Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 649 del 28 luglio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 649/XIV - Interpellanza: "Risultanze degli interventi operati presso società partecipate, enti pubblici e aziende dipendenti dalla Regione per il rispetto delle norme in materia di trasparenza".

Presidente - Prego colleghi...la parola alla collega Certan.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente.

Nel mese di dicembre 2013 avevamo presentato, come gruppi di minoranza, una mozione che poi tutto il Consiglio ha approvato, che prevedeva il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, di trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni e, nello specifico, anche l'adeguamento e l'aggiornamento dei siti per quanto riguarda appunto la trasparenza e l'anticorruzione. Con questa mozione il Consiglio regionale impegnava il Presidente della Regione a verificare che le società che ancora non si erano adeguate al decreto 33 del 2013 provvedessero. Dobbiamo dire che abbiamo preso visione di tutta la documentazione e abbiamo visto che il Presidente molto diligentemente ha provveduto ad inviare una lettera a tutte queste varie società in cui si chiedeva loro di ottemperare alle attuali disposizioni di legge, facendo anche una distinzione, soprattutto quella relativa all'articolo 11, commi 1 e 2, dividendo appunto le società in società che hanno attività di pubblico interesse e società che invece non lo hanno perché a livello legislativo è proprio quello, diciamo, la variante che fa cambiare il...

Allora, quindi noi apprezziamo...e tra le altre cose mi pare di aver visto che anche l'Assessore Baccega avesse, comunque, anche lui sollecitato delle società a presentare e ad adeguare i siti. Su questo noi quindi diciamo che la parte tecnica della mozione è stata rispettata, poi quali siano i risultati che questa lettera ha prodotto lo chiediamo attraverso quest'interpellanza oggi, perché andando, appunto, anche a rileggere l'intervento dell'Assessore Baccega allora, ma anche guardando di nuovo, scorrendo fra i vari siti, ci rendiamo conto che questa nozione e questa, diciamo, disquisizione che c'è fra chi ha l'obbligo integrale di trasparenza e chi non ce l'ha si fonda appunto su questa nozione di attività di pubblico interesse e non sempre però è stato da parte delle varie società, della pubblica amministrazione...sono state messe a norma e adeguate. Ci sono degli esempi: alcuni hanno fatto la mascherina, altri siti sono stati adeguati, faccio due o tre esempi: il sito del J.B. Festaz che era tutto in allestimento, ogni voce era in allestimento, devo dire che, insomma, ha assolutamente adeguato molte parti: quelle della trasparenza, però hanno ancora alcune delle mascherine che, se si aprono, sono vuote! Ora, capisco che si debba probabilmente ancora andare a fondo, ci sia bisogno, sia necessario più tempo, però io credo che questa disposizione di legge vada assolutamente rispettata, perché? Perché i cittadini (soprattutto sappiamo che oggigiorno il sito è diventato un grande mezzo di informazione) non devono, non dovrebbero perdere troppo tempo a cercare il luogo dell'informazione, ma dovrebbero avere a disposizione l'informazione nell'immediato proprio perché questa disposizione lo cita.

