblica amministrazione relativa alla limitazione del conferimento di incarichi a lavoratori in quiescenza".
Presidente - La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.
È un'interpellanza che trae origine da un decreto: il 90 del 2014, che è un decreto-legge inerente alla riforma della pubblica amministrazione, che ha praticamente modificato il decreto spending review di Monti. Questo decreto è un decreto interessante, nel senso che opera una rivoluzione nella pubblica amministrazione da quanto abbiamo appreso dal testo, che chiaramente è un testo che ha avuto e ha delle ripercussioni sulla periferia, partendo da un'iniziativa centrale a livello romano, ha e avrà delle incidenze anche sulla nostra Regione. In particolare la normativa che ha suscitato anche fuori dai nostri confini...e la stampa in generale, gli organi di informazione fuori dai nostri confini hanno ripreso questa notizia...la parte normativa limita il conferimento di incarichi dirigenziali per chi è andato in pensione praticamente, stabilendo che è fatto divieto alle pubbliche amministrazioni centrali e locali non solo di attribuire incarichi di consulenza e/o studio a lavoratori privati o pubblici in quiescenza, ma anche - che è la questione che poi ha engendré diversi dubbi - di conferire ai medesimi soggetti incarichi dirigenziali o direttivi, o addirittura si parla di cariche in organi di governo dell'Amministrazione, tant'è che un articolo sulla stampa nazionale parlava di divieto per i pensionati di occuparsi di politica a livello...diciamo di esecutivi anche locali. Chiaramente con l'impegno, quando la notizia è uscita, di modificare poi il testo per evitare che ci siano poi dei problemi, diciamo, di applicazione.
Al di là di questo, la nostra preoccupazione, che sicuramente è la preoccupazione dell'Amministrazione, era di capire se siano stati fatti o se sia intenzione fare degli approfondimenti su questa previsione normativa e soprattutto su quale impatto ha e avrà questa disposizione sulla nostra Regione, perché all'interno dell'Amministrazione in particolare esistono delle figure che...sono figure di persone andate in pensione che sono state richiamate o chiamate dall'Amministrazione a ricoprire ruoli dirigenziali: pensiamo all'Assessorato all'agricoltura, piuttosto che altre cariche come la Sovraintendenza agli studi, che è di imminente pensionamento e che quindi probabilmente creerà dei problemi, ecco, sull'applicazione di questa disposizione. Allora la nostra idea, la nostra intenzione era semplicemente quella di capire se ci si sta attivando e come e che incidenza avrà questa disposizione in ambito regionale. Grazie.
Presidente - Grazie collega. La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.
Questa normativa a cui si fa riferimento è sicuramente un aspetto importante, per cui noi su questo abbiamo seguito l'evoluzione di questa materia. Non appena il decreto sarà convertito in legge, quindi potremo valutare compiutamente l'ambito di applicabilità e gli effetti e l'impatto, perché, come lei sa, non è stato ancora convertito e ci sono già state una serie di modifiche. L'articolo 6 del decreto-legge 90 comunque prevede espressamente che la norma si applica agli incarichi conferiti successivamente all'entrata in vigore del decreto, vale a dire a quelli conferiti dopo il 25 giugno 2014. Non vi saranno quindi impatti diretti se così rimane, perché, come lei diceva, ci sono diverse situazioni che stanno chiarendo...perché per alcuni sono già state modificate, quindi sempre che, come dico, il testo non subisca ulteriori stravolgimenti, nel qual caso naturalmente noi... Quello che posso assicurare comunque è che la nostra situazione...lei ricordava i casi di persone che sono in servizio e che sarebbero, se dovessero essere nominate domani, non più in qualche modo eleggibili a quei posti, non potrebbero più essere nominate. Come dico, nel momento in cui questo decreto sarà convertito, però sicuramente faremo un approfondimento e, se il caso, potremo anche dare i riscontri per quanto ci riguarda e l'impatto sulla nostra Amministrazione. Grazie.
Presidente - Grazie. Per la replica, la parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Grazie Presidente.
Brevemente solo per ringraziare per la risposta. Chiaramente al momento, diciamo, dell'arrivo della parte applicativa sicuramente sarà più misurabile l'impatto. La considerazione politica è che la tendenza probabilmente a livello nazionale è una tendenza che, fra l'altro, noi condividiamo, senza peraltro essere "rottamatori", ma il principio secondo cui la valorizzazione dei nostri giovani può arrivare evitando magari di richiamare o ricollocare persone che sono in pensione, che percepiscono già emolumenti, che hanno già ottenuto, da un punto di vista professionale e di soddisfazione di vita, un percorso, non deve precludere il fatto che i nostri giovani debbano emergere, perché abbiamo tante intelligenze, tante professionalità che possono essere messe a disposizione sia dell'Amministrazione che, tra l'altro, degli Enti parapubblici, quindi oggi abbiamo parlato di Casinò. È interessante, Assessore Perron, visto che su questo dossier lei sta lavorando, misurare i problemi che sono esistiti in questi mesi sul fatto di avere persone che magari erano in pensione da altri incarichi e che erano valorizzati all'interno della Casa da gioco, mentre noi abbiamo delle persone che effettivamente rischiano il posto di lavoro, che sono più giovani. Questo quindi vale per tutto il panorama anche delle società collegate, cerchiamo di valorizzare i nostri giovani, abbiamo veramente delle potenzialità, affinché si eviti questo fenomeno, purtroppo, della migrazione dei cervelli che di nuovo sta vivendo non solo la Valle d'Aosta, ma anche altri giovani...e, per esempio, per il campo culturale leggiamo di giovani che, è vero, stanno emergendo a Berlino, piuttosto che in Brasile, ma sono giovani che sono andati via dalla Valle perché le prospettive spesso erano limitate, purtroppo, in certi settori. Allora, diamo fiducia a questi giovani, cerchiamo di valorizzare le loro competenze, le loro intelligenze con il principio della meritocrazia e magari con il rispetto dovuto ai nostri savants, a chi ha sicuramente delle potenzialità che ha espresso per questa comunità e che possa lasciare un po' il posto ai nostri giovani. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Punto 24 all'ordine del giorno.