In conclusione (perché lascio anche una parte del tempo al collega Roscio) vorrei dire che nel febbraio 2014, il 14 febbraio, è stata redatta una circolare del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, che è la circolare n. 1 del 2014, che va proprio a cercare di far luce, a definire bene quest'ambito soggettivo ed oggettivo di applicazione di queste regole, soprattutto per gli enti economici e le società controllate e partecipate. Parla della trasparenza come di un valore aggiunto, la definisce: "la trasparenza può costituire per molte realtà aziendali motivo di eccellenza e di competitività. La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività dei soggetti pubblici e privati, una migliore valutazione degli investimenti, degli indici di rischio...", eccetera. Ancora più nel dettaglio dice: "è bene precisare che l'attuazione della disciplina in tema di trasparenza interessa tutte le pubbliche amministrazioni in un'accezione che va necessariamente declinata al plurale, includendovi tutti i soggetti che perseguono finalità di interesse generale con l'utilizzo di risorse pubbliche". Entrando nel particolare, il cosiddetto "pacchetto anticorruzione", in cui rientrano anche le disposizioni sugli obblighi di trasparenza, ha tra i suoi principali obiettivi quello di evitare che possano esservi aree di opacità sui flussi, sulle destinazioni delle risorse pubbliche. Ecco, se la parte - quello che abbiamo potuto vedere, tutta la parte della storia, chi siamo, cosa facciamo - dei siti è completata, a nostro avviso, manca invece ancora...e speriamo che sia solo una fase di completamento. Chiediamo a proposito questa definizione "completamento" e quali provvedimenti si pensa di prendere: crediamo proprio che vadano assolutamente rispettate e - perché no? - anche allargate proprio in base a questa circolare anche a quelle società che forse sono state identificate come, diciamo, rispettose del comma 2, che sono quelle che fanno attività non di pubblico interesse. Ecco, mi fermo qui, poi eventualmente nella replica approfondisco.

Presidente - La parola al collega Roscio. Collega ha due minuti.

Roscio (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Ha già ben spiegato la collega Certan. Giusto due precisazioni brevissime. Su questa questione della trasparenza, a nostro avviso, la parte importante è sì il fatto che il cittadino possa trovare delle informazioni di carattere generale, ma soprattutto - ed è laddove si trovano i problemi più grossi - la possibilità di accedere a gare, la possibilità di capire quando ci sono richieste di forniture, se ci sono convenzioni in essere con delle società, questo perché? Perché queste costituiscono delle opportunità anche di lavoro per i cittadini e la cosa importante dovrebbe essere le pari opportunità di accesso per tutti i cittadini. Ora, se vi sono gare, forniture, convenzioni che sul sito non sono riportate, chi può accedere? Può accedere solo chi ha conoscenza diretta di queste cose, mentre la maggior parte dei cittadini non possono andare. Allora, noi abbiamo presentato una mozione come minoranza, che è stata approvata, il Presidente bene ha fatto a mandare una lettera in cui si chiedeva di adempiere a quello che era stato approvato nella mozione, ma il problema rimane sempre lo stesso. Allora ci sono dei siti che sono totalmente trasparenti, riportano le gare e tutto quello che c'è da riportare, altri siti che sono abbastanza un disastro, o le informazioni sono praticamente nascoste, per cui bisogna stare delle giornate intere sul sito a cercare le informazioni, o sono del tutto irreperibili, perché c'è continuamente "sito in costruzione", "pagina in aggiornamento", eccetera. Allora, siccome quello che importa non è la bontà formale della cosa, ma il fatto, come dice la legge, che ci sia un'accessibilità totale e reale da parte dei cittadini. Ora, noi non vorremmo che ci fosse solo l'impegno formale, ma che ci fosse veramente qualcosa che ci porti ad avere una reale possibilità di accesso alle informazioni. Aspettiamo la risposta. Grazie.

Presidente - Grazie Roscio per il mantenimento dei tempi. La parola al Presidente della Regione.

Rollandin (UV) - Pour ce qui est des thèmes que les collègues ont présentés, je crois qu'en effet la Présidence de la Région et l'Assessorat des finances ont donné suite à la motion que vous rappeliez, approuvée le 17 décembre dernier, et rappelé aux sujets potentiellement concernés - donc tous ceux que vous avez évoqués: sociétés dont la Région est actionnaire, organismes, établissements qui dépendent de celle-ci - les obligations prévues par la législation en matière de transparence, à savoir la loi n° 190 de 2012 et le décret législatif qui en suit: le 33 de 2013. Par courrier du 21 mars 2014, nous avons transmis à la Présidence du Conseil une copie des communications envoyées et des tableaux indiquant les adresses internet grâce auxquelles il est possible de vérifier directement le respect des dispositions en matière de transparence. Il s'agit, par ailleurs, d'une situation en évolution, comme vous veniez de dire, elle n'est pas figée, évidemment, c'est normal. À titre d'exemple, au cours des derniers mois, les fondations et les associations ont commencé la publication des sections consacrées à la transparence sur leurs sites internet respectifs et ce, vu que lesdites dispositions concernent en règle générale les organismes de droit privé sous contrôle public, c'est-à-dire aussi les fondations et les associations poursuivant le but d'intérêt public, comme venait de dire la collègue Certan.

On peut donc affirmer que les organismes et les établissements publics sont en train de publier sur leurs sites internet les informations prévues par la législation en matière de légalité et de transparence. Cette démarche concerne également les sociétés qui sont concernées par l'application de ladite législation. En effet, le deuxième alinéa de l'article 11 du décret 33 de 2013 précise que les sociétés dont l'administration publique est actionnaire et qui sont contrôlées par celle-ci doivent respecter, limitativement aux activités relevant de l'intérêt public - c'est le deuxième comma comme vous avez rappelé -, les dispositions des alinéas 15 et 33 de la susmentionnée loi 190 de 2012. Ces sociétés sont donc tenues à publier sur leurs sites internet: des informations relatives aux procédures administratives, les budgets et les comptes, les procédures relatives aux concessions et aux autorisations, à l'attribution de travaux, de fournitures et de services, ainsi qu'à l'octroi et au lancement d'aides économiques de tout genre, les épreuves de sélection pour le recrutement du personnel. Le cas des sociétés fournissant des services nécessaires au fonctionnement des organismes publics et des sociétés in house est encore différent, car celles-ci sont soumises aux mêmes règles que les administrations publiques et elles s'y conforment progressivement, il y a justement cette différence.

Pour ce qui est du deuxième point: "come si intenda intervenire nei casi di inadempienza?", je tiens à préciser que les dispositions législatives susmentionnées sont destinées directement aux sujets concernés et ce sont donc ces derniers qui doivent les appliquer conformément aux modalités établies à cet effet et ce sont toujours eux qui feront l'objet de sanctions, le cas échéant. En aucun cas la Région ne peut donc imposer à d'autres sujets de respecter ces dispositions, mais nous ne manquerons pas de signaler tout manque éventuel d'informations ou la survenue d'autres problèmes, afin qu'ils soient rapidement pris en compte aussi à la suite des éventuelles communications de citoyens intéressés.

Je crois que dans ces derniers temps il y a eu un procès important de passage sur ces sociétés. On peut bien affirmer que les organismes et les établissements publics sont en train de publier tous leurs sites...sur la partie publique, donc je crois qu'il y a eu à ce niveau un avancement important des différentes propositions. Sur ce thème je crois que même au niveau national...si vous avez eu la possibilité de voir les résultats de communication au niveau national, nous sommes à la troisième place au mois de mai. Je crois qu'au mois de juillet nous serons à la première place au niveau national pour transparence et légalité, car toutes les sociétés ont répondu, toutes...on a fait la même chose avec toutes les parties publiques, donc on a fait un travail là avec un critère sélectif, en soulignant chaque fois qu'il n'y avait pas le respect, même si chacun répond du fait qu'il ne respecte pas, car là il y a la procédure conséquente, mais tout de même on a toujours sollicité le respect de cette transparence.

Je crois donc que, pour ce qui est de l'Administration régionale, on a fait - nous espérons - tout le possible jusqu'à présent pour solliciter et faire de façon que nous allions à régime, après évidemment ce n'est pas un aspect figé, fixe, c'est en évolution, car chaque fois qu'il y a, comme vous veniez de dire, de nouveaux travaux, il faut mettre à jour ce qui se passe et donc c'est là le système qui doit fonctionner et donner les indications soit aux citoyens qui sont d'un certain niveau...sont de transparence, c'est-à-dire on peut savoir ce qui se passe dans cette société, soit à ceux qui sont concernés pour avoir l'intérêt à participer à des interventions des différents niveaux, qui est l'autre volet de la même loi. Voilà, je crois avoir répondu aux collègues. Merci.

Président - Merci. Pour la réplique, la Conseillère Certan.

Certan (ALPE) - Oui, merci Président.

Grazie per le informazioni, in effetti avevamo monitorato e abbiamo riconosciuto che quanto è stato inviato alle varie società e alle pubbliche amministrazioni è molto puntuale e dettagliato. Io però penso che noi molte volte qua in Consiglio regionale abbiamo parlato di sburocratizzazione, abbiamo parlato in qualche modo di riforma della pubblica amministrazione, quindi credo che questo monitoraggio vada proprio in questo senso e non debba essere abbandonato, anche se la responsabilità non è dell'Amministrazione regionale, ma è delle varie società. Perché va stimolata questa mise à jour anche per le società in house e se mi fa piacere lei abbia detto: "piano piano si stanno...sont en train de se mettre...de s'y conformer progressivement", vorrei però sottolineare qua un aspetto che è quello, diciamo, forse più politico. Ripeto: la parte del chi siamo, dove siamo, numero di telefono è molto accessibile ed è facilmente reperibile, la storia, siamo nati...abbiamo fatto...bellissimo, perché è interessante. Poi però la parte di amministrazione trasparente, e cito alcuni: l'Istituto musicale non ce l'aveva proprio, neanche la dicitura "amministrazione trasparente", ora ce l'ha, ha la mascherina, la plaquette, che non si apre, perché è probabilmente vuota in allestimento, ma non c'è ancora sul J.B. Festaz molte parti sono state adeguate, era davvero tanto "indietro", forse...aspettiamo però quella parte di amministrazione trasparente, che è quella...ad esempio che riguarda le forniture e le consulenze sono abbastanza aggiornate, mentre altre voci sono completamente vuote. È su quello quindi che io credo sia il messaggio politico, che deve andare fino in fondo e dev'essere chiaro: non dev'essere messo a posto il numero di telefono, che certo dev'essere quello attuale, l'indirizzo di posta elettronica dev'essere quello giusto, però credo che non basti quello e sia necessario, soprattutto per garantire la vera trasparenza e l'anticorruzione, andare ad adeguare quelle altre parti, che mi rendo conto essere quelle più delicate. CVA, ad esempio, pubblica tutti i nomi adesso del consiglio di amministrazione, pubblica pure i curricula, però l'unico curriculum che si apre è quello di Trisoldi, gli altri sono vuoti: i curricula degli altri, diciamo, membri del consiglio di amministrazione non sono adeguati sono vuoti, c'è solo la plaquette, quindi chiediamo che ci sia rispetto perché altrimenti siamo da capo.

Presidente - Collega Roscio ha la parola per due minuti.

Roscio (ALPE) - Noi lasciamo ampio spazio al genere femminile...due minuti grazie.

Président vous dites: "la Région ne peut rien imposer et tout est en train d'évoluer et on a eu des avancements importants". Molto bene, ci mancano delle cose, cioè queste sono parole e bisognerebbe avere dei tempi ad un certo punto, nel senso che è da un po' di tempo...la mozione è stata approvata a dicembre, siamo a luglio e molti siti - perché non è solo uno - sono adeguati, ma altrettanti siti sono ancora in fase di costruzione. Ad un certo punto quindi bisognerebbe dire: "Signori, dovete dare un tempo certo per mettervi in regola". Ecco, Presidente, non si minimizzi troppo, io penso che, qualora il Presidente della Regione Valle d'Aosta vada a sollecitare in maniera...e a pungolare le nostre partecipate, secondo me, qualcosa si potrebbe muovere. È vero che le responsabilità sono dei soggetti, ma, secondo me, una forte spinta politica...facciamo un sollecito, che non fa male, dicendo: "entro tre mesi adeguatevi, sennò cambiamo magari i vertici aziendali e ne mettiamo qualcuno che riesca a fare più in fretta queste operazioni di trasparenza". Grazie.

Presidente - Grazie collega Roscio. Punto 23 all'ordine del giorno